La sublimazione della paura
Ecco uno dei generi fondamentali della cinematografia che ha prodotto centinaia di film da vedere assolutamente. Come mai i film horror, la letteratura dell’orrore sono così amate e non conoscono crisi? Perché danno una soluzione ad uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano, quello di sublimare le paure più profonde ed irrazionali, le paure che sfuggono alla razionalità della coscienza. Perchè con la paura non si vive affatto bene e bisogna liberarsene. Anzi con la paura non si vive affatto. In che senso?
Molti pensano che il contrario dell’amore sia l’odio. In realtà amore e odio sono due facce della stessa medaglia. Il contrario dell’amore è la paura. Con la paura è impossibile amare ed essere felici. La paura è collegata a qualcosa che non esiste realmente nel momento presente: è un cattivo presentimento che si trova in un futuro ipotetico.
Qualcosa che temiamo ci può accadere. Che potrebbe verificarsi oppure no. La paura vive nella maggior parte dei casi nella nostra immaginazione: è una minaccia che proviene dall’immaginazione del futuro. Attraverso un romanzo o un film del terrore ci troviamo faccia a faccia con le nostre paure. Esse si materializzano sullo schermo o sulla pagina scritta e le viviamo come qualcosa che sta accadendo realmente, nel presente.
Vivere la paura più grande significa conoscerla meglio, ridimensionarla e infine sublimarla. Quando la paura non è più qualcosa di indefinito e prende forma possiamo tracciarne i confini, accettarla e superarla.
La nascita del genere horror
Il genere horror affonda le sue radici in tempi antichissimi, nella letteratura dell’antica Grecia e dell’antica Roma. Si tratta di racconti ispirati al folklore ed alla tradizione religiosa, ispirati dalle paure per ciò che è invisibile, sconosciuto o mostruoso. Storie popolate da esseri soprannaturali, spettri, fantasmi, vampiri, lupi mannari, assassini e da tutto ciò che è collegato al Male.
Una delle prime tracce del genere horror La troviamo in Plutarco, Nella sua opera Vite parallele descrive lo spirito malvagio dell’assassino Damone, che viene ucciso in un bagno pubblico a Cheronea. Plinio il Giovane racconta la storia di Atenodoro che per scrivere il suo libro si isola in una casa infestata dai fantasmi. Il romanzo moderno di Frankenstein trova ispirazione nella letteratura classica greca con i personaggi di Prometeo e Ippolito.
I film horror da vedere alle origini del cinema
Il cinema Horror inizia quasi con L’invenzione stessa del Cinematografo. Il primo film horror viene attribuito a Georges Melies s’intitolava Le manoir du diable, seguito da un altro cortometraggio del regista-mago francese La caverna maledetta.
I film horror più belli dell’epoca del muto hanno segnato la storia del cinema come Nosferatu il vampiro di Murnau, Vampyr di Dreyer, o Il gabinetto del dottor Caligari, il film che ha avviato il movimento dell’espressionismo del cinema. In quegli anni il cinema Horror avrebbe avuto una grande fioritura presso i registi tedeschi.
Oltre al cinema di avanguardia anche Hollywood produce capolavori horror che sarebbero rimasti scolpiti nella memoria, come Frankenstein di James Whale e Dracula di Tod Browning. Negli anni 20 ci fu l’apparizione del primo mostro deforme della storia del cinema, Il gobbo di Notre Dame. Nel 1925 Hollywood produsse un altro film indimenticabile Il fantasma dell’opera, con l’attore Lon Chaney.
I Film horror da vedere negli anni ‘30 e ‘40
Negli anni 30 la Universal si specializzò in film horror dando vita ad una lunga galleria di mostri. Dopo Dracula e Frankenstein produssero film come La mummia, L’uomo invisibile. Gli altri studi come la Paramount e la Warner Brothers produssero meno film horror, ma con qualche buon risultato come La maschera di cera e il dottor Jekyll.
Negli anni 40 l’Universal si concentra sui lupi mannari con film come L’uomo lupo, e su una lunga serie di film su Frankenstein. La RKO produce invece L’uomo leopardo, Ho camminato con uno zombie, il bacio della pantera, con la regia di Jacques Tourneur.
I film horror da vedere anni ‘50 e ‘60
Negli anni 50, grazie alla tecnologia e agli effetti speciali il cinema horror incrocia la fantascienza per raccontare la cupa atmosfera della guerra fredda, con film come La cosa da un altro mondo di Howard Hawks e L’invasione degli Ultracorpi di Don Siegel.
Tra la fine degli anni 50 e l’inizio degli anni 60 nasce la prima società di produzione specializzata esclusivamente in film horror, la Hammer film. Con il regista Terence Fisher produssero i prototipi di quelli che sarebbero diventati i moderni film horror. Alcuni titoli da ricordare sono La maschera di Frankenstein, Dracula il vampiro, il remake de La Mummia.
Roger Corman produsse innumerevoli film horror, specializzandosi dei cosiddetti b movie, e portando sullo schermo diversi racconti di Edgar Allan Poe. Il suo primo film fu il divertente ed esoterico horror/fantasy La sopravvissuta. Negli anni 60 il cinema Horror diventa più esplicito e più violento. I film horror vengono utilizzati anche per descrivere le paure legate alla politica e allo sviluppo tecnologico e consumistico, ad esempio nel film Assalto alla Terra.
Alla fine degli anni 60 i mostri classici passano in secondo piano e il cinema Horror diventa psicologico con film come Psycho di Alfred Hitchcock e l’occhio che uccide di Michael Powell. Vengono realizzati anche numerosi film indipendenti a basso costo come Blood Feast (1963) e Two Thousand Maniacs! (1964) che inaugurano il genere splatter più sanguinario. Nel 1968 George Romero porta alla ribalta il genere Zombie. Con budget bassissimo realizza uno dei più importanti horror dell’epoca La notte dei morti viventi.
I film horror da vedere anni ‘70
Negli anni 70 invece il tema predominante del genere horror sembra essere la possessione demoniaca di bambini e adolescenti. Alcuni titoli sono Rosemary Baby di Roman Polanski, L’esorcista di William Friedkin, Audrey Rose, Il presagio. Un sottogenere horror che continuerà nei decenni successivi. Anche la guerra in Vietnam influenza film come Non aprite quella porta e l’ultima casa a sinistra.
Il fenomeno sempre più dilagante del consumismo e del cambiamento dello stile di vita ispirò numerosi horror, come il film di David Cronenberg Il demone sotto la pelle e il sequel de La notte dei morti viventi di George Romero intitolato Zombie, in cui i protagonisti rimangono intrappolati in un centro commerciale.
In Italia il maestro del brivido è Dario Argento. Il regista italiano realizza molti film horror di grande impatto, esportati in tutto il mondo. Intanto si cimenta con il genere anche il giovane e geniale regista Brian De Palma che realizza uno dei più grandi capolavori horror della storia del cinema: Carrie lo sguardo di Satana. Anche John Carpenter tra la fine degli anni 70 ed i primi anni 80 realizzerà diversi horror. Uno di essi diventa il più grande successo del genere slasher, un sottogenere dell’horror che ha come protagonisti un gruppo di giovani perseguitati da un serial killer. Si tratta di Halloween – La notte delle streghe.
Del 1979 il genere horror torna a fondersi con la fantascienza nel capolavoro di Ridley Scott Alien. Intanto in Europa nasce una nuova fertile produzione di film horror di serie B con registi italiani come Mario Bava, Lucio Fulci, Ruggero Deodato. Registi spagnoli come Paul Naschy, Amando de Ossorio e Jesús Franco. Anche il cinema di Hong Kong è molto prolifico nel genere horror.
I film horror da vedere anni ‘80
Negli anni 80 i film horror diventano successi commerciali con un linguaggio meno originale e con registi con meno personalità. Escono film horror come Poltergeist, Venerdì 13, Nightmare, Hellraiser e molti altri. Fa eccezione il capolavoro di Stanley Kubrick, Shining, film d’autore al 100% che riesce anche ad avere anche un grande successo. John Carpenter realizza un horror fantascientifico bellissimo, ambientato tra i ghiacci del polo, che però non riscuote grande successo. Si tratta de La cosa, del 1982.
L’home video contribuì alla crescita di un florido mercato in VHS con film commerciali horror e b-movie di diversi genere. Molti registi realizzano film indipendenti horror con budget bassissimo destinato al mercato home video senza passare dalla distribuzione cinematografica. Film come Motel Hell, del 1980, e Basket case, del 1982, riprendevano temi del cinema horror precedente ma con un tono più ironico e grottesco. Alcuni registi come Sam Raimi e Peter Jackson creano un nuovo tipo di film horror comici con titoli come La casa 2 e Fuori di testa, entrambe film indipendenti low-budget.
La produzione indipendente a basso costo del cinema horror degli anni 80 dà vita alla creazione di diversi generi per diverse nicchie di pubblico. Quello che riscontra il maggior successo è il genere splatter, che mostra nella maniera più esplicita e truculenta sangue e violenza. Nascono una serie di personaggi che non erano stati utilizzati prima del cinema horror, come i Gremlins, gli elfi cattivi e le bambole assassine.
I film horror da vedere anni ‘90
Negli anni 90 il cinema Horror non produce grandi novità. Continuano i sottogeneri ed i prototipi sperimentati degli anni 80. Vengono girati molti sequel, tra cui quelli di Halloween e di Nightmare. Il regista John Carpenter continua la sua attività con film horror con implicazioni sociali e politiche molto interessanti, come Il seme della follia. Il film Scream propone di nuovo il sottogenere del film horror comico.
Una delle poche produzioni originali, nel 1997, è il film canadese Il cubo che racconta le paure collegate a temi sociali come la burocrazia. Negli anni 90 il cinema horror passa in secondo piano rispetto ad altri generi. Troppi film mediocri prodotti per l’home video, splatter eccessivamente sanguinolenti, avevano saturato il mercato e avevano stufato il pubblico di adolescenti. I giovani cominciarono a preferire i film di fantascienza, sempre più spettacolari grazie anche all’impiego dei moderni effetti speciali digitali.
Fa eccezione il Dracula di Francis Ford Coppola che riporta l’horror alla tradizione classica della Hammer film. Nel 1999 il film indipendente The Blair Witch Project, girato con poche migliaia di euro da un gruppo di ragazzi americani, diventa un successo mondiale incassando più di 200 milioni di dollari in tutto il mondo. Si tratta in realtà di un film mediocre, ma lanciato attraverso innovative strategie di marketing attraverso internet ad un pubblico di adolescenti.
I film horror da vedere anni 2000
Negli anni 2000 il genere horror peggiora ulteriormente e cerca di inseguire il successo al botteghino con un interminabile serie di remake e sequel. I videogiochi spingono le case di produzione a investire in nuovi film sugli zombie producendo solo risultati mediocri. Vengono prodotti una lunga serie di film horror commerciali senza personalità come Amityville horror, The Ring, L’esorcista – la genesi, Freddy versus Jason, Resident Evil, Final Destination, The Exorcism of Emily Rose, Saw, L’enigmista, Hostel, Rec.
Un’eccezione all’omologazione crescente del cinema horror degli anni 2000 è il cinema di Rob Zombie, come il film La casa dei 1000 corpi. Rob Zombie è uno dei pochi registi a nutrire il suo cinema horror con interessanti riferimenti sociali e politici, come nel cinema di John Carpenter. Non ci sono distinzioni tra bene e male, tra buoni e cattivi. I mostri sono spesso delle vittime di un ingranaggio sociale mostruoso e violento.
I film horror da vedere anni 2010
Negli anni 2010 c’è una rinascita del cinema horror d’autore con opere molto interessanti come Scappa – Get out di Jordan Peele ed i film del regista Ari Aster come Hereditary – le radici del male e Midsommar – il villaggio dei dannati.
Film horror da vedere assolutamente
Ecco una lista selezionata dei film horror da vedere da vedere assolutamente almeno una volta nella vita. Alcuni sono film di culto che non hanno avuto successo all’epoca della loro uscita nei cinema, altri sono capolavori consacrati ed indiscutibili, altri ancora novità e gemme del cinema indipendente. Puoi cliccare sui link sotto ogni film, quando sono disponibili, per vedere i migliori film horror in streaming.
Il gabinetto del dottor Caligari (1920)
Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari) è un film muto del 1920 diretto da Robert Wiene. L’opera è considerata il simbolo del cinema espressionista tedesco.
Il film è ambientato in una piccola città tedesca, Holstenwall. Il dottor Caligari, un ipnotizzatore, mostra in giro per la città Cesare, un sonnambulo assassino. Cesare uccide una serie di persone, tra cui il padre di Francis, un giovane studente. Francis, insieme a un amico, inizia a indagare sul dottor Caligari e scopre che è un pazzo che ha rapito Cesare e lo usa per compiere i suoi crimini.
E’ un film horror da vedere assolutamente per la scenografia espressionista, che utilizza linee sghembe, forme distorte e colori forti per creare un’atmosfera inquietante e surreale. Lo stile espressionista è evidente anche nelle inquadrature, che spesso sono inclinate o distorte.
Temi
Il film esplora una serie di temi, tra cui:
- La follia: il dottor Caligari è un personaggio folle che crede di essere un ipnotizzatore. La sua follia è rappresentata dalla scenografia distorta e dalle inquadrature inquietanti.
- Il potere dell’ipnosi: Cesare è un sonnambulo che è sotto il controllo dell’ipnotizzatore. L’ipnosi è rappresentata come un potere pericoloso che può essere usato per controllare le persone.
- La realtà e l’illusione: il film gioca con la realtà e l’illusione. Alla fine, si scopre che il dottor Caligari è un pazzo e che le sue storie sono solo allucinazioni.
Guarda il gabinetto del dottor Caligari
Il Golem: Come venne al mondo (1920)
Il Golem: Come venne al mondo è un film muto del 1920 diretto da Carl Boese e da Paul Wegener, che ne è anche interprete. Il film è basato sul romanzo omonimo di Gustav Meyrink, pubblicato nel 1915.
Il film racconta la storia di un rabbino di Praga del XVI secolo che crea un golem, un essere di argilla animato dalla magia, per proteggere il suo popolo dai pogrom. Il golem è inizialmente un servo fedele, ma presto diventa pericoloso e incontrollabile. Il rabbino è costretto a distruggere il golem per salvare la città.
Trama
Nel ghetto ebraico di Praga del XVI secolo, il rabbino Löw (Paul Wegener) è preoccupato per la sicurezza del suo popolo, che è sempre più minacciato dai pogrom. Löw decide di creare un golem, un essere di argilla animato dalla magia, per proteggere il suo popolo.
Löw crea il golem usando un rituale cabalistico. Il golem è inizialmente un servo fedele, ma presto diventa pericoloso e incontrollabile. Il golem inizia a uccidere i nemici del popolo ebraico, ma presto inizia a uccidere anche gli innocenti.
Temi
Il Golem: Come venne al mondo esplora una serie di temi, tra cui:
- Il conflitto tra il bene e il male: Il golem rappresenta il lato oscuro della natura umana. È un essere potente e distruttivo, che può essere usato sia per il bene che per il male.
- La creazione: Il golem è un’opera di creazione, sia da parte del rabbino Löw che da parte di Dio. Il film esplora il tema della creazione e delle sue conseguenze.
- L’identità: Il golem è un essere senza identità. È un essere artificiale, che non ha una sua storia o una sua personalità. Il film esplora il tema dell’identità e della sua importanza.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il Golem: Come venne al mondo è stato un successo di critica e di pubblico al momento della sua uscita. Il film è stato elogiato per la sua estetica espressionista, per le interpretazioni di Wegener e per la sua storia coinvolgente.
Il film è considerato un classico del cinema espressionista tedesco. È uno dei film più importanti del genere, e ha influenzato molti altri film horror e fantasy.
Alcuni dettagli aggiuntivi:
- Il film è stato girato a Praga, in Repubblica Ceca.
- Il film è stato diretto da Carl Boese e da Paul Wegener, che ne è anche interprete.
- Il film è basato sul romanzo omonimo di Gustav Meyrink, pubblicato nel 1915.
- Il film è stato prodotto dalla Decla-Bioscop, una casa di produzione cinematografica tedesca.
Analisi:
Il Golem: Come venne al mondo è un film che esplora il tema del conflitto tra il bene e il male. Il golem rappresenta il lato oscuro della natura umana. È un essere potente e distruttivo, che può essere usato sia per il bene che per il male.
Il film esplora anche il tema della creazione e delle sue conseguenze. Il golem è un’opera di creazione, sia da parte del rabbino Löw che da parte di Dio. Il film esplora il tema della creazione e delle sue conseguenze.
Infine, il film esplora il tema dell’identità. Il golem è un essere senza identità. È un essere artificiale, che non ha una sua storia o una sua personalità. Il film esplora il tema dell’identità e della sua importanza.
Il film è stato girato in un stile espressionista, che enfatizza le forme e le linee angolari. Il film è caratterizzato da un’atmosfera cupa e inquietante, che contribuisce a creare un senso di suspense e di paura.
Il carretto fantasma (1921)
Il carretto fantasma (Körkarlen; letteralmente “Il carrettiere”) è un film muto del 1921 diretto da Victor Sjöström, tratto dall’omonimo romanzo di Selma Lagerlöf pubblicato nel 1912.
Trama
La storia inizia con David Holm, un giovane operaio che vive a Stoccolma. David è un uomo violento e sregolato, che trascura la moglie Edit e il figlioletto. Una notte, mentre è ubriaco, David uccide un uomo.
Il giorno successivo, David si risveglia nel cimitero, dove incontra un misterioso carrettiere. Il carrettiere gli dice che David è destinato a guidare il suo carro fantasma, che raccoglie le anime dei morti che hanno vissuto una vita di peccato.
David cerca di fuggire dal carrettiere, ma è invano. Il carrettiere lo conduce in un mondo di ombre e di terrore, dove David deve affrontare le conseguenze delle sue azioni.
Temi
Il carretto fantasma esplora una serie di temi, tra cui:
- Il peccato e la redenzione: Il film esplora il tema del peccato e della redenzione. David è un uomo che ha commesso un grave peccato, ma ha ancora la possibilità di essere redento.
- La morte e l’aldilà: Il film esplora il tema della morte e dell’aldilà. Il carro fantasma rappresenta il viaggio dell’anima dopo la morte.
- La natura umana: Il film esplora la natura umana, sia buona che cattiva. David è un personaggio complesso e sfaccettato, che rappresenta sia il lato oscuro che il lato luminoso della natura umana.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il carretto fantasma è stato un successo di critica e di pubblico al momento della sua uscita. Il film è stato elogiato per la sua estetica espressionista, per la regia di Sjöström e per la performance di Victor Sjöström nei panni di David Holm.
Il film è considerato un classico del cinema muto svedese. È uno dei film più importanti del genere, e ha influenzato molti altri film di fantascienza e horror.
Alcuni dettagli aggiuntivi:
- Il film è stato girato in Svezia.
- Il film è stato diretto da Victor Sjöström, uno dei più importanti registi del cinema muto svedese.
- Il film è basato sull’omonimo romanzo di Selma Lagerlöf, pubblicato nel 1912.
- Il film è stato prodotto dalla Svensk Filmindustri, una casa di produzione cinematografica svedese.
Analisi:
Il carretto fantasma è un film che esplora il tema del peccato e della redenzione. David è un uomo che ha commesso un grave peccato, ma ha ancora la possibilità di essere redento.
Il film è ambientato in un mondo oscuro e inquietante, che rappresenta il mondo interiore di David. Il carrettiere rappresenta la coscienza di David, che lo costringe a confrontarsi con le sue azioni.
Il film ha un finale aperto, che lascia il pubblico con una sensazione di speranza. David ha la possibilità di essere redento, ma deve affrontare un lungo e difficile percorso.
Haxan, la stregoneria attraverso i secoli (1922)
Capolavoro horror unico nella storia del cinema Haxan è un film sulle streghe e anche un film saggio, un falso documentario ed un film di denuncia. Fu realizzato dal geniale regista svedese Benjamin Christensen, che nel film interpreta il diavolo.
Il film è diviso in due parti. La prima parte, “La stregoneria come superstizione”, esamina le origini della stregoneria nelle credenze primitive in demoni e spiriti maligni. La seconda parte, “La stregoneria come realtà”, esamina le persecuzioni delle streghe nel Medioevo e la loro relazione con la psicologia umana.
Häxan è un film sperimentale che utilizza una combinazione di tecniche documentaristiche e narrative. Il film utilizza immagini d’archivio, attori e scene ricostruite per raccontare la sua storia.
Il film è stato un successo di critica e pubblico al momento della sua uscita. È stato elogiato per la sua originalità e per la sua esplorazione di un tema complesso e controverso.
Trama
La prima parte del film inizia con una panoramica della storia della stregoneria. Il film sostiene che la stregoneria ha le sue origini nelle credenze primitive in demoni e spiriti maligni. Queste credenze erano spesso associate a donne, che erano spesso accusate di essere streghe.
La prima parte del film esamina anche le pratiche magiche associate alla stregoneria. Queste pratiche includevano l’uso di pozioni, incantesimi e rituali. Il film sostiene che queste pratiche erano spesso utilizzate per scopi benigni, come la guarigione o la protezione.
La seconda parte del film esamina le persecuzioni delle streghe nel Medioevo. Il film sostiene che queste persecuzioni erano spesso motivate da paura e ignoranza. Le streghe erano spesso accusate di essere responsabili di eventi calamitosi, come carestie e pestilenze.
La seconda parte del film esamina anche la relazione tra la stregoneria e la psicologia umana. Il film sostiene che la stregoneria può essere vista come un prodotto dell’immaginazione umana. Le persone che credono nella stregoneria spesso proiettano i loro propri desideri e paure sugli altri.
Interpretazione
Häxan è un film che può essere interpretato in diversi modi. Un’interpretazione è che il film è una critica alla superstizione e all’ignoranza. Il film sostiene che la stregoneria è un prodotto di queste forze.
Un’altra interpretazione è che il film è una riflessione sulla natura umana. Il film sostiene che la stregoneria è un prodotto dell’immaginazione umana. Le persone che credono nella stregoneria spesso proiettano i propri desideri e paure sugli altri.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Indipendentemente dalla sua interpretazione, Häxan è un film che rimane rilevante ancora oggi. È un film che ci interroga sulla nostra natura umana e sulla nostra relazione con il mondo che ci circonda.
Profanazione di tombe, torture, suore indemoniate e sabba di streghe: Haxan, La stregoneria attraverso i secoli è un film horror incredibilmente originale e fuori dagli schemi che nel tempo è diventato leggendario. Non solo un horror ma un film di incredibile spessore morale e spirituale.
Guarda Haxan
Nosferatu (1922)
Nosferatu (1922) è un film tedesco di genere horror diretto da Friedrich Wilhelm Murnau, basato sul romanzo Dracula di Bram Stoker. Il film è stato prodotto dalla Prana Film e ha come protagonisti Max Schreck, Greta Schröder e Gustav von Wangenheim.
La storia si svolge nel 1838 e racconta le vicende di Thomas Hutter, un agente immobiliare tedesco che viene mandato in Transilvania per trattare con il conte Orlok, un misterioso proprietario terriero. Hutter non sa che il conte è in realtà un vampiro e che la sua visita porterà la peste a Vienna.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Nosferatu è uno dei film più importanti del genere horror ed è considerato un classico del cinema espressionista tedesco. Il film è noto per la sua atmosfera inquietante e per la sua regia visionaria, che ha contribuito a definire il genere horror moderno.
Il film è stato un successo di pubblico e critica e ha influenzato molti altri film horror che sono stati realizzati in seguito. Nosferatu è stato restaurato e distribuito in DVD e Blu-ray e continua ad essere apprezzato da un pubblico di culto.
È stato uno dei primi film a esplorare il tema del vampirismo in modo realistico e spaventoso. La regia visionaria di Murnau ha contribuito a creare un’atmosfera inquietante e sospesa che ha reso il film un classico del cinema espressionista tedesco. Le interpretazioni di Max Schreck e Greta Schröder sono memorabili e hanno contribuito a rendere il film un cult. Nosferatu è stato un successo di pubblico e critica e ha influenzato molti altri film horror che sono stati realizzati in seguito.
Nosferatu è un film che ha avuto un profondo impatto sulla cultura popolare. Il personaggio di Nosferatu è uno dei più iconici del genere horror e ha ispirato innumerevoli film, libri e videogiochi. Il film è anche un esempio importante della storia del cinema e della sua capacità di evocare emozioni forti e suscitare paura e angoscia nello spettatore.
Il dottor Mabuse (1922)
Il dottor Mabuse (Dr. Mabuse, der Spieler) è un film muto del 1922 diretto da Fritz Lang, tratto dal romanzo omonimo di Norbert Jacques.
Il film racconta la storia di Mabuse, un genio del crimine che controlla la città di Berlino attraverso una rete di criminali e corruzione. Mabuse è un personaggio complesso e sfaccettato, che rappresenta il lato oscuro della natura umana.
Trama
Il film inizia con la fuga di Mabuse da un manicomio. Mabuse è un genio del crimine che ha controllato la città di Berlino attraverso una rete di criminali e corruzione. Mabuse è stato internato in un manicomio, ma è riuscito a evadere.
Mabuse inizia a ricostruire la sua rete criminale. Egli usa il suo potere per controllare la città e per arricchirsi. Mabuse è anche un genio del crimine, e i suoi piani sono sempre ben congegnati.
Il commissario von Wenk è incaricato di catturare Mabuse. Wenk è un uomo intelligente e determinato, ma Mabuse è un avversario formidabile.
Il film termina con la morte di Mabuse. Mabuse viene ucciso in un incidente d’auto, ma il suo spirito rimane a tormentare la città.
Temi
Il dottor Mabuse esplora una serie di temi, tra cui:
- Il male e il bene: Il film esplora il conflitto tra il bene e il male. Mabuse rappresenta il male, mentre il commissario von Wenk rappresenta il bene.
- La natura umana: Il film esplora la natura umana, sia buona che cattiva. Mabuse è un personaggio complesso e sfaccettato, che rappresenta sia il lato oscuro che il lato luminoso della natura umana.
- Il potere: Il film esplora il potere e il suo potenziale per il male. Mabuse usa il suo potere per controllare la città e per arricchirsi.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il dottor Mabuse è stato un successo di critica e di pubblico al momento della sua uscita. Il film è stato elogiato per la sua estetica espressionista, per la regia di Lang e per la performance di Rudolf Klein-Rogge nei panni di Mabuse.
Il film è considerato un classico del cinema espressionista tedesco. È uno dei film più importanti del genere, e ha influenzato molti altri film di fantascienza e horror.
Alcuni dettagli aggiuntivi:
- Il film è stato girato in Germania.
- Il film è stato diretto da Fritz Lang, uno dei più importanti registi del cinema espressionista tedesco.
- Il film è tratto dal romanzo omonimo di Norbert Jacques, pubblicato nel 1921.
- Il film è stato prodotto dalla Decla-Bioscop, una casa di produzione cinematografica tedesca.
Analisi:
Il dottor Mabuse è un film che esplora il tema del male e del bene. Mabuse rappresenta il male, mentre il commissario von Wenk rappresenta il bene.
Il film è ambientato in una Berlino cupa e inquietante, che rappresenta il mondo interiore di Mabuse. Mabuse è un genio del crimine, e i suoi piani sono sempre ben congegnati.
Il film ha un finale aperto, che lascia il pubblico con una sensazione di inquietudine. Mabuse è un avversario formidabile, e il suo spirito rimane a tormentare la città.
Le mani dell’altro (1924)
“Le mani dell’altro” è un film del 1924 diretto dal regista austriaco Robert Wiene. È un film muto dell’epoca del cinema espressionista tedesco, noto per la sua trama inquietante e il suo uso di tecniche visive distorte.
Il film segue la storia di Paul Orlac, un celebre pianista che perde entrambe le mani in un incidente ferroviario. Sotto la pressione della sua ambiziosa moglie, Yvonne, Orlac subisce un trapianto di mani che gli permette di suonare di nuovo il pianoforte. Tuttavia, Orlac inizia a temere che le nuove mani siano quelle di un assassino, poiché inizia a sperimentare visioni e incubi inquietanti.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il film esplora temi come l’identità, la psicologia e il conflitto interiore, utilizzando un approccio visivo altamente stilizzato. La regia di Wiene utilizza l’illuminazione e l’angolazione della macchina da presa per creare un senso di tensione e disorientamento, mentre il design degli interni e dei costumi è altamente stilizzato e surreale.
Il film è stato oggetto di numerose riprese e adattamenti, tra cui un adattamento del 1935 con Peter Lorre e un remake del 1960 intitolato “The Hands of Orlac”. Il film è considerato un classico del cinema espressionista tedesco e ha influenzato numerosi registi successivi, tra cui Alfred Hitchcock e David Lynch.
Il Fantasma dell’Opera (1925)
Il fantasma dell’opera (1925) è un film muto diretto da Rupert Julian. È basato sul romanzo omonimo di Gaston Leroux, che racconta la storia di Erik, un musicista geniale ma sfigurato che vive nascosto nei sotterranei dell’Opéra di Parigi; pronto a tutto pur di portare al successo la giovane cantante Christine, di cui è segretamente innamorato.
Trama
Il film inizia con Christine Daaé, una giovane soprano, che fa un’audizione per il ruolo di protagonista nell’Opéra di Parigi. Inizialmente viene respinta, ma il Fantasma, una figura misteriosa che infesta il teatro, la sente cantare e ne è impressionato dal talento. Inizia a darle lezioni di canto in segreto, e lei diventa rapidamente una delle cantanti più popolari del teatro.
Il successo di Christine suscita la gelosia di Carlotta Giudicelli, la primadonna del teatro. Carlotta è determinata a distruggere Christine, e la accusa di averle rubato il ruolo. Il Fantasma, che è anche innamorato di Christine, interviene e la salva.
Interpretazione
Il fantasma dell’opera è un film complesso e sfaccettato che può essere interpretato in molti modi. Un’interpretazione è che il film è un monito sui pericoli dell’ossessione. Il Fantasma è un musicista di talento, ma la sua ossessione per Christine lo porta alla follia. È disposto a tutto pur di possederla, anche se significa farle del male o ad altri.
Un’altra interpretazione è che il film è una metafora del processo creativo. Il Fantasma è un artista tormentato che trova conforto nella sua musica. È in grado di esprimersi attraverso la sua musica in un modo che non può fare nel mondo reale. Christine è una musa per il Fantasma, e la sua voce lo ispira a creare.
In definitiva, il Fantasma è una figura tragica. È vittima della sua stessa ossessione e della sua stessa creatività. Non è in grado di trovare la felicità nel mondo reale e alla fine si distrugge.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il fantasma dell’opera è un film classico che è stato adattato in molte altre forme, tra cui musical teatrali, serie televisive e videogiochi. È una storia d’amore, ossessione e il lato oscuro della psiche umana.
Una pagina di follia (1926)
Una pagina di follia (Kurutta Ippeji) è un film horror giapponese del 1926 diretto da Teinosuke Kinugasa. È considerato uno dei film più importanti del cinema giapponese muto.
Il film è basato su un romanzo di Yasunari Kawabata. La storia racconta di un marinaio, Omi, che trova lavoro come bidello in un manicomio per liberare la moglie, Toriko, che aveva tentato di suicidarsi dopo aver annegato il figlio.
Omi è un uomo semplice e compassionevole che si affeziona rapidamente ai pazienti del manicomio. Impara a conoscere le loro storie e le loro sofferenze, e inizia a vedere il mondo attraverso i loro occhi.
Toriko è una donna fragile e tormentata che è ancora sconvolta dalla morte del figlio. Omi la aiuta a guarire e a ritrovare la speranza.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il film è un’opera potente e visionaria che esplora i temi della follia, della colpa e della redenzione. Kinugasa utilizza tecniche innovative come l’uso del montaggio alternato e della fotografia espressionista per creare un’atmosfera inquietante e claustrofobica.
Una pagina di follia è un film che ha avuto un profondo impatto sul cinema giapponese e internazionale. È stato elogiato per la sua bellezza visiva, la sua storia coinvolgente e la sua esplorazione dei temi della follia e della colpa.
Ecco alcuni dei temi esplorati nel film: La follia: il manicomio è un luogo dove la follia viene espressa e vissuta in tutta la sua intensità. I pazienti del manicomio sono persone che hanno perso il contatto con la realtà e che lottano per trovare un senso alla loro vita. La colpa: Toriko è una donna che si sente colpevole per la morte del figlio. Non riesce a perdonarsi e vive in uno stato di costante dolore e rimorso. La redenzione: Omi è un uomo che aiuta Toriko a trovare la redenzione. Con il suo amore e la sua compassione, Omi aiuta Toriko a superare la sua colpa e a ritrovare la speranza.
Uno dei film capostipite del cinema Horror giapponese, girato da Teinosuke Kinugasa nel 1926 e poi perso per 45 anni, è in realtà un film capolavoro di avanguardia estrema che mescola espressionismo e surrealismo.
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Faust (1926)
Faust (1926) è un film muto tedesco diretto da F. W. Murnau. È basato sul classico dramma Faust di Johann Wolfgang von Goethe, che racconta la leggenda di Faust, uno studioso che fa un patto con il diavolo Mefistofele in cambio di giovinezza e conoscenza.
Il film è interpretato da Gösta Ekman nel ruolo di Faust, Emil Jannings nel ruolo di Mefistofele e Camilla Horn nel ruolo di Gretchen, l’interesse amoroso di Faust. È considerato uno dei più grandi film muti mai realizzati, ed è elogiato per i suoi effetti visivi innovativi, la cinematografia espressionista e la colonna sonora inquietante.
Trama
Il film si apre con Faust, un anziano alchimista, che lamenta la sua vecchiaia e la sua mancanza di conoscenza. Egli invoca Dio in cerca di aiuto, e Mefistofele appare davanti a lui, offrendosi di dargli giovinezza e conoscenza in cambio della sua anima. Faust accetta, e Mefistofele lo trasforma in un giovane uomo.
Faust e Mefistofele viaggiano insieme per il mondo, indulgendo in ogni sorta di piacere. Faust si innamora di Gretchen, una giovane e innocente donna. Tuttavia, la loro relazione è destinata a fallire fin dall’inizio, poiché l’anima di Faust appartiene a Mefistofele.
Interpretazione
Faust è un film potente e stimolante che esplora temi del bene e del male, della tentazione e della redenzione. È un must per gli appassionati di cinema muto e di letteratura classica.
Il film può essere interpretato in diversi modi. Un’interpretazione è che Faust rappresenta l’uomo moderno, che è alla ricerca di significato e di felicità, ma che è anche suscettibile alla tentazione del male. Mefistofele rappresenta le forze del male che tentano di corrompere l’uomo.
Un’altra interpretazione è che il film è una metafora della vita stessa, che è un viaggio di scoperta e crescita. Faust inizia il film come un uomo vecchio e saggio, ma attraverso le sue esperienze, impara cosa significa essere umano.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Indipendentemente dalla sua interpretazione, Faust (1926) è un film che rimane rilevante ancora oggi. È un film che ci interroga sulla nostra natura umana e sul significato della vita.
Frankenstein (1931)
Frankenstein (1931) è un classico film horror diretto da James Whale e interpretato da Colin Clive nel ruolo di Henry Frankenstein e Boris Karloff nel ruolo della creatura. Il film è basato sull’omonimo romanzo del 1818 di Mary Shelley.
Trama
Il dottor Henry Frankenstein è un brillante scienziato ossessionato dalla creazione della vita. Riesce ad assemblare una creatura da parti di cadaveri, ma la creatura è deforme e mostruosa. Frankenstein è orrigliato dalla sua creazione e la abbandona.
La creatura è lasciata a se stessa e impara rapidamente di non essere accettata dalla società. È temuta e disprezzata da tutti coloro che incontra. La creatura diventa arrabbiata e vendicativa, e inizia a uccidere le persone che l’hanno offesa.
Temi
Frankenstein esplora una serie di temi, tra cui:
- I pericoli dell’ambizione scientifica: L’ambizione di Frankenstein di creare la vita porta alla sua rovina. Crea un mostro che non può controllare, e alla fine lo distrugge.
- L’importanza dell’accettazione: La creatura è rifiutata dalla società a causa del suo aspetto. Questo rifiuto porta la creatura a diventare arrabbiata e vendicativa.
- La natura del bene e del male: Frankenstein è una brava persona che è ingannata dalla sua ambizione. La creatura è un mostro, ma è anche una vittima. Il film suggerisce che il bene e il male non sono sempre chiari.
Influenza
Frankenstein è uno dei film horror più influenti mai realizzati. È stato rifatto e adattato innumerevoli volte, e ha ispirato innumerevoli altri film, libri e serie televisive. Le immagini e i personaggi iconici del film sono diventati parte della cultura popolare.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Frankenstein è considerato un classico del cinema horror. È un film ben fatto e stimolante che esplora temi importanti come i pericoli dell’ambizione scientifica, l’importanza dell’accettazione e la natura del bene e del male. Il film ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e continua ad essere apprezzato dal pubblico oggi.
Dato curioso: Boris Karloff non ha mai parlato nel film. Le sue uniche battute erano grugniti e ringhi.
Dracula (1931)
Dracula (1931) è un classico film horror americano diretto da Tod Browning e interpretato da Bela Lugosi nel ruolo del conte Dracula. Il film è basato sull’omonimo romanzo del 1897 di Bram Stoker.
Trama
Il film inizia con un giovane avvocato inglese, Renfield (Dwight Frye), che si reca in Transilvania per vendere un castello al conte Dracula (Bela Lugosi). Renfield viene avvertito dai locali di Dracula, che è noto per essere un vampiro, ma ignora i loro avvertimenti.
Quando Renfield arriva al castello di Dracula, viene accolto dal Conte in persona. Dracula è un uomo affascinante e sofisticato, ma ha anche un lato oscuro. Ipnotizza Renfield e lo trasforma nel suo schiavo.
Dracula si reca poi a Londra, dove inizia a perseguitare giovani donne. Le morde e le beve il sangue, trasformandole in vampiri a loro volta.
Temi
Dracula esplora una serie di temi, tra cui:
- La natura del bene e del male: Dracula è una personificazione del male. È una creatura della notte che si nutre degli innocenti. Van Helsing, invece, è una rappresentazione del bene. È un uomo saggio e compassionevole che è determinato a distruggere Dracula.
- I pericoli della lussuria e della tentazione: Dracula è un seduttore che usa il suo fascino e la sua bellezza per attirare le sue vittime. Il film suggerisce che la lussuria e la tentazione possono portare al pericolo.
- L’importanza della fede: Van Helsing è un uomo religioso che crede nel potere di Dio di proteggerlo dal male. Il film suggerisce che la fede può essere una forza potente contro il male.
Influenza
Dracula è uno dei film horror più influenti mai realizzati. È stato rifatto e adattato innumerevoli volte, e ha ispirato innumerevoli altri film, libri e serie televisive. Le immagini e i personaggi iconici del film sono diventati parte della cultura popolare.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Dracula è considerato un classico del cinema horror. È un film ben fatto e stimolante che esplora importanti temi come la natura del bene e del male, i pericoli della lussuria e della tentazione, e l’importanza della fede. Il film ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e continua ad essere apprezzato dal pubblico oggi.
Dato curioso: Bela Lugosi indossava denti finti nel film, ma erano così scomodi che riusciva a malapena a parlare con loro.
Dr. Jekyll e Mr. Hyde (1931)
E’ un film dell’orrore americano del 1931, diretto da Rouben Mamoulian e interpretato da Fredric March, che interpreta un medico esperto che scopre una nuova formula che può scatenare le forze sataniche nelle persone.
Il film è un adattamento de Lo strano caso del dottor Jekyll e anche di Mr Hyde, la storia di Robert Louis Stevenson del 1886 di un uomo che prende una cura che lo trasforma da un mite uomo di scienza in un pazzo assetato di sangue. Il film è stato un successo al momento del suo lancio. Scelto per 3 premi Oscar, March ha vinto il premio come miglior attore.
Il dottor Henry Jekyll (Fredric March), un tranquillo medico inglese nella Londra vittoriana, sostiene che in ogni uomo si nascondono impulsi sia cattivi che buoni. È pazzo della sua futura moglie Muriel Carew (Rose Hobart) e desidera sposarla.
Suo padre, il generale di brigata Sir Danvers Carew (Halliwell Hobbes), ordina loro di aspettare. Una sera, mentre passeggia a casa con il suo collega, il dottor John Lanyon (Holmes Herbert), Jekyll conosce una cantante da bar, Ivy Pierson (Miriam Hopkins), che viene colpita da un uomo fuori dalla sua casa. Jekyll allontana l’uomo e porta Ivy nella sua casa per prendersi cura di lei.
La mummia (1932)
È un film horror americano del 1932 diretto da Karl Freund. La sceneggiatura del film di John L. Balderston è stata adattata da una sceneggiatura scritta da Nina Wilcox Putnam e da Richard Schayer.
Lanciato da Universal Studios come parte del franchise di Universal Classic Monsters, il film è interpretato da Boris Karloff, Zita Johann, David Manners, Edward Van Sloan e Arthur Byron.
Nel film, Karloff interpreta Imhotep, una antica mummia egiziana che è stata eliminata per aver cercato di rianimare la sua defunta amante, Ankh-esen-amun. Dopo essere stato scoperto da un gruppo di scavatori, si traveste da un moderno egiziano chiamato Ardeth Bey e cerca Ankh-esen-amun, che pensa si sia reincarnata nel mondo contemporaneo.
Pur essendo molto meno incisivo dal punto di vista culturale rispetto ai suoi precursori Dracula e Frankenstein, il film è stato comunque un buon successo, generando numerosi follow-up, remake, e spin-off.
Vampyr (1932)
“Vampyr” è un film sui vampiri del 1932 diretto da Carl Theodor Dreyer, considerato uno dei capolavori del cinema muto europeo. La trama segue Allan Gray, un giovane studioso del soprannaturale che si ritrova coinvolto in una serie di eventi misteriosi e spaventosi dopo essere giunto in un villaggio isolato.
Gray viene coinvolto nella lotta tra una coppia di fratelli e una vampira che ha messo gli occhi su una giovane ragazza del villaggio, Léone. La vampira e i suoi seguaci cercano di rapire Léone per farne la loro schiava e alimentarsi del suo sangue, ma Gray, con l’aiuto del fratello di Léone, tenta di fermarli.
Il film è noto per il suo stile visivo unico, che combina l’uso di ombre, effetti di luce e inquadrature insolite per creare un’atmosfera di angoscia e terrore. Il regista utilizza anche il suono in modo innovativo, con effetti sonori come il cigolio di un mulino a vento e le urla della vampira che amplificano l’ansia e l’angoscia del pubblico.
“Vampyr” è stato accolto con critiche miste al momento della sua uscita, ma negli anni successivi è stato rivalutato e considerato una pietra miliare del cinema horror. Il film ha ispirato numerosi registi e ha influenzato lo sviluppo del cinema d’arte e dell’horror per decenni.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
In Vampyr c’è una costante sensazione di sofferenza ed elementi impercettibili che si aggirano in ogni angolo. La fotografia di Rudolph Maté documenta ogni sfumatura di luce e anche di oscurità in una danza straordinaria.
Inquadrature famosissime, come quella di un uomo con una falce che suona un campanello e anche l’indicazione di una locanda che sporge contro un cielo oscuro. Scene di culto come quella in cui Dreyer utilizza una claustrofobica soggettiva che consente al pubblico di “entrare” nella bara dove viene messo Alan.
Guarda Vampyr in streaming
Freaks (1932)
Freaks (1932) è un film horror diretto da Tod Browning e prodotto da MGM. Il film è interpretato da Wallace Ford, Leila Hyams e un grande cast di artisti con disabilità.
Il film racconta la storia di Hans (Ford), un nano che si innamora di Cleopatra (Hyams), un’artista trapezista. Cleopatra è interessata solo ai soldi di Hans e complotta per ucciderlo con l’aiuto del suo amante, Ercole (Harry Earles).
Gli altri artisti del circo, che sono tutti freaks, vengono a conoscenza del piano di Cleopatra e decidono di vendicarsi. Lurano Hans e Cleopatra nella casa dei divertimenti del circo, dove li attaccano.
Alla fine, Cleopatra ed Ercole vengono trasformati in freaks stessi. Hans è illeso, ma è traumatizzato dall’esperienza.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Freaks è stato un fallimento di critica e commerciale al momento dell’uscita. Il film è stato bandito in molti paesi a causa del suo contenuto disturbante. Tuttavia, il film è stato successivamente rivalutato ed è ora considerato un classico del cinema horror.
Freaks ha avuto un profondo impatto sul genere horror. Il film è uno dei primi film horror a presentare artisti con disabilità. Il film è stato anche elogiato per i suoi temi oscuri e sovversivi.
Scena iconica
Una delle scene più iconiche del film è quella in cui Cleopatra ed Ercole vengono trasformati in freaks. La scena è girata in modo da essere sia disturbante che stimolante. La scena della trasformazione è un potente promemoria della fragilità del corpo umano e dell’importanza dell’accettazione.
Temi
Freaks esplora una serie di temi, tra cui pregiudizio, accettazione e la natura dell’umanità. La rappresentazione degli artisti circensi come personaggi simpatici e complessi è stata elogiata per la sua umanità. Freaks è stato anche interpretato come un monito sui pericoli del pregiudizio e l’importanza di accettare gli altri per quello che sono.
Interpretazioni
Freaks può essere interpretato in diversi modi. Alcuni critici lo vedono come una metafora della società, con i freaks che rappresentano i diversi gruppi e individui che vengono emarginati. Altri lo vedono come un’analisi della natura umana, con il film che esplora il lato oscuro dell’essere umano.
L’uomo invisibile (1933)
È un film horror di fantascienza americano del 1933 diretto da James Whale basato sul romanzo The Invisible Man di H. G. Wells del 1897, prodotto dalla Universal Pictures, e interpretato da Gloria Stuart, Claude Rains e William Harrigan.
Il film vede protagonista il Dr. Jack Griffin (Rains) ricoperto di cerotti e con gli occhi coperti da occhiali scuri, frutto di un esperimento segreto che lo rende invisibile, che prende alloggio nella cittadina di Iping, fino a quando la sua padrona di casa non scopre il segreto.
Lion torna al laboratorio di ricerca del dottor Cranley (Henry Travers), e rivela la sua invisibilità al dottor Kemp (William Harrigan) e alla moglie Flora Cranley (Gloria Stuart) che scoprono che Griffin è diventato pericoloso, fino a commettere omicidi.
Il film è rimasto in promozione per la Universal già nel 1931, quando Richard L. Schayer e Robert Florey hanno raccomandato che il romanzo di Wells sarebbe stato un eccellente seguito del film dell’orrore Dracula. La Universal scelse piuttosto di realizzare Frankenstein nel 1931. Ciò ha causato una serie di aggiustamenti della sceneggiatura del film, nonché una varietà di potenziali registi
Perché è un film horror da vedere:
Al lancio del film nel 1933, fu un grande successo economico per la Universal e ottenne solide recensioni da numerose riviste. Il film ha generato numerosi follow-up che erano non associati al film iniziale negli anni ’40. È uno dei loro film preferiti dai registi John Carpenter, Joe Dante e Ray Harryhausen.
La maschera di cera (1933)
È un film horror di mistero americano del 1933 diretto da Michael Curtiz e interpretato da Lionel Atwill, Fay Wray, Glenda Farrell e Frank McHugh. È stato lanciato dalla Warner Bros. e registrato in Technicolor a due colori.
Trama
Ivan Igor (Lionel Atwill) è uno scultore che gestisce un museo delle cere a Londra. È un uomo crudele e sadico che si diverte a torturare le sue vittime. Il socio di Igor, Joe Worth (Edwin Maxwell), vuole bruciare il museo e incassare i soldi dell’assicurazione. Igor rifiuta, quindi Worth dà fuoco al museo da solo. Igor è intrappolato all’interno del museo in fiamme e il suo viso è gravemente sfigurato.
Anni dopo, Igor ha ricostruito la sua vita a New York City. Ha aperto un nuovo museo delle cere ed è ora sposato con una bella donna di nome Florence (Dorothy Burgess). Tuttavia, i vecchi vizi di Igor non muoiono mai. Inizia ad abbindolare le persone e a creare statue di cera di loro.
Temi
Il mistero del museo delle cere esplora una serie di temi, tra cui:
- I pericoli dell’ossessione: Igor è ossessionato dalla creazione di statue di cera. La sua ossessione lo porta a commettere omicidio.
- La dualità della natura umana: Igor è un personaggio complesso. È sia un artista brillante che un assassino sadico.
- Il potere dell’amore: L’amore di Florence per suo marito le dà la forza di affrontarlo e ucciderlo.
Influenza
Il mistero del museo delle cere è stato un successo di critica e commerciale. È stato uno dei primi film horror ad essere distribuito a colori. Il film ha influenzato innumerevoli altri film horror, tra cui La casa di cera (1953) e Camera of Horrors (1966).
Perché è un film horror da vedere:
Il mistero del museo delle cere è considerato un classico del cinema horror. È un film ben fatto e suspense con personaggi memorabili e immagini iconiche. Il film ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e continua ad essere apprezzato dal pubblico oggi.
Curiosità: Il film era originariamente previsto per essere girato in 3D, ma il processo era troppo costoso all’epoca.
Il bacio della pantera (1942)
Cat People è un film horror del 1942 diretto da Jacques Tourneur. Il film racconta la storia di Irena Dubrovna, una giovane donna che è maledetta a trasformarsi in una pantera ogni volta che si sente eccitata o minacciata. Irena si innamora di Oliver Reed, un zoologo, ma ha paura di rivelargli il suo segreto. Quando l’ex fidanzata di Oliver, Alice Moore, arriva in città, Irena diventa gelosa e il suo lato oscuro inizia a emergere.
Trama
Irena Dubrovna è una giovane donna che è perseguitata da un oscuro segreto: è maledetta a trasformarsi in una pantera ogni volta che si sente eccitata o minacciata. La maledizione di Irena è radicata nella storia della sua famiglia; sua madre era anche una donna pantera e sua nonna è stata uccisa da una pantera.
Irena incontra e si innamora di Oliver Reed, uno zoologo. Irena ha paura di dire a Oliver della sua maledizione, ma è determinata a iniziare una nuova vita con lui. Tuttavia, il lato oscuro di Irena inizia a emergere quando l’ex fidanzata di Oliver, Alice Moore, arriva in città.
Irena diventa gelosa di Alice e della sua relazione con Oliver. Una notte, Irena segue Alice a casa e si arrabbia così tanto che si trasforma in una pantera. Alice viene attaccata e uccisa dalla pantera, ma Irena scappa.
Temi
Cat People esplora una serie di temi, tra cui dualità, sessualità e la natura dell’umanità. La rappresentazione di Irena come una donna che è sia umana che animale è stata elogiata per la sua complessità. Cat People è stato anche interpretato come una metafora dell’esperienza femminile, con la maledizione di Irena che rappresenta i pericoli e le complessità della sessualità femminile.
Perché è un film horror da vedere:
Cat People ha avuto un profondo impatto sul genere horror. Il film ha contribuito a rendere popolare il genere dell’horror psicologico ed è considerato uno dei film horror più influenti di tutti i tempi. Cat People è stato anche citato e parodiato in numerosi altri film, programmi televisivi e videogiochi.
Scena iconica
Una delle scene più iconiche del film è quella in cui Irena si trasforma in una pantera per la prima volta. La scena è girata in modo da essere sia suspense che erotica. La trasformazione di Irena è un’immagine potente e disturbante che è rimasta con il pubblico per decenni.
Assalto alla Terra (1954)
È un film americano di fantascienza horror del 1954 della Warner Bros. scritto da David Weisbart, diretto da Gordon Douglas, e interpretato da James Whitmore, Edmund Gwenn, Joan Weldon e James Arness.
Il film è basato su un adattamento del racconto di George Worthing Yates, che in seguito è diventata la sceneggiatura di un film di Ted Sherdeman e adattata anche da Russell Hughes. Questo film è solo uno dei primi film sui mostri nucleari degli anni ’50, e anche il primo lungometraggio sul “grande insetto” a utilizzare i parassiti come mostri.
Un nido di enormi formiche irradiate viene scoperto nel deserto del New Mexico; diventano una minaccia nazionale quando si scopre che due giovani formiche regina sono scappati per costruire nuovi nidi. La ricerca a livello nazionale alla fine sfocia in una battaglia nel sistema di tubi di scarico di Los Angeles.
Dementia (1955)
Dementia è un film horror indipendente americano del 1955 diretto da John Parker e interpretato da Sally Todd. Il film è un mix di film noir, horror e sci-fi, e ha un tono molto sperimentale.
La storia segue una donna di nome Joan (Todd) che si risveglia in un hotel senza ricordare come ci sia finita. Inizia un incubo notturno in giro per la città.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Dementia è un film molto particolare e unico. È un film sperimentale che non segue le convenzioni del genere horror. Il film è pieno di immagini inquietanti e atmosfere claustrofobiche. La performance di Sally Todd è intensa e coinvolgente.
Dementia è un film che ha avuto un’influenza significativa sul genere horror. Il film è stato elogiato per la sua originalità e la sua visione unica. Dementia è un film che è ancora oggi apprezzato dai fan del genere horror.
Ecco alcuni dei motivi per cui Dementia è un film così importante:
- È uno dei primi film horror sperimentali.
- È pieno di immagini inquietanti e atmosfere claustrofobiche.
- La performance di Sally Todd è intensa e coinvolgente.
- Il film ha avuto un’influenza significativa sul genere horror.
Se siete fan del genere horror, vi consiglio di vedere Dementia. È un film unico e sperimentale che vi lascerà senza fiato.
Guarda Dementia in streaming
La sopravvissuta (1957)
Una donna viene messa in trance psichica e rimandata indietro nel tempo direttamente nel corpo di uno dei suoi antenati medievali, che è condannata a morire come strega. Fugge e una vera strega di nome Livia (Allison Hayes), che lavora con il diavolo. C’è anche un’altra strega, una canaglia che aiuta Livia, e uno dei sensitivi che fa un viaggio indietro nel tempo con lei.
Prodotto e diretto da Roger Corman, questo è un film di serie B insolito e divertente: violenza, reincarnazione, viaggi nel tempo, commedia e divertimento. Ci sono scene divertenti con la strega e il folletto che si trasformano in animali.
Anche il becchino è divertente con le sue rime e discussioni spiritose. Satana è fantastico, con le sue continue risate e un enorme forcone. Di sabato, convoca un trio di ragazze morte per arrampicarsi dalla tomba e ballare.
Il film è particolarmente degno di nota per l’aspetto dell’attrice Hayes, il suo abito molto attillato. Hayes era probabilmente una starlet di film di serie B degli anni ’50, soprattutto per la sua apparizione in L’attacco della donna di 50 piedi. Il film è stato girato in sei giorni con un piano di budget di $ 70.000, in un vecchio supermercato.
Perché è un film horror da vedere:
Ha un culto tra i fan di film spaventosi, drive-in, film indipendenti con budget ridotto. Se ti piace qualcuno di quelli, dopo devi dare un’occhiata. Se apprezzi questo film, potresti anche apprezzare come The Mole People, Attack of the Crab Monsters, The Leach Woman, The Deadly Mantis e Premature Burial.
Guarda La sopravvissuta in streaming
I vampiri (1957)
I Vampiri è un film horror italiano del 1957 diretto da Riccardo Freda e terminato dal direttore della fotografia del film, Mario Bava. Nel cast Gianna Maria Canale, Carlo D’Angelo e Dario Michaelis.
Il film ha a che fare con una serie di omicidi di ragazze che vengono scoperte con tubi di drenaggio del sangue. I giornali parlano di un serial killer chiamato il Vampiro, che motiva il giovane giornalista Pierre Lantin a indagare sui delitti.
All’epoca della sua uscita il film fu percepito come un oggetto originale e strano per seguaci del genere horror. Le scene davvero spaventose si riducono a poche sequenze. Il film stabilì il requisito di un design estetico che sarebbe stato la struttura per molti film horror italiani simili: ragnatele, porte che cigolano, degenerazione e un’illuminazione fantastica.
Perché è un film horror da vedere:
Qualsiasi individuo curioso di cinema horror italiano dovrebbe vederlo: un film ignorato e sottovalutato, con suggestioni dal cinema neorealista.
Un secchio di sangue (1959)
A Bucket of Blood è un film horror commedia americano del 1959 diretto da Roger Corman. Ha come protagonista Dick Miller ed è stato inserito nella cultura beatnik della West Coast alla fine degli anni ’50. Il film, prodotto con un piano di spesa di $ 50.000, è stato girato in 5 giorni e condivide molti stili cinematografici a basso budget tipicamente legati al lavoro di Corman.
Il film è una satira comica oscura su un giovane cameriere un po’ stupido e impressionable che lavora in un caffè, noto come un bravo scultore. Egli uccide involontariamente il gatto della sua padrona di casa e nasconde il suo corpo nell’argilla di una scultura per nascondere la prova. Finisce per essere un serial killer quando è costretto a produrre un lavoro simile.
A Bucket of Blood è stato il primo di un trio di collaborazioni tra Corman e Griffith nella categoria dell’orrore divertente, che includono The Little Shop of Horrors, che fu girato negli stessi set, e Creature from the Haunted Sea.
Perché è un film horror da vedere:
Il film è una satira non solo dei film di Corman, ma anche del mondo dell’arte astratta oltre ai film per adolescenti degli anni Cinquanta a basso budget. Il film è stato applaudito in molti ambienti come una rappresentazione sincera e indiscriminata dei molti elementi della cultura beatnik.
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La piccola bottega degli orrori (1960)
È un film commedia horror americano del 1960 diretto da Roger Corman. Scritto da Charles B. Griffith, il film è una farsa su un fioraio che coltiva una pianta che mangia sangue umano.
Gravis Mushnick possiede un negozio di fiori e designer, gestito da lui stesso e da 2 membri dello staff, la dolce Audrey Fulquard e l’imbarazzante Seymour Krelboined. Trovato su skid row, il negozio fatiscente ha poca organizzazione.
Mushnick licenzia Seymour quando rovina una consegna di fiori per il malvagio dentista Dr. Farb. Seymour lo informa di una pianta unica che ha effettivamente coltivato da semi che ha ottenuto da un “appassionato di giardini giapponesi su Central Avenue”. Seymour confessa di aver chiamato la pianta “Audrey Jr.”, il che entusiasma la vera Audrey.
Jack Nicholson, descrivendo la reazione a una proiezione del film, disse che il pubblico rideva così forte che si poteva a malapena sentire il dialogo. L’attore disse che non aveva mai avuto una reazione così favorevole dal pubblico prima.
Perché è un film horror da vedere:
Tra le gemme di Corman, un soggetto folle che è stato scritto in una sera. Un film ben riuscito, con divertenti interpretazioni fornite dal cast e gli ottimi risultati di regia di Corman mentre lavorava sotto le pressioni autoimposte di riprese rapide e un piano di spesa a basso costo.
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La maschera del demonio (1960)
Nella Moldavia del XVII secolo, la principessa Asa Vajda, sospettata di stregoneria, viene condannata dall’Inquisizione e muore maledicendo la sua stessa famiglia, responsabile del suo destino. Nel diciannovesimo secolo, i medici Kruvajan e Gorobec, mentre si recano a una conferenza medica, trovano la bara di Asa lungo il tragitto e la svegliano accidentalmente. Lei si propone sistematicamente di vendicarsi…
Il film fu stroncato dalla critica italiana mentre fu subito apprezzato in Francia come opera d’arte “pittorica”. E’ sicuramente uno dei migliori film di Mario Bava con sequenze di grande fascino e orrore. La versione inglese è stata devastata da un doppiaggio mediocre.
La critica inglese lo ha apprezzato relativamente a causa della sua produzione a basso costo. Negli successivi il film fu rivalutato e considerato tra i migliori film horror mai realizzati: un festival del proibito che libera un interesse adolescenziale per il mondo soprannaturale, acclamato come il capolavoro dell’horror gotico italiano.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La cinematografia in chiaroscuro meravigliosamente composta, lo stile espressionistico e la regia forniscono al film un atmosfera unica. Il cinema nella sua forma più abbondante e grandiosa, traboccante di immagini altisonanti.
Psycho (1960)
Psyco (1960) è un film horror psicologico americano diretto da Alfred Hitchcock e interpretato da Janet Leigh, Anthony Perkins, John Gavin e Vera Miles. Il film è basato sul romanzo omonimo di Robert Bloch del 1959.
Trama
Marion Crane (Janet Leigh), una segretaria di Phoenix, Arizona, ruba 40.000 dollari dal suo datore di lavoro e guida in California per iniziare una nuova vita con il suo ragazzo, Sam Loomis (John Gavin). Lungo la strada, si ferma in un motel remoto gestito da Norman Bates (Anthony Perkins), un giovane uomo che vive con sua madre oppressiva.
Marion si registra al motel e lascia i soldi in macchina. Va nella sua stanza a fare la doccia, ma viene brutalmente assassinata da una figura misteriosa. Norman scopre il corpo di Marion e lo smaltisce nella palude del motel.
Temi
Psyco esplora una serie di temi, tra cui:
- Malattie mentali: Norman Bates è un personaggio complesso che soffre di disturbo dissociativo dell’identità. Il film esplora i pericoli della malattia mentale e l’importanza di chiedere aiuto.
- La natura del bene e del male: Norman Bates è un personaggio Jekyll e Hyde. È sia un giovane gentile e gentile che un sadico assassino. Il film suggerisce che il bene e il male possono coesistere nella stessa persona.
- L’importanza della famiglia: Il rapporto di Norman Bates con sua madre è profondamente turbato. Il film suggerisce che le relazioni familiari possono avere un forte impatto sulla nostra salute mentale.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Psyco è considerato uno dei film horror più influenti mai realizzati. È stato uno dei primi film a concentrarsi sulle motivazioni psicologiche di un assassino. La scena della doccia del film è una delle scene più iconiche della storia del cinema.
Psyco è un capolavoro del cinema horror. È un film ben fatto e suspense con personaggi complessi e immagini iconiche. Il film ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e continua ad essere apprezzato dal pubblico oggi.
Curiosità: La scena della doccia è stata girata in soli 45 secondi, ma ci sono voluti sette giorni per montarla. Questo film horror basato su una storia vera di Ed Gein e dagli omicidi nel Wisconsin.
L’occhio che uccide (1960)
L’occhio che uccide è un film horror psicologico britannico del 1960 diretto da Michael Powell. È interpretato da Karlheinz Böhm, Moira Shearer, Anna Massey e Esmond Knight.
Il film racconta la storia di Mark Lewis, un operatore cinematografico che uccide delle donne e registra le loro reazioni con una telecamera nascosta. Mark è un uomo tormentato dal trauma infantile, e la sua ossessione per il cinema è un modo per controllare e dominare le sue vittime.
Il film è noto per la sua atmosfera inquietante e per l’uso innovativo della telecamera. Powell utilizza la telecamera per creare un senso di suspense e di voyeurismo, e per esplorare la psicologia del protagonista.
Trama
Mark Lewis è un operatore cinematografico che lavora per un produttore di film di serie B. Mark è un uomo solitario e introverso, e ha un’ossessione per la morte.
Una sera, Mark segue una prostituta di nome Helen e la filma mentre si prepara per un appuntamento. Mark poi uccide Helen e filma la sua reazione.
Mark è eccitato dalla sua prima esperienza di omicidio, e inizia a uccidere altre donne. Mark registra le sue vittime con una telecamera nascosta, e guarda le registrazioni per masturbarsi.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
L’occhio che uccide è un film che esplora il lato oscuro della mente umana. Mark Lewis è un uomo tormentato dal trauma infantile, e la sua ossessione per il cinema è un modo per controllare e dominare le sue vittime.
Il film può essere interpretato come un’allegoria della violenza della società moderna. Mark è un prodotto della sua cultura, e la sua violenza è un riflesso della violenza che lo circonda.
Il film è stato elogiato dalla critica per la sua atmosfera inquietante e per l’uso innovativo della telecamera. Powell utilizza la telecamera per creare un senso di suspense e di voyeurismo, e per esplorare la psicologia del protagonista.
Alcuni dettagli aggiuntivi:
- Il film è stato girato a Londra, in Inghilterra.
- Il film è stato diretto da Michael Powell, un regista britannico noto per il suo lavoro su film sperimentali e audaci.
- Il film è stato scritto da Leo Marks, un crittografo e sceneggiatore britannico.
- Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes del 1960.
- Il film è stato nominato per un premio BAFTA per il miglior film britannico.
Carnival of Souls (1962)
Carnival of Souls (1962) è un film horror indipendente americano diretto da Herk Harvey e interpretato da Candace Hilligoss, Sidney Berger e Frances Feist. Il film segue Mary Henry (Hilligoss), una giovane donna che sopravvive a un incidente d’auto ma rimane con un senso di imminente disgrazia. Si trasferisce in una nuova città per ricominciare da capo, ma presto inizia a vedere visioni strane e disturbanti.
Trama
Mary Henry è una giovane organista che sopravvive a un incidente d’auto con le sue due amiche, che vengono uccise. Dopo l’incidente, Mary rimane con la sensazione di essere distaccata dal mondo e perseguitata da strane visioni. Si trasferisce nella piccola città di Salt Lake City per iniziare un nuovo lavoro come organista nella chiesa locale.
A Salt Lake City, Mary inizia a vedere strane e disturbanti visioni di un uomo pallido con occhi infossati e una donna fantasma vestita di bianco. Inizia anche a sentirsi osservata e seguita. Le visioni di Mary diventano sempre più intense e inizia a perdere la presa sulla realtà.
Temi
Carnival of Souls esplora una serie di temi, tra cui:
- Morte e aldilà: Mary Henry muore nell’incidente d’auto all’inizio del film, ma non è a conoscenza della sua stessa morte. Il film esplora i temi della morte e dell’aldilà e suggerisce che potrebbe esserci qualcosa oltre a questo mondo.
- La natura della realtà: Le visioni di Mary della donna fantasma e dell’uomo pallido mettono in discussione la natura della realtà. Il film suggerisce che la linea tra realtà e fantasia potrebbe essere confusa.
- Alienazione e isolamento: Mary si sente alienata e isolata dal mondo dopo l’incidente d’auto. È incapace di connettersi con le altre persone ed è perseguitata dai suoi stessi pensieri e sentimenti.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Carnival of Souls è un film cult horror. È stato elogiato per la sua cinematografia atmosferica, le sue immagini disturbanti e la sua esplorazione unica di temi come la morte, l’aldilà e la natura della realtà. Il film ha influenzato una serie di altri film horror, tra cui Shining (1980) e Dark Water (2005).
Carnival of Souls è un film horror unico e atmosferico che ha resistito alla prova del tempo. È un film che è sicuro di restare con te a lungo dopo averlo visto.
Curiosità:
- Il film è stato girato in soli 10 giorni con un budget di 33.000 dollari.
- Il luna park abbandonato che appare nel film è il Saltair Pavilion, un luogo reale che si trova a Salt Lake City, Utah.
- Il film è stato un flop al botteghino, ma ha guadagnato un seguito di culto negli anni successivi.
- Film indipendente a basso budget straordinariamente riuscito ed originale, fonte di ispirazione per registi come David Lynch.
Guarda Carnival of Souls
Il cervello che non voleva morire (1962)
E’ un film horror di fantascienza americano con contaminazioni body horror del 1962 diretto da Joseph Green e scritto da Green e Rex Carlton. Il film fu terminato nel 1959 con il titolo The Black Door, ma non fu lanciato nelle sale fino al 3 maggio 1962, quando fu lanciato con il suo nuovo titolo come doppio lungometraggio con Invasion of the Star Creatures.
Trama
Il dottor Bill Cortner (Jason Evers) è un affermato scienziato che è fidanzato con una bella donna di nome Jan Compton (Virginia Leith). Un giorno, Bill e Jan sono coinvolti in un incidente d’auto. Jan viene decapitata, ma Bill riesce a salvare la testa.
Bill porta la testa di Jan nel suo laboratorio e la tiene in vita in un barattolo. Usa la sua conoscenza scientifica per mantenere il suo cervello funzionante e riesce a comunicare con lei telepaticamente.
Bill è determinato a trovare un modo per riattaccare la testa di Jan al suo corpo. Sperimenta su una serie di animali, ma non ha successo. Alla fine, decide di provare la procedura su un essere umano.
Bill rapisce una giovane donna di nome Doris Walker (Marilyn Hanold) e la porta nel suo laboratorio. Esegue l’operazione e riesce ad attaccare con successo la testa di Jan al corpo di Doris.
Temi
Il cervello che non voleva morire esplora una serie di temi, tra cui:
- La natura della vita e della morte: Il film solleva la questione di cosa significa essere vivi. La testa di Jan è viva, ma è incapace di funzionare da sola. Ha bisogno di un corpo per sopravvivere.
- I pericoli della scienza: Il film mostra come la scienza possa essere usata per il bene o per il male. Bill usa la sua conoscenza scientifica per mantenere in vita la testa di Jan, ma la usa anche per sperimentare sugli esseri umani.
- Il potere dell’amore: Bill ama Jan molto e è disposto a fare qualsiasi cosa per riportarla in vita. Tuttavia, il suo amore alla fine lo porta alla sua rovina.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il cervello che non voleva morire è un cult classic horror film. È stato elogiato per la sua premessa unica, la trama suspense e le immagini disturbanti. Il film ha influenzato una serie di altri film horror, tra cui Re-Animator (1985) e Frankenstein (2004).
Il cervello che non voleva morire è un film horror unico e suspense che continua ad essere apprezzato dai fan del genere. È un film ben fatto con una performance memorabile di Jason Evers. Le immagini disturbanti del film e la sua esplorazione della natura della vita e della morte lo rendono un must-see per i fan del cinema horror.
Curiosità:
- Il film era originariamente intitolato “Head That Wouldn’t Die”, ma il titolo è stato cambiato dallo studio per evitare la censura.
- Condivide numerosi elementi della storia con il film dell’orrore della Germania occidentale The Head (1959).
I tre volti della paura (1963)
I tre volti della paura (1963) è un film horror a episodi diretto da Mario Bava con lo pseudonimo di John Old. Il film è composto da tre storie separate, ciascuna con una propria ambientazione e un proprio cast:
- La lama nel corpo: Una giovane donna viene perseguitata da un misterioso uomo che le lancia una lama in faccia.
- La frusta e il corpo: Un uomo viene coinvolto in una storia di vampirismo.
- La maschera del demonio: Un gruppo di amici si reca in un castello infestato.
Trama
La lama nel corpo
Una giovane donna di nome Mary (Barbara Steele) è in vacanza con il suo fidanzato, John (John Saxon). Una notte, Mary viene svegliata da un incubo in cui un uomo le lancia una lama in faccia.
Il giorno dopo, Mary e John visitano un museo di cera. Mary rimane incuriosita da una statua di un uomo con una lama in mano.
Più tardi, Mary viene nuovamente svegliata da un incubo. Questa volta, l’uomo della lama è reale e le lancia la lama in faccia.
Mary sopravvive all’attacco, ma il suo viso è sfigurato. John la lascia e Mary si rifugia in un ospedale psichiatrico.
La frusta e il corpo
Un uomo di nome Paul (John Richardson) è in viaggio per raggiungere la sua fidanzata, Elizabeth (Luana Anders). Lungo la strada, Paul incontra una donna di nome Irina (Barbara Steele).
Irina offre a Paul un passaggio e i due si innamorano. Tuttavia, Irina ha un segreto: è una vampira.
Paul scopre la vera natura di Irina e cerca di scappare da lei. Tuttavia, Irina lo cattura e lo trasforma in un vampiro.
La maschera del demonio
Un gruppo di amici, composto da un regista, un produttore, un attore e un’attrice, si reca in un castello infestato per girare un film horror.
I ragazzi scoprono che il castello è realmente infestato da un demone. Il demone possiede l’attrice e la costringe a uccidere i suoi amici.
Temi
I tre volti della paura esplora una serie di temi, tra cui:
- La paura: Il film è un’esplorazione dei diversi aspetti della paura, tra cui la paura dell’ignoto, la paura della morte e la paura della trasformazione.
- La natura del male: Il film esplora la natura del male, sia come forza esterna che come forza interna.
- La sessualità: Il film esplora la sessualità come fonte di paura e desiderio.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La caratteristica più inquietante del film è la sua scenografia, in particolare gli interni pittoricamente fantastici. La sceneggiatura e il doppiaggio sono metodi sopra la media”. L’episodio “La goccia d’acqua” è il migliore delle 3 storie ed è stata definita “l’opera più spaventosa di Bava”.
“The Wurdalak” è una “piccola opera d’arte” grazie anche all’interpretazione di Karloff che ricorda qualcosa de La notte dei morti viventi. Si tratta di una fantastica antologia dell’orrore, piena di suspense e paura per tutto la durata.
6 donne per l’assassino (1964)
Sei donne per l’assassino (1964) è un film giallo italiano diretto da Mario Bava. Il film è ambientato in una casa di moda di Roma, dove un assassino misterioso inizia a uccidere le modelle. L’ispettore Silvestri indaga sul caso, ma si trova coinvolto in un gioco di bugie e segreti.
Trama
Massimo Morlacchi e la contessa Cristiana Cuomo sono i proprietari di un’alta casa di moda di Roma. Una delle loro modelle, Isabella, viene trovata assassinata nel suo appartamento. L’ispettore Silvestri viene chiamato sul posto per indagare sul caso.
Silvestri scopre che Isabella aveva una relazione con l’antiquario Franco Scalo, che è anche il proprietario di una maschera da teatro che è stata trovata vicino al corpo della modella. Scalo viene interrogato dalla polizia, ma nega di avere a che fare con l’omicidio.
Nel frattempo, un’altra modella, Nicole, trova il diario di Isabella, che contiene rivelazioni compromettenti su tutti i membri dell’atelier. Nicole decide di consegnare il diario a Franco, ma viene uccisa prima di poterlo fare.
Silvestri indaga sul passato delle modelle e scopre che tutte loro hanno segreti oscuri. Alla fine, l’ispettore scopre che l’assassino è Massimo Morlacchi, che è geloso della relazione tra Isabella e Franco.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Sei donne per l’assassino è un film giallo classico, con una trama avvincente e una serie di personaggi ambigui. Il film è anche noto per le sue scene di omicidio, che sono spesso violente e splatter.
Bava è un maestro della suspense e del brivido, e il film è pieno di momenti che terranno lo spettatore col fiato sospeso. Il film è anche visivamente impressionante, con una fotografia curata e un design di produzione dettagliato.
Onibaba – Le assassine (1964)
Onibaba (1964) è un film horror giapponese diretto da Kaneto Shindō. Il film racconta la storia di una suocera e di una nuora che sopravvivono alla guerra Genpei del XII secolo uccidendo e derubando soldati samurai. Quando la nuora inizia una relazione con un disertore, il rapporto tra le due donne viene messo alla prova.
Trama
Durante la guerra Genpei, una suocera (Nobuko Otowa) e una nuora (Kei Satō) vivono in una capanna nel mezzo di una palude. I loro mariti sono partiti per combattere nella guerra, e le due donne sono costrette a sopravvivere da sole.
Per sbarcare il lunario, le donne uccidono e derubano i soldati samurai che passano attraverso la palude. Indossano maschere per nascondere la loro identità e lasciano i corpi nella palude per essere divorati dai granchi.
Un giorno, la nuora incontra un disertore di nome Hachi (Jitsuko Yoshimura). Hachi è ferito e smarrito, e la nuora lo porta nella sua capanna.
Temi
Onibaba esplora una serie di temi, tra cui:
- Guerra e violenza: Il film mostra gli effetti devastanti della guerra sugli individui e sulla società. La suocera e la nuora sono costrette a diventare assassine per sopravvivere.
- Gelosia e tradimento: Il film esplora i temi della gelosia e del tradimento attraverso la relazione tra la suocera e la nuora. La suocera è gelosa della relazione della nuora con Hachi e la tradisce cercando di ucciderlo.
- Pazzia e ossessione: Il film mostra come la pazzia e l’ossessione possono essere causate da traumi e perdite. La nuora è impazzita dal senso di colpa per aver ucciso sua suocera e alla fine viene consumata dalla sua ossessione per il fantasma.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Onibaba è un cult classic del cinema horror. È stato elogiato per le sue immagini mozzafiato, la sua fotografia atmosferica e la sua esplorazione di temi oscuri. Il film ha influenzato una serie di altri film horror, tra cui Kwaidan (1964) e Audition (1999).
Onibaba è un film horror unico e indimenticabile. Il film è visivamente sbalorditivo, con una fotografia atmosferica e immagini forti. Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quelle di Nobuko Otowa e Kei Satō.
L’esplorazione di temi oscuri del film è sia stimolante che disturbante. Onibaba è un film che ti rimarrà impresso a lungo dopo averlo visto.
Curiosità:
- Il film è stato girato in bianco e nero, ma è stato successivamente colorizzato.
- Il titolo del film, “Onibaba”, significa “donna demone”.
- Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes del 1964.
Conclusione
Onibaba è un film horror unico e disturbante che continua ad essere apprezzato dai fan del genere. È un film ben fatto con una regia e una fotografia magistrale. L’esplorazione di temi oscuri e le immagini disturbanti del film lo rendono un must-see per gli appassionati di cinema horror.
L’ultimo uomo sulla Terra (1964)
L’ultimo uomo sulla Terra è un film di fantascienza horror post-apocalittico del 1964 basato sul romanzo I Am Legend del 1954 di Richard Matheson. Il film è stato diretto da Ubaldo Ragona e da Sidney Salkow. Nel cast Vincent Price e Franca Bettoia. La sceneggiatura del film è stata scritta in parte da Matheson, tuttavia lo scrittore è rimasto deluso dal risultato.
È il 1968 e il dottor Robert Morgan rimane in una Terra in cui ogni altra persona è stata contaminata da un virus che li ha effettivamente trasformati in non morti, animali vampirici che non sopportano il sole, hanno paura degli specchi e sono anche respinti dall’aglio. Certamente eliminerebbero Morgan se potessero, eppure sono poco intelligenti oltre che deboli.
Ogni giorno Morgan esegue lo stesso identico rituale: si sveglia, raccoglie i suoi strumenti e va alla ricerca di vampiri, eliminandone il maggior numero possibile e bruciando i corpi per evitare che tornino. Durante la notte, si nasconde all’interno della sua casa.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il film non è stato considerato un successo al momento del suo lancio, in seguito è diventato un classico, forse il ruolo più interessante di Vincent Price. Ci fu un remake del 1971 con Charlton Heston, The Omega Man, ma non è allo stesso livello.
Kwaidan (1968)
Kwaidan (1968) è un film horror antologico giapponese diretto da Masaki Kobayashi. È basato su racconti da Lafcadio Hearn’s collezioni di racconti popolari giapponesi, principalmente Kwaidan: Stories and Studies of Strange Things (1904), da cui prende il nome.
Il film è composto da quattro storie separate e non correlate:
- I capelli neri: Un uomo trascura la moglie per una donna più giovane, ma i capelli neri della moglie tornano a tormentarlo.
- La donna nella neve: Un taglialegna trova una bella donna nella neve, ma non è quello che sembra.
- Hoichi l’orecchiuto: Un monaco cieco è tormentato dai fantasmi dei samurai che ha ucciso nella sua vita passata.
- In una tazza di tè: Un samurai vede una visione di una donna che annega nella sua tazza di tè, e poi la vede di nuovo nella vita reale.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Kwaidan è un film visivamente sbalorditivo, con una ricca cinematografia e un elaborato design del set. È anche un film profondamente atmosferico, con un senso di angoscia e suspense che pervade ogni fotogramma. Le quattro storie del film sono tutte ben narrate e genuinamente spaventose, e ti rimangono impresse a lungo dopo che i titoli di coda sono stati chiusi.
Kwaidan è stato distribuito in Giappone nel 1964 e negli Stati Uniti nel 1968. È stato un successo di critica e commerciale ed è ora considerato uno dei più grandi film horror giapponesi mai realizzati. È stato nominato per un Academy Award per il miglior film in lingua straniera nel 1969 e ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1965.
L’ora del lupo (1968)
L’ora del lupo (1968) è un film horror psicologico svedese diretto da Ingmar Bergman e interpretato da Max von Sydow e Liv Ullmann. Il film racconta la storia di un artista e sua moglie che si ritirano in un’isola remota per lavorare a un nuovo dipinto, ma l’artista inizia a soffrire di strane allucinazioni e incubi.
Trama
Johan Borg (Max von Sydow) e sua moglie, Alma (Liv Ullmann), sono artisti che si ritirano in un’isola remota per lavorare a un nuovo dipinto. Johan sta lottando per trovare ispirazione e inizia ad avere strane allucinazioni e incubi.
Nelle sue visioni, Johan vede un gruppo di persone misteriose che stanno cercando di fargli del male. Vede anche Alma, ma è trasformata in una creatura terrificante.
Johan diventa sempre più paranoico e ritirato. Inizia a trascurare il suo lavoro e il suo rapporto con Alma.
Temi
L’ora del lupo esplora una serie di temi, tra cui:
- Malattie mentali: Il film esplora gli effetti della malattia mentale sull’individuo e sui suoi cari. Le visioni e le allucinazioni di Johan sono una manifestazione delle sue paure e insicurezze profonde.
- Il processo creativo: Il film esplora anche il processo creativo e le sfide che devono affrontare gli artisti. Johan sta lottando per creare un nuovo dipinto e le sue visioni potrebbero essere un riflesso del suo proprio tumulto interiore.
- La natura della realtà: Il film mette in discussione la natura della realtà stessa. Le visioni di Johan potrebbero essere reali o immaginarie e Alma è lasciata a chiedersi cosa stia realmente accadendo.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
L’ora del lupo è un cult classic del cinema horror. È stato elogiato per la sua fotografia atmosferica, le sue immagini disturbanti e la sua complessa esplorazione di temi psicologici. Il film ha influenzato una serie di altri film horror, tra cui Shining (1980) e Dark Water (2005).
L’ora del lupo è un film horror unico e indimenticabile. Il film è visivamente sbalorditivo, con una fotografia atmosferica e immagini disturbanti. Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quelle di Max von Sydow e Liv Ullmann.
L’esplorazione di temi psicologici del film è sia stimolante che disturbante. L’ora del lupo è un film che ti rimarrà impresso a lungo dopo averlo visto.
Curiosità:
- Il film è stato girato in bianco e nero, ma è stato successivamente ricolorato.
- Il titolo del film, “L’ora del lupo”, si riferisce al momento della notte in cui i lupi sono più attivi.
- Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes del 1968.
Rosemary’s Baby (1968)
Rosemary’s Baby (1968) è un film horror americano diretto da Roman Polanski e interpretato da Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon e Sidney Blackmer. Il film racconta la storia di una giovane coppia che si trasferisce in un nuovo edificio di appartamenti a New York City e si ritrova presto circondata da vicini strani e eventi inquietanti. Quando Rosemary rimane incinta, inizia a sospettare che i suoi vicini siano parte di un covo satanico e che stiano pianificando di rapire il suo bambino.
Trama
Rosemary Woodhouse (Mia Farrow) e suo marito, Guy (John Cassavetes), sono una giovane coppia che si trasferisce in un nuovo edificio di appartamenti a New York City. L’edificio è di proprietà di una coppia di anziani, Minnie e Roman Castevet (Ruth Gordon e Sidney Blackmer), e i loro vicini sono tutti strani ed eccentrici.
Una sera, Rosemary e Guy vengono invitati a una cena a casa dei Castevet. Dopo la cena, Rosemary si sente drogata e viene violentata da un gruppo di persone, incluso Guy.
Rosemary rimane incinta e la sua gravidanza è difficile e complicata. Comincia ad avere strani sogni e visioni e sospetta che i suoi vicini stiano pianificando di rapire il suo bambino.
La carriera di Guy inizia a decollare e lui diventa sempre più distante da Rosemary. Gli amici e la famiglia di Rosemary iniziano a comportarsi in modo strano con lei e lei si sente sempre più isolata.
Temi
Rosemary’s Baby esplora una serie di temi, tra cui:
- Paranoia e isolamento: Rosemary diventa sempre più isolata e paranoica mentre inizia a sospettare che i suoi vicini stiano pianificando di rapire il suo bambino.
- I pericoli della maternità: La gravidanza di Rosemary è difficile e complicata e lei è costantemente minacciata dal covo satanico.
- La natura del male: Il film esplora la natura del male e come può manifestarsi nelle persone comuni.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Rosemary’s Baby è un cult classic del cinema horror. È stato elogiato per la sua atmosfera suspense, le sue immagini disturbanti e la sua esplorazione di temi oscuri. Il film ha influenzato una serie di altri film horror, tra cui L’esorcista (1973) e L’Omen (1976).
Rosemary’s Baby è un film horror unico e indimenticabile. Il film è visivamente sbalorditivo, con una fotografia atmosferica e immagini disturbanti. Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quella di Mia Farrow.
Curiosità:
- Il film è basato sul romanzo omonimo di Ira Levin.
- Il film è stato nominato a due premi Oscar, tra cui Miglior attrice per Mia Farrow e Migliore sceneggiatura non originale per Roman Polanski.
- Il film è stato diretto da Roman Polanski, che all’epoca era sposato con Sharon Tate. Tate fu brutalmente assassinata dalla famiglia Manson nel 1969
La notte dei morti viventi (1968)
E’ un film indipendente di genere horror americano del 1968 diretto, fotografato e montato da George A. Romero, con una sceneggiatura di John Russo e Romero, e interpretato anche da Duane Jones e Judith O’Dea.
La storia segue 7 individui che sono intrappolati in una fattoria di campagna nella Pennsylvania occidentale, che è sotto attacco da parte di un gruppo di zombie carnivori. Dopo essere passato attraverso numerose bozze, l’ultima sceneggiatura di Russo e Romero si è ispirata al romanzo I Am Legend di Richard Matheson del 1954.
Le riprese principali sono avvenute tra il luglio 1967 e il gennaio 1968 nell’area di Evans City. Gli attori e il team includevano i familiari del regista, amici, attori locali e amatoriali, nonché proprietari di case del luogo.
Il film è stato il lancio alla regia di Romero che ha utilizzato molte delle strategie di regia di guerriglia che aveva perfezionato nel suo lavoro commerciale ed è riuscito a finire il film con un piano di spesa di circa 100.000 dollari.
Dopo la sua anteprima a Pittsburgh il 1 ° ottobre 1968, La notte dei morti viventi alla fine ha guadagnato 12 milioni di dollari a livello locale e 18 milioni di dollari in tutto il mondo, guadagnando più di 250 volte il suo piano di budget e rendendolo tra uno delle produzioni cinematografiche più gratificanti mai realizzate all’epoca.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La violenza e il sangue del film erano considerati rivoluzionari per l’epoca, provocando un ampio dibattito e valutazioni sfavorevoli al suo primo lancio. Alla fine ha raccolto un culto di adesione e riconoscimento tra i dubbiosi, ed è apparso negli elenchi dei film migliori mai realizzati da punti.
Regolarmente riconosciuto come il primo film di zombi moderno e anche un esempio nel progresso del genere horror, il film contiene una critica alla società degli Stati Uniti durante gli anni ’60, e fu uno dei primi film ad avere un afroamericano nel ruolo principale.
Kuroneko (1968)
Kuroneko (1968) è un film horror giapponese diretto da Kaneto Shindō. Il film racconta la storia di due donne che vengono violentate e uccise da un gruppo di samurai. Dopo la loro morte, tornano come fantasmi e cercano vendetta sui samurai.
Trama
Il film è ambientato in Giappone durante il periodo Heian. Una suocera e una nuora vivono da sole in una casa nella foresta quando vengono attaccate da un gruppo di samurai. I samurai violentano e uccidono le due donne e poi le lasciano morire.
La suocera e la nuora tornano dalla morte come fantasmi e iniziano a terrorizzare il villaggio. Uccidono e mangiano i samurai che le hanno attaccate e uccidono anche altre persone innocenti.
Temi
Kuroneko esplora una serie di temi, tra cui:
- Vendetta: Il film è una storia di vendetta e della natura distruttiva dell’odio. I due fantasmi sono consumati dal loro desiderio di vendicare le loro morti e sono disposti a uccidere chiunque si frapponga tra loro e il loro obiettivo.
- La natura del male: Il film esplora anche la natura del male. I samurai che attaccano le due donne sono malvagi perché commettono stupro e omicidio. Tuttavia, anche i fantasmi delle due donne diventano malvagi perché sono consumati dal loro odio.
- Il soprannaturale: Il film affronta anche il soprannaturale. I due fantasmi sono in grado di tornare dalla morte e vendicarsi dei loro aggressori. Ciò suggerisce che esiste un mondo oltre al mondo fisico e che ci sono forze che non possiamo controllare.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Kuroneko è un cult classic horror film. È stato elogiato per le sue immagini mozzafiato, la fotografia atmosferica e l’esplorazione di temi oscuri. Il film ha influenzato una serie di altri film horror, tra cui Kwaidan (1964) e Audition (1999).
Kuroneko è un film horror unico e indimenticabile. Il film è visivamente sbalorditivo, con una fotografia atmosferica e immagini forti. Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quelle di Nobuko Otowa e Kei Satō.
L’esplorazione di temi oscuri del film è sia stimolante che disturbante. Kuroneko è un film che ti rimarrà impresso a lungo dopo averlo visto.
Curiosità:
- Il film è stato girato in bianco e nero, ma è stato successivamente colorizzato.
- Il titolo del film, “Kuroneko”, significa “gatto nero” in giapponese.
- Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes del 1968.
The Devil Rides Out (1968)
The Devil Rides Out (1968) è un film horror britannico basato sul romanzo omonimo del 1934 di Dennis Wheatley. È stato scritto da Richard Matheson e diretto da Terence Fisher. Il film è interpretato da Christopher Lee, Charles Gray, Niké Arrighi e Leon Greene.
Trama
Il film inizia con la morte del padre di Simon Aron. Simon è un giovane che è stato cresciuto da suo zio, il Duca di Richleau. Il Duca è uno studioso dell’occulto ed è preoccupato per l’interesse crescente di Simon per il satanismo.
Il Duca scopre che Simon ha frequentato sedute spiritiche guidate da un uomo di nome Mocata. Mocata è un satanista che sta cercando di evocare un demone. Il Duca interviene e salva Simon, ma Mocata giura vendetta.
Temi
The Devil Rides Out esplora una serie di temi, tra cui:
- Il bene contro il male: Il film è un classico scontro tra il bene e il male, con il Duca che rappresenta il bene e Mocata che rappresenta il male.
- La fede: Il film esplora il potere della fede, sia religiosa che spirituale. La fede del Duca in Dio lo aiuta a sconfiggere Mocata.
- L’occulto: Il film esplora i pericoli dell’occulto e l’importanza di essere prudenti quando si ha a che fare con forze oscure.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
The Devil Rides Out è stato un successo di critica e di pubblico al momento della sua uscita. Il film è stato elogiato per le sue interpretazioni, in particolare la performance di Lee nei panni del Duca, la sua regia e gli effetti speciali.
Il film è ora considerato un classico del cinema horror britannico. È un must per gli appassionati del genere.
Dettagli aggiuntivi
- Il film è stato girato agli studi Bray in Inghilterra.
- Il film è stato diretto da Terence Fisher, noto per aver diretto numerosi film horror della Hammer Films, tra cui Dracula (1958) e Frankenstein Created Woman (1967).
- Il film è interpretato da Christopher Lee, noto per i suoi ruoli nei film horror della Hammer Films, come Dracula (1958) e La mummia (1959).
- Gli effetti speciali del film sono stati creati da Jim Danforth, noto per il suo lavoro nei film di James Bond.
L’uccello dalle piume di cristallo (1970)
È un film Giallo horror italiano del 1970 diretto da Dario Argento, nel suo lancio alla regia. Il film è il capostipite della classifica cinematografica italiana Giallo.
Trama
Sam Dalmas (Tony Musante) è un giovane scrittore americano che vive a Roma. Una sera, mentre passeggia per le strade della città, Sam assiste a un tentato omicidio di una donna. La donna viene accoltellata da un uomo misterioso, che indossa un guanto di pelle nera e un mantello nero. Sam insegue l’uomo, ma non riesce a fermarlo.
La polizia inizia a indagare sull’omicidio, ma non riesce a trovare alcun indizio. Sam decide di indagare da solo, e scopre che l’uomo misterioso è un serial killer che uccide donne con un coltello da macellaio.
Temi
L’uccello dalle piume di cristallo esplora una serie di temi, tra cui:
- La paura: Il film è un thriller psicologico che gioca con le paure del pubblico. L’assassino è un personaggio misterioso e inafferrabile, che rappresenta la paura del male sconosciuto.
- La paranoia: Sam inizia a sospettare di tutti, anche delle persone a lui più vicine. Questa paranoia lo porta a commettere errori, che mettono a rischio la sua vita.
- L’amore: Sam è innamorato di una donna di nome Gianna (Suzy Kendall), che è anche una delle vittime potenziali dell’assassino. Questo amore lo spinge a rischiare la sua vita per salvarla.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
L’uccello dalle piume di cristallo è un film unico e inquietante che continua ad essere apprezzato dai fan del genere. È un film ben fatto con una regia magistrale e una fotografia atmosferica. L’esplorazione di temi oscuri e le immagini disturbanti del film lo rendono un must-see per gli appassionati di cinema giallo.
L’esplorazione di temi oscuri del film è sia stimolante che inquietante. L’uccello dalle piume di cristallo è un film che ti rimarrà impresso a lungo dopo averlo visto.
Curiosità:
- Il film è stato girato in bianco e nero, ma è stato successivamente colorizzato.
- Il titolo del film, “L’uccello dalle piume di cristallo”, si riferisce a un dipinto che appare nel film. Il dipinto è un’opera d’arte enigmatica che sembra possedere poteri soprannaturali.
- Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes del 1970.
Notte silenziosa, Notte di sangue (1972)
Capostipite del genere horror-slasher americano, ancora prima di Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter, Notte silenziosa, Notte di sangue è stato girato nel 1972 da Theodore Gershuny.
Notte silenziosa, notte sanguinosa (1972) è un film slasher americano diretto da Theodore Gershuny e co-prodotto da Lloyd Kaufman. Il film è interpretato da Patrick O’Neal e dall’attrice cult Mary Woronov nei ruoli principali, con John Carradine in una performance di supporto.
Trama
Il film si apre con la morte di un ricco uomo di nome Wilfred Butler (James Patterson) nella sua villa la vigilia di Natale. La morte di Butler viene archiviata come suicidio dalla polizia, ma sua moglie giovane, Diane (Woronov), crede che sia stato assassinato.
Dieci anni dopo, Diane si è risposata con un uomo di nome Jeff Parker (O’Neal), e si sono trasferiti nella vecchia villa di Butler. La vigilia di Natale, Diane inizia ad avere incubi sulla morte del suo primo marito. Inizia anche a ricevere telefonate minacciose da un misterioso sconosciuto.
Temi
Notte silenziosa, notte sanguinosa esplora una serie di temi, tra cui:
- Lutto e perdita: Diane sta ancora soffrendo per la morte del suo primo marito, e questo lutto la rende vulnerabile all’assassino.
- La natura del male: L’assassino è una figura misteriosa e senza volto, che rappresenta la paura del male sconosciuto.
- L’importanza della famiglia: Nonostante le loro differenze, Diane e Jeff devono imparare a lavorare insieme per sopravvivere agli attacchi dell’assassino.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Notte silenziosa, notte sanguinosa è uno dei primi esempi del genere slasher. È stato elogiato per la sua atmosfera suspense e per le sue uccisioni raccapriccianti. Il film ha influenzato una serie di altri film slasher, tra cui Venerdì 13 (1980) e Nightmare – Dal profondo della notte (1984).
Film indipendente con una regia molto particolare che spiazza e sorprende lo spettatore. Girato con colori spenti e plumbei in una cupa atmosfera invernale, girato con mezzi di fortuna, non è affatto un film di confezione, e questo lo rende un racconto autentico, che ti immerge direttamente nei luoghi dove si svolge la storia.
Curiosità:
- Il film era originariamente intitolato Night of the Full Dark Moon, ma è stato ribattezzato Silent Night, Bloody Night per capitalizzare la popolarità della festività natalizia.
- Il film è stato girato in bianco e nero, ma è stato successivamente colorizzato.
- Il titolo del film, “Notte silenziosa, notte sanguinosa”, si riferisce al fatto che le uccisioni avvengono durante la vigilia di Natale, una giornata tradizionalmente associata alla pace e alla tranquillità.
Guarda notte silenziosa, Notte di sangue
L’ultima casa a sinistra (1972)
E’ un film horror del 1972 diretto da Wes Craven. Il film è stato scritto da Craven e la trama segue la storia di due adolescenti, Mari e Phyllis, che vengono rapite da un gruppo di criminali fuggitivi. Durante il loro sequestro, le ragazze sono sottoposte a gravi violenze fisiche e psicologiche, compresa la tortura e la violenza sessuale.
I criminali, alla fine, si nascondono nella casa di una coppia di genitori delle ragazze, ignari della loro presenza. Quando scoprono la verità sui loro ospiti, i genitori decidono di vendicarsi per la morte delle loro figlie.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La trama è piena di colpi di scena e di momenti intensi e disturbanti, e il film è stato considerato una critica sociale sulla violenza e l’impunità. Tuttavia, la rappresentazione della violenza ha suscitato molte critiche e ha portato a numerose controversie. Il film è stato acclamato come uno dei primi slasher movie e ha ispirato molti altri film nella stessa categoria.
Images (1972)
Images (1972) è un film horror psicologico scritto e diretto da Robert Altman. È interpretato da Susannah York, René Auberjonois e Marcel Bozzuffi.
Trama
Cathryn (York), una scrittrice di libri per bambini, sta lottando con la sua salute mentale. Comincia a vedere delle allucinazioni e vede immagini di se stessa e di suo marito, Hugh (Auberjonois), in situazioni diverse e disturbanti.
All’inizio, Cathryn crede che le sue allucinazioni siano solo il frutto della sua immaginazione. Tuttavia, man mano che diventano più intense, inizia a mettere in discussione la sua sanità mentale e la realtà delle sue circostanze.
Il film si intensifica quando Cathryn si rende conto di non essere sola nelle sue allucinazioni, e che c’è una forza malevola all’opera.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Images è un film visivamente impressionante, con Altman che usa una varietà di tecniche per creare un senso di disagio e suspense. Il film è anche noto per le sue forti interpretazioni, in particolare di York.
Images è un film impegnativo e disturbante, ma è anche gratificante. È un film che esplora il lato oscuro della mente umana, ed è un film che rimarrà con te a lungo dopo averlo visto.
Inoltre, Images è un film che esplora i temi della realtà e dell’illusione. Cathryn vive in un mondo che è sempre più difficile da distinguere tra il reale e l’immaginario. Questo tema è reso evidente dalle scene in cui Cathryn si ritrova in situazioni che sembrano impossibili o inverosimili.
Il film è anche un’esplorazione della natura della follia. Cathryn è una donna intelligente e razionale, ma le sue allucinazioni la portano a mettere in dubbio la sua stessa identità. Questo tema è reso evidente dalla scena in cui Cathryn si ritrova in un manicomio.
Images è un film complesso e stimolante, che offre molto da riflettere. È un film che non è facile da dimenticare.
Le due sorelle (1972)
Le due sorelle è un film horror psicologico diretto da Brian De Palma e interpretato da Margot Kidder, Jennifer Salt e Charles Durning.
Il film racconta la storia di Danielle (Kidder) e Dominique (Kidder), due gemelle siamesi che vengono separate dopo un’operazione rischiosa. Tuttavia, l’operazione non è completamente riuscita e Danielle è rimasta con una connessione psichica con Dominique.
Danielle inizia ad avere visioni di Dominique che commette omicidi e si rende conto che sua sorella è ancora viva. Danielle e il suo fidanzato, Philip (William Finley), si uniscono a un investigatore privato (Durning) per trovare Dominique e fermarla dal uccidere di nuovo.
Sorelle è un film elegante e suspense con una forte performance di Kidder. Il film esplora temi di identità, dualità e il lato oscuro della natura umana. È considerato uno dei migliori film di De Palma.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Le due sorelle è stato rilasciato nel 1973 ed è stato un successo di critica e commerciale. Da allora è diventato un cult classico ed è considerato uno dei migliori film horror degli anni ’70.
Il film è stato elogiato per la sua regia elegante, la trama suspense e le forti interpretazioni. Kidder è stata particolarmente elogiata per il suo doppio ruolo di Danielle e Dominique.
Le due sorelle è un film visivamente sbalorditivo, con De Palma che usa una varietà di tecniche per creare un senso di disagio e suspense. Il film è anche noto per la sua colonna sonora di Bernard Herrmann, che è una delle migliori opere del compositore.
L’esorcista (1973)
L’esorcista (1973) è un film horror diretto da William Friedkin e basato sull’omonimo romanzo di William Peter Blatty. Il film racconta la storia di Regan McNeil, una dodicenne che viene posseduta dal demone Pazuzu.
Trama
Il film si apre con la famiglia McNeil che si trasferisce a Georgetown, Washington. Regan, la figlia dodicenne, inizia a comportarsi in modo strano. Parla in lingue che non conosce, bestemmia e vomita liquido verde.
I genitori di Regan, Chris e Burke, cercano aiuto da diversi medici, ma nessuno di loro è in grado di diagnosticare il problema. Alla fine, Chris consulta un prete, padre Karras, che è in crisi di fede.
Padre Karras e padre Merrin, un esperto esorcista, conducono un esorcismo su Regan. L’esorcismo è un processo lungo e difficile, e alla fine il demone Pazuzu viene scacciato da Regan.
Temi
L’esorcista esplora una serie di temi, tra cui:
- La fede: Il film è una storia di fede e di lotta contro il male. Padre Karras è in crisi di fede, ma alla fine trova la forza di combattere il demone Pazuzu.
- La famiglia: Il film esplora anche il tema della famiglia. La famiglia McNeil è messa a dura prova dalla possessione di Regan, ma alla fine riesce a superare la crisi.
- Il male: Il film rappresenta il male come una forza reale e potente che può possedere le persone.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
L’esorcista è uno dei film horror più famosi e influenti di tutti i tempi. Il film è stato elogiato per la sua suspense, la sua atmosfera e le sue immagini iconiche.
L’esorcista è un film che ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare. Il film ha ispirato una serie di sequel, remake e altri film horror.
Curiosità:
- Il film è stato girato a Georgetown, Washington, e in altri luoghi del Maryland.
- Il film è stato vietato in diversi paesi, tra cui l’Irlanda e la Spagna.
- Il film è stato un enorme successo commerciale, incassando oltre 441 milioni di dollari in tutto il mondo.
- Il film ha vinto due premi Oscar, per la migliore colonna sonora e per il miglior montaggio sonoro.
Controversie
L’esorcista è stato oggetto di alcune controversie, in particolare per la sua violenza e la sua rappresentazione del demone Pazuzu. Il film è stato accusato di essere blasfemo e di incitare all’odio religioso.
Nonostante le controversie, L’esorcista rimane uno dei film horror più importanti e influenti di tutti i tempi.
L’esorcista è il capostipite ed il miglior film del sottogenere horror sull’esorcismo, un film d’arte eccitante che ha sbalordito il pubblico di tutto il mondo. Alcuni spettatori ebbero addirittura malori durante le proiezioni.
Anche chi non l’ha visto lo associa al film più spaventoso mai realizzato. Altri non sono nemmeno film di esorcismo: sono semplicemente film che non sono “L’esorcista”. Qualunque altra cosa è un imitazione.
The Werewolf of Washington (1973)
È un film commedia horror sui lupi mannari del 1973 diretto da Milton Moses Ginsberg. La trama segue il giornalista Jack Whittier, che viene inviato a Budapest come inviato presidenziale durante la presidenza di Nixon.
Dopo essere stato morso da un lupo mannaro, Jack si trasforma in un licantropo e deve lottare per mantenere il controllo delle sue azioni. Il film è stato criticato per la sua recitazione e la sua trama poco coerente, ma è considerato un film cult degli anni ’70.
La trama di segue il giornalista Jack Whittier, che viene inviato a Budapest come inviato presidenziale durante la presidenza di Nixon. Mentre lì, Jack viene morso da un lupo mannaro e inizia a sviluppare i sintomi della trasformazione in un licantropo. Con il tempo, Jack comincia a perdere il controllo delle sue azioni e ad avere incubi notturni.
Nonostante i suoi sforzi per nascondere la sua condizione, Jack viene indagato per una serie di omicidi e deve lottare per mantenere il controllo delle sue azioni prima che sia troppo tardi. Nel frattempo, cerca anche di risolvere il mistero dietro la sua trasformazione e di scoprire chi o cosa sta dietro la sua condizione di licantropo.
Il mostro è in tavola… barone Frankenstein (1973)
Il mostro è in tavola… barone Frankenstein è un film horror grottesco diretto da Paul Morrissey e interpretato da Udo Kier, Joe Dallesandro, Monique van Vooren e Arno Juerging. Il film è una libera interpretazione del romanzo Frankenstein di Mary Shelley, ambientato in Serbia all’inizio del XIX secolo.
Trama
Il barone Frankenstein (Kier), un serbo nazionalista con manie di grandezza, è ossessionato dalla creazione di una razza perfetta di superuomini. Con l’aiuto del suo assistente Otto (Juerging), crea un uomo e una donna con parti di cadaveri, ma i due mostri sono sterili.
Frankenstein decide quindi di accoppiare il mostro maschio con una donna umana, e sceglie la bella Katrin (van Vooren) come vittima.
Recensione
Il mostro è in tavola… barone Frankenstein è un film controverso, ma è anche un’opera di grande impatto visivo e narrativo. Il film è noto per le sue scene di violenza e depravazione sessuale, che possono essere molto disturbanti per alcuni spettatori.
Il film è stato elogiato dalla critica per la sua originalità e il suo senso di provocazione. È stato anche un successo commerciale, e ha contribuito a lanciare la carriera di Joe Dallesandro, che interpreta il ruolo di Nicholas.
Curiosità
- Il film è stato prodotto da Andy Warhol, che ha contribuito a finanziarlo e a supervisionarne la produzione.
- Il film è stato girato in Italia, e alcune scene sono state girate nel castello di Orsini-Odescalchi a Bracciano.
- Il film è stato vietato in alcuni paesi, tra cui il Regno Unito e l’Australia.
Inoltre, Il mostro è in tavola… barone Frankenstein è un film che esplora i temi della follia, della perversione e della violenza. Frankenstein è un personaggio complesso e ambiguo, che è allo stesso tempo un genio e un folle. Il suo desiderio di creare una razza perfetta lo porta a commettere atti di violenza e depravazione.
Il film è anche una satira della società contemporanea. Frankenstein è un simbolo della follia dell’uomo, che è disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi.
Ganja & Hess (1973)
Ganja & Hess (1973) è un film horror grottesco diretto da Bill Gunn e interpretato da Duane Jones, Marlene Clark e Bill Gunn. Il film è una libera interpretazione del romanzo Frankenstein di Mary Shelley, ambientato a New York negli anni ’70.
Trama
Il dottor Hess Green (Jones), un affermato antropologo nero, viene pugnalato con un pugnale maledetto dal suo assistente intelligente ma instabile, George Meda (Gunn). Hess diventa un vampiro e inizia a nutrirsi di sangue umano.
Hess incontra Ganja Meda (Clark), la moglie di George, che diventa anche lei un vampiro. I due si innamorano e iniziano una relazione.
La storia si svolge in un mondo distopico in cui i neri sono oppressi dai bianchi. Hess e Ganja sono visti come una minaccia e sono braccati dalla polizia.
Perché è un film horror da vedere:
Ganja & Hess è un film controverso, ma è anche un’opera di grande impatto visivo e narrativo. Il film è noto per le sue scene di violenza e depravazione sessuale, che possono essere molto disturbanti per alcuni spettatori.
Il film è stato elogiato dalla critica per la sua originalità e il suo senso di provocazione. È stato anche un successo commerciale, e ha contribuito a lanciare la carriera di Duane Jones, che interpreta il ruolo di Hess.
Curiosità
- Il film è stato prodotto da Andy Warhol, che ha contribuito a finanziarlo e a supervisionarne la produzione.
- Il film è stato girato a New York e in altre parti degli Stati Uniti.
- Il film è stato vietato in alcuni paesi, tra cui il Regno Unito e l’Australia.
Ganja & Hess è un film che esplora i temi della follia, della perversione e della violenza. Hess è un personaggio complesso e ambiguo, che è allo stesso tempo un genio e un folle. Il suo desiderio di creare una razza perfetta lo porta a commettere atti di violenza e depravazione.
Il film è anche una satira della società contemporanea. Hess è un simbolo della follia dell’uomo, che è disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi.
Non aprite quella porta (1974)
Non aprite quella porta (The Texas Chain Saw Massacre) è un film horror del 1974 diretto da Tobe Hooper. Il film racconta la storia di un gruppo di cinque amici che intraprendono un viaggio in auto attraverso il Texas rurale. Lungo la strada, si imbattono in una famiglia di cannibali, guidati da Leatherface, un uomo con una motosega che indossa una maschera fatta di pelle umana.
Il film è stato un successo commerciale e critico, ed è considerato uno dei film horror più importanti di tutti i tempi. È stato elogiato per la sua violenza realistica, la sua atmosfera claustrofobica e la sua critica alla società americana.
Trama
Il film inizia con un gruppo di cinque amici, Sally Hardesty, suo fratello Franklin, il fidanzato di Sally, Jerry, la migliore amica di Sally, Pam, e il fidanzato di Pam, Kirk, che intraprendono un viaggio in auto attraverso il Texas rurale. Lungo la strada, si fermano in un cimitero per visitare la tomba del nonno di Sally e Franklin. Mentre sono lì, vengono avvicinati da un gruppo di ragazzi che li avvertono di non proseguire, ma i ragazzi ignorano il loro avvertimento.
Più tardi, i ragazzi si fermano per la notte in una casa abbandonata. Durante la notte, Franklin viene aggredito da un uomo mascherato con una motosega. Sally e gli altri scappano, ma vengono inseguiti dalla famiglia cannibale, guidata da Leatherface.
Critica
Non aprite quella porta è stato un successo commerciale e critico, ed è considerato uno dei film horror più importanti di tutti i tempi. Il film è stato elogiato per la sua violenza realistica, la sua atmosfera claustrofobica e la sua critica alla società americana.
La violenza del film è stata spesso criticata, ma è stata anche elogiata per la sua autenticità. Il film è stato girato con un budget limitato, e gli effetti speciali sono stati realizzati in modo da sembrare realistici. L’atmosfera claustrofobica del film è stata creata utilizzando tecniche come la ripresa a mano e la musica inquietante. Il film è stato anche criticato per la sua critica alla società americana. Il film presenta una visione cinica e oscura dell’America rurale.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Non aprite quella porta ha avuto un profondo impatto sul cinema horror. Il film ha contribuito a definire il genere slasher, che è caratterizzato da assassini mascherati che perseguitano e uccidono un gruppo di adolescenti. Il film ha anche contribuito a rendere popolare l’uso della violenza realistica nei film horror.
Il film ha avuto numerosi sequel, remake e spin-off. Il film più recente, Non aprite quella porta (2022), è un sequel diretto del film originale.
Profondo rosso (1975)
Profondo rosso è un film giallo del 1975 diretto da Dario Argento. Il film racconta la storia di un pianista jazz inglese, Marcus Daly, che assiste impotente all’omicidio della sua vicina di casa. Il ragazzo decide di iniziare a indagare per conto proprio, ma si accorge che tutte le persone in grado di aiutarlo a risolvere il mistero vengono uccise.
Trama
Il film inizia con Marcus Daly, un pianista jazz inglese, che si trasferisce a Roma per lavoro. Una notte, Marcus assiste all’omicidio di Helga Ullman, una sensitiva che vive nel suo stesso palazzo. Marcus è sconvolto dall’accaduto e decide di indagare per conto proprio.
Marcus si mette in contatto con Gianna Brezzi, una giornalista che sta indagando sul caso. Insieme, i due scoprono che Helga era stata contattata da diversi uomini prima di essere uccisa. Questi uomini erano tutti legati da un oscuro segreto.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Profondo rosso è stato un successo commerciale e critico, ed è considerato uno dei capolavori del cinema horror. Il film è stato elogiato per la sua suspense, la sua atmosfera e la sua colonna sonora.
La suspense del film è stata creata utilizzando tecniche come la ripresa a mano e il montaggio rapido. L’atmosfera del film è stata creata utilizzando colori vivaci e una colonna sonora inquietante. La colonna sonora del film, composta dai Goblin, è diventata una delle colonne sonore di film horror più iconiche di tutti i tempi.
Profondo rosso ha avuto un profondo impatto sul cinema horror. Il film ha contribuito a definire il genere giallo all’italiana, che è caratterizzato da una forte componente psicologica e da un’atmosfera cupa e inquietante. Il film ha anche contribuito a rendere popolare l’uso dei colori vivaci nei film horror.
Sequenza iconica
Una delle sequenze più iconiche del film è quella in cui Marcus Daly assiste all’omicidio di Helga Ullman. La sequenza è girata in modo da creare un’atmosfera di suspense e terrore. La vittima viene uccisa con un martello e il suo corpo viene seppellito sotto il pavimento della sua casa.
Carrie, lo sguardo di Satana (1976)
Carrie (1976) è un film horror diretto da Brian De Palma e basato sull’omonimo romanzo di Stephen King. Il film è interpretato da Sissy Spacek nei panni di Carrie White, una timida adolescente che viene bullizzata a scuola e ha poteri telecinetici.
Il film inizia con Carrie che viene bullizzata nello spogliatoio dopo il suo primo ciclo mestruale. È umiliata e traumatizzata, e i suoi poteri telecinetici iniziano a manifestarsi.
Carrie viene anche bullizzata a casa da sua madre oppressiva, Margaret (Piper Laurie). Margaret è una fanatica religiosa che crede che Carrie sia malvagia a causa dei suoi poteri telecinetici.
Un giorno, Carrie viene invitata al ballo di fine anno da Tommy Ross (William Katt). Carrie è felicissima, ma la sua felicità è di breve durata. I suoi compagni di classe hanno pianificato uno scherzo crudele su di lei, e viene umiliata pubblicamente al ballo di fine anno.
Carrie è un classico film horror che esplora temi di bullismo, estremismo religioso e pericoli della rabbia repressa. Il film è anche una storia di formazione su una giovane donna che impara ad abbracciare il proprio potere.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il film è stato un successo di critica e commerciale, ed è stato elogiato per le sue interpretazioni, la regia e la cinematografia. Carrie ha anche influenzato altri film horror, come Carrie (2013) e It (2017).
Carrie è un film potente e disturbante che rimane attuale oggi. È un monito sui pericoli del bullismo e sull’importanza dell’accettazione.
Temi
Carrie esplora una serie di temi, tra cui:
- Bullismo: Il film esplora gli effetti devastanti del bullismo sulla vittima. Carrie è vittima di bullismo a scuola e a casa, e questo la porta a sviluppare una rabbia repressa che alla fine si scatena.
- Estremismo religioso: Margaret è una fanatica religiosa che crede che Carrie sia malvagia a causa dei suoi poteri telecinetici. Questo credo estremista porta Margaret a trattare Carrie con crudeltà e a contribuire al suo isolamento.
- Rabbia repressa: Carrie è una ragazza timida e insicura che represse la sua rabbia. Questa rabbia alla fine si scatena in un atto di violenza che distrugge la sua vita e la vita di coloro che la circondano.
Curiosità:
- Il film è stato girato a Toronto, in Canada.
- Il film è stato vietato in diversi paesi, tra cui l’Irlanda e la Spagna.
- Il film è stato un enorme successo commerciale, incassando oltre 33 milioni di dollari in tutto il mondo.
- Il film ha vinto un premio Oscar, per il miglior trucco.
La casa con le finestre che ridono (1976)
La casa con le finestre che ridono (1976) è un film horror italiano diretto da Pupi Avati. Il film racconta la storia di Stefano, un giovane restauratore che viene inviato in un paesino della bassa padana per restaurare un affresco di un pittore morto suicida.
Il film inizia con Stefano che arriva in paese e si incontra con il sindaco, che gli spiega la storia dell’affresco. L’affresco è un’opera macabra che rappresenta il martirio di San Sebastiano tra due figure ghignanti. Il sindaco crede che l’affresco sia maledetto e che sia la causa della morte di diverse persone nel paese.
Stefano inizia a lavorare sull’affresco e presto inizia a notare cose strane. Gli abitanti del paese iniziano a comportarsi in modo sempre più strano e inquietante. Stefano inizia a temere per la sua incolumità.
Temi
La casa con le finestre che ridono esplora una serie di temi, tra cui:
- Il male: Il film esplora il tema del male come una forza reale e potente che può possedere le persone.
- La paura: Il film è un film horror e quindi la paura è un tema centrale. Il film esplora le diverse forme di paura, dalla paura del demone alla paura dell’ignoto.
- Il mistero: Il film è un mistero e quindi il mistero è un tema centrale. Il film esplora il mistero della morte del pittore, del significato dell’affresco e dell’identità del demone.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La casa con le finestre che ridono è un film horror ben fatto che è ancora in grado di spaventare e inquietare gli spettatori moderni. Il film è visivamente sbalorditivo, con una fotografia atmosferica e immagini forti. Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quelle di Gianni Cavina, Lino Capolicchio e Francesca Marciano.
L’atmosfera suspense e le immagini iconiche del film lo rendono un must-see per gli appassionati di cinema horror.
Curiosità:
- Il film è stato girato in un paesino della bassa padana, in provincia di Ferrara.
- Il film è stato inizialmente vietato ai minori di 18 anni.
- Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 2 miliardi di lire in Italia.
- Il film ha vinto il premio della critica al Festival del Cinema Fantastico di Parigi.
Suspiria (1977)
Suspiria (1977) è un film horror soprannaturale diretto da Dario Argento e con Jessica Harper, Alida Valli e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle Tre Madri di Argento, seguita da Inferno (1980) e La madre dei demoni (2007).
Il film segue Suzy Bannion (Harper), una giovane ballerina americana che si reca a Friburgo, in Germania, per frequentare una prestigiosa accademia di danza. Tuttavia, presto scopre che l’accademia è una copertura per un’assemblea di streghe, guidata da Madame Blanc (Valli).
Suzy viene coinvolta nei oscuri segreti dell’assemblea e deve lottare per sopravvivere mentre le streghe iniziano a uccidere le studentesse una per una. Il film è noto per le sue immagini lussureggianti, la colonna sonora atmosferica e la violenza grafica.
Temi
Suspiria esplora una serie di temi, tra cui:
- Stregoneria: Il film è ambientato in un mondo in cui la stregoneria è reale e potente. Le streghe sono raffigurate come sia belle che pericolose, e i loro poteri sono sia seducenti che terrificanti.
- Madri: Il titolo del film deriva dalla parola latina “suspirium”, che significa “sospiro”. Il sospiro è un simbolo sia della nascita che della morte, e riflette i temi del film sulla maternità e sulla matriarcato.
- Danza: L’ambientazione del film in un’accademia di danza serve come metafora del corpo femminile e dei modi in cui può essere controllato ed sfruttato. Le sequenze di danza del film sono sia belle che disturbanti, e riflettono i temi del film sulla sessualità e sulla violenza.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Suspiria è un classico film horror che rimane sia visivamente sbalorditivo che emotivamente disturbante. La fotografia in Technicolor lussureggiante del film, la colonna sonora atmosferica e la violenza grafica contribuiscono tutte alla sua atmosfera unica e indimenticabile.
Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quelle di Jessica Harper, Alida Valli e Stefania Casini. Harper è convincentemente vulnerabile nei panni di Suzy Bannion, e Valli è glacialmente regale nei panni di Madame Blanc.
Suspiria è stato menzionato dalla critica come un film cult, un prototipo horror estremo applaudito da storici e critici cinematografici per il suo lavoro di colori e scenografie intricate: ogni fotogramma è composto da un’attenzione creativa e sorprendente al colore, ritenuto tra i film più spaventosi di sempre.
Curiosità:
- La colonna sonora iconica del film è stata composta dalla band prog rock italiana Goblin.
- Il film è stato originariamente vietato nel Regno Unito per la sua violenza grafica.
- Il film è stato rifatto nel 2018 da Luca Guadagnino, con Dakota Johnson, Tilda Swinton e Chloë Grace Moretz.
House (1977)
House (1977) è un film horror sperimentale giapponese diretto e prodotto da Nobuhiko Obayashi. Interpretato da Kimiko Ikegami, Saho Sasazawa, Kumiko Óba, Yōko Minamida, Asei Kobayashi e Miki Jinbo.
Il film racconta la storia di Oshare (Ikegami), una studentessa che porta le sue sei compagne di classe nella casa di campagna della zia. Lì, si trovano faccia a faccia con spiriti maligni, un gatto di casa e un pianoforte infestato.
Il film è noto per le sue immagini bizzarre e surreali, il suo umorismo nero e le sue tematiche femministe. È stato elogiato dalla critica per la sua originalità e creatività ed è considerato uno dei più grandi film horror giapponesi mai realizzati.
Dettagli aggiuntivi
House è stato distribuito in Giappone nel 1977 ed è stato un successo di critica e commerciale. Da allora è stato distribuito in molti altri paesi ed è diventato un cult.
Il film è stato elogiato per la sua originalità, creatività e impatto visivo. È stato anche elogiato per il suo umorismo nero e le sue tematiche femministe.
Analisi
House è un film complesso e stimolante che può essere interpretato in molti modi diversi. Alcuni dei temi chiave del film includono:
- Crescita: Il film può essere visto come una storia di formazione, poiché le sette ragazze sono costrette ad affrontare le loro paure e imparare a fare affidamento l’una sull’altra.
- Femminismo: Il film può anche essere visto come un film femminista, poiché le sette ragazze sono personaggi forti e indipendenti che combattono contro gli spiriti maligni.
- La natura della realtà: Il film esplora anche la natura della realtà e la distinzione tra il reale e l’irreale.
Halloween La notte delle streghe (1978)
Halloween La notte delle streghe (1978) è un film horror diretto da John Carpenter e interpretato da Donald Pleasence, Jamie Lee Curtis e Nancy Loomis. Il film è considerato uno dei più importanti e influenti film horror di tutti i tempi.
Il film segue Michael Myers, un ragazzo di sei anni che uccide la sorella maggiore Judith. Dopo essere stato internato in un manicomio per quindici anni, Michael fugge e torna nella sua città natale di Haddonfield, Illinois, la notte di Halloween.
Michael inizia a uccidere le persone che incontra, tra cui Laurie Strode, una studentessa liceale che si sta occupando di due bambini.
Temi
Halloween esplora una serie di temi, tra cui:
- Il male: Il film esplora il tema del male come una forza reale e potente che può possedere le persone. Michael Myers è un simbolo del male puro, e la sua violenza è inspiegabile e incontrollabile.
- La paura: Il film è un film horror e quindi la paura è un tema centrale. Il film esplora le diverse forme di paura, dalla paura dell’ignoto alla paura della morte.
- La vendetta: Il film può essere visto come una storia di vendetta. Michael Myers uccide le persone che lo hanno umiliato o ferito in passato.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Halloween è un classico film horror che rimane ancora oggi un’esperienza spaventosa e inquietante. Il film è visivamente sbalorditivo, con una fotografia in bianco e nero che crea un’atmosfera di suspense e paura.
Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quella di Donald Pleasence nei panni del dottor Loomis, l’unico che sembra capire la vera natura di Michael Myers.
Curiosità:
- Il film è stato girato in una sola location, la città di South Pasadena, in California.
- Il film è stato inizialmente vietato ai minori di 18 anni.
- Il film ha incassato oltre 70 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando uno dei film horror di maggior successo di tutti i tempi.
The Fury (1978)
The Fury (1978) è un film thriller horror soprannaturale americano diretto da Brian De Palma e interpretato da Kirk Douglas, Amy Irving e John Cassavetes. Il film è basato sul romanzo omonimo di John Farris.
Il film segue Peter Sandza (Douglas), un ex agente della CIA che sta allevando suo figlio telepatico, Robin (Andrew Stevens), in clandestinità. Peter è braccato da un’agenzia governativa segreta chiamata “L’Istituto” guidata da Ben Childress (Cassavetes). L’Istituto vuole catturare Robin e usare i suoi poteri per i propri scopi.
Robin è anche braccato da una misteriosa assassina telepatica di nome Gillian Bellaver (Irving). Bellaver è in grado di controllare le menti delle persone e farle fare quello che vuole. Vuole uccidere Robin e diventare l’essere telepatico più potente del mondo.
Temi
- Paranoia: Il film esplora il tema della paranoia e la paura di essere osservati. Peter Sandza è costantemente in movimento, temendo che l’Istituto lo trovi e catturi suo figlio.
- Potere: Il film esplora anche il tema del potere e dell’influenza corruttiva che può avere sulle persone. L’Istituto è disposto a tutto per mettere le mani sui poteri di Robin, anche se significa ucciderlo.
- La famiglia: Il film esplora anche il tema della famiglia e l’importanza di proteggere i propri cari. Peter Sandza è disposto a rischiare tutto per proteggere suo figlio, Robin.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
The Fury è un thriller ben fatto e suspense che esplora alcuni temi interessanti. Il film è visivamente sbalorditivo, con alcune immagini davvero memorabili. Le interpretazioni sono tutte eccellenti, in particolare quelle di Kirk Douglas, Amy Irving e John Cassavetes.
Il film non è privo di difetti. La trama può essere un po’ contorta a volte e il finale è un po’ brusco. Tuttavia, i punti di forza del film superano i suoi punti deboli.
Curiosità:
- Il film è stato girato a New York, Los Angeles e Toronto.
- Gli effetti speciali del film erano rivoluzionari per l’epoca.
- Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 33 milioni di dollari in tutto il mondo.
Zombi (1978)
Zombi (1978), noto anche come L’alba dei morti viventi, è un film horror americano del 1978 diretto da George A. Romero. Il film è il sequel del film del 1968 di Romero La notte dei morti viventi ed è considerato uno dei più grandi film horror mai realizzati.
Trama
Il film inizia con un bollettino di notizie su una misteriosa piaga che sta trasformando le persone in zombi. Quattro sopravvissuti, Stephen, Fran, Roger e Peter, si rifugiano in un centro commerciale, dove sperano di essere al sicuro dagli zombi. Tuttavia, il centro commerciale viene presto invaso dagli zombi e i sopravvissuti devono combattere per la loro vita.
Temi
Zombi esplora una serie di temi, tra cui consumismo, capitalismo e la natura dell’umanità. La rappresentazione del centro commerciale come microcosmo della società è stata elogiata dalla critica per il suo commento sociale.
Perché è un film horror da vedere:
Zombi ha avuto un profondo impatto sul genere horror. Il film ha contribuito a rendere popolare il genere zombi ed è considerato uno dei film horror più influenti di tutti i tempi. Il film è stato anche citato e parodiato in numerosi altri film, programmi televisivi e videogiochi.
Una delle sequenze più iconiche del film è quella in cui i sopravvissuti si barricano nel centro commerciale e guardano gli zombi radunarsi fuori. La sequenza è girata in modo da creare un’atmosfera di suspense e timore. Gli zombi sono mostrati come incessanti e inarrestabili e i sopravvissuti si sentono impotenti e vulnerabili.
Il killer del trapano (1979)
Il killer con il trapano (1979) è un film horror exploitation americano diretto da Abel Ferrara e interpretato dallo stesso Ferrara, Carolyn Marz e Baybi Day. Il film segue Reno Miller (Ferrara), un artista squattrinato che precipita nella follia e inizia a uccidere persone con un trapano elettrico.
Il film è noto per la sua violenza grafica, le immagini disturbanti e l’atmosfera surreale. È stato elogiato da alcuni critici per la sua originalità e la sua energia grezza, ma è stato anche condannato da altri per l’esploitation della violenza.
Temi
Il killer con il trapano esplora una serie di temi, tra cui:
- Malattia mentale: Reno Miller è chiaramente un malato mentale, ma il film non offre facili risposte o soluzioni. È un’esplorazione cruda del lato oscuro della psiche umana.
- Violenza: Il film è estremamente violento, ed è stato criticato per l’esploitation della violenza. Tuttavia, il film può anche essere visto come una critica alla violenza e ai suoi effetti distruttivi.
- Arte: Reno Miller è un artista, e la sua arte è spesso violenta e disturbante. Il film può essere visto come un’esplorazione del rapporto tra arte e violenza.
Influenza
Il killer con il trapano è stato accreditato di aver influenzato una serie di altri film horror, tra cui American Psycho (2000) e Taxidermia (2006). Il film è stato anche citato in una serie di altri lavori di cultura popolare, come il videogioco Grand Theft Auto IV e la canzone “Driller Killer” della band The Dillinger Escape Plan.
Perché è un film horror da vedere:
Il killer con il trapano è un film impegnativo e disturbante che non è adatto ai deboli di cuore. È uno sguardo grafico e inequivocabile al lato oscuro della psiche umana. Il film non è privo di difetti, ma è un’esperienza unica e indimenticabile.
Curiosità:
- Il film è stato girato con un budget di soli 20.000 dollari.
- Il film è stato inizialmente bandito nel Regno Unito per la sua violenza.
- Il film è stato elogiato da alcuni critici per la sua originalità e la sua energia grezza, ma è stato anche condannato da altri per l’esploitation della violenza.
Alien (1979)
Alien (1979) è un film di fantascienza horror diretto da Ridley Scott e interpretato da Sigourney Weaver, Tom Skerritt, Veronica Cartwright, Harry Dean Stanton, John Hurt e Ian Holm. Il film segue l’equipaggio della nave spaziale commerciale Nostromo mentre indaga su un segnale di soccorso da un pianeta lontano. Presto scoprono una letale creatura aliena che inizia a cacciarli uno per uno.
Alien è considerato uno dei più grandi film di fantascienza horror di tutti i tempi. È lodato per la sua atmosfera suspense, gli effetti speciali rivoluzionari e le immagini iconiche. Il film presenta anche un cast forte, guidato dalla performance rivoluzionaria di Sigourney Weaver nei panni di Ellen Ripley.
Temi
Alien esplora una serie di temi, tra cui:
- Isolamento: L’equipaggio della Nostromo è isolato dal resto dell’umanità, sia fisicamente che psicologicamente. Questo isolamento contribuisce all’atmosfera suspense del film e rende l’equipaggio più vulnerabile alla creatura aliena.
- Tecnologia: Il film presenta una serie di dispositivi tecnologici avanzati, come la nave spaziale Nostromo e la stessa creatura aliena. Tuttavia, la tecnologia è anche mostrata come fallibile e pericolosa.
- Maternità: Ellen Ripley è una figura materna per il resto dell’equipaggio. È anche l’unica in grado di sconfiggere la creatura aliena. Ciò suggerisce che la maternità è una fonte di forza e resilienza.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Alien è un classico film di fantascienza horror che rimane suspense e terrificante ancora oggi. Gli effetti speciali del film sono ancora impressionanti e le immagini sono iconiche. Il cast è anche eccellente, guidato dalla performance rivoluzionaria di Sigourney Weaver nei panni di Ellen Ripley.
Alien è un must-see per gli appassionati di film di fantascienza e horror. È un film suspense, terrificante e visivamente sbalorditivo che ha avuto un impatto duraturo sul genere.
Curiosità:
- La creatura aliena del film è stata progettata da H.R. Giger, che ha vinto un Oscar per i migliori effetti visivi per il suo lavoro sul film.
- Il film è stato originariamente bandito nel Regno Unito per la sua violenza e l’orrore.
- Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 104 milioni di dollari in tutto il mondo.
Tra i film horror sugli alieni niente batte la suspense di “Alien” di Ridley Scott.
Brood – La covata malefica (1979)
La covata malefica (1979) è un film horror psicologico canadese scritto e diretto da David Cronenberg e interpretato da Oliver Reed, Samantha Eggar e Art Hindle. Il film segue un uomo e la sua ex moglie malata di mente, che è stata segregata da uno psichiatra noto per le sue controverse tecniche di terapia. Una serie di brutali omicidi irrisolti funge da sfondo alla narrazione centrale.
Trama
Frank Carveth (Hindle) lotta per ottenere la custodia della figlia di cinque anni, Candice, dalla sua ex moglie, Nola (Eggar), che è stata istituzionalizzata dal dottor Raglan (Reed). Raglan sta sperimentando una nuova forma di terapia chiamata “psicoplasmia”, che sostiene possa portare alla luce ricordi ed emozioni repressi.
Nola è una delle pazienti di Raglan e ha dato alla luce una serie di creature mostruose che Raglan chiama “la covata”. La covata è composta da piccole creature umanoidi che sono ferocemente protettive di Nola. Iniziano ad attaccare e uccidere gli amici e la famiglia di Frank, e Frank deve trovare un modo per fermarli prima che raggiungano Candice.
Temi
La covata malefica esplora una serie di temi, tra cui:
- Malattia mentale
- La famiglia
- Violenza
- La natura della realtà
Il film è uno sguardo inquietante al lato oscuro della natura umana e rimane uno dei film più acclamati di Cronenberg.
La vendetta è mia (1979)
Vengeance Is Mine è un film drammatico poliziesco giapponese del 1979 diretto da Shōhei Imamura, basato sul libro omonimo di Ryūzō Saki. Racconta la vera storia del serial killer Akira Nishiguchi, cambiando il nome del protagonista in Iwao Enokizu.
Trama
Il film inizia con Enokizu che viene portato in una stazione di polizia, dove viene accolto da una folla inferocita e da una grande folla di giornalisti. La polizia lo interroga, ma lui si rifiuta di rispondere. Il film poi passa a una serie di sequenze di flashback, a partire dagli omicidi iniziali.
Enokizu è un uomo profondamente turbato, con una storia di violenza e malattie mentali. È anche un devoto cattolico, il che aggiunge un livello di complessità al suo personaggio. Le vittime di Enokizu sono tutte sconosciute e non sembra avere un motivo particolare per ucciderle.
Il film segue Enokizu mentre va su una scia di sangue, eludendo la polizia per 78 giorni. Durante questo periodo, viene anche mostrato interagire con la sua famiglia e gli amici, che sono all’oscuro dei suoi crimini.
Recensione
Vengeance Is Mine è un film disturbante e impegnativo. La regia di Imamura è inflessibile e il film non si sottrae dal mostrare la violenza e la brutalità dei crimini di Enokizu. Il film esplora anche temi complessi come il bene e il male, la fede e il dubbio, e la natura della violenza.
Vengeance Is Mine è stato un successo di critica e commerciale ed è considerato uno dei più grandi film giapponesi mai realizzati. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio d’Oro al Festival Internazionale del Cinema di Mosca del 1979.
Il film è stato elogiato per la sua rappresentazione realistica e non sensazionalizzata degli omicidi seriali, nonché per il suo esame complesso e sfumato della psicologia dell’assassino. È stato anche criticato per la sua violenza grafica e per la sua visione del mondo cupa e nichilista.
Curiosità
- Il film è basato sulla vera storia di Akira Nishiguchi, un serial killer giapponese che ha ucciso 16 donne tra il 1971 e il 1972.
- Il film è stato girato in un periodo di grande agitazione sociale e politica in Giappone.
- Il film è stato censurato in alcuni paesi, tra cui gli Stati Uniti.
Shining (1980)
“Shining” è un film del 1980 diretto da Stanley Kubrick e basato sul romanzo omonimo di Stephen King. Il film è considerato un classico del genere horror e viene spesso citato come uno dei migliori film di tutti i tempi.
La storia segue Jack Torrance, interpretato da Jack Nicholson, che accetta un impiego come guardiano invernale in un grande hotel isolato in montagna. Con sua moglie Wendy (interpretata da Shelley Duvall) e il loro figlio Danny (interpretato da Danny Lloyd), Jack si stabilisce nell’hotel durante la stagione invernale, ma presto inizia a sperimentare visioni allucinanti e a perdere la propria sanità mentre l’hotel è attanagliato da forze soprannaturali.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
“Shining” è famoso per la sua eccellente regia, la cinematografia mozzafiato e la musica spaventosa di Kubrick. Jack Nicholson fornisce un’interpretazione iconica e intensa come Jack Torrance, e il film è diventato un simbolo della sua carriera. La scena in cui Jack rompe la porta della stanza di Danny con un ascia è diventata un’immagine iconicamente spaventosa nella cultura popolare.
Lanciato lo stesso mese esatto del primo venerdì 13 , Shining non è solo un film horror degli anni ’80. È un film che ha lasciato un segno indelebile, come quasi tutti i film del maestro Stanley Kubrick. Un film d’essai con una straordinaria fotografia, la bravura delle star Shelley Duvall e Jack Nicholson. E’ l’unico film horror girato da Kubrick nella sua carriera. The Shining rimane un film di culto inquietante e agghiacciante con un grande impatto sul cinema moderno.
Inferno (1980)
Inferno è un film horror italiano di genere soprannaturale del 1980 scritto e diretto da Dario Argento e interpretato da Irene Miracle, Leigh McCloskey, Eleonora Giorgi, Daria Nicolodi e Alida Valli.
La trama segue l’indagine di una ragazza sulla scomparsa di sua sorella, che viveva in un appartamento di New York City che fungeva anche da casa per una strega secolare.
Un seguito tematico di Suspiria (1977), il film è la seconda parte della trilogia delle Tre Madri di Argento, sebbene sia la prima in assoluto nella trilogia a esplicitare il concetto delle Tre Madri. Tutti e 3 i film sono in parte originati dall’opera di Thomas de Quincey del 1845 Suspiria de Profundis, una raccolta di poesie in prosa in cui propone il principio di 3 “Ladies of Sorrow ” (Mater Lachrymarum, Mater Suspiriorum e Mater Tenebrarum), in concomitanza con le 3 Parche e Grazie nel folklore greco.
Rose Elliot, una poetessa che vive da sola nell’Upper West Side di New York, acquista un libro da un antiquario, intitolato Le tre madri. Il libro, scritto da un alchimista di nome Varelli, racconta di 3 sorelle malvagie che governano il mondo con dolore, lacrime e oscurità e dimorano all’interno di diverse case che erano state effettivamente costruite per loro dall’alchimista.
Mater Suspiriorum, la Madre dei Sospiri, risiede a Friburgo. Mater Lachrymarum, la Madre delle Lacrime, risiede a Roma, e Mater Tenebrarum, la Madre delle Tenebre, risiede a New York. Rose crede di risiedere nella struttura di Mater Tenebrarum e scrive a suo fratello Mark, apprendista di musica a Roma, spingendolo a farle visita.
Utilizzando le idee offerte nel libro, Rose esplora la cantina del palazzo e trova un buco nel pavimento che si arriva in una sala da ballo piena d’acqua.
Un lupo mannaro americano a Londra (1981)
Un lupo mannaro americano a Londra (An American Werewolf in London) è un film horror del 1981 diretto da John Landis e interpretato da David Naughton, Griffin Dunne e Jenny Agutter. Il film segue due amici americani, David e Jack, che vengono aggrediti da un lupo mannaro mentre sono in viaggio in Inghilterra. David sopravvive, ma scopre di essere stato infettato dal lupo mannaro e che si trasforma in una creatura simile a un lupo ogni notte di luna piena.
Il film è noto per i suoi effetti speciali innovativi, che hanno contribuito a rendere il lupo mannaro il più realistico mai visto al cinema. Il film è stato anche elogiato per il suo umorismo nero e la sua satira della cultura inglese.
Temi
Un lupo mannaro americano a Londra esplora una serie di temi, tra cui:
- La paura del diverso: Il film esplora la paura del diverso, sia in termini di razza che di specie. David è un americano in Inghilterra, e viene spesso visto come un estraneo. Il lupo mannaro è una creatura aliena e spaventosa, che rappresenta la paura dell’ignoto.
- La natura dell’identità: Il film esplora la natura dell’identità e di come questa può essere cambiata da un’esperienza traumatica. David è un uomo normale, ma l’attacco del lupo mannaro lo trasforma in una creatura mostruosa. Questo cambiamento lo costringe a riconsiderare la sua identità e il suo posto nel mondo.
- L’amore e l’amicizia: Il film esplora l’importanza dell’amore e dell’amicizia. David e Jack sono amici inseparabili, e il loro legame viene messo alla prova quando David si trasforma in un lupo mannaro. Il film suggerisce che l’amore e l’amicizia possono superare anche le sfide più grandi.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Un lupo mannaro americano a Londra è un classico film horror che rimane divertente e spaventoso ancora oggi. Il film è ben fatto, con effetti speciali innovativi e un cast eccellente. Il film è anche ricco di umorismo nero e satira, che lo rendono un’esperienza unica e memorabile.
Grazie a Un lupo mannaro americano a Londra, è iniziata la tradizione delle orribili scene di trasformazione e bar inospitali, duplicata in molti film successivi. Per un regista con un’abbondante eredità dai film commedia, “Un lupo mannaro americano a Londra” si adatta perfettamente a John Landis.
È una commedia horror con un grande cuore comico nero, che supera i titoli degli stessi anni. La trasformazione al chiaro di luna di Rick Baker è stata una scoperta, una scena incredibile in cui le ossa si la pelle si è estendono fino a lacerarsi. È un film horror con una profondità genuina, fedele al costume dei lupi mannari, ma con un taglio all’avanguardia.
Curiosità:
- Il film è stato girato a Londra e nel Yorkshire.
- Gli effetti speciali del film sono stati realizzati dal team di Rick Baker, che ha vinto un Oscar per i migliori effetti speciali.
- Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 33 milioni di dollari in tutto il mondo.
La casa (1981)
La casa (1981) è un film horror soprannaturale americano del 1981 scritto e diretto da Sam Raimi e interpretato da Bruce Campbell, Ellen Sandweiss, Richard DeManicor, Betsy Baker e Theresa Tilly. Il film segue un gruppo di cinque studenti universitari che si recano in una remota baita nel bosco per una vacanza, solo per scoprire un libro che contiene antichi incantesimi sumeri che risvegliano un demone malevolo.
Il film è stato girato con un budget di soli 350.000 dollari in 21 giorni in una baita nel bosco nel Tennessee. È stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 50 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film ha generato un franchise, tra cui due sequel, un film crossover, un remake e una serie televisiva.
Influenza
La casa ha avuto una grande influenza sul genere horror. La produzione a basso budget del film, l’uso di sangue e violenza e la sua attenzione allo sviluppo del personaggio hanno ispirato una serie di film horror successivi, tra cui Re-Animator (1985), La baita nel bosco (2011) e Don’t Breathe (2016).
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La casa è un classico film horror che rimane terrificante e disturbante ancora oggi. Il film è ben fatto, con ottime interpretazioni del cast ed effetti speciali innovativi. Il film è anche sorprendentemente suspense e atmosferico, creando un senso di angoscia e claustrofobia.
Curiosità:
- Il film era originariamente intitolato Book of the Dead, ma il titolo è stato cambiato in La casa per evitare confusione con La notte dei morti viventi (1968) di George A. Romero.
- Gli effetti speciali del film sono stati creati da Tom Sullivan e Greg Nicotero, che hanno poi lavorato a una serie di altri film horror di successo, tra cui La cosa (1982) e L’armata delle tenebre (1992).
- Il film è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 50 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 350.000 dollari.
- Il film ha generato un franchise, tra cui due sequel, un film crossover, un remake e una serie televisiva.
Scanners (1981)
Scanners è un film di fantascienza con elementi di body horror del 1981 diretto da David Cronenberg. Il film segue la storia di un uomo che scopre di avere la capacità di leggere i pensieri degli altri e che diventa coinvolto in una lotta tra due fazioni di scanner che lottano per il controllo della loro mente.
Il film ha guadagnato popolarità per le sue scene violente e per le sue immagini inquietanti e ha anche definito Cronenberg come uno dei principali registi del genere horror/sci-fi.
Scanners segue la storia di Cameron Vale, un uomo che scopre di avere la capacità di leggere i pensieri degli altri e di influenzare le loro menti. Vale viene reclutato da un’organizzazione segreta che vuole utilizzare le sue capacità per combattere un’altra fazione di scanner che sta cercando di prendere il controllo del mondo.
La storia si concentra sulla lotta tra Vale e i leader della fazione malvagia, che hanno il controllo di molti scanner e stanno cercando di aumentare il loro potere. Vale deve trovare un modo per fermare i piani della fazione e salvare il mondo dalla loro influenza mentale distruttiva.
Accoglienza:
Scanners è stato accolto con recensioni miste quando è uscito nel 1981. Alcuni critici hanno lodato il film per il suo approccio distopico alla tecnologia e per le sue scene violente e inquietanti, mentre altri hanno criticato la trama confusa e la recitazione non convincente.
Perché è un film horror da vedere:
Nonostante le recensioni miste, Scanners ha avuto un discreto successo commerciale al botteghino e ha guadagnato una certa popolarità negli anni successivi. Il film ha definito David Cronenberg come un regista di talento e ha influenzato molti altri film del genere horror/sci-fi.
Oggi, Scanners è considerato un classico del genere e viene spesso citato come uno dei migliori film di fantascienza degli anni ’80.
L’ululato (1981)
L’ululato (1981) è un film horror americano del 1981 diretto da Joe Dante, basato sul romanzo del 1977 omonimo di Gary Brandner. Il film è interpretato da Dee Wallace, Patrick Macnee, Dennis Dugan e Kevin McCarthy.
Trama
Karen White, una reporter televisiva di Los Angeles, è traumatizzata dopo aver assistito a un omicidio brutale. Il suo terapista, il dottor George Waggner, le suggerisce di andare in un remoto resort di montagna chiamato la Colonia per riprendersi. [Immagine di Poster del film L’ululato (1981)]
Alla Colonia, Karen incontra un gruppo di persone che stanno tutte riprendendosi da esperienze traumatiche. Tuttavia, Karen presto si rende conto che la Colonia non è come sembra. Le persone della Colonia sono tutte lupi mannari e stanno pianificando di trasformare Karen in una di loro.
Karen deve combattere per la sua vita contro i lupi mannari e deve anche trovare un modo per scappare dalla Colonia.
Perché è un film horror da vedere:
L’ululato è stato un successo di critica e commerciale ed è considerato uno dei migliori film sui lupi mannari mai realizzati. Il film è stato elogiato per gli effetti speciali, l’atmosfera suspense e l’umorismo dark.
Una delle sequenze più iconiche del film è quella in cui Karen viene trasformata in un lupo mannaro. La sequenza è girata in modo da essere sia raccapricciante che suspense. La scena della trasformazione è una delle più memorabili nella storia del cinema horror.
Possession (1981)
Possession (1981) is a psychological horror film directed by Andrzej Żuławski and starring Isabelle Adjani and Sam Neill. The film tells the story of a couple whose marriage is disintegrating, and who begin to experience strange and disturbing events.
Trama
Anna (Adjani) e Mark (Neill) sono una coppia sposata che vive a Berlino. Il loro matrimonio è in crisi, e Anna chiede il divorzio. Mark è inizialmente sconvolto, ma alla fine accetta.
Mentre le pratiche di divorzio iniziano, il comportamento di Anna diventa sempre più erratico e disturbante. Inizia ad avere incubi, e sostiene di vedere una creatura misteriosa.
Mark assume un investigatore privato per pedinare Anna, e presto scopre che lei ha una relazione con Heinrich (Heinz Bennent), un scienziato tedesco. Mark è furioso, ma è anche sollevato perché ora ha una ragione per il comportamento strano di Anna.
Tuttavia, il sollievo di Mark è di breve durata. Presto si rende conto che la relazione di Anna è solo un sintomo di un problema molto più profondo. Anna è posseduta da una forza malvagia, e si sta trasformando in qualcosa di mostruoso.
Perché è un film horror da vedere:
Possession è un film disturbante e impegnativo. È un’esplorazione viscerale del crollo di un matrimonio, e delle tenebre che possono celarsi nella psiche umana. Il film è anche una meditazione sul potere dell’inconscio, e sulla fragilità della mente umana.
Il film è stato un fallimento di critica e di pubblico al momento dell’uscita, ma è stato successivamente rivalutato come un capolavoro del cinema horror. Il film è elogiato per la sua rappresentazione senza infingimenti di violenza e sessualità, per le sue immagini surreali, e per le potenti interpretazioni di Adjani e Neill.
Curiosità
- Il film è stato girato a Berlino, in Germania, durante la Guerra Fredda.
- La scena in cui Anna viene posseduta da una forza malvagia è stata girata in un solo ciak.
- Il film è stato vietato in alcuni paesi, tra cui la Germania, per la sua violenza e sessualità esplicite.
La cosa (1982)
La cosa (1982) è un film horror fantascientifico statunitense del 1982 diretto da John Carpenter e interpretato da Kurt Russell, Wilford Brimley, T. K. Carter, David Clennon, Keith David, Richard Dysart, Charles Hallahan, Peter Maloney, Richard Masur, Donald Moffat, Joel Polis e Thomas Waites. Il film segue un gruppo di ricercatori di una base antartica che vengono attaccati da un’entità aliena parassita che può assumere le sembianze di qualsiasi essere vivente.
Il film è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 104 milioni di dollari in tutto il mondo. È stato elogiato per la sua atmosfera suspense, gli effetti speciali innovativi e le interpretazioni del cast.
Temi
- Isolamento: Il film è ambientato in una remota base antartica, che isola i ricercatori dal resto del mondo. Questo isolamento contribuisce all’atmosfera suspense del film e rende i ricercatori più vulnerabili alla cosa.
- Sospetto: Il film esplora il tema del sospetto. I ricercatori non sanno di chi fidarsi, poiché la cosa può assumere le sembianze di chiunque. Questo sospetto porta alla paranoia e alla violenza tra i ricercatori.
- Identità: Il film esplora il tema dell’identità. La cosa può assumere le sembianze di chiunque, il che mette in discussione l’identità stessa dei personaggi. Questo tema è esplorato anche attraverso il personaggio di MacReady, che è un uomo solitario e isolato.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La cosa è un classico film horror che rimane suspense e terrificante ancora oggi. Il film è ben fatto, con effetti speciali innovativi e un cast eccellente. Il film è anche ricco di suspense e tensione, creando un’atmosfera di angoscia e terrore.
Curiosità:
- Il film è basato sul racconto La cosa da un altro mondo di John W. Campbell Jr., già alla base del film La cosa da un altro mondo (1951) di Howard Hawks.
- Gli effetti speciali del film sono stati realizzati da Rob Bottin, che ha vinto un Oscar per i migliori effetti speciali.
- Il film è stato girato in Canada, in particolare in Alberta e in British Columbia.
- Il film è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 104 milioni di dollari in tutto il mondo.
Videodrome (1983)
“Videodrome” è un body horror del 1983 diretto da David Cronenberg. Si tratta di un thriller fantascientifico che esplora i pericoli della tecnologia e la distorsione della realtà attraverso i mass media.
Trama:
La trama di “Videodrome” segue il produttore televisivo Max Renn, che cerca programmi estremi per la sua rete. Quando incontra “Videodrome”, un programma che sembra mostrare torture e omicidi in diretta, Max è immediatamente affascinato e deciso a trasmetterlo.
Tuttavia, presto scopre che “Videodrome” ha un effetto allucinogeno sulla sua mente e sta manipolando la sua percezione della realtà. Max si trova a lottare contro forze oscure che vogliono utilizzare “Videodrome” come arma per controllare la mente delle masse.
La trama diventa sempre più surreale e disturbante, con Max che deve affrontare non solo la minaccia di “Videodrome”, ma anche la sua stessa identità e la natura della realtà.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il film è considerato un classico del cinema di fantascienza e viene spesso citato come esempio di un film “body horror” che esplora i temi della tecnologia e della manipolazione della realtà.
Miriam si sveglia a mezzanotte (1983)
Miriam si sveglia a mezzanotte è un film horror erotico del 1983 diretto da Tony Scott al suo debutto alla regia. Il film è interpretato da Catherine Deneuve, David Bowie e Susan Sarandon.
Trama
Il film racconta la storia di Miriam Blaylock (Deneuve), una vampira che ha vissuto per secoli. Deve nutrirsi del sangue di giovani uomini per rimanere in vita. Il suo amante, John Blaylock (Bowie), è un uomo mortale che inizia a invecchiare rapidamente dopo essere stato morso da lei.
Miriam cerca l’aiuto di Sarah Roberts (Sarandon), una rinomata gerontologa, per trovare una cura per la condizione di John. Tuttavia, Miriam è anche attratta da Sarah, e inizia a sedurla.
Miriam si sveglia a mezzanotte è un film visivamente sbalorditivo con un cast forte. Tuttavia, il film è anche lento e un po’ privo di focus. The Hunger è un film che probabilmente dividerà il pubblico, ma è in definitiva un’esperienza unica e indimenticabile.
Temi
Miriam si sveglia a mezzanotte esplora una serie di temi, tra cui:
- L’amore e la perdita
- L’immortalità e la mortalità
- L’attrazione tra le persone di età diverse
- Il potere dell’eros
Perché è un film horror da vedere:
Miriam si sveglia a mezzanotte è un film unico e indimenticabile. Il film è visivamente sbalorditivo, con una fotografia elegante e una colonna sonora memorabile. Le interpretazioni di Deneuve, Bowie e Sarandon sono tutte eccellenti.
Nightmare – Dal profondo della notte (1984)
Nightmare – Dal profondo della notte è un film horror slasher del 1984 diretto da Wes Craven. Il film racconta la storia di Nancy Thompson, una giovane donna che viene perseguitata e uccisa da Freddy Krueger, uno spirito vendicativo che può entrare nei sogni delle persone e ucciderle.
Trama
La quindicenne Tina Grey si risveglia urlando da un incubo in cui si trovava inseguita da un uomo mostruosamente sfigurato, con un cappellaccio marrone e dei coltelli al posto delle dita, che cercava di ucciderla. Il suo fidanzato, Rod Lane, viene accusato dell’omicidio di Tina, ma Nancy Thompson, la migliore amica di Tina, è convinta che Freddy Krueger, un serial killer bruciato vivo dai genitori di Nancy e Tina, sia tornato dal regno dei morti per vendicarsi.
Nancy inizia a investigare su Freddy e scopre che è in grado di entrare nei suoi sogni e ucciderla. Nancy deve trovare un modo per sconfiggere Freddy e salvare la sua vita.
Perché è un film horror da vedere:
Nightmare – Dal profondo della notte è stato un successo di critica e commerciale. Il film è stato elogiato per la sua suspense, atmosfera e innovazione.
Una delle sequenze più iconiche del film è quella in cui Nancy viene svegliata da Freddy Krueger che le affonda le dita nel petto. La sequenza è girata in modo da essere sia spaventosa che suspense.
La mosca (1986)
La mosca (1986) è un film horror fantascientifico statunitense del 1986 diretto da David Cronenberg e interpretato da Jeff Goldblum e Geena Davis. Il film è un remake del film del 1958 con lo stesso titolo, che è basato sul racconto del 1957 con lo stesso titolo di George Langelaan.
Nel film, Seth Brundle (Goldblum) è un brillante ma eccentrico scienziato che ha inventato un paio di dispositivi di teletrasporto. Durante i test dei dispositivi, una mosca entra accidentalmente in uno di essi con Brundle e il loro DNA si fonde insieme. Brundle inizia a trasformarsi in un ibrido umano-mosca e il suo stato fisico e mentale peggiora rapidamente.
La mosca è un film visivamente sbalorditivo con effetti speciali innovativi di Chris Walas. Il film è anche noto per la sua rappresentazione disturbante e stimolante dell’orrore corporeo e dell’etica della sperimentazione scientifica.
Temi
- Orrore corporeo: La mosca è un classico esempio di orrore corporeo, un sottogenere dell’orrore che si concentra sulla trasformazione grottesca del corpo umano. La trasformazione di Brundle in un ibrido umano-mosca è sia fisicamente che psicologicamente orribile e solleva interrogativi sulla natura dell’identità e sul significato dell’essere umano.
- L’etica della sperimentazione scientifica: La mosca esplora anche l’etica della sperimentazione scientifica. Il lavoro di Brundle sulla teletrasporto è altamente ambizioso e potenzialmente pericoloso, e alla fine paga un prezzo elevato per la sua tracotanza. Il film suggerisce che gli scienziati hanno la responsabilità di considerare le potenziali conseguenze del loro lavoro, sia per se stessi che per gli altri.
- La paura della morte: La mosca può anche essere vista come una meditazione sulla paura della morte. La trasformazione di Brundle è irreversibile e sa che è destinato a morire. Il film esplora i suoi tentativi di far fronte alla sua imminente mortalità e di trovare un qualche significato nella sua sofferenza.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
La mosca è un classico film horror che rimane suspense e terrificante ancora oggi. Il film è ben fatto, con ottime interpretazioni del cast ed effetti speciali innovativi. Il film è anche pieno di suspense e tensione, creando un’atmosfera di angoscia e terrore.
La mosca non è per tutti. Gli elementi dell’orrore corporeo del film sono estremamente espliciti e disturbanti. Tuttavia, per gli spettatori che sono in grado di sopportare la violenza e il sangue del film, La mosca è un’esperienza gratificante e indimenticabile.
Aliens (1986)
“Aliens” è un film del 1986 diretto da James Cameron e interpretato da Sigourney Weaver, Michael Biehn e Paul Reiser. È il sequel del film del 1979 “Alien” di Ridley Scott.
Trama
Il film segue l’ufficiale di bordo Ellen Ripley, che si unisce ad una squadra di marines per affrontare una minaccia aliena sulla colonia remota di LV-426. Dopo essere rimasta intrappolata in ibernazione per 57 anni, Ripley si unisce alla missione per sconfiggere gli alieni e sopravvivere.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
“Aliens” è stato acclamato dalla critica per il suo realismo spettacolare, la regia eccezionale e le intense performance dei suoi attori. Il film ha anche avuto un grande successo commerciale e ha vinto due premi Oscar per la migliore fotografia e il miglior sonoro.
Inoltre, “Aliens” è considerato uno dei migliori sequel di tutti i tempi e una pietra miliare del genere di fantascienza. Il suo mix di azione, avventura e orrore ha influenzato molte altre pellicole del genere e ha reso il franchise “Alien” uno dei più popolari e longevi della storia del cinema.
Spostando la location principale da una casa infestata alla guerra del Vietnam, “Aliens” ha Il suo punto di forza nel raccontare ancora il personaggio di Ripley tanto quanto l’iniziale film. Aumenta semplicemente la portata e la scala. Gli Xenomorfi sono tornati, ma questa volta hanno portato la loro mamma.
Grazie a una scena eliminata da “Alien”, il ciclo di vita delle feroci bestie non è mai stato completamente scoperto. Ecco spuntare quindi un mostro molto più spaventoso: la Regina Aliena. “Aliens” è anche una sceneggiatura perfetta, senza una cornice o una linea di dialogo sprecata.
La casa 2 (1987)
La casa 2 (1987) è un film horror diretto da Sam Raimi, sequel del film La casa (1981). Il film racconta la storia di Ash Williams, che viene risucchiato in un’altra dimensione dopo aver letto un passaggio dal Necronomicon. Ash deve affrontare un’orda di demoni per tornare nel suo mondo.
Trama
Il film inizia con Ash Williams che guida per le strade del Midwest. Ash è ancora traumatizzato dagli eventi del primo film e sta cercando di dimenticare il passato. Tuttavia, Ash viene risucchiato in un’altra dimensione dopo aver letto un passaggio dal Necronomicon.
Ash si ritrova in una foresta oscura e desolata. Ash viene subito attaccato da un gruppo di demoni e deve usare la sua ascia per sopravvivere. Ash incontra anche un gruppo di sopravvissuti, tra cui Annie Knowby, la figlia del professor Knowby, che ha scritto il Necronomicon.
Ash e i sopravvissuti si uniscono per combattere i demoni. Tuttavia, i demoni sono troppo forti e i sopravvissuti iniziano a morire uno ad uno. Ash è l’unico che può fermare i demoni e tornare nel suo mondo.
Accoglienza critica
La casa 2 è stato un successo di critica e commerciale. Il film è stato elogiato per la sua azione, il suo umorismo e i suoi effetti speciali.
Sequenza iconica
Una delle sequenze più iconiche del film è quella in cui Ash combatte un demogorgon. La sequenza è girata in modo da essere divertente e spaventosa allo stesso tempo.
Essi vivono (1988)
Essi vivono ( They Live ) è un film di fantascienza distopico del 1988 scritto, diretto e interpretato da John Carpenter. Il film racconta la storia di Nada (Roddy Piper), un operaio disoccupato che scopre che la società è controllata da alieni parassiti che controllano le menti umane attraverso messaggi subliminali in televisione e altri media.
Nada scopre la verità dopo aver indossato degli occhiali speciali che gli permettono di vedere gli alieni per quello che sono. Gli alieni sono creature malvagie che si nutrono dell’energia umana e tengono l’umanità in uno stato di schiavitù. Nada decide di ribellarsi agli alieni e di liberare l’umanità dal loro controllo.
Essi vivono è un film satirico che esamina i temi del controllo sociale, della propaganda e della manipolazione. Il film è anche un thriller d’azione che è pieno di suspense e colpi di scena. Essi vivono è un film cult che è stato apprezzato da fan e critici di tutto il mondo.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
- La storia è originale e provocatoria.
- I personaggi sono ben sviluppati e carismatici.
- La regia di John Carpenter è eccellente.
- Le scene d’azione sono adrenaliniche e coinvolgenti.
- Il messaggio del film è importante e attuale.
Essi vivono è un film da vedere assolutamente ancora oggi apprezzato da fan e critici di tutto il mondo. È un film che fa riflettere e che invita a guardare il mondo con occhi diversi.
Il mistero della donna scomparsa (1988)
The Vanishing (1988) è un thriller horror psicologico diretto da George Sluizer. Il film racconta la storia di Rex Hofman, un uomo che, durante una vacanza in Francia con la sua fidanzata Saskia, la vede sparire misteriosamente. Tre anni dopo, Rex riceve una lettera da un uomo che afferma di sapere dove si trova Saskia. Rex accetta di incontrarlo, ma l’incontro si concluderà in un modo tragico e inaspettato.
Temi
The Vanishing esplora una serie di temi, tra cui:
- La perdita e il dolore
- La follia e la depravazione umana
- La natura della realtà
Influenze
The Vanishing è stato influenzato da una serie di opere, tra cui:
- Il romanzo “Il gioco della mosca” di Tim Krabbé
- Il film “Il silenzio degli innocenti” di Jonathan Demme
- Il film “L’esorcista” di William Friedkin
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
The Vanishing è un film che non lascia indifferenti. È un film che è difficile da dimenticare, per la sua storia inquietante e la sua conclusione drammatica.
Tetsuo: The Iron Man (1989)
“Tetsuo: The Iron Man” è un film giapponese del 1989 diretto da Shinya Tsukamoto. Si tratta di un film di fantascienza cyberpunk che esplora i temi della tecnologia, della mutazione umana e della soggettività.
Trama
La trama segue il personaggio di un uomo che, dopo essere stato coinvolto in un incidente con un cyborg, comincia a sviluppare gradualmente delle caratteristiche metalliche. Man mano che il suo corpo si trasforma, il personaggio diventa sempre più impazzito e violento, causando caos e distruzione ovunque vada.
Perché è un film horror da vedere:
Il film è stato acclamato per la sua visione surreale e disturbante della tecnologia e della sua relazione con l’umanità, così come per la sua eccezionale regia, fotografia e montaggio. “Tetsuo: The Iron Man” ha anche avuto un grande impatto sulla cultura popolare e ha ispirato molte altre opere nei generi della fantascienza e dell’horror.
Il viaggio disordinato e sensuale del regista giapponese Shinya Tsukamoto porta il cyberpunk in alcuni luoghi straordinari nuovi di zecca, utilizzando innovativi effetti a basso budget per raccontare la storia surreale di un “feticista del metal” la cui morte in un incidente di auto e camion innesca un oltraggioso capitolo nel progresso umano.
Fuoco cammina con me (1992)
Lanciato come prequel della serie tv Twin Peaks, Fire Walk with Me è un horror degli anni ’90 fa ripercorrere al pubblico la storia di Laura Palmer (Sheryl Lee), fino al punto in cui la serie precedente inizia.
Il film è stato diretto da Lynch e interpretato da Sheryl Lee nel ruolo di Laura Palmer, Kyle MacLachlan nel ruolo di Dale Cooper e Ray Wise nel ruolo di Leland Palmer. All’epoca della sua uscita, il film fu un flop di critica e di pubblico, ma è stato successivamente rivalutato e elogiato per la sua atmosfera lynchiana e per la sua esplorazione di temi oscuri.
Trama
Il film si apre con Laura Palmer (Sheryl Lee) che si sveglia in una stanza d’albergo con uno sconosciuto. È confusa e disorientata, e non ricorda come ci sia arrivata. Torna a casa, ma è ancora turbata dai suoi ricordi.
Laura è una studentessa delle superiori popolare, ma è anche una drogata e una prostituta. Viene abusata dal padre, Leland Palmer (Ray Wise), che è posseduto dallo spirito di BOB, un’entità demoniaca.
Influenza
Fuoco cammina con me ha avuto un’influenza significativa sulla cultura popolare. Lo stile oscuro e atmosferico del film è stato elogiato da critici e registi. Il film è stato anche elogiato per la sua esplorazione di temi oscuri, che sono spesso evitati nel cinema mainstream.
Perché è un film horror da vedere:
Fuoco cammina con me fu un flop di critica e di pubblico al momento della sua uscita nel 1992. Il film fu criticato per il suo ritmo lento, la sua violenza e la sua mancanza di conclusione. Tuttavia, il film è stato successivamente rivalutato e elogiato per la sua atmosfera lynchiana e la sua esplorazione di temi oscuri.
Negli anni successivi il “caos” è diventato la migliore qualità del film: lo stile visionario e onirico di David Lynch. Un film di avanguardia realizzato in formato seriale, vent’anni prima delle serie TV in streaming. Solo Lynch poteva essere così geniale.
Dracula di Bram Stoker (1992)
“Dracula” del 1992 è un film drammatico horror diretto da Francis Ford Coppola e basato sul romanzo di Bram Stoker del 1897 con lo stesso nome. Il film presenta una versione rivisitata della storia originale di Dracula, concentrandosi sulla relazione tra il conte Dracula e la giovane scrittrice Mina Harker.
Trama
Gary Oldman interpreta il ruolo del conte Dracula, mentre Winona Ryder è Mina Harker. Il cast comprende anche Anthony Hopkins, Keanu Reeves e Richard E. Grant. Il film ha ottenuto elogi per le sue performance di altissimo livello, la regia visivamente affascinante di Coppola e la sua rappresentazione elaborata della figura del conte Dracula.
Perché è un film horror da vedere:
Il film ha anche ricevuto molte critiche per la sua rappresentazione libera e controversa della storia originale, nonché per la sua natura romantica e sessuale del rapporto tra Dracula e Mina. Nonostante ciò, “Dracula” del 1992 è considerato un classico del genere horror e continua ad avere un seguito di appassionati di tutto il mondo.
Questo horror cult degli anni ’90 reinventa la storia di Stoker del XIX secolo. La sua fotografia, lo stile dei costumi e l’uso del colore lo rendono un horror gotico stravagante.
Tesis (1996)
“Thesis” è un film horror spagnolo del 1996 diretto da Alejandro Amenábar. È un thriller che esplora il mondo accademico e le conseguenze che possono derivare da una ricerca universitaria.
Trama
La protagonista, Angelika, è una giovane studentessa di cinema che sta lavorando alla sua tesi sulle rappresentazioni della morte nei film. Durante le sue ricerche, incontra uno studente che sta lavorando su un argomento simile, ma con un focus sui snuff movies, ovvero i film che rappresentano la morte reale di persone.
Mentre Angelika continua a scavare nel mondo oscuro dei snuff movies, incontra molte difficoltà e incontra persone che cercano di impedirle di continuare le sue ricerche. Inizia anche a ricevere minacce e a temere per la propria vita.
Perché è un film horror da vedere:
“Thesis” è stato molto ben accolto dalla critica e considerato uno dei migliori film spagnoli degli anni ’90. Ha vinto numerosi premi, tra cui quattro premi Goya, che sono i premi cinematografici spagnoli più importanti. Il film è interessante perché offre un’introspezione sui pericoli del mondo accademico e su come la ricerca può portare a conseguenze imprevedibili.
Inoltre, la trama avvincente e gli enigmi psicologici hanno fatto di “Thesis” un film che è rimasto nelle menti di molte persone. Questo film è vincitore di 7 premi Goya 1996, consistenti nei premi per il miglior film, la migliore sceneggiatura originale e il miglior regista.
Oldboy (2003)
Oldboy (2003) è un film d’azione sudcoreano diretto da Park Chan-wook e interpretato da Choi Min-sik, Yoo Ji-tae e Kang Hye-jung. Il film è un remake del film giapponese del 1999 Oldboy, ma è considerato un’opera originale a sé stante.
Trama
Oh Dae-su (Choi Min-sik) è un uomo che viene rapito e imprigionato in una stanza d’albergo per 15 anni senza sapere chi lo abbia rapito o perché. Dopo 15 anni, viene finalmente liberato e si mette alla ricerca del suo rapitore per vendicarsi.
Nel corso della sua ricerca, Dae-su scopre che il suo rapitore è un uomo d’affari di nome Lee Woo-jin (Yoo Ji-tae). Lee Woo-jin rivela a Dae-su che lo ha rapito perché sua moglie ha avuto una relazione con lui. Lee Woo-jin ha rapito Dae-su per vendicarsi di sua moglie e per costringerlo a provare il dolore che ha provato lui.
Temi
Oldboy esplora una serie di temi, tra cui:
- Vendetta: Il film è un’esplorazione della natura della vendetta e delle sue conseguenze. Dae-su è ossessionato dalla vendetta contro il suo rapitore, e questa ossessione lo porta alla rovina.
- Identità: Il film esplora anche il tema dell’identità. Dae-su viene rapito e imprigionato per 15 anni, e durante questo periodo perde la sua identità. Quando viene liberato, deve ricostruire la sua identità e capire chi è veramente.
- Vittoria e sconfitta: Il film si conclude con una scena ambigua in cui è difficile dire chi abbia vinto e chi abbia perso. Dae-su ha ottenuto la sua vendetta, ma ha anche perso la sua umanità.
Perché è un film horror da vedere:
Oldboy ha ricevuto elogi dalla critica per la sua regia, la sua sceneggiatura, le sue interpretazioni e la sua atmosfera. Il film ha vinto numerosi premi, tra cui il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2003.
Se stai cercando di trovare un classico horror coreano, guarda questo intramontabile thriller di vendetta del 2003 di Park Chan-Wook “Oldboy”.
La casa del diavolo (2005)
E’ un film splatter del 2005 diretto da Rob Zombie. Si tratta di un film horror che segue la storia della famiglia Firefly, un gruppo di criminali che viene inseguito da uno sceriffo determinato a fermarli.
Il film è noto per la sua rappresentazione intensa e cruda della violenza, oltre che per la sua regia audace e la sua trama avvincente. Il film ha avuto una ricezione mista da parte della critica e del pubblico. Molti hanno elogiato la regia di Zombie e la sua rappresentazione intensa e cruda della violenza, ma altri hanno criticato il film per la sua gratuita rappresentazione della violenza e per i suoi contenuti disturbanti.
Perché è un film horror da vedere:
Si tratta di un film che ha diviso il pubblico e la critica per la sua rappresentazione intensa e cruda della violenza e per i suoi contenuti disturbanti. Tuttavia, molti fan del genere horror hanno elogiato la regia di Zombie e la sua trama avvincente.
Primo morso (2006)
Primo morso (2006) è un film drammatico canadese-thai diretto da Hunt Hoe. È interpretato da David La Haye, Leah Pinsent e Napakpapha Nakprasitte. Il film racconta la storia di un cuoco canadese che si innamora di una misteriosa donna thailandese e viaggia in Thailandia per stare con lei. Tuttavia, presto scopre che non è chi sembra, e viene attratto in un mondo di magia nera e rituali antichi.
Il film è stato girato in Thailandia ed è stato elogiato per la sua bella cinematografia e la sua rappresentazione autentica della cultura thailandese. Tuttavia, è stato anche criticato per il suo ritmo lento e la sua trama confusa.
Trama
Il film inizia con David (La Haye), un cuoco canadese, che lavora in un ristorante di prestigio a Montreal. È un cuoco talentuoso, ma è anche irrequieto e insoddisfatto della sua vita.
Un giorno, David incontra una misteriosa donna thailandese di nome Mai (Nakprasitte). Mai è bella ed enigmatica, e David ne è subito attratto. Iniziano una relazione appassionata, e David decide presto di lasciare il lavoro e viaggiare in Thailandia per stare con lei.
Quando David arriva in Thailandia, è inizialmente affascinato dalla bellezza del paese e dalla gentilezza della sua gente. Tuttavia, presto inizia a rendersi conto che Mai non è chi sembra. È segreta e ritirata, e sembra avere un passato oscuro.
David scopre anche che Mai è coinvolta in un culto che pratica magia nera e rituali antichi. David è sconvolto, ma è anche attratto dal potere e dal mistero del culto.
David alla fine si coinvolge in uno dei rituali del culto, e viene morso da un serpente. Il morso gli conferisce poteri speciali, ma inizia anche a trasformarlo in qualcosa di meno che umano.
David deve ora scegliere tra il suo amore per Mai e la sua umanità. Deve anche trovare un modo per fermare il culto dal portare a termine i suoi piani malvagi.
Temi
Primo morso esplora una serie di temi, tra cui:
- Amore e ossessione: L’amore di David per Mai è la forza trainante del film. Tuttavia, il suo amore per lei lo porta anche a fare scelte pericolose e distruttive.
- Bene contro male: David è intrappolato in una lotta tra il bene e il male. Deve scegliere tra la sua umanità e i poteri oscuri che ha acquisito.
- Identità: L’identità di David è messa in discussione dalle sue esperienze in Thailandia. Deve decidere chi vuole essere e che tipo di vita vuole vivere.
Perché è un film horror da vedere:
Primo morso è un film indipendente canadese che attraversa vari generi di film nella sua narrativa, passando improvvisamente dal romanticismo al thriller all’horror sui fantasmi.
La direzione, montaggio e scrittura non sono mai banali, sostenuti da inquadrature con obiettivi grandangolari che aumentano la tensione e da attori in forma superba.
Guarda Primo morso
Martyrs (2008)
Martyrs (2008) è un film horror francese del 2008 diretto da Pascal Laugier e interpretato da Mylène Jampanoï e Morjana Alaoui. Il film segue la storia di Lucie, una giovane donna che viene rapita e torturata per un anno prima di essere salvata. Dopo il salvataggio, Lucie è perseguitata dalle sue esperienze e cerca vendetta sui suoi rapitori.
Trama
Lucie viene rapita e portata in un magazzino abbandonato, dove viene torturata per un anno. Alla fine viene salvata, ma rimane fisicamente e emotivamente sfregiata.
Lucie è determinata a trovare i suoi rapitori e a vendicarsi. Li rintraccia e li uccide uno per uno. Tuttavia, la vendetta di Lucie non le porta la pace che sperava.
Temi
Martyrs esplora una serie di temi, tra cui:
- Trauma: Il film esplora gli effetti del trauma sulla mente e sul corpo umani. Lucie è profondamente traumatizzata dalle sue esperienze in cattività, e il suo trauma si manifesta in modi sia fisici che psicologici.
- Vendetta: Il film esplora anche il tema della vendetta. Lucie è ossessionata dalla vendetta contro i suoi rapitori, ma alla fine si rende conto che la vendetta non porta pace.
- Religione: Il film tocca anche temi di religione e fede. Lucie è cresciuta in una famiglia cattolica, ma le sue esperienze in cattività la portano a mettere in discussione la sua fede.
Influenza
Martyrs è un film controverso che è stato elogiato e criticato da critici e pubblico. Il film è stato elogiato per la sua rappresentazione realistica del trauma e per le sue immagini disturbanti. Tuttavia, il film è stato anche criticato per la sua violenza e per il suo finale cupo.
Perché è un film horror da vedere:
Martyrs ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica. Alcuni critici hanno elogiato il realismo del film e le sue immagini disturbanti, mentre altri hanno criticato la sua violenza e il suo finale cupo. Il film è stato un successo al botteghino in Francia, ma non è stato altrettanto accolto in altri paesi.
Martyrs è un film complesso e disturbante che esplora temi oscuri e impegnativi. Il film non è adatto a tutti, ma è un’esperienza gratificante per gli spettatori che sono disposti a sopportare la sua violenza e il suo gore.
Dettagli aggiuntivi
- Il film è stato girato in Francia con un budget di 2,5 milioni di euro.
- Le scene di tortura del film sono molto realistiche e disturbanti.
- Il finale del film è ambiguo e ha ricevuto interpretazioni diverse.
Ecco alcuni dettagli aggiuntivi sul film:
- Il film è stato rifatto nel 2015, ma non è stato accolto bene come l’originale.
- Il film è stato citato come un’influenza su altri film horror, come A Serbian Film (2010) e The House That Jack Built (2018).
- Il film è stato elogiato per il suo realismo e le sue immagini disturbanti, ma è stato anche criticato per la sua violenza e il suo finale cupo.
Thirst (2009)
Thirst (2009) è un film horror vampiresco sudcoreano diretto da Park Chan-wook. Il film è interpretato da Song Kang-ho nel ruolo di Sang-hyun, un prete cattolico che si offre volontario per un esperimento medico per sviluppare una cura per un virus mortale. L’esperimento fallisce e Sang-hyun viene trasformato in un vampiro.
Dopo la sua trasformazione, Sang-hyun lotta per mantenere la sua umanità mentre deve anche affrontare la sua nuova sete di sangue. Si innamora di Tae-ju (Kim Ok-bin), la moglie del suo migliore amico. Tae-ju è anche attratta da Sang-hyun, ma è disgustata dalla sua natura vampirica.
Temi
Thirst esplora una serie di temi, tra cui:
- Tentazione: Il film parla della tentazione del peccato e della lotta per mantenere la propria umanità di fronte alla tentazione. Sang-hyun è tentato dalla sua sete di sangue, ma cerca anche di resistere alla sua tentazione e di vivere una vita morale.
- Amore: Il film parla anche dell’amore e del potere dell’amore di superare anche gli ostacoli più oscuri. Sang-hyun e Tae-ju sono profondamente innamorati, ma il loro amore è proibito e pericoloso.
- Religione: Thirst esplora anche il tema della religione e del conflitto tra fede e scienza. Sang-hyun è un cattolico devoto, ma la sua fede viene messa alla prova dalla sua trasformazione in vampiro.
Accoglienza
Thirst è stato un successo di critica e commerciale. Ha vinto il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2009 ed è stato elogiato per le sue interpretazioni forti, la regia stilosa e l’esplorazione di temi complessi.
Perché è un film horror da vedere:
Thirst è un film potente e disturbante che esplora temi oscuri e impegnativi. Il film non è adatto a tutti, ma è un’esperienza gratificante per gli spettatori che sono disposti a confrontarsi con le sue idee complesse e la sua rappresentazione impietosa della natura umana.
Dettagli aggiuntivi
- Il film è basato sul romanzo A Tale of Two Sisters di Kim Eun-hee.
- Il film è stato girato in Corea del Sud e in Francia.
- Il film è stato distribuito in Italia dalla Midnight Factory.
Shutter Island (2010)
Leonardo DiCaprio recita in questo thriller horror ambientato in un manicomio degli anni 2000. Shutter Island di Martin Scorsese è un film intrigante pieno di cospirazioni e paura che lascia in sospeso la verità.
Trama
Teddy Daniels e il suo partner Chuck Aule (Mark Ruffalo) vengono inviati a Shutter Island per indagare sulla scomparsa di Rachel Solando (Emily Mortimer), una paziente dell’ospedale Ashecliffe, un istituto psichiatrico per criminali malati di mente. Teddy è anche determinato a trovare sua moglie, Dolores Chanal (Michelle Williams), morta in un incendio cinque anni prima.
Mentre Teddy indaga sull’ospedale, inizia a scoprire segreti inquietanti. Sperimenta anche strane allucinazioni e flashback, che lo portano a mettere in dubbio la sua stessa sanità mentale. Teddy scopre alla fine che l’ospedale è in realtà una copertura per un esperimento governativo sul controllo mentale. I medici dell’ospedale stanno usando un farmaco chiamato D-67 per cancellare i ricordi dei pazienti e poi impiantarne di nuovi.
Temi
Shutter Island esplora una serie di temi, tra cui:
- Sanità mentale contro pazzia: Il film esplora la natura della sanità mentale e della follia. Teddy/Andrew è un personaggio complesso che fatica a distinguere tra realtà e delirio. Il film solleva anche questioni sull’etica del controllo mentale e sulla natura dell’identità.
- Trauma: Il film esplora anche il tema del trauma. Andrew è traumatizzato dall’omicidio di sua moglie, e questo trauma lo porta a creare un mondo delirante in cui può sfuggire al suo dolore.
- Colpa e redenzione: Il film esplora anche i temi della colpa e della redenzione. Andrew è consumato dal senso di colpa per l’omicidio di sua moglie, e cerca la redenzione cercando di trovare Rachel Solando e salvarla.
Accoglienza
Shutter Island è stato un successo di critica e commerciale. È stato elogiato per le sue interpretazioni, la regia e la sceneggiatura. Il film è stato anche candidato a quattro premi Oscar, tra cui miglior regista, miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia e miglior colonna sonora originale.
Perché è un film horror da vedere:
Shutter Island è un film complesso e disturbante che esplora temi oscuri e impegnativi. Il film non è adatto a tutti, ma è un’esperienza gratificante per gli spettatori che sono disposti a confrontarsi con le sue idee e la sua rappresentazione impietosa della psiche umana.
Dettagli aggiuntivi
- Il film è ambientato nel 1954, durante la Guerra Fredda.
- Il film è stato girato in Massachusetts e a Toronto.
- Il film è stato distribuito in Italia da 01 Distribution.
Nonostante tutti i suoi precedenti successi dagli anni ’70 in poi, Shutter Island finì per essere il film di Martin Scorsese con il maggior incasso fino a quando non fu superato da The Wolf of Wall Street. L’impatto del film sui sensi è devastante.
Il cigno nero (2010)
Il cigno nero è un film thriller horror psicologico del 2010 diretto da Darren Aronofsky e interpretato da Natalie Portman, Mila Kunis, Vincent Cassel, Barbara Hershey e Winona Ryder. Il film segue Nina Sayers (Portman), una giovane ballerina che viene scelta per interpretare sia il cigno bianco che il cigno nero in una produzione del Lago dei cigni di Čajkovskij, ma inizia a perdere il controllo della realtà man mano che diventa ossessionata dal ruolo.
Trama
Nina è una perfezionista che ha dedicato la sua vita alla danza. Vive con sua madre iperprotettiva, Erica (Hershey), che era anche una ballerina ma è stata costretta al ritiro a causa di un infortunio. Nina viene scelta come il cigno bianco, il personaggio innocente e fragile, in una produzione del Lago dei cigni. Tuttavia, il direttore artistico, Thomas Leroy (Cassel), ritiene che non sia adatta per il ruolo del cigno nero, il personaggio sensuale e oscuro.
Temi
Il cigno nero esplora una serie di temi, tra cui:
- Perfezione: Nina è una perfezionista che è spinta a eccellere a tutti i costi. La sua ossessione per la perfezione la porta alla rovina.
- Ossessione: Nina diventa ossessionata dal ruolo del cigno nero, che rappresenta il suo lato oscuro. La sua ossessione la porta a perdere il controllo della realtà.
- Dualità: Il film esplora la dualità della natura umana. Nina rappresenta il cigno bianco innocente, ma ha anche un lato oscuro che è rappresentato dal cigno nero.
- Relazioni madre-figlia: Il rapporto tra Nina e sua madre è complesso e malsano. Erica è iperprotettiva e controllante, e le sue aspettative su Nina sono irrealistiche.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Il cigno nero è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 333 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 13 milioni di dollari. Il film è stato elogiato per le sue interpretazioni, in particolare quella di Portman, la sua regia e la sua atmosfera oscura e suspense. È stato nominato a cinque premi Oscar, tra cui miglior film, miglior regista e miglior attrice per Portman.
La pelle che abito (2011)
La pelle che abito (2011) è un film thriller psicologico di fantascienza spagnolo diretto da Pedro Almodóvar e interpretato da Antonio Banderas ed Elena Anaya. Il film è basato sul romanzo Tarantola (Mygale) di Thierry Jonquet.
Trama
Il dottor Robert Ledgard (Banderas) è un brillante chirurgo plastico che ha sviluppato un nuovo tipo di pelle sintetica resistente ai danni. Usa questa pelle per creare una nuova identità per Vera Cruz (Anaya), una donna gravemente ustionata in un incidente d’auto.
Vera è tenuta prigioniera nella villa di Ledgard, dove è costretta a indossare una maschera per nascondere la sua vera identità. È anche sottoposta agli esperimenti di Ledgard, mentre cerca di perfezionare la sua nuova pelle.
Un giorno, Vera fugge dalla villa di Ledgard con l’aiuto del figlio, Zeca (Jan Cornet). Vera e Zeca si innamorano, ma la loro relazione è complicata dal fatto che Vera è ancora braccata da Ledgard.
Temi
La pelle che abito esplora una serie di temi, tra cui:
- Identità: Il film esplora la natura dell’identità e come può essere costruita e ricostruita. L’identità di Vera è in continuo mutamento, poiché è costretta ad assumere ruoli diversi per sopravvivere.
- Trauma: Il film esplora anche il tema del trauma e come può plasmare le nostre vite. Vera è profondamente traumatizzata dalle sue esperienze e il suo trauma la porta a fare alcune scelte pericolose.
- Vendetta: Il film esplora anche il tema della vendetta. Vera è determinata a vendicarsi di Ledgard per il dolore che le ha causato.
Perché è un film horror da vedere:
La pelle che abito è stato un successo di critica e commerciale. È stato elogiato per le sue interpretazioni, la regia e la sceneggiatura. Il film è stato anche nominato a quattro Premi Goya, tra cui Miglior film, Miglior regista, Migliore attrice e Miglior sceneggiatura originale.
La pelle che abito è un film complesso e disturbante che esplora temi oscuri e impegnativi. Il film non è adatto a tutti, ma è un’esperienza gratificante per gli spettatori che sono disposti ad affrontare le sue idee e la sua rappresentazione impietosa della condizione umana.
Babadook (2014)
Babadook (2014) è un film horror psicologico australiano del 2014 scritto e diretto da Jennifer Kent. Il film è interpretato da Essie Davis nei panni di Amelia Vanek, una madre single che alleva il figlio di sei anni Samuel (Noah Wiseman) dopo la morte del marito.
Trama
Amelia sta lottando per far fronte al suo dolore e alle esigenze della maternità, e il loro rapporto diventa sempre più teso.
Una notte, Samuel trova un misterioso libro pop-up chiamato “Il Babadook” nella loro casa. Il libro racconta la storia di una creatura malevola che infesta coloro che ne leggono. All’inizio, Amelia liquida il libro come una fiaba della buonanotte innocua, ma Samuel ne diventa sempre più ossessionato e Amelia inizia a sperimentare cose strane e inquietanti.
Amelia presto si rende conto che Il Babadook non è solo una storia; è una vera creatura che è venuta a tormentarli. Mentre Amelia e Samuel combattono per sopravvivere, devono anche affrontare i propri demoni interiori.
Accoglienza critica
Babadook è stato un successo di critica e commerciale, con elogi per la sua cupa atmosfera, complessità psicologica e interpretazioni. Il film è stato nominato a sei AACTA Awards, tra cui Miglior film e Miglior regista, e ha vinto per la Miglior sceneggiatura originale.
Perché è un film horror da vedere:
Babadook è stato elogiato per la sua visione unica e innovativa del genere horror. Il film è stato citato come influenza da altri registi e ha contribuito a rilanciare il genere dell’horror psicologico.
Una delle scene più iconiche del film è quella in cui Amelia affronta Il Babadook nella sua cucina. La scena è girata in modo da essere sia suspense che terrificante, con Amelia che usa una varietà di oggetti domestici per difendersi dalla creatura.
The Love Witch (2016)
Trama
Elaine, una splendida giovane strega, sta guidando ad Arcata, in California, una città in cui la stregoneria è accettata, per iniziare una nuova vita dopo la morte del marito Jerry. Forse Elaine potrebbe averlo ucciso.
Quando è lì, prende in affitto una casa vittoriana di proprietà della maestra di Elaine, Barbara, e arredata dalla sua decoratrice d’interni, Trish Manning. Nel tentativo di fare amicizia con la ragazza, Trish porta Elaine in una casa da tè, dove incontra il marito Richard, che si innamora rapidamente di Elaine.
Volendo trovare un nuovo amante, Elaine esegue un rituale per scoprirne uno e incontra Wayne, un insegnante di letteratura al college. I due si recano nella casa di Wayne, dove lei gli fa consumare una miscela che include allucinogeni. Quando i due fanno l’amore, Wayne finisce per essere possessivo, e questo mette in ansia Elaine.
Muore il giorno successivo ed Elaine seppellisce il suo corpo con un amuleto contro la stregoneria che contiene la sua urina. Decide che il prossimo uomo che tenterà di sedurre sarà Richard perché è sposato e non può essere possessivo.
Perché è un film horror da vedere:
The Love Witch di Anna Biller differisce da qualsiasi altra commedia horror recente. Il film si appoggia molto alla sua meravigliosa fotografia stile anni ’60, che ha il potere di ricordare i film di Dario Argento in alcune scene.
C’è una bellezza dello sguardo che Anna Biller ha costruito in tutto il suo splendore technicolor che ti lancia subito un incantesimo. The Love Witch si prende cura di essere sia oscuro che luminoso, è un film su una strega con alcune battute davvero meravigliose e ironiche grazie all’attrice perfetta per la storia, Samantha Robinson.
The Handmaiden (2016)
The Handmaiden (2016) (아가씨, Ah-ga-ssi) è un film thriller horror psicologico sudcoreano diretto da Park Chan-wook e interpretato da Kim Min-hee, Kim Tae-ri, Ha Jung-woo e Cho Jin-woong. Il film è basato sul romanzo del 2002 Fingersmith di Sarah Waters, ambientato nell’Inghilterra vittoriana. Tuttavia, Park Chan-wook ha trasposto la storia in Corea durante il periodo coloniale giapponese (1910-1945).
Trama
Il film racconta la storia di Sook-hee (Kim Tae-ri), una giovane borsaiola assunta per fingere di essere una serva di Lady Hideko (Kim Min-hee), un’ereditiera giapponese che vive con il ricco zio Kouzuki (Ha Jung-woo). Sook-hee sta effettivamente lavorando con un truffatore di nome Fujiwara (Cho Jin-woong), che pianifica di sposare Hideko e poi farla internare in un istituto mentale per poter reclamare la sua eredità.
Tuttavia, Sook-hee e Hideko sviluppano un’attrazione inaspettata l’una per l’altra e iniziano a complottare contro Fujiwara.
Accoglienza
La Serva è stato un successo critico e commerciale. È stato elogiato per le interpretazioni, la regia, la sceneggiatura e la cinematografia. Il film è stato inoltre candidato a numerosi premi, tra cui la Palma d’oro al Festival di Cannes del 2016.
Perché è un film horror da vedere:
La Serva è un film complesso e visivamente stupefacente che esplora temi oscuri e impegnativi. Il film non è adatto a tutti, ma è un’esperienza gratificante per gli spettatori disposti a confrontarsi con le sue idee e la sua rappresentazione spietata della natura umana.
Dettagli aggiuntivi
Il film è noto per le sue scene erotiche, che sono esplicite e al contempo belle.
La cinematografia del film è sbalorditiva e Park Chan-wook utilizza una varietà di tecniche visive per creare un senso di atmosfera e suspense.
Le interpretazioni nel film sono tutte eccellenti, ma le performance di Kim Min-hee e Kim Tae-ri, rispettivamente nei ruoli di Hideko e Sook-hee, sono particolarmente degne di nota.
La cura dal benessere (2016)
“La cura dal benessere” è un film che segue in modo originale la tradizione dei film sul manicomio, girato nel 2016 diretto da Gore Verbinski.
Trama
Il film segue la storia di un uomo di nome Lockhart, interpretato da Dane DeHaan, che viene inviato in una remota clinica di benessere in Svizzera per recuperare il CEO della sua compagnia.
Una volta lì, Lockhart scopre che la clinica è strana e inquietante, e che i suoi pazienti sono intrappolati lì contro la loro volontà. Con l’aiuto di una giovane infermiera, interpretata da Mia Goth, Lockhart inizia a indagare sulla clinica e sul suo misterioso fondatore, che sembra avere la capacità di guarire le malattie più gravi.
Perché è un film horror da vedere:
Il film è stato accolto con recensioni contrastanti, con alcuni che lo hanno lodato per la sua atmosfera inquietante e la sua narrativa intricata, mentre altri lo hanno criticato per la sua mancanza di coerenza e la sua conclusione confusa. Nonostante ciò, “La cura dal benessere” è considerato un film di culto tra i fan del genere horror/thriller e continua ad avere un seguito dedicato.
A Cure for Wellness è stato girato in una vera struttura sanitaria della prima guerra mondiale in cui lo stesso Hitler avrebbe potuto essere ricoverato. Un thriller psicologico ambientato principalmente in un remoto centro termale “sanitario” nelle Alpi che ha tutte le caratteristiche visive di un manicomio dell’era della tubercolosi.
Madre! (2017)
Madre! è un film del 2017 scritto e diretto da Darren Aronofsky, con protagonisti Jennifer Lawrence e Javier Bardem. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Venezia 2017 e distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 15 settembre 2017.
Il film racconta la storia di una giovane donna, chiamata semplicemente “Madre” (Lawrence), che vive in una casa isolata con il suo compagno, un poeta di successo (Bardem). La loro vita idilliaca viene sconvolta dall’arrivo di un misterioso sconosciuto (Harris), che si presenta come un fan del poeta. L’uomo porta con sé sua moglie (Pfeiffer) e i loro due figli, e la casa di Madre inizia a riempirsi di persone che la disturbano e la mettono a dura prova.
Madre! è un film complesso e ambiguo, che ha suscitato interpretazioni diverse da parte della critica e del pubblico. Il film può essere letto come una metafora della creazione artistica, o come un’allegoria della relazione tra Dio e l’umanità. È anche possibile vedere il film come un’analisi della violenza e dell’abuso domestico.
Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 44 milioni di dollari in tutto il mondo. È stato anche nominato a diversi premi, tra cui la Coppa Volpi per la migliore attrice a Lawrence e il Leone d’argento – Gran Premio del Jury.
Trama
Madre è una giovane donna che vive in una casa isolata con il suo compagno, un poeta di successo di nome Him. La loro vita è idilliaca, e Madre si dedica a prendersi cura della casa e di Him.
Un giorno, un misterioso sconosciuto (Him) arriva alla porta di casa. Si presenta come un fan di Him, e chiede di poter restare per un po’. Him acconsente, e l’uomo inizia a frequentare la casa.
Ben presto, l’uomo porta con sé sua moglie (Her) e i loro due figli. La presenza di questi nuovi ospiti inizia a mettere a dura prova Madre. La casa è invasa dal caos, e Madre si sente sempre più trascurata e oppressa.
La situazione peggiora ulteriormente quando l’uomo inizia a comportarsi in modo violento. Madre è costretta a difendersi, e la casa diventa un luogo di violenza e distruzione.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Madre! è un film complesso e ambiguo, che ha suscitato interpretazioni diverse da parte della critica e del pubblico. Il film può essere letto come una metafora della creazione artistica, o come un’allegoria della relazione tra Dio e l’umanità. È anche possibile vedere il film come un’analisi della violenza e dell’abuso domestico.
Madre! è stato un successo commerciale, incassando oltre 44 milioni di dollari in tutto il mondo. È stato anche nominato a diversi premi, tra cui la Coppa Volpi per la migliore attrice a Lawrence e il Leone d’argento – Gran Premio del Jury.
Suspiria (2018)
A più di quarant’anni dalla sua uscita, il classico dei film horror italiani di Dario Argento ha un remake, diretto da Luca Guadagnino.
Suspiria (2018) è un film horror soprannaturale diretto da Luca Guadagnino e scritto da David Kajganich. È un remake del film italiano del 1977 di Dario Argento.
Trama
Susie Bannion è una giovane ballerina americana che arriva a Berlino per entrare nella prestigiosa scuola di danza Markos Tanztheater. Fin dalla sua audizione, Susie si dimostra una danzatrice talentuosa e determinata, tanto da attirare l’attenzione di Madame Blanc, la coreografa della scuola.
Ben presto, Susie inizia a sospettare che la scuola nasconda un terribile segreto. Una serie di misteriosi omicidi inizia a sconvolgere la scuola e Susie scopre che la Markos Tanztheater è in realtà una congrega di streghe che sta cercando di riportare in vita la loro leader, Helena Markos.
Stile
Suspiria è un film molto stilizzato, con una fotografia desaturata e una colonna sonora ambient. Guadagnino crea un’atmosfera inquietante e opprimente, che si riflette nella storia e nei personaggi.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Suspiria è stato accolto con grande favore dalla critica, che ha elogiato la sua regia, la fotografia, la recitazione e la colonna sonora. Il film è stato candidato a due premi Oscar, per la migliore fotografia e il miglior trucco e acconciatura.
Tra i film spaventosi più attesi del 2018 è un film che trasforma il film originale di Dario Argento in qualcosa di completamente diverso, con un linguaggio registico rigoroso che ne fa molto di più di un semplice horror soprannaturale: uno straordinario film d’autore.
Hereditary – Le radici del male (2018)
Trama
Hereditary è un film horror soprannaturale scritto e diretto da Ari Aster nel suo debutto alla regia. È interpretato da Toni Collette, Alex Wolff, Milly Shapiro e Gabriel Byrne.
Il film segue la famiglia Graham, che viene perseguitata da una presenza misteriosa dopo la morte della loro nonna, Ellen. Annie Graham (Collette) è un’artista di miniature che è ancora in lutto per la perdita di sua madre quando inizia a sperimentare strani eventi nella sua casa. Suo figlio, Peter (Wolff), è un adolescente problematico che sta lottando per far fronte alla morte di sua nonna. Sua figlia, Charlie (Shapiro), è una giovane ragazza con un segreto inquietante.
Mentre le vite dei Graham vanno fuori controllo, sono costretti ad affrontare i oscuri segreti della loro storia familiare e le forze sinistre che stanno minacciando di consumarli.
Temi
Hereditary esplora una serie di temi, tra cui:
- Lutto e perdita
- Trauma ereditato
- La natura del male
- L’occulto
Stile
Hereditary è un film horror lento che si basa sull’atmosfera e sulla suspense per creare tensione. Aster utilizza una varietà di tecniche cinematografiche, come movimenti di camera ampi e primi piani, per creare un senso di disagio e angoscia. La colonna sonora del film, di Colin Stetson, è anche molto efficace nel creare un’atmosfera disturbante e inquietante.
Accoglienza
Hereditary è stato accolto con grande favore dalla critica, con elogi per la regia, la fotografia, la recitazione e la sceneggiatura. È stato anche un successo commerciale, incassando oltre 79 milioni di dollari in tutto il mondo.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Hereditary è un film horror complesso e disturbante che offre molto da vedere e da pensare. È un film che rimarrà con il pubblico a lungo dopo averlo visto.
Il titolo del film si riferisce al concetto di tratti ereditari, sia fisici che psicologici. I Graham sono perseguitati dai oscuri segreti della loro storia familiare, e questi segreti hanno un profondo impatto sulle loro vite.
A Quiet Place (2018)
A Quiet Place è un film horror post-apocalittico americano del 2018 scritto e diretto da John Krasinski, che recita nel film insieme a sua moglie Emily Blunt. Il film segue una famiglia di quattro persone che deve vivere in silenzio mentre si nasconde da creature cieche che cacciano per suono.
Trama
La famiglia Abbott – Lee (Krasinski), Evelyn (Blunt), Regan (Millicent Simmonds) e Marcus (Noah Jupe) – vive in una fattoria isolata in un mondo post-apocalittico in cui creature cieche ma sensibili al rumore cacciano gli umani. La famiglia comunica in lingua dei segni per evitare di fare rumore e ha sviluppato una serie di regole per aiutarla a sopravvivere, come camminare su sentieri sabbiosi per evitare di lasciare impronte e usare un fuoco solo di notte.
Un giorno, Evelyn dà alla luce un bambino maschio e Lee si sacrifica per salvare la famiglia dalle creature. Evelyn e i bambini devono trovare un modo per sopravvivere da soli e Regan scopre infine che le creature sono vulnerabili ai rumori ad alta frequenza. Usa il suo apparecchio acustico per amplificare il suono del suo impianto cocleare, che uccide le creature.
La famiglia alla fine lascia la fattoria in cerca di un posto più sicuro dove vivere.
Perché è un film horror da vedere:
A Quiet Place è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 340 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 17 milioni di dollari. Il film è stato elogiato per la sua atmosfera suspense, le sue interpretazioni (in particolare quella di Simmonds) e il suo design sonoro. È stato nominato a diversi premi, tra cui il Golden Globe per il miglior film drammatico e l’Oscar per il miglior montaggio sonoro.
Temi
A Quiet Place esplora una serie di temi, tra cui:
- Sopravvivenza: Il film è in definitiva una storia di sopravvivenza, sia fisica che emotiva. La famiglia Abbott deve trovare un modo per sopravvivere in un mondo pericoloso e deve anche affrontare la perdita dei propri cari.
- Comunicazione: Il film esplora anche l’importanza della comunicazione. La famiglia Abbott deve comunicare tra loro per sopravvivere e deve anche imparare a comunicare con il mondo esterno.
- Famiglia: Il film è una celebrazione della famiglia. La famiglia Abbott è un’unità coesa e sono disposti a sacrificare tutto per l’altro.
Midsommar (2019)
Trama
Midsommar è un film horror psicologico diretto da Ari Aster e interpretato da Florence Pugh, Jack Reynor, Will Poulter, Vilhelm Blomgren e William Jackson Harper. Il film segue la storia di Dani Ardor, una ragazza che sta attraversando un periodo difficile dopo la morte della sua famiglia. Il suo fidanzato, Christian, la invita a unirsi a lui e ai suoi amici in un viaggio in Svezia per osservare un festival di mezza estate pagano.
All’arrivo in Svezia, Dani e il gruppo di amici vengono accolti dalla comunità locale, che sembra ospitale e amichevole. Tuttavia, Dani inizia presto a sospettare che qualcosa non sia come sembra. La comunità celebra rituali pagani che diventano sempre più inquietanti, e Dani si ritrova a fare i conti con il suo passato e con il suo rapporto con Christian.
Personaggi
- Dani Ardor (Florence Pugh): una giovane donna che sta attraversando un periodo difficile dopo la morte della sua famiglia.
- Christian (Jack Reynor): il fidanzato di Dani.
- Josh (Will Poulter): il migliore amico di Christian.
- Pelle (Vilhelm Blomgren): un amico di Christian che è originario della comunità svedese.
- Mark (William Jackson Harper): un amico di Christian.
- Connie (Ellora Torchia): la fidanzata di Mark.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Midsommar è un film visivamente sbalorditivo, con una fotografia lussureggiante e una colonna sonora inquietante. Aster crea un’atmosfera opprimente e inquietante che si riflette nella storia e nei personaggi.
Midsommar è stato accolto con grande favore dalla critica, che ha elogiato la sua regia, la fotografia, la recitazione e la sceneggiatura. Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 40 milioni di dollari in tutto il mondo.
Saint Maud (2019)
Santa Maud è un film horror psicologico britannico del 2019 scritto e diretto da Rose Glass al suo debutto alla regia. È interpretato da Morfydd Clark nei panni di Maud, un’infermiera cattolica devota che diventa ossessionata dal salvare l’anima della sua paziente morente, Amanda (Jennifer Ehle).
Trama
Il film si apre con Maud che pratica la rianimazione cardiopolmonare su un paziente che muore sotto la sua supervisione. È profondamente traumatizzata dall’esperienza, e questo rafforza la sua convinzione che la sua missione nella vita sia salvare le anime.
Maud viene poi assunta per prendersi cura di Amanda, una ricca e solitaria ballerina che sta morendo di cancro terminale. Amanda è una figura complessa e contraddittoria. È sia profondamente religiosa che profondamente edonista. È anche profondamente sola e isolata.
Maud è inizialmente attratta dalla vulnerabilità di Amanda, ma si ossessiona rapidamente da lei. Comincia a credere di essere stata scelta da Dio per salvare l’anima di Amanda.
Perché è un film horror da vedere:
Santa Maud è un film oscuro e disturbante che esplora temi di fede, ossessione e follia. È un film potente e indimenticabile di Rose Glass.
Il film è stato elogiato dalla critica per le sue interpretazioni, in particolare la performance di Clark nei panni di Maud, la sua regia e la sua atmosfera unica e disturbante. È stato nominato a diversi premi, tra cui il British Independent Film Award per il miglior film.
Wedding 93 (2021)
Wedding 93 è un film documentario-horror che racconta la storia di Rah, una giovane donna cambogiana che viene costretta a un matrimonio combinato nel 1993, due anni dopo la fine del regime dei Khmer rossi.
Trama
Il film inizia con il giorno del matrimonio di Rah. Lei è vestita in un tradizionale abito da sposa cambogiano e si siede in silenzio sul palco mentre il suo sposo e la sua famiglia arrivano. Rah è riluttante a portare avanti il matrimonio, ma si sente sotto pressione a farlo dalla sua famiglia e dalla sua comunità.
Dopo il matrimonio, Rah e il suo nuovo marito si trasferiscono nella sua casa. Rah è infelice nel suo nuovo matrimonio e inizia ad avere strane visioni e allucinazioni. È anche perseguitata dal ricordo del suo primo amore, che è stato ucciso durante il regime dei Khmer rossi.
Perché è un film horror da vedere assolutamente:
Wedding 93 è un film potente e disturbante che esplora i temi del trauma, del lutto e della possessione. È anche un film sulla resilienza dello spirito umano. Rah è una figura complessa e tragica, ma è anche una sopravvissuta.
Il film è stato elogiato per il suo stile di regia unico e per il suo sguardo senza paura su un oscuro capitolo della storia cambogiana. Ha vinto numerosi premi, tra cui il premio per il miglior documentario al Tribeca Film Festival.
- Il film è stato girato in Cambogia, utilizzando una combinazione di riprese documentarie e scene di finzione.
- La protagonista del film, Rah, è interpretata da una vera donna cambogiana di nome Rah.
- Il film è stato realizzato in collaborazione con la famiglia di Rah.
Analisi:
Wedding 93 è un film che esplora il trauma psicologico e le sue conseguenze. Rah è una giovane donna che ha subito un trauma significativo nella sua vita, la morte del suo primo amore durante il regime dei Khmer rossi. Questo trauma la porta a sviluppare sintomi di disturbo post-traumatico da stress (PTSD), tra cui incubi, flashback e allucinazioni.
Il matrimonio combinato di Rah è un ulteriore fattore che contribuisce al suo trauma. Rah non vuole sposarsi con l’uomo che le è stato scelto, ma si sente costretta a farlo dalla sua famiglia e dalla sua comunità. Questo conflitto interno la porta a sentirsi ancora più alienata e sola.
Wedding 93 è un film che è sia commovente che disturbante. È un film che ci ricorda la forza e la resilienza dello spirito umano, ma è anche un film che ci avverte dei pericoli del trauma e della sua eredità.
Talk to Me (2022)
Talk to Me è un film horror soprannaturale australiano diretto da Danny e Michael Philippou. I protagonisti sono Sophie Wilde, Alexandra Jensen, Joe Bird, Miranda Otto, Zoe Terakes, Chris Alosio, Marcus Johnson e Alexandria Steffensen.
Il film segue un gruppo di adolescenti che scoprono di poter contattare gli spiriti usando una misteriosa mano imbalsamata. Inizialmente, usano la mano come gioco da festa, ma quando uno di loro va troppo oltre, scatenano terrificanti forze soprannaturali.
Il film è stato distribuito in Australia il 27 luglio 2023 e uscirà in Italia il 28 settembre 2023. Ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica, con alcuni che ne hanno elogiato l’atmosfera e le spaventi, mentre altri hanno criticato la trama e i personaggi.
Perché è un film horror da vedere:
Nel complesso, Talk to Me (2022) è un film horror suspense e atmosferico con alcune spaventi efficaci. Tuttavia, non è privo di difetti, con alcuni critici che criticano la trama e i personaggi.
Ecco alcuni dettagli aggiuntivi sul film:
- Il film è stato girato a Sydney, in Australia.
- La mano imbalsamata è stata creata da artisti degli effetti speciali.
- La colonna sonora del film è stata composta dalla band australiana The Jezabels.