24 film horror basati su storie vere da vedere

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Tra i migliori film da vedere che tutta la lunga, complessa e appassionante storia del cinema ci offre ce ne sono alcuni basati su fatti realmente accaduti. Quando tutto ciò che desideriamo fare è guardare un film horror, ci sono serate adatte.

Tuttavia ciò che rende più spaventosi i film horror basati su storie vere è sapere che si basano su fatti realmente accaduti. Riconoscere che qualcuno ha davvero sperimentato quell’orrore nella realtà è qualcosa che spaventa davvero.

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i film horror sono molto più spaventosi quando sono basati su una storia reale perché rifletti sul fatto che questo può succedere a te nella vita quotidiana. Alla fine, ci sono molti eventi della vita reale che possono produrre un film horror. Di seguito una lista di film horror basati su storie vere che devi assolutamente vedere.

Film horror basati su storie vere anni ’60

Psycho (1960)

Psycho (1960) è un film horror psicologico americano scritto e diretto da Alfred Hitchcock. Anthony Perkins interpreta Norman Bates, un disturbato gestore di un motel che diventa un serial killer.

Il film è stato un successo di critica e commerciale, ed è considerato uno dei più grandi film horror mai realizzati. È lodato per la sua atmosfera suspense, la sua violenza scioccante e la performance di Perkins nei panni di Norman Bates.

Trama

Marion Crane (Janet Leigh) ruba 40.000 dollari dal suo datore di lavoro e fugge in California. Si ferma al Bates Motel, dove viene registrata da Norman Bates. Marion si rende presto conto che Norman è un individuo disturbato, e rimane intrappolata nel motel.

Accoglienza critica

Psycho ha ricevuto un plauso dalla critica alla sua uscita. Bosley Crowther del The New York Times ha scritto che il film era “un capolavoro del macabro”. Roger Ebert ha dato al film quattro stelle su quattro, scrivendo che è “un classico del cinema thriller”.

Incassi

Psycho è stato un successo al botteghino, incassando oltre 40 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 800.000 dollari. È considerato uno dei film horror più redditizi di tutti i tempi.

Questo film horror è basato su una storia vera di Ed Gein e dagli omicidi nel Wisconsin. Ci sono stati diversi seguiti di questo capolavoro della storia del cinema diretto da Alfred Hitchcock.

Gein si occupava delle faccende domestiche nel suo ranch. Ha sbarrato gli spazi utilizzati da sua madre, costituiti dal negozio al piano di sopra, dal negozio al piano di sotto e dallo spazio abitativo, lasciandoli puliti. Mentre il resto della casa è diventato progressivamente ripugnante, questi spazi hanno continuato a essere eccellenti.

Gein visse in seguito in una piccola stanza accanto alla cucina. In quel momento divenne curioso di leggere le pubblicazioni pulp e i racconti di viaggio, specialmente quelli che coinvolgevano cannibali o crimini nazisti.

Gein era un tuttofare e ottenne un aiuto per il ranch dal governo federale a partire dal 1951. Aiutava periodicamente la squadra stradale della comunità e anche il personale di trebbiatura dei raccolti nel luogo. 

Gli uccelli (1963)

Gli uccelli (1963) è un film horror psicologico americano scritto e diretto da Alfred Hitchcock. Tippi Hedren interpreta Melanie Daniels, una donna che si innamora di un avvocato di San Francisco, Mitch Brenner. Quando Melanie visita la fattoria della famiglia Brenner a Bodega Bay, in California, gli uccelli iniziano a comportarsi in modo aggressivo e inizia una serie di attacchi mortali.

Trama

Melanie Daniels (Tippi Hedren), una ricca ereditiera, incontra Mitch Brenner (Rod Taylor), un avvocato di San Francisco, in un negozio di animali. Mitch è affascinato da Melanie e la invita a una festa di compleanno per la sua sorellastra minore, Cathy. Melanie accetta e si reca a Bodega Bay, dove si trova la fattoria dei Brenner.

Quando Melanie arriva a Bodega Bay, gli uccelli iniziano a comportarsi in modo strano. Un gabbiano attacca Melanie e le becca il collo. Melanie pensa che sia stato solo un incidente, ma gli uccelli iniziano presto a comportarsi in modo sempre più aggressivo.

Gli uccelli attaccano le persone, le macchine e persino le case. Melanie e Mitch si rifugiano nella fattoria Brenner, ma gli uccelli li circondano e li attaccano. Melanie e Mitch riescono a fuggire dalla fattoria e si rifugiano in città.

L’attacco degli uccelli si diffonde a tutta Bodega Bay. Gli uccelli attaccano la città e uccidono molte persone. Melanie e Mitch si riuniscono con Cathy e sua madre e si rifugiano in una chiesa.

Gli uccelli alla fine cessano di attaccare e Melanie, Mitch, Cathy e sua madre riescono a fuggire da Bodega Bay.

Accoglienza critica

Gli uccelli ha ricevuto recensioni positive dalla critica. Il film è stato elogiato per la sua atmosfera suspenseful, i suoi effetti speciali innovativi e la performance di Tippi Hedren.

Incassi

Gli uccelli è stato un successo al botteghino, incassando oltre $11 milioni in tutto il mondo con un budget di $2 milioni. È considerato uno dei film horror più iconici di tutti i tempi.

Il film cult di Alfred Hitchcoc è basato sul racconto di Daphne Du Maurier, ma il film è basato su una storia vera, quando i residenti a Capitola, in California, si sono svegliati in una scena uscita direttamente da un film dell’orrore. All’epoca era un mistero completo, ma gli scienziati ora credono che l’acido domoico e le sue neurotossine fossero la causa del comportamento bizzarro degli uccelli.

Film horror basati su storie vere anni ’70

Non aprite quella porta (1974)

Non aprite quella porta (1974) è un film horror slasher americano diretto da Tobe Hooper. Il film è interpretato da Marilyn Burns, Gunnar Hansen, Allen Danziger e William Vail. Il film racconta la storia di cinque amici che viaggiano in Texas per un fine settimana di divertimento e relax. Tuttavia, presto si ritrovano intrappolati nelle grinfie di una famiglia di psicopatici cannibali.

Trama

Cinque amici – Sally Hardesty (Marilyn Burns), suo fratello Franklin (Paul A. Partain), il suo fidanzato Jerry (Allen Danziger), la sua amica Pam (Teri McMinn) e il suo fidanzato Kirk (William Vail) – stanno guidando per visitare la tomba del nonno di Sally. Lungo la strada, prendono un autostoppista di nome Leatherface (Gunnar Hansen), che in realtà è un membro di una famiglia di psicopatici cannibali.

Leatherface uccide Kirk con una motosega, e gli altri quattro amici fuggono. Vengono infine catturati dal resto della famiglia, che procede a torturarli e ucciderli. Sally è l’unica sopravvissuta, e riesce a fuggire dalla casa della famiglia.

Accoglienza critica

Non aprite quella porta ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica al momento dell’uscita. Alcuni critici hanno elogiato l’atmosfera suspense del film e la sua violenza grafica, mentre altri lo hanno criticato per essere troppo violento e sfruttatore.

Incassi

Non aprite quella porta è stato un successo commerciale, incassando oltre 30 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 140.000 dollari. È considerato uno dei film horror più influenti di tutti i tempi.

Questo film è liberamente basato sul famoso serial americano Ed Gein, lo stesso che ha ispirato il film Psycho, che aveva 9 maschere di pelle umana nella sua proprietà al momento della sua cattura.

Edward Theodore Gein, chiamato anche il macellaio di Plainfield, ha commesso i suoi delitti nella sua città natale di Plainfield, nel Wisconsin. I fatti divennero famosi nel 1957 dopo che le autorità scoprirono che aveva riesumato resti dai cimiteri del quartiere e ricavato ricordi dalle loro ossa e dalla loro pelle.

Gein ha anche ammesso di aver ucciso 2 donne: la proprietaria di un pub Mary Hogan nel 1954 e il negoziante di attrezzature Bernice Worden nel 1957.

La città che aveva paura (1976)

La città che aveva paura (1976) è un film horror statunitense diretto da Charles B. Pierce. Il film è interpretato da Ben Johnson, Andrew Prine, Dawn Wells, Jimmy Clem. Il film racconta la storia di un misterioso assassino che terrorizza la città di Texarkana nel 1946.

Trama

Il film è ambientato nel 1946 a Texarkana, una piccola città del Texas. Un misterioso assassino inizia a terrorizzare la città, uccidendo coppie che si appartano.

Il capitano di polizia J.D. Morales (Ben Johnson) è incaricato di catturare l’assassino. Morales si rivolge a un ex-poliziotto, Lou Ford (Andrew Prine), per aiutarlo nelle indagini.

Ford è un uomo tormentato dal suo passato. È stato accusato di aver ucciso la sua ragazza e il suo amico, ma è stato assolto per insufficienza di prove.

Morales e Ford iniziano a indagare sugli omicidi. Ben presto scoprono che l’assassino è uno dei loro vicini, un uomo di nome Elmer Wayne Henley (Jimmy Clem).

Henley è un giovane mentalmente instabile che è ossessionato dalla violenza. Confessa di aver commesso gli omicidi, ma afferma di essere stato aiutato da un altro uomo, uno sceriffo di nome Charlie Smith (John Howard).

Morales e Ford arrestano Henley e Smith. Henley viene condannato a morte e Smith viene imprigionato.

Accoglienza critica

La città che aveva paura ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica al momento dell’uscita. Alcuni critici hanno elogiato il film per la sua atmosfera suspense e la sua rappresentazione realistica della violenza, mentre altri lo hanno criticato per essere troppo violento e sensazionalistico.

Incassi

La città che aveva paura è stato un successo commerciale, incassando oltre 10 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 2 milioni di dollari.

Il fantasma di Texarkana è un serial killer mai identificato che ha attaccato otto persone, cinque delle quali sono morte, in un periodo di 10 settimane nella primavera del 1946 intorno alla regione dell’Arkansas e del Texas.

Gli omicidi hanno causato uno stato di panico per tutta l’estate e sono serviti da ispirazione per il film del 1976 The Town That Dreaded Sundown che è stato rifatto nel 2014. Sebbene il principale sospettato fosse il piccolo criminale Youell Swinney, l’assassino non è mai stato identificato.

The Amityville Horror (1979)

The Amityville Horror (1979) è un film horror diretto da Stuart Rosenberg e interpretato da James Brolin, Margot Kidder, Rod Steiger e Murray Hamilton. È basato sull’omonimo libro di Jay Anson, che racconta la storia della famiglia Lutz, che ha affermato di essere stata terrorizzata da fenomeni paranormali nella loro nuova casa al 112 Ocean Avenue ad Amityville, New York, nel 1975.

Il film inizia con la famiglia DeFeo, che viveva nella casa al 112 Ocean Avenue prima dei Lutz. Il 13 novembre 1974, Ronald DeFeo Jr. uccise tutta la sua famiglia nella casa, inclusi i suoi genitori e quattro fratelli.

Un anno dopo, la famiglia Lutz si trasferisce nella casa. Presto iniziano a sperimentare eventi strani e inquietanti, come sentire voci, vedere apparizioni e essere attaccati da forze invisibili. La famiglia alla fine fugge dalla casa dopo 28 giorni, sostenendo di essere perseguitata dagli spiriti della famiglia DeFeo.

Accoglienza critica

The Amityville Horror è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 86 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 4,7 milioni di dollari. Il film è stato elogiato per la sua atmosfera, il suspense e gli effetti speciali. Tuttavia, è stato anche criticato per il suo ritmo lento e la mancanza di sviluppo del personaggio.

Incassi

The Amityville Horror è stato un successo al botteghino, incassando oltre 86 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 4,7 milioni di dollari. È uno dei film horror di maggior incasso di tutti i tempi.

Nel 1974, Ronald DeFeo Jr. assassinò i suoi familiari nella loro casa a Long Island, New York. Dopo il terribile evento George, Kathy Lutz e i loro tre figli si trasferirono nella stessa casa in cui i crimini erano accaduti ma solo un mese dopo scapparono.

Essi dissero di essere terrorizzati da spiriti maligni e altri fenomeni paranormali, come sentire dei punti freddi in casa e trovare i figli Daniel e Christopher che levitano nei loro letti. Gli eventi, che da allora sono stati etichettati come una bufala, sono serviti da ispirazione per il libro e il film: The Amityville Horror.

Film horror basati su storie vere anni ’80

Mangiati vivi! (1980)

Mangiati vivi (1980) è un film horror diretto da Tobe Hooper, regista di Non aprite quella porta (1974). È interpretato da Neville Brand, Marilyn Burns e Stuart Whitman. Il film racconta la storia di un gruppo di sconosciuti che si ritrovano bloccati in un motel fatiscente gestito da un proprietario cannibale di nome Judd Crandall (Brand).

Il film inizia con una giovane donna di nome Faye (Burns) che guida attraverso il Texas. Si ferma al Starlight Motel per riposarsi, ma si rende presto conto che qualcosa non va. Il motel è fatiscente e desertico, e Judd Crandall, il proprietario, è un vecchio inquietante con un carattere violento.

Faye non è l’unica ospite del motel. C’è anche un camionista di nome Buck (Whitman) e un gruppo di motociclisti. Judd inizia a tormentare gli ospiti e, alla fine, inizia a ucciderli.

Accoglienza critica

Mangiati vivi ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica al momento dell’uscita. Alcuni critici hanno elogiato il gore e l’atmosfera del film, mentre altri lo hanno criticato per essere troppo camp e derivativo di Non aprite quella porta.

Incassi

Mangiati vivi è stato un fallimento commerciale, incassando solo 2 milioni di dollari al botteghino con un budget di 1 milione di dollari.

Questo film horror è basato sulla storia vera di Joe Ball, un uomo che ha eliminato circa 20 donne e si è anche divertito a nutrirsi di alligatori. Alcune donne scomparvero: cameriere, ex fidanzate e anche sua moglie. Quando 2 poliziotti sostitutivi della contea di Bexar dubitano di lui nel 1938, Ball estrasse una pistola dal suo registratore di cassa e si uccise con un proiettile al cuore.

Un tuttofare che ha cospirato con Ball, Clifford Wheeler, ha confessato di aver aiutato Ball a sbarazzarsi dei corpi di 2 delle donne che aveva ucciso. Wheeler li condusse ai resti di Hazel Brown e di Minnie Gotthard. 

Poltergeist (1982) 

Poltergeist (1982) è un film horror soprannaturale americano prodotto da Steven Spielberg e diretto da Tobe Hooper. Il film è interpretato da Craig T. Nelson, JoBeth Williams, Heather O’Rourke, Oliver Robins, Zelda Rubinstein e Beatrice Straight. Racconta la storia della famiglia Freeling, la cui casa di periferia viene invasa da spiriti maligni che rapiscono la loro figlia più piccola.

Il film inizia con la famiglia Freeling che si trasferisce in una nuova casa nello sviluppo abitativo di Cuesta Verde. La loro figlia più piccola, Carol Anne (O’Rourke), inizia a comunicare con gli spiriti attraverso il televisore. Gli spiriti diventano sempre più aggressivi e alla fine rapiscono Carol Anne.

I Freeling si rivolgono a un’investigatrice paranormale di nome Dr. Lesh (Rubinstein) per chiedere aiuto. La Dr. Lesh e il suo team di esperti scoprono che lo sviluppo di Cuesta Verde è stato costruito sul sito di un antico cimitero. Gli spiriti sono arrabbiati perché le loro tombe sono state disturbate e stanno cercando vendetta.

I Freeling e il team della Dr. Lesh devono lavorare insieme per salvare Carol Anne e sconfiggere gli spiriti.

Accoglienza critica

Poltergeist è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 73 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 10,7 milioni di dollari. Il film è stato elogiato per gli effetti speciali, l’atmosfera suspense e le interpretazioni.

Incassi

Poltergeist è stato un successo al botteghino, incassando oltre 73 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 10,7 milioni di dollari. È stato il quarto film con il maggior incasso del 1982.

È un film iconico nel cinema horror e gli eventi in Poltergeist sono basati su storie vere terrificanti che accaddero alla Herrmann House nel 1958. Bottiglie contenenti varie sostanze cominciarono a muoversi e scoppiare per la casa. Altri oggetti domestici sono stati lanciati attraverso la stanza senza “nessun dispositivo che avrebbe potuto spingerli”.

The Entity (1982)

The Entity (1982) è un film horror diretto da Sidney J. Furie e interpretato da Barbara Hershey nei panni di una madre single che viene violentata e tormentata da una forza invisibile. Il film è basato sul romanzo omonimo di Frank De Felitta, che è liberamente basato sul caso reale di Doris Bither.

Il film inizia con Carla Moran (Hershey) che si trasferisce in una nuova casa con i suoi tre figli. Poco dopo, inizia a sperimentare eventi strani e inquietanti, come sentire voci e vedere apparizioni. Viene anche ripetutamente violentata da una forza invisibile.

Carla si rivolge a uno psichiatra, il dottor Phil Sneiderman (Ron Silver), per chiedere aiuto. Il dottor Sneiderman è inizialmente scettico sulla storia di Carla, ma alla fine arriva a credere che stia subendo un attacco da parte di un’entità soprannaturale.

Carla e il dottor Sneiderman si uniscono per indagare sull’entità. Scoprono che l’entità è attratta dalla paura di Carla. Più Carla ha paura, più l’entità diventa forte.

Carla e il dottor Sneiderman devono trovare un modo per sconfiggere l’entità prima che la uccida.

Accoglienza critica

The Entity ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica al momento dell’uscita. Alcuni critici hanno elogiato l’atmosfera del film e la performance di Hershey, mentre altri l’hanno criticata per essere troppo sfruttatrice e disturbante.

Incassi

The Entity è stato un fallimento commerciale, incassando solo 13,3 milioni di dollari al botteghino con un budget di 5 milioni di dollari.

Nel 1974, Doris Bither, madre single di tre figli, affermò di sentire strani odori, oggetti che cadevano dagli scaffali da soli e luci strane. Dopo aver visto un’apparizione nebulosa, Bither afferma di essere stata aggredita sessualmente dagli spiriti maligni che abitavano la sua casa.

Bither ha contattato i parapsicologi Barry Taff e Kerry Gaynor, che hanno scattato delle foto durante le sue indagini sulla casa. La storia di Bither è triste poiché a detta di tutti era piuttosto turbata, ma dove uno psicologo o un assistente sociale l’avrebbero identificata come una donna che aveva bisogno di aiuto, Taff e Gaynor hanno visto un’opportunità per rafforzare il loro lavoro. La storia di Bither è stata adattata al cinema nel 1982 e lei è morta nel 1999.

Nightmare on Elm Street (1984)

Nightmare – Dal profondo della notte (1984) è un film horror soprannaturale americano diretto da Wes Craven e interpretato da Heather Langenkamp, Johnny Depp, Robert Englund e Amanda Wyss. Il film racconta la storia di un gruppo di adolescenti a Springwood, Ohio, che vengono perseguitati e uccisi da Freddy Krueger (Englund), un uomo sfigurato che è stato bruciato vivo dai genitori degli adolescenti.

Il film inizia con Nancy Thompson (Langenkamp) che fa un incubo in cui viene inseguita e uccisa da un uomo sfigurato con un guanto a lame di metallo. Si sveglia madida di sudore, solo per scoprire che la sua amica Tina Gray (Wyss) è stata assassinata nel sonno nello stesso modo.

Nancy presto scopre che Tina non è l’unica delle sue amiche ad essere stata uccisa in questo modo. Diversi altri adolescenti a Springwood sono stati anche assassinati nel sonno, e Nancy inizia a sospettare che stiano tutti venendo perseguitati dallo stesso assassino.

I sospetti di Nancy vengono confermati quando ha un altro incubo in cui incontra Freddy Krueger. Freddy dice a Nancy che è lui a uccidere i suoi amici e che verrà a prenderla dopo.

Nancy deve trovare un modo per restare sveglia abbastanza a lungo da sconfiggere Freddy, o sarà la sua prossima vittima.

Accoglienza critica

“Nightmare – Dal profondo della notte” è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre 57 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 1,8 milioni di dollari. Il film è stato elogiato per l’atmosfera, il suspense e gli effetti speciali. È anche accreditato di aver reso popolare il genere dei film slasher negli anni ’80.

Incassi

“Nightmare – Dal profondo della notte” è stato un successo al botteghino, incassando oltre 57 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 1,8 milioni di dollari. È stato il film slasher con il maggior incasso del 1984.

Per un killer che dà la caccia agli adolescenti nel sonno, è sorprendente sapere che gli omicidi di Freddy Krueger in Nightmare on Elm Street sono basati su una serie di articoli pubblicati da LA Times negli anni ’70.

Un giovane ragazzo, la cui famiglia era sopravvissuta ai campi di sterminio della Cambogia, ebbe terribili incubi di qualcosa di mostruoso che lo inseguiva nel sonno. “Aveva paura che se avesse dormito, la cosa che lo inseguiva lo avrebbe preso, quindi ha cercato di rimanere sveglio per giorni interi”, ha detto il regista Wes Craven nel 2014.

Il patrigno (1987)

Il patrigno (1987) è un film thriller psicologico statunitense diretto da Joseph Ruben e interpretato da Terry O’Quinn, Shelley Hack, Jill Schoelen e Charles Durning. Il film racconta la storia di una giovane donna, Stephanie, che inizia a sospettare che il suo patrigno, Jerry Blake, sia un assassino psicopatico.

Il film inizia con Stephanie che si trasferisce con la madre Susan e il nuovo patrigno Jerry a Los Angeles. Stephanie è inizialmente riluttante ad accettare Jerry, ma alla fine inizia a affezionarsi a lui.

Tuttavia, Stephanie inizia a notare alcuni comportamenti inquietanti di Jerry. È sempre molto controllato e manipolatorio, e Stephanie inizia a sentirsi come se non potesse fidarsi di lui.

I sospetti di Stephanie vengono confermati quando scopre che Jerry ha un passato criminale. È stato condannato per omicidio e ha scontato 12 anni di carcere.

Stephanie è determinata a scoprire la verità su Jerry, e inizia a indagare sul suo passato. Scopre che Jerry è un assassino psicopatico che ha ucciso la sua prima moglie e i suoi figli.

Jerry scopre che Stephanie è sulle sue tracce, e inizia a minacciarla. Stephanie è costretta a fuggire da casa e a nascondersi dalla polizia.

Alla fine, Stephanie riesce a sconfiggere Jerry e a salvarsi. Jerry viene arrestato e condannato all’ergastolo.

Accoglienza critica

“Il patrigno” è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre $44 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di $10 milioni di dollari. Il film è stato elogiato per le sue interpretazioni, la suspense e la tensione.

Incassi

“Il patrigno” è stato un successo al botteghino, incassando oltre $44 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di $10 milioni di dollari. È stato il film horror con il maggior incasso del 1987.

Ovviamente una versione estremizzata della realtà, il film slasher The Stepfather è liberamente basato sulla vera storia dell’assassino John List, che ha ucciso sua moglie, sua madre e tre bambini nella loro casa nel New Jersey e poi è scomparso.

In The Stepfather, l’assassino immaginario Jerry Blake sposa una vedova con una figlia adolescente e continua le sue tendenze omicide, tuttavia nella vita reale List ha espresso rimorso per ciò che aveva fatto ed è morto per complicazioni dovute a una polmonite in prigione nel 2008.

La bambola assassina (1988)

La bambola assassina (1988) è un film horror slasher diretto da Tom Holland e interpretato da Catherine Hicks, Brad Dourif, e Alex Vincent. Il film racconta la storia di una bambola posseduta dallo spirito di un serial killer.

Il film inizia con un piccolo negozio di giocattoli di Chicago che viene rapinato da un serial killer di nome Charles Lee Ray. Ray viene ucciso dalla polizia, ma prima di morire, trasferisce la sua anima in una bambola di nome Chucky.

La bambola viene acquistata da Karen Barclay (Hicks), che la regala a suo figlio Andy (Vincent) per il suo compleanno. Andy inizia presto a notare che qualcosa non va in Chucky. La bambola sembra avere un’intelligenza propria e si comporta in modo minaccioso.

Quando gli amici di Andy iniziano a morire in circostanze misteriose, Karen inizia a sospettare che Chucky sia coinvolto. Tuttavia, nessuno le crede, e lei è costretta a proteggere suo figlio da sola.

Alla fine, Karen e Andy riescono a sconfiggere Chucky e a distruggere la sua anima. Chucky viene bruciato in un incendio, e la sua anima viene finalmente liberata.

Accoglienza critica

La bambola assassina è stato un successo di critica e commerciale, incassando oltre $43 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di $9 milioni di dollari. Il film è stato elogiato per le sue idee innovative, la suspense e l’umorismo nero.

Incassi

La bambola assassina è stato un successo al botteghino, incassando oltre $43 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di $9 milioni di dollari. È stato il film horror con il maggior incasso del 1988.

Il manoscritto era basato su un’infermiera che apparentemente ha lanciato una maledizione voodoo sul musicista Robert Eugene Otto che ha trasformato le bambole della sua infanzia in un pericolo. Tutti noi abbiamo effettivamente visto film terrificanti con bambole, ma capire che la bambola è esistita davvero è inquietante.

La bambola inizialmente proveniva da Robert Eugene Otto, un musicista eccentrico di una famiglia di Key West. La bambola sarebbe stata prodotta dalla Steiff Company of Germany, acquistata dal nonno di Otto durante una vacanza in Germania nel 1904, e regalata al giovane Otto come regalo di compleanno.

Il vestito da marinaio della bambola era probabilmente un abito che Otto indossava da giovane. Secondo il racconto, la bambola ha capacità straordinarie che le consentono di spostarsi, alterare il suo volto e anche emettere suoni e risate.

Film horror basati su storie vere anni ’90

Bagliori nel buio (1993)

Bagliori nel buio (1993) è un film drammatico diretto da Joe Dante e interpretato da Travis Walton, James Garner, D.B. Sweeney, e Peter Berg. Il film è basato sulla storia vera di Travis Walton, un boscaiolo che fu rapito da un UFO nel 1975.

Il film inizia con Travis Walton e i suoi compagni di lavoro che stanno tornando a casa dopo una giornata di lavoro in una foresta dell’Arizona. Durante il viaggio, vedono una luce brillante nel cielo. Travis decide di scendere dal camion per vedere di cosa si tratta, ma viene colpito da una luce e sviene.

I suoi compagni di lavoro tornano in città e raccontano la storia della scomparsa di Travis. La polizia inizia a indagare, ma non riesce a trovare Travis.

Dopo cinque giorni, Travis riappare, disorientato e incapace di ricordare cosa gli è successo. Gli investigatori lo interrogano, ma non gli credono.

Accoglienza critica

Bagliori nel buio è stato un successo di critica, con molti critici che hanno elogiato la performance di Travis Walton e la regia di Joe Dante.

Incassi

Bagliori nel buio è stato un successo al botteghino, incassando oltre $18 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di $10 milioni di dollari.

Riesci a pensare esattamente come ci si sente davvero ad essere catturati dagli alieni e imprigionati in un bozzolo insieme ai resti di altri individui? Travis Walton afferma che gli alieni lo hanno catturato nel 1975 e anche questo film si concentra su ciò che gli accade. È una film di fantascienza horror da non perdere!

Il caso di Travis Walton fu un presunto rapimento dell’impiegato forestale americano da parte di un UFO il 5 novembre 1975, mentre stava operando nelle foreste nazionali di Apache-Sitgreaves vicino a Snowflake, in Arizona.

Walton si è perso per 5 giorni e 6 ore. Walton afferma di essere riemerso lungo una strada vicino a Heber, in Arizona. La vicenda di Walton ha ottenuto molto clamore mediatico e rimane tra i racconti di rapimenti insoliti più noti, mentre alcuni lo considerano una truffa.

Scream (1996)

Scream (1996) is a slasher horror film directed by Wes Craven and starring Neve Campbell, Courteney Cox, and David Arquette. The film is a self-aware deconstruction of the slasher genre, and it features a killer who targets teenagers in a small town while using horror clichés to taunt his victims.

The film opens with Sidney Prescott (Campbell), a high school student, receiving a threatening phone call from a mysterious voice. The voice warns Sidney that she will be killed soon, and Sidney begins to suspect that the killer is someone she knows.

As the film progresses, more and more teenagers are murdered, and Sidney becomes the prime suspect. She must team up with her friends and boyfriend to try to figure out who the killer is and stop him before it’s too late.

Critical reception

Scream was a critical and commercial success, grossing over $173 million worldwide on a budget of $15 million. The film was praised for its humor, suspense, and self-awareness.

Incassi

Scream è stato un successo al botteghino, incassando oltre $173 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di $15 milioni.

È uno dei film horror più iconici di tutti i tempi, ma pochi sanno che Scream è basato su una storia vera. Una serie di omicidi commessi da Danny Rolling, alias lo Squartatore di Gainesville, è servita come base per la maschera del fantasma nel classico film slasher con Courtney Cox, David Arquette, Neve Campbell e Drew Barrymore.

Rolling ha ucciso cinque ragazzi a Gainesville, in Florida, a breve distanza di tempo, violentando, accoltellando e mutilando le sue vittime. Ted Bundy ha confessato I cinque omicidi ed è stato condannato a morte nel 1994.

Film horror basati su storie vere anni 2000

Dahmer – Il cannibale di Milwaukee (2002)

Dahmer – Il cannibale di Milwaukee (2002) è un film biografico che esplora la vita di Jeffrey Dahmer, uno dei serial killer più famigerati d’America.

Trama

Il film segue Dahmer dalla sua infanzia, segnata dall’abuso sessuale da parte di suo padre, fino al suo arresto nel 1991.

Dahmer inizia a uccidere giovani uomini nel 1978, attirandoli nella sua casa prima di drogarli e ucciderli. Mutila i corpi delle sue vittime e, in alcuni casi, li cannibalizza.

Il film esplora la psicologia di Dahmer e cerca di capire cosa lo ha spinto a commettere questi crimini orribili.

Critica

Dahmer – Il cannibale di Milwaukee ha ricevuto recensioni positive dalla critica, con molti che hanno elogiato l’interpretazione di Jeremy Renner e la sua rappresentazione realistica della psicopatia di Dahmer. Il film è stato anche elogiato per la sua regia cruda e inquietante.

Tuttavia, il film è stato anche criticato per la sua rappresentazione grafica della violenza e dell’omicidio. Alcuni critici hanno affermato che il film è troppo disturbante e che non dovrebbe essere visto da un pubblico ampio.

Box office

Dahmer – Il cannibale di Milwaukee è stato un successo al botteghino, incassando oltre $10 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di $7 milioni.

L’ attore Jeremy Renner interpreta il sadico killer realmente esistito Jeffrey Dahmer in questo film indipendente. Ha ucciso e mutilato 17 ragazzi e giovani tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90. Sebbene indubbiamente orribile, il film è stato ben accolto dal pubblico e dalla critica per il suo tentativo di “razionalizzare il mostruoso”.

The Exorcism of Emily Rose (2005)

The Exorcism of Emily Rose (2005) è un film horror soprannaturale diretto da Scott Derrickson e interpretato da Laura Linney, Tom Wilkinson e Jennifer Carpenter. Il film è basato sulla vera storia di Anneliese Michel, una donna tedesca che ha subito una serie di esorcismi negli anni ’70.

Il film inizia con Emily Rose (Carpenter), una studentessa universitaria, che inizia a sperimentare strane e inquietanti visioni e allucinazioni. Viene diagnosticata con schizofrenia e ricoverata in ospedale, ma le sue condizioni peggiorano.

La famiglia di Emily si rivolge infine a padre Richard Moore (Wilkinson), un prete cattolico, per chiedere aiuto. Moore crede che Emily sia posseduta da un demone e inizia a eseguire una serie di esorcismi su di lei.

Critica

The Exorcism of Emily Rose ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica. Alcuni hanno elogiato le interpretazioni, l’atmosfera e la regia del film, mentre altri hanno criticato il ritmo lento e la mancanza di spaventi.

Incassi

The Exorcism of Emily Rose è stato un successo al botteghino, incassando oltre 142 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 19 milioni di dollari.

Il personaggio di Emily è basato sulle esperienze reali della donna tedesca Anneliese Michel che a 16 anni iniziò ad avere allucinazioni e tremare in modo incontrollabile. I medici dissero che era epilessia e psicosi, ma la sua famiglia cattolica credeva che fosse posseduta dai demoni.

Sei anni dopo la prima comparsa dei suoi sintomi, a un prete è stato concesso il permesso di eseguire un esorcismo due volte a settimana. Dopo i primi miglioramenti, è morta per denutrizione all’età di 23 anni.

Wolf Creek (2005)

Wolf Creek (2005) è un film horror diretto da Greg McLean e interpretato da John Jarratt, Nathan Phillips e Cassandra Magrath. Il film racconta la storia di tre turisti che vengono braccati e uccisi da un sadico serial killer nel deserto australiano.

Il film inizia con i turisti, Kristy, Liz e Ben, che guidano attraverso il deserto sulla strada per il cratere di Wolf Creek. Si fermano per chiedere indicazioni a un uomo amichevole di nome Mick Taylor (Jarratt). Tuttavia, Mick non è quello che sembra. È un serial killer che rapisce i turisti e li porta nel suo accampamento remoto.

Mick tortura e uccide i turisti uno per uno, e il film segue i loro tentativi sempre più disperati di fuggire. Il film è un horror lento ma suspense che culmina in un climax scioccante e disturbante.

Critica

Wolf Creek ha ricevuto recensioni positive dalla critica, con molti che hanno elogiato il suo realismo, il suspense e la performance di Jarratt. Il film è stato anche un successo commerciale, incassando oltre 16 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 1,2 milioni di dollari.

Incassi

Wolf Creek è stato un successo al botteghino, incassando oltre 16 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 1,2 milioni di dollari.

Alla fine degli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90, Ivan Milat diede la caccia e uccise diversi autostoppisti, una pratica considerata all’epoca un mezzo di viaggio economico e sicuro in Australia, attraverso il sud Nuovo Galles del Sud in Australia.

I cadaveri di 7 giovani autostoppisti di età compresa tra 19 e 22 anni, sono stati trovati parzialmente sepolti nella foresta di Belanglo. Milat è stato condannato ed è morto in prigione, servendo come ispirazione per lo squilibrato serial killer di Wolf Creek, Mick Taylor. L’attore John Jarratt ha detto che gli ci sono voluti sei mesi per perfezionare la risata minacciosa per cui il suo personaggio è ora famoso.

La ragazza della porta accanto (2007)

La ragazza della porta accanto (2007) è un film horror diretto da Gregory Wilson e interpretato da Blythe Auffarth, William Atherton e David Morse. Il film racconta la storia di due sorelle, Meg e Susan, che vengono torturate e uccise dalla zia, Ruth Chandler.

Il film inizia con David Moran, un ragazzo di 12 anni che vive in un quartiere residenziale dell’Indiana. Un giorno, David incontra Meg e Susan, due sorelle che si sono trasferite da poco nella sua zona. David e Meg iniziano a frequentarsi, ma la loro relazione viene interrotta quando Ruth, la zia di Meg e Susan, decide di ospitarle a casa sua.

Ruth è una donna sadica e violenta che inizia a torturare e abusare di Meg e Susan. David, che è a conoscenza degli abusi, cerca di aiutare le sorelle, ma è impotente a fermare Ruth. Alla fine, Ruth uccide Meg e Susan, e David è l’unico testimone.

Il film è un horror psicologico che esplora temi come la violenza domestica, l’abuso sui minori e la perdita dell’innocenza. Il film è stato criticato per la sua violenza e la sua rappresentazione disturbante della violenza domestica.

Critica

La ragazza della porta accanto ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica. Alcuni hanno elogiato le interpretazioni e la regia del film, mentre altri hanno criticato la sua violenza e la sua rappresentazione disturbante della violenza domestica.

Incassi

La ragazza della porta accanto è stato un successo al botteghino, incassando oltre 30 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 10 milioni di dollari.

Questo film è liberamente basato su quello che si dice sia uno dei più orribili reati penali dello stato dell’Indiana. Sylvia Likens è stata ferita e infine eliminata da Gertrude Baniszewski nel 1965 e il film ne è ispirato.

Sylvia Marie Likens era un’adolescente americana che fu ferita e uccisa dalla sua custode, Gertrude Baniszewski. Questa violenza è durata per 3 mesi prima che Likens morisse a causa delle sue ferite e della malnutrizione il 26 ottobre 1965 a Indianapolis, nell’Indiana.

L’esame di Likens post mortem ha rivelato 150 ferite in tutto il suo corpo, costituite da una serie di ustioni, segni di scottature e pelle consumata. Con tattiche spaventose, la sorella più giovane, Jenny, è stata costretta a prendere parte alla sua persecuzione. Il motivo principale della sua morte è stato un mix di ematoma e shock, reso letale da una grave cattiva alimentazione.

Borderland (2007)

Borderland (2007) è un film horror diretto da Zev Berman e interpretato da Jake Muxworthy, Rider Strong e Martha Higareda. Il film racconta la storia di tre studenti universitari americani che viaggiano in Messico per le vacanze di primavera e vengono coinvolti in un rituale di sacrificio umano di un cartello della droga.

Il film inizia con i tre studenti, Ed, Henry e Phil, che arrivano in Messico e incontrano un gruppo di turisti americani che sono anche in vacanza di primavera. Il gruppo decide di fare un campeggio nel deserto, ma presto si rende conto di non essere solo. Sono braccati da un gruppo di membri del cartello della droga che stanno conducendo un rituale di sacrificio umano.

Gli studenti vengono catturati e portati in un luogo remoto dove sono costretti a partecipare al rituale. Vengono torturati e uccisi, e i loro corpi vengono utilizzati in un sacrificio a un dio Maya.

Critica

Borderland ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica. Alcuni hanno elogiato l’atmosfera e il suspense del film, mentre altri hanno criticato la sua violenza e il gore.

Incassi

Borderland è stato un successo commerciale, incassando oltre 10 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 1,5 milioni di dollari.

Basato su un autentico leader di una setta Adolfo de Jesús Constanzo, questo film contiene informazioni cruente su come il culto ha esercitato il sacrificio umano.

Da adulto, Constanzo si è trasferito a Città del Messico ed ha iniziato a gestire un’organizzazione redditizia con incantesimi per portare fortuna, il che comportava sacrifici di galline, capre, serpenti, zebre e anche cuccioli di leone. Gran parte dei suoi clienti erano spacciatori e criminali violenti.

Si affermava che il suo culto fosse correlato al Cartello del Golfo. Costanzo iniziò a saccheggiare i cimiteri per le ossa umane da mettere nel suo nganga, o calderone. Presto, il suo culto decise che gli spiriti dei morti che erano rimasti nel nganga sarebbero stati sicuramente più potenti con sacrifici umani rispetto alle vecchie ossa.

Gli omicidi risultanti ammontarono rapidamente a più di venti, i cui corpi mutilati furono scoperti intorno a Città del Messico.

The Strangers (2008)

The Strangers (2008) è un film horror di invasione domestica diretto da Bryan Bertino e interpretato da Liv Tyler, Scott Speedman e Gemma Ward. Il film racconta la storia di una coppia che viene terrorizzata da tre sconosciuti mascherati nella loro casa di vacanza remota.

Il film inizia con Kristen e James (Tyler e Speedman) che arrivano alla loro casa di vacanza su un lago remoto. Si aspettano un fine settimana tranquillo, ma i loro piani vengono interrotti quando tre sconosciuti mascherati arrivano alla loro porta.

Gli sconosciuti sono silenziosi e minacciosi, e si rifiutano di andarsene. Iniziano a terrorizzare Kristen e James, sfondando la porta di casa e minacciandoli di violenza. Kristen e James cercano di difendersi, ma sono in inferiorità numerica e svantaggiati.

Il film è un horror lento ma pieno di suspense che culmina in un climax terrificante. Gli sconosciuti non vengono mai completamente spiegati e le loro motivazioni sono sconosciute. Questo li rende ancora più terrificanti e imprevedibili.

Critica

The Strangers ha ricevuto recensioni positive dalla critica, con molti che hanno elogiato la sua atmosfera suspense e la sua rappresentazione raccapricciante dell’orrore dell’invasione domestica.

Incassi

The Strangers è stato un successo commerciale, incassando oltre 80 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 9 milioni di dollari.

Il regista di questo film ha preso idee dagli omicidi del serial killer Charles Manson e da una raccolta di fatti che hanno avuto luogo vicino alla sua residenza d’infanzia.

All’inizio di agosto 1969, alcuni membri della famiglia Manson commisero omicidi a Los Angeles. La famiglia Manson ha guadagnato notorietà nazionale dopo l’omicidio dell’attrice Sharon Tate e di altre quattro persone nella sua casa l’8 e 9 agosto 1969, e Leno e Rosemary LaBianca il giorno successivo.

Tex Watson e altri tre membri della famiglia hanno commesso gli omicidi Tate-LaBianca, presumibilmente sotto le istruzioni di Manson. Sebbene in seguito sia stato accettato al processo che Manson non avesse mai ordinato espressamente gli omicidi, si riteneva che il suo comportamento giustificasse una condanna per omicidio di primo grado e cospirazione per commettere omicidio. Le prove indicavano l’ossessione di Manson di incitare a una guerra razziale.

The Haunting in Connecticut (2009)

The Haunting in Connecticut (2009) è un film horror soprannaturale diretto da Peter Cornwell e interpretato da Virginia Madsen, Kyle Gallner ed Elias Koteas. Il film è basato sulla presunta storia vera della famiglia Snedeker, che ha affermato di essere stata perseguitata da forze demoniache nella loro casa a Southington, Connecticut, negli anni ’80.

Il film segue la famiglia Campbell, che si trasferisce in una nuova casa per essere più vicina all’ospedale dove il figlio, Matt, è in cura per il cancro. Tuttavia, la famiglia scopre presto che la loro casa è infestata da uno spirito maligno che inizia a tormentarli e le condizioni di Matt peggiorano.

Mentre la famiglia cerca di far fronte all’ossessione, impara di più sulla storia oscura della loro casa e sullo spirito maligno che la abita. Devono trovare un modo per esorcizzare lo spirito prima che reclami la vita di Matt.

Critica

The Haunting in Connecticut ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica, con alcuni che hanno elogiato l’atmosfera e le paure, mentre altri hanno criticato i cliché e la prevedibilità.

Incassi

The Haunting in Connecticut è stato un successo commerciale, incassando oltre 52 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 19 milioni di dollari.

La storia di questo film non è nuova. Ottieni una casa nuova di zecca in cui vivere e non sei felicemente accolto dai fantasmi che la popolano. Ciò che è spaventoso è che capiamo che ciò sia effettivamente accaduto ad Al e a Carmen Snedeker che avevano la loro casa su un’impresa di pompe funebri.

La pubblicità per il film dichiarava che era “basato su eventi reali” vissuti dalla famiglia Snedeker di Southington, nel Connecticut nel 1986. Ed e Lorraine Warren hanno dichiarato che la residenza Snedeker era una precedente cappella funeraria dove i becchini esercitavano spesso rituali oscuri.

Le affermazioni di Carmen Snedeker sull’ossessione di una “cattiva entità” e anche il successivo esorcismo sono state drammatizzate negli episodi della raccolta televisiva A Haunting, Paranormal Witness and also Mysteries at the Museum.

Film horror basati su storie vere anni 2010

Silent House (2011) 

Silent House (2011) è un film horror psicologico diretto da Chris Kentis e Laura Lau e interpretato da Elizabeth Olsen. Il film è un remake del film uruguaiano del 2010 La casa muda (La casa muta), che si dice sia basato su una storia vera avvenuta in un villaggio in Uruguay negli anni ’40.

Trama

Il film segue Sarah (Olsen), una giovane donna che sta aiutando suo padre, John (Adam Trese), e suo zio, Peter (Eric Sheffer Stevens), a ristrutturare la loro vecchia casa di famiglia sul lago. Mentre Sarah sta pulendo la casa, si rende conto di essere intrappolata all’interno e di non poter contattare il mondo esterno. Inizia anche a sentire strani rumori e a sperimentare altri fenomeni soprannaturali.

Sarah si rende presto conto di non essere sola in casa. C’è una presenza malevola che la sta inseguendo. Sarah deve trovare un modo per scappare dalla casa e sopravvivere alla notte.

Critica

Silent House ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica, con alcuni che hanno elogiato l’atmosfera e le paure, mentre altri hanno criticato i cliché e la prevedibilità. Tuttavia, la performance di Olsen è stata universalmente elogiata.

Incassi

Silent House è stato un fallimento commerciale, incassando solo 13 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 2 milioni di dollari.

Il film è un remake del film uruguaiano del 2010, La Casa Muda, che era basato su un caso reale accaduto in una città dell’Uruguay negli anni ’40. È significativo per il suo utilizzo di video “in tempo reale” e anche essere girato con un’unica inquadratura, paragonabile a Rope di Alfred Hitchcock. Il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio 2011.

Snowtown (2011)

Snowtown (2011) è un film horror psicologico diretto da Justin Kurzel e interpretato da Daniel Henshall, Lucas Pittaway e Louise Harris. Il film è basato sulla vera storia degli omicidi di Snowtown, una serie di omicidi seriali avvenuti ad Adelaide, Australia Meridionale, negli anni ’90.

Trama

Il film segue Jamie Vlassakis (Pittaway), un ragazzo adolescente che viene attirato nel mondo di John Bunting (Henshall), un sadico serial killer. Bunting e i suoi complici si sono accaniti su persone vulnerabili, tra cui senzatetto, prostitute e persone con disabilità. Hanno torturato e ucciso le loro vittime, e i loro corpi sono stati sepolti in pozzi minerari abbandonati.

Jamie è inizialmente attratto dal carisma e dal senso di potere di Bunting. Tuttavia, presto si rende conto che Bunting è un uomo pericoloso. Jamie rimane intrappolato nella rete di violenza e abusi di Bunting, e viene costretto a assistere e partecipare agli omicidi.

Critica

Snowtown ha ricevuto il plauso della critica, con molti che hanno elogiato la sua rappresentazione senza sconti della violenza e la sua esplorazione del lato oscuro della natura umana. Il film è stato anche un successo al botteghino, incassando oltre 10 milioni di dollari in Australia.

Questo film australiano è basato sulla storia vera degli orribili omicidi di Snowtown commessi da Robert Joe Wagner, James Spyridon Vlassakis e John Justin Bunting all’inizio del fine anni ’90 nell’Australia Meridionale noti come “gli omicidi dei corpi nelle botti”.

I resti di otto vittime sono stati scoperti a Snowtown il 20 maggio 1999. Mentre erano al cinema, alcuni spettatori sono effettivamente usciti a causa delle raccapriccianti torture e violenze rappresentate nel film che raccontava la storia della vita di John Bunting, ma nel complesso, Snowtown è stato accolto favorevolmente dalla critica.

La vedova Winchester (2018)

La vedova Winchester (2018) è un film horror soprannaturale diretto da Michael and Peter Spierig e interpretato da Helen Mirren, Jason Clarke e Sarah Snook. Il film è basato sulla vera storia di Sarah Winchester, l’ereditiera della Winchester Repeating Arms Company.

Trama

Il film segue Eric Price (Clarke), un psichiatra inviato a valutare la salute mentale di Sarah Winchester (Mirren). Sarah è convinta di essere perseguitata dalle anime delle persone uccise dai fucili Winchester, e ha dedicato la sua vita alla costruzione di una gigantesca magione progettata per tenerli a bada.

Mentre Price cerca di aiutarla, inizia a credere che Sarah potrebbe aver ragione. La magione è piena di segreti e misteri, e Price inizia a vedere strani fenomeni.

Critica

La vedova Winchester ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica, con alcuni che hanno elogiato la performance di Mirren e la regia, mentre altri hanno criticato la trama e i cliché.

Incassi

La vedova Winchester è stato un successo al botteghino, incassando oltre 100 milioni di dollari in tutto il mondo su un budget di 30 milioni di dollari.

A San Jose, in California, esiste una gigantesca e labrintica casa costruita da Sarah Winchester, la vedova dell’imprenditore delle armi William Winchester ed erede della società.

Sconvolta dopo la morte di sua figlia e del marito, la signora Winchester ha incontrato un medium psichico che le ha detto che sarebbe stata perseguitata per sempre da coloro che erano stati uccisi dai fucili Winchester.

Gli spiriti hanno chiesto che costruisse loro una casa e, poiché sempre più persone continuavano a essere uccise con i fucili, non avrebbe mai potuto smettere di costruire. Dal 1884 al 1922, i costruttori hanno lavorato alla casa 24 ore su 24, ottenendo sette piani, circa 160 stanze, 2.000 porte e 47 scale, alcune delle quali portano a luoghi inaspettati come dislivelli di 15 piedi o da nessuna parte.

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