I film sui mostri da vedere

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I film sui mostri sono un sottogenere dei film horror e del genere di film di fantascienza che hanno sempre affascinato il pubblico, che ha sempre avuto una curiosità morbosa per le creature fantastiche e spaventose. Il sottogenere dei film sui mostri è stato molto produttivo nel corso degli anni, con molte opere che sono diventate classici e hanno ispirato molte altre.

I film sui mostri sono stati trasmessi in tutto il mondo e hanno suscitato molte emozioni, sia positive che negative. Alcuni hanno suscitato paura e orrore, mentre altri hanno suscitato risate e sorpresa. In ogni caso, i film sui mostri hanno lasciato un’impressione duratura nella mente degli spettatori e sono stati un importante fattore nella cultura popolare.

Il lato più comune di un film sui mostri è la lotta tra un gruppo umano di protagonisti e uno o più mostri, che spesso svolgono il ruolo di forza antagonista. Nel cinema giapponese, i mostri giganti conosciuti come kaiju spesso rivestono questo ruolo. Il mostro viene spesso creato da un errore dell’umanità – un esperimento fallito, gli effetti di una radiazione o la distruzione dell’habitat. Oppure il mostro viene dallo spazio esterno, è sulla Terra da molto tempo senza che nessuno lo abbia mai visto, o viene rilasciato (o risvegliato) da una sorta di prigione in cui era tenuto.

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Il mostro è solitamente un cattivo, ma può essere una metafora della continua distruzione dell’umanità; i mostri giganti dall’introduzione di The Beast from 20,000 Fathoms (1953) sono stati per un certo periodo considerati un simbolo di guerra atomica, ad esempio. Al contrario, Godzilla è iniziato in questo modo, ma col passare del tempo la sua reputazione è cresciuta diventando un’icona culturale per i giapponesi, proprio come Superman è un simbolo culturale per gli americani, con una serie di film che presentano Godzilla come una sorta di protagonista che aiuta a proteggere gli umani da altri mostri più malvagi.

I tentativi degli umani di distruggere il mostro sarebbero inizialmente l’utilizzo di una forza militare opposta – un tentativo che avrebbe antagonizzato ancora di più il mostro e dimostrato inutile (un cliché associato al genere). La serie di Godzilla ha utilizzato il concetto di un’arma super costruita da scienziati giapponesi per sopprimerlo o qualsiasi dei mostri con cui combatte. Storicamente, i mostri sono stati rappresentati utilizzando l’animazione stop motion, pupazzi o tute da creature. Al giorno d’oggi, molti film sui mostri hanno utilizzato mostri in CGI.

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Il successo commerciale dei film sui mostri è stato un fenomeno costante. Nel 2006, il film sudcoreano The Host ha coinvolto toni più politici rispetto alla maggior parte del suo genere. Cloverfield del 2008, una storia in linea con i classici film sui mostri, si concentra interamente sulla prospettiva e le reazioni del cast umano e viene considerato da alcuni un’analisi metaforica del terrorismo e degli attacchi dell’11 settembre. L’anno seguente è stato rilasciato The Water Horse: Legend of the Deep, in cui il leggendario mostro di Loch Ness viene rappresentato come una creatura giocosa minacciata dall’eccessiva aggressività degli umani. Monsters, premiato con il British Independent Film Award, ha presentato la storia di un’epidemia di mostri dalla prospettiva degli umani colpiti, in modo simile a Cloverfield. 

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In questo articolo, esploreremo il sottogenere dei film sui mostri e vedremo alcune delle più famose e influenti pellicole di questo tipo. Ecco una lista di film sui mostri ordinati per anno di uscita:

King Kong (1933)

King Kong è un film d’avventura e fantascienza del 1933, diretto da Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack. È considerato un classico del cinema e uno dei film più iconici della storia del cinema.

La trama del film segue un regista di documentari, Carl Denham, che si imbarca su una nave con la sua troupe e l’attrice Ann Darrow per recarsi sull’isola misteriosa di Skull Island, dove cerca di filmare una creatura leggendaria: un gorilla gigante chiamato Kong. Dopo aver catturato Kong, la troupe torna a New York per esibirlo in uno spettacolo, ma il gorilla si libera e si mette a seminare il caos nella città, prima di essere ucciso dalla polizia.

King Kong è stato un film all’avanguardia per l’epoca, grazie alla tecnica di stop-motion utilizzata per animare il gorilla e le altre creature dell’isola. Il film è stato anche notevole per le sue scene d’azione spettacolari, tra cui l’attacco di Kong alla città di New York.

Il film è diventato un successo immediato al botteghino, e ha influenzato numerosi altri film e opere di cultura popolare nel corso degli anni. Ha anche ispirato diversi remake e sequel, tra cui il più recente è stato il film del 2017 “Kong: Skull Island”. Tuttavia, il film originale del 1933 rimane un classico senza tempo del cinema.

Frankenstein (1931)

Il film Frankenstein del 1931 è un classico del genere horror e uno dei primi film sui mostri ad essere prodotto dalla Universal Studios. Diretto da James Whale, il film è ispirato al celebre romanzo di Mary Shelley “Frankenstein o il moderno Prometeo”, pubblicato nel 1818.

La trama del film segue il dottor Henry Frankenstein (interpretato da Colin Clive), uno scienziato ossessionato dall’idea di creare la vita artificiale. Dopo aver raccolto parti di cadaveri umani, Frankenstein costruisce un corpo artificiale e lo porta alla vita con una scarica elettrica. Ma il mostro che ha creato (interpretato da Boris Karloff) è un essere deforme e malvagio, che terrorizza la comunità locale.

Il film è noto per le sue spaventose scene di tensione e violenza, ma anche per il modo in cui esplora temi profondi come la natura umana, la responsabilità morale e la solitudine. L’interpretazione di Boris Karloff nel ruolo del mostro è stata particolarmente acclamata, e il suo costume e il trucco del viso sono diventati iconici.

Frankenstein ha avuto un grande impatto sulla cultura popolare, e il personaggio del mostro è diventato un archetipo del genere horror. Il film ha anche generato numerose sequenze e remake, ma l’originale del 1931 resta uno dei capolavori del cinema horror.

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L’isola degli uomini pesce (1942)

L’isola degli uomini pesce è un film sui mostri italiano del 1942 diretto da Roberto Bianchi Montero. La trama del film segue le vicende di un gruppo di naufraghi che finiscono su un’isola tropicale abitata da una tribù di uomini-pesce, una creatura leggendaria che vive nelle acque intorno all’isola.

Il film è stato uno dei primi a rappresentare questo tipo di creature fantastiche al cinema, e ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare dell’epoca. Il regista ha utilizzato una serie di tecniche innovative per creare l’effetto degli uomini-pesce, tra cui l’uso di costumi speciali e effetti visivi.

Il film è stato accolto con un grande successo di pubblico al suo tempo, ma ha anche attirato alcune critiche per la sua rappresentazione dei popoli indigeni e per la sua visione romantica del colonialismo. Tuttavia, resta un film importante nella storia del cinema italiano, nonché un’opera di riferimento per il genere avventuroso e fantastico.

È stato inoltre oggetto di un remake nel 1979, diretto da Sergio Martino, con il titolo “L’isola degli uomini pesce” che ha ottenuto anche un discreto successo commerciale.

The Beast from 20,000 Fathoms (1953)

È un film sui mostri del 1953 diretto da Eugène Lourié. Il film narra la storia di una creatura preistorica che si risveglia a seguito di un’esplosione nucleare e inizia a distruggere la città di New York. Il film è considerato uno dei primi film sui mostri del genere kaiju e ha ispirato molti altri film simili in seguito. È stato anche il primo film a utilizzare gli effetti speciali di Ray Harryhausen, che sono stati molto influenti per la fantascienza e il cinema di mostri.

La trama di “The Beast from 20,000 Fathoms” segue un paleontologo che scopre una creatura preistorica ancora viva dopo essere stata svegliata da un’esplosione nucleare. La creatura, una lucertola gigante nota come Rhedosaurus, comincia a distruggere la città di New York e la popolazione cerca di trovare un modo per fermarlo. Il protagonista lavora con il suo ex mentore, un esperto di armi nucleari, per trovare un modo per uccidere la creatura prima che causi ulteriori danni.

Il mostro della laguna nera (1954)

È un film sui mostri del 1954 diretto da Jack Arnold e prodotto dalla Universal Pictures. Il film racconta la storia di un gruppo di scienziati che scoprono un mostro nella giungla amazzonica: una creatura umanoide anfibia che vive nelle acque della laguna nera.

La creatura, che si innamora di una donna del gruppo di esploratori, viene catturata e portata in una struttura scientifica per ulteriori studi. Tuttavia, la creatura riesce a fuggire e a cercare vendetta contro coloro che l’hanno catturata.

Il film è diventato un classico del genere mostri della Universal, ed è stato uno dei primi film ad essere girato in 3D. La creatura, interpretata dall’attore Ben Chapman, è diventata un’icona del cinema, con il suo design distintivo e la sua natura mostruosa, ma al contempo vulnerabile.

Il film ha avuto anche un impatto culturale duraturo, influenzando molti altri film, libri e persino la cultura popolare. La creatura è apparsa in numerose sequenze e remake, come “Revenge of the Creature” del 1955 e “The Creature Walks Among Us” del 1956.

In sintesi, “Creature from the Black Lagoon” è un film classico del genere mostri che ha influenzato molti altri film e la cultura popolare. Con la sua creatura iconica e la sua storia intrigante, il film è diventato una pietra miliare nella storia del cinema.

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Godzilla (1954)

Il film “Godzilla” è un classico della cinematografia giapponese ed è stato diretto da Ishirō Honda e prodotto dalla Toho Company. Il film è stato distribuito nel 1954 in Giappone ed è stato il primo della serie di film di Godzilla, che sarebbe diventata una delle più famose e longeve serie di film sui mostri della storia del cinema.

La trama del film ruota intorno alla comparsa di una creatura gigante che viene chiamata “Godzilla”. La creatura viene svegliata dall’attività nucleare dell’uomo e comincia a distruggere Tokyo. Un gruppo di scienziati cerca di trovare un modo per fermare Godzilla prima che distrugga la città intera.

Il film è stato realizzato in bianco e nero ed è noto per la sua atmosfera cupa e drammatica. Il mostro Godzilla è stato interpretato da un costume indossato da un attore in un set di miniature, ed è diventato un’icona del cinema di mostri giapponese.

Il film è stato un grande successo al botteghino e ha spinto la Toho Company a produrre una serie di film su Godzilla. Il film ha anche avuto un impatto culturale significativo, sia in Giappone che a livello internazionale, diventando un simbolo dell’orrore nucleare e della distruzione provocata dall’uomo.

Inoltre, il film è stato considerato una metafora per gli effetti distruttivi delle armi nucleari, ed è stato interpretato come una critica alle attività nucleari degli Stati Uniti in Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gorgo (1961)

“Gorgo” è un film di fantascienza del 1961, diretto da Eugène Lourié. La trama segue un gruppo di marinai che scoprono un mostro gigante, simile a un dinosauro, nelle acque dell’Irlanda. La creatura viene catturata e portata a Londra, dove viene esposta al pubblico come una curiosità. Tuttavia, la madre del mostro emerge dalle profondità dell’oceano per cercare di recuperare il suo piccolo, scatenando il caos sulla città.

Il film è stato realizzato in stile Kaiju, il genere giapponese dei mostri giganti, che era popolare all’epoca. La creatura, Gorgo, è stata creata attraverso l’uso di effetti speciali che mescolano il costume di un attore con animatronica e stop-motion.

“Gorgo” è stato un successo commerciale, in particolare nel Regno Unito, dove è stato girato. Ha ricevuto recensioni miste dalla critica, con alcuni elogiando gli effetti speciali e l’azione, mentre altri lo hanno criticato per la sua mancanza di originalità e la trama scontata.

Nonostante ciò, il film è rimasto popolare tra i fan di Kaiju e ha influenzato successivi film simili come “Godzilla” e “King Kong”. È anche diventato un film di culto tra gli appassionati di fantascienza e gli amanti dei film d’epoca.

Mosura (1961)

È un film sui mostri giapponese del 1961, diretto da Ishirō Honda e prodotto dalla Toho Company. Il film fa parte del genere kaiju, che si concentra sui mostri giganti che combattono tra loro.

La trama del film segue un gruppo di esploratori che viaggiano su un’isola sperduta per cercare due donne rapite da una tribù indigena. Qui scoprono l’esistenza di una gigantesca farfalla mutante chiamata Mothra, venerata dalla tribù come una dea. Tuttavia, quando gli esploratori tentano di portare via le donne, vengono attaccati dai soldati del paese di Mothra, il regno di Infant Island, che ha dichiarato che Mothra è di loro proprietà.

Mothra viene quindi inviata a Tokyo come mezzo di scambio per le donne rapite, ma quando gli scienziati scoprono che la farfalla è in realtà l’ultima sopravvissuta della sua specie, tentano di prenderla per studiarla. Ciò porta a una serie di scontri tra Mothra e l’esercito giapponese, prima che la farfalla torni a casa sana e salva.

Il film è noto per la sua sceneggiatura avvincente e per gli effetti speciali innovativi per l’epoca. In particolare, la rappresentazione di Mothra è stata elogiata per la sua bellezza e la sua grana inusuale rispetto agli altri mostri del genere. Il film è stato seguito da numerose altre pellicole che hanno visto la farfalla gigante come protagonista, come “Mothra vs. Godzilla” e “Godzilla and Mothra: The Battle for Earth”.

Matango il mostro (1963)

È un film sui mostri giapponese del 1963 diretto da Ishirō Honda, famoso regista di film di kaiju come Godzilla. Il film è basato sul racconto “The Voice in the Night” di William Hope Hodgson.

La trama del film segue un gruppo di sette persone che naufragano su un’isola deserta, dove scoprono un fungo gigante che divora ogni cosa sulla sua strada. I sopravvissuti cercano di sopravvivere tra la vegetazione dell’isola, ma presto scoprono che i funghi che crescono sull’isola hanno un effetto strano sulle loro menti e sui loro corpi.

Il film è un’opera di fantascienza horror che esplora i temi della sopravvivenza, dell’isolamento e della disperazione. Matango è stato un film innovativo per l’epoca, grazie all’uso di effetti speciali e di trucco avanzati che hanno permesso di creare creature fantastiche e mostruose.

Il film ha ricevuto un’accoglienza critica mista al momento della sua uscita, ma nel corso degli anni è diventato un cult movie apprezzato dai fan del genere. La colonna sonora del film, composta da Sadao Bekku, è considerata una delle migliori della filmografia di Honda.

Matango è un film interessante per gli appassionati del cinema di fantascienza e horror degli anni ’60, che offre una visione originale sui temi della sopravvivenza e dell’isolamento umano.

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La maledizione della mosca (1965)

È un film sui mostri britannico del 1965, diretto da Don Sharp e prodotto dalla Hammer Film Productions. È il terzo e ultimo film della serie di film sulla mosca della Hammer, ma a differenza dei primi due film che si concentravano sui pericoli della teletrasportazione, questo film presenta una nuova trama e personaggi.

La trama del film segue la storia della famiglia Delambre, un clan che ha ereditato l’incarico di portare avanti gli esperimenti di teletrasportazione del padre André. In questo terzo film, il nipote del dottor Delambre, Martin, scopre che suo padre Henri ha sviluppato un dispositivo di teletrasporto umano che trasforma le persone in mosche giganti e mutanti. Martin e la sua nuova moglie Patricia cercano di aiutare Henri a trovare una cura per la sua malattia genetica, ma la situazione degenera quando l’instabile Henri inizia a teletrasportare chiunque incontri nel tentativo di salvare se stesso.

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti al momento della sua uscita, ma ha guadagnato un seguito di culto tra gli appassionati del genere horror. Curse of the Fly è noto per la sua trama stravagante, l’atmosfera gotica tipica dei film della Hammer e per gli effetti speciali della mosca gigante. Il film è noto per la sua trama stravagante e gli effetti speciali distintivi.

King Kong – Il gigante della foresta (1967)

È un remake del famoso film del 1933, diretto da John Guillermin e prodotto da Dino De Laurentiis nel 1967.

La trama del film segue la storia di una spedizione scientifica che parte alla ricerca di una leggendaria creatura gigante sulla misteriosa isola di Mondo. La spedizione è guidata dal dottor Carl Denham (interpretato da John Guillermin) e comprende anche l’antropologa Donna (interpretata da Ingrid Pitt) e il fotografo Jack (interpretato da Jeff Bridges). Una volta arrivati sull’isola, la squadra scopre che il gigantesco Kong è vero e che vive tra le caverne dell’isola.

Kong è una creatura gigantesca, una sorta di scimmia dalle dimensioni enormi, che si innamora di Donna e la rapisce portandola con sé nella sua dimora tra le caverne. Jack e il resto della squadra cercano di salvarla, ma vengono ostacolati dalle creature pericolose che popolano l’isola, tra cui un serpente gigante.

Il film è stato molto apprezzato per gli effetti speciali innovativi per l’epoca, che hanno permesso di creare un’immagine convincente del gigante Kong. La colonna sonora del film, composta da John Barry, è stata anche lodata come una delle migliori del suo tempo.

In generale, il film è stato un successo commerciale, anche se non ha raggiunto la stessa fama del suo predecessore del 1933. Nonostante ciò, il film ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare e ha ispirato numerosi remake e spin-off nel corso degli anni.

La casa che grondava sangue (1971)

È un film sui mostri britannico del 1971 diretto da Peter Duffell e scritto da Robert Bloch. È un horror antologico composto da quattro segmenti, ciascuno dei quali racconta una storia diversa, tutte ambientate nella stessa casa.

Il primo segmento, intitolato “Method for Murder”, segue un autore di gialli che si trasferisce nella casa per trovare ispirazione per il suo prossimo romanzo. Tuttavia, le linee tra finzione e realtà iniziano a confondersi quando il personaggio che sta scrivendo sembra prendere vita propria.

Il secondo segmento, intitolato “Waxworks”, segue un uomo che visita un museo delle cere e si innamora di una statua di cera di una donna. Tuttavia, quando incontra la donna vera, scopre che lei è la figlia del proprietario del museo e che ha un terribile segreto di famiglia.

Il terzo segmento, intitolato “Sweets to the Sweet”, segue un padre preoccupato per sua figlia che sembra avere una strana attrazione per il macabro e il soprannaturale. Mentre cerca di proteggere sua figlia, scopre che potrebbe essere stata influenzata dalla loro governante, una donna sospetta e poco raccomandabile.

Infine, il quarto segmento, intitolato “The Cloak”, segue un attore che interpreta un vampiro in un film e che acquista un mantello per migliorare la sua interpretazione. Tuttavia, scopre che il mantello è in realtà incantato e che ha poteri reali di vampirismo.

È un film ben realizzato e spaventoso che ha guadagnato un seguito di culto tra gli amanti dell’horror. La combinazione di storie diverse ambientate nella stessa casa crea una sensazione di continuità che rende il film ancora più inquietante. Inoltre, il cast stellare, che include attori come Christopher Lee, Peter Cushing e Denholm Elliott, contribuisce ad elevare il film a un livello superiore.

La maledizione di Frankenstein (1972)

È un film sui mostri britannico del 1972, diretto da Terence Fisher e prodotto dalla Hammer Film Productions. Il film è il terzo della serie di film di Frankenstein prodotti dalla Hammer e presenta Peter Cushing nel ruolo di Victor Frankenstein.

La trama segue la storia di Victor Frankenstein, un genio scientifico che ha creato un mostro attraverso la rianimazione di tessuti morti. Dopo che il mostro è scappato, Frankenstein è costretto a nascondersi, ma viene successivamente accusato dell’omicidio di una giovane ragazza. Nel frattempo, Frankenstein cerca di riprodurre l’esperimento, questa volta con un cervello umano, ma il suo assistente, un giovane medico, si ribella alle sue pratiche inumane.

Il film è noto per il suo stile gotico e le sue atmosfere cupe, che sono diventate un marchio di fabbrica dei film della Hammer. La recitazione di Peter Cushing, che interpreta un Victor Frankenstein freddo e calcolatore, è stata lodata dalla critica.

In generale, La maledizione di Frankenstein è considerato uno dei migliori film della serie di Frankenstein prodotti dalla Hammer, grazie alla sua trama avvincente, la regia solida di Terence Fisher e la recitazione di Peter Cushing. Il film è stato un grande successo commerciale al momento della sua uscita e ha contribuito a consolidare la reputazione della Hammer come produttore di film horror di alta qualità.

Alligator (1980)

“Alligator” è un film sui mostri del 1980, diretto da Lewis Teague e scritto da John Sayles. Il film segue la storia di una giovane alligatrice che viene liberata nel sistema fognario di Chicago e diventa un enorme e aggressivo animale dopo essere stata esposta a prodotti chimici illegali.

Il film inizia con una scena in cui un uomo getta un cucciolo di alligatore nel water del suo bagno dopo averlo portato illegalmente in America come animale domestico. Il cucciolo sopravvive all’espulsione dal water e cresce nel sistema fognario di Chicago, nutrendosi di animali morti e dei prodotti chimici che contengono sostanze radioattive illegali.

La storia prende piede quando un corpo dilaniato viene trovato in una delle fogne della città, suscitando l’interesse dell’investigatore David Madison (interpretato da Robert Forster), che inizia a indagare sull’accaduto. Insieme alla biologa Marisa Kendall (interpretata da Robin Riker), Madison scopre che la responsabile degli attacchi mortali è un’enorme alligatrice, che è cresciuta a dimensioni gigantesche.

Il film è noto per la sua trama bizzarra e per la sua violenza grafica, ma anche per l’umorismo nero che permea molte delle sue scene. La pellicola è stata accolta positivamente dalla critica e dal pubblico, diventando un cult movie nel corso degli anni.

È un film divertente e spaventoso sui mostri giganti, che ha saputo combinare con successo l’horror con l’umorismo nero. 

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L’ululato (1981)

È un film horror del 1981 diretto da Joe Dante e prodotto da Roger Corman. Il film è basato sull’omonimo romanzo di Gary Brandner.

La trama segue la giornalista televisiva Karen White (interpretata da Dee Wallace), che, dopo essere stata attaccata da un serial killer, viene inviata in una clinica psichiatrica per riprendersi dall’evento traumatico. Qui incontra il dottor George Waggner (interpretato da Patrick Macnee), che gestisce una comunità isolata di lupi mannari. Quando Karen inizia a indagare sulla comunità, scopre un oscuro segreto che la porta a una lotta per la sopravvivenza contro i lupi mannari.

Il film è stato un successo commerciale e ha ricevuto recensioni positive dalla critica. È noto per le sue innovazioni nella trucco degli effetti speciali di Rick Baker, che ha creato delle trasformazioni credibili dei personaggi in lupi mannari. Inoltre, il film è stato uno dei primi a rappresentare i lupi mannari come creature con un lato più umano e meno bestiale.

Il film è diventato un cult movie e ha dato origine a numerose sequenze e adattamenti in altri media.

La cosa (1982)

È un film horror/sci-fi del 1982 diretto da John Carpenter. Il film è un remake dell’omonimo film del 1951 “The Thing from Another World”, ma a differenza del suo predecessore, il remake è stato accolto molto positivamente dalla critica e dal pubblico.

Il film segue un gruppo di ricercatori in Antartide che scoprono una creatura aliena che può assumere la forma di qualsiasi essere vivente. Quando la creatura inizia a uccidere i membri del gruppo uno per uno, la paranoia e la diffidenza iniziano a diffondersi tra i sopravvissuti.

Il film è noto per i suoi effetti speciali innovativi e terrificanti, creati dal maestro degli effetti speciali Rob Bottin, che includevano creature deformate e mutanti che si tramutavano sotto gli occhi degli spettatori. Il cast è formato da attori come Kurt Russell, Wilford Brimley e Keith David, tutti bravi a dare vita ai loro personaggi tormentati e paranoici.

Il film è stato criticato al momento della sua uscita per la sua violenza e per la sua natura sgradevole, ma è diventato un cult movie negli anni successivi. Il film è stato lodato per la sua atmosfera claustrofobica e per la sua rappresentazione dell’alienazione e della diffidenza tra gli esseri umani in situazioni estreme.

Il ritorno di Godzilla (1984)

È un film sui mostri giapponese del 1984 diretto da Koji Hashimoto e prodotto dalla Toho. Il film segna il ritorno del personaggio di Godzilla dopo una pausa di nove anni dal film “Terror of Mechagodzilla” del 1975.

La trama del film inizia con il ritrovamento di un battello giapponese distrutto vicino all’isola di Ogasawara. Le autorità scoprono che l’isola è stata colpita da un terremoto e quando inviano un elicottero per esaminare la zona, Godzilla risorge dalle profondità del mare e comincia a distruggere Tokyo.

Il governo giapponese cerca di trovare un modo per sconfiggere la creatura e cerca di collaborare con gli Stati Uniti, ma alla fine è un giornalista, Goro Maki, che scopre la chiave per fermare Godzilla. Maki rivela che Godzilla si nutre di energia nucleare, quindi il governo giapponese escogita un piano per attirare la creatura in una trappola nucleare.

È stato il primo film della serie di Godzilla ad essere prodotto dopo un’assenza di nove anni. Il film ha reintrodotta Godzilla come una minaccia distruttiva, piuttosto che come un eroe che combatte contro altri mostri come nei film precedenti. Il film è stato anche notevole per l’uso di effetti speciali avanzati per l’epoca, come l’uso di miniature e animatronica.

Il film ha ricevuto una versione americana con alcuni cambiamenti nella colonna sonora e l’aggiunta di alcune scene e dialoghi girati con attori americani. Nonostante il successo di critica del film in Giappone, la versione americana ha ricevuto recensioni negative da parte dei critici. 

Gremlins (1984)

“Gremlins” è un film sui mostri del 1984 diretto da Joe Dante e prodotto da Steven Spielberg. La trama del film segue un giovane uomo di nome Billy Peltzer (interpretato da Zach Galligan) che riceve in regalo per Natale un misterioso animale domestico chiamato Gizmo. Tuttavia, Billy non sa che Gizmo ha alcune regole rigide che devono essere rispettate per evitare che si moltiplichi in creature malvagie chiamate Gremlins.

Quando le regole vengono infrante, i Gremlins prendono il controllo della città e seminano il caos e la distruzione. Billy e la sua ragazza Kate (interpretata da Phoebe Cates) si uniscono a Gizmo per sconfiggere i Gremlins e salvare la città.

“Gremlins” è diventato famoso per la sua miscela di elementi horror e commedia, nonché per l’aspetto e il comportamento dei Gremlins stessi, che sono stati creati usando una combinazione di animatronica e effetti speciali. Il film ha anche avuto un enorme impatto culturale, portando alla creazione di una linea di giocattoli, un cartone animato, un sequel e una serie televisiva.

In sintesi, “Gremlins” è un classico del cinema degli anni ’80 che ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare. La sua combinazione di orrore, commedia e personaggi indimenticabili lo ha reso un film amato da molte generazioni di spettatori.

La cosa degli abissi (1989)

È un film sui mostri degli abissi del 1989 diretto da James Cameron e interpretato da Ed Harris, Mary Elizabeth Mastrantonio e Michael Biehn.

La trama del film segue un team di perforatori petroliferi in mare aperto che, in seguito ad un incidente, si ritrova coinvolto in un misterioso evento subacqueo. Il team viene ingaggiato per recuperare un sottomarino che si è schiantato nelle profondità dell’oceano. Durante la missione, il team scopre una forma di vita sconosciuta e altamente avanzata, ma anche pericolosa, che li costringerà a lottare per la sopravvivenza.

 Si tratta di un film innovativo per l’epoca, in quanto utilizza effetti speciali all’avanguardia per creare gli ambienti sottomarini e le creature aliene. In particolare, il film è noto per la creazione del personaggio di “Bud”, un sofisticato robot subacqueo in grado di interagire con gli esseri umani. Il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti per gli effetti speciali, tra cui un premio Oscar.

Il film è stato anche oggetto di controversie per la sua lunghezza, poiché la versione originale dura circa 171 minuti, mentre la versione distribuita nei cinema era stata accorciata a 140 minuti. In seguito, è stata pubblicata una versione estesa del film, denominata “The Abyss Special Edition”, che include diversi minuti di scene inedite.

Il film è considerato un classico della fantascienza e ha influenzato numerosi film del genere successivi. Il film ha inoltre contribuito a portare l’attenzione sulle questioni ambientali legate all’inquinamento degli oceani.

Tremors (1990)

Tremors è un film del 1990 diretto da Ron Underwood e interpretato da Kevin Bacon, Fred Ward e Finn Carter.

La trama del film segue due lavoratori, Valentine McKee (Bacon) e Earl Bassett (Ward), che vivono in un piccolo paese del deserto del Nevada chiamato Perfection. La loro routine quotidiana viene interrotta quando iniziano a verificarsi strani fenomeni, come la scomparsa di alcune persone e la presenza di creature sotterranee che attaccano gli abitanti del paese.

I due protagonisti scoprono presto che queste creature sono dei vermi giganti, noti come Graboid, che si muovono sotto la superficie del terreno e che sono in grado di individuare le loro prede grazie alle vibrazioni che emettono. McKee e Bassett cercano quindi di trovare un modo per sconfiggere questi mostri e salvare la comunità di Perfection.

Il film ha ottenuto un discreto successo di critica e di pubblico, grazie soprattutto alla sua trama originale e alla buona dose di umorismo e azione. È diventato nel corso degli anni un cult movie, tanto che ha dato il via ad una serie di sequel e di prequel, così come ad una serie televisiva.

Cloverfield (2008)

Cloverfield è un film sui mostri del 2008 diretto da Matt Reeves e prodotto da J.J. Abrams. Il film è stato presentato come un falso documentario che mostra un attacco alieno sulla città di New York dal punto di vista di un gruppo di amici.

La trama del film segue un giovane uomo di nome Rob che, durante una festa di addio al celibato, viene improvvisamente attaccato da un enorme mostro che emerge dall’oceano. Insieme ad un gruppo di amici, tra cui la sua ex-ragazza Beth, Rob cerca di sopravvivere mentre la città viene distrutta dal mostro e dalle sue creature parassite.

Il film è stato girato con una telecamera a mano per creare un effetto di realismo e di immediata vicinanza all’azione. Il fatto che gran parte del film sia girato con questa tecnica rende l’esperienza di visione molto coinvolgente e intensa.

Cloverfield è stato un successo commerciale e di critica, e ha lanciato la carriera di alcuni dei suoi protagonisti. Il film è stato anche apprezzato per la sua capacità di creare un’atmosfera di suspense e di tensione, mantenendo lo spettatore sul bordo della sedia fino alla fine.

Pacific Rim (2013)

Pacific Rim è un film sui mostri del 2013 diretto da Guillermo del Toro. La trama del film si svolge in un futuro prossimo in cui il mondo viene minacciato da creature giganti chiamate Kaiju, che emergono dall’oceano Pacifico attraverso un portale interdimensionale. Per combattere queste creature, le nazioni del mondo si uniscono per creare Jaeger, grandi robot controllati da due piloti collegati neuralmente.

Il protagonista del film è Raleigh Becket, un pilota Jaeger che ha abbandonato la sua carriera dopo la morte del suo copilota e fratello, durante una battaglia contro un Kaiju. Tuttavia, Raleigh viene richiamato in servizio quando la situazione diventa critica e il programma Jaeger è sull’orlo della chiusura.

Raleigh si unisce alla pilota Mako Mori e al suo mentore, il misterioso Stacker Pentecost, per combattere il crescente numero di Kaiju che minacciano il mondo. Nel corso del film, i protagonisti scoprono che la minaccia dei Kaiju è molto più grande di quanto pensassero, e devono affrontare sfide sempre maggiori per salvare l’umanità.

Pacific Rim è stato apprezzato dai critici per gli effetti speciali impressionanti, le scene di azione coinvolgenti e la colonna sonora epica. Ha ricevuto anche un sequel nel 2018, intitolato Pacific Rim – La rivolta.

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Fabio Del Greco