Film spirituali, 25 film da vedere

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Il pianeta, come ogni essere vivente, ha la sua spiritualità ma la maggior parte della società sembra non accorgersene affatto. Ogni persona ma anche ogni organizzazione e ogni Stato ha una sua vita spirituale, che ha un impatto fondamentale sulla propria crescita personale. Ma l’approccio politico ed economico di chi detiene il potere sembra tenere conto solo della materia.

Le politiche degli Stati di tutto il mondo sono una lunga serie di fallimenti. Sembrano concepite apposta per seminare paure e frustrazione. Il ventesimo secolo è stato il secolo con più milioni di morti della storia dell’umanità. Dopo un breve periodo di ripresa nel dopoguerra l’umanità è sprofondata di nuovo nel grigiore, mascherato questa volta da democrazia.

Il vero volto delle democrazie sembra essere solo una consapevolezza dei potenti di non poter esercitare più direttamente la dittatura. Una maschera indossata per evitare la ribellione totale e il fallimento di tutte le politiche più oscure. Guerre, fanatismi, repressione, discriminazioni e crack finanziari: ce n’è per tutti i gusti.

Il contrario della spiritualità: il materialismo globalizzato

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L’orientamento del potere e dei media è di negare completamente l’esistenza della spiritualità. La tv, i giornali e la politica non se ne occupano affatto, tranne qualche piccola rubrica in ultima pagina. Il loro è un atteggiamento di superiorità nei confronti di qualcosa che sembra non utile per risolvere i problemi pratici della società. Cresciuti in uno stile di vita prettamente materialista cerchiamo di soddisfare esclusivamente i nostri bisogni materiali e non riusciamo a interpretare i nostri malesseri.

La finanza e l’economia sembrano togliere sempre di più qualsiasi possibilità ai singoli individui e alle piccole organizzazioni locali. La loro idea è quella di imporre pochi prodotti e poche linee guida a tutti senza possibilità di scelta. Si concentrano tutti sullo scontro di civiltà tra Occidente e Islam provocando guerre e conflitti uno dopo l’altro, mentre la povertà dilaga nei paesi poveri in Occidente si diffondono altri tipi di malattia come la depressione, l’infelicità e la paura continua della crisi economica. Ma perché accade tutto questo? La catastrofe è davvero così globale è inevitabile?

Perché questa energia negativa sembra possedere il potere praticamente di ogni stato del pianeta? Il materialismo cerca di imporsi ovunque come unica realtà: delle forze spirituali che governano i destini del pianeta non si parla affatto nei media mainstream. La televisione e i giornali propongono un flusso di notizie sembra concepito apposta per farci sprofondare in una specie di sonno profondo.

La ripetizione quotidiana e ossessiva di notizie tragiche, eventi drammatici e pessimismo ci colpisce ogni giorno. Attraverso questa ripetizione ossessiva che si protrae nei decenni e racconta solo le vicende più tragiche del materialismo, le nostre energie spirituali si colorano di nero. Lo stordimento audiovisivo di certi film pieni di effetti speciali sembra realizzato proprio sul modello di come il mondo ci viene presentato il mondo dai mezzi di informazione: esplosioni, sensazionalismi, tragedie una dopo l’altra senza la base di nessuna sceneggiatura.

Film spirituali da vedere

Ecco una lista di film spirituali da vedere per espandere la tua consapevolezza, film di qualità selezionati tra centinaia di titoli.

The Truman Show

Con Jim Carrey, questo film potrebbe colpire sia gli esistenzialisti che le persone realiste. Una storia romantica di fantascienza distopica, il film segue la vita quotidiana di Truman, un uomo che segue la sua routine quotidiana che è anche il protagonista inconsapevole di un programma televisivo, intitolato con il suo nome. Anche sua moglie è coinvolto nel complotto. Tutta la sua vita, in poche parole, è un oggetto di divertimento. Spesso capita di chiedersi se siamo anche noi i protagonisti di un programma che va in onda da quando siamo nati.

Home

Home è un documentario francese del 2009 di Yann Arthus-Bertrand. Il film è quasi completamente composto da riprese aeree di numerosi luoghi sulla Terra. Mostra la varietà della vita nel mondo e anche esattamente come l’umanità sta minacciando l’equilibrio ecologico della terra.

La versione inglese è stata letta da Glenn Close. La versione spagnola letta da Salma Hayek. La versione araba è stata letta da Mahmood Said. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Dawn Breakers International Film Festival nel 2012. Prima della prima dell’evento, è stato lanciato tutto in una volta il 5 giugno 2009, nei cinema di tutto il mondo, su DVD, Blu-ray, TV, in 181 paesi. Il film è stato finanziato dal gruppo Kering. Il concept del docudrama è stato influenzato dal libro del regista, Earth from Above.

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Samsara

Completato in un periodo di 5 anni in 25 diverse nazioni in tutto il mondo, è stato girato in 70 mm in formato elettronico. Il film è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival 2011 e ha ottenuto un’uscita limitata nell’agosto 2012.

Il sito Web principale descrive il film: “Espandendosi sui temi che hanno trattato in Baraka (1992) e Chronos (1985), Samsara scopre le meraviglie di il nostro mondo dal mondano al trascendente, considerando i limiti incomprensibili della spiritualità dell’umanità e anche l’esperienza umana. Né un documentario convenzionale né un diario di viaggio, Samsara sembra di più una meditazione guidata non verbale.

La montagna sacra

Un vagabondo che somiglia molto a Gesù Cristo vaga per una grande città fino a salire in cima a una torre dove trova un laboratorio alchemico. L’alchimista che dirige il laboratorio, interpretato dallo stesso regista Alejandro Jodorowsky, gli presenta sette personaggi potenti che dominano i principali settori commerciali del pianeta Terra. Essi rappresentano venia gramma delle 7 parti della personalità. Gesù, L’Alchimista e i 7 personaggi potenti intraprendono un viaggio verso la montagna sacra per cercare il segreto dell’immortalità. 

Film pieno di significati esoterici e cabalistici, girato con uno stile bizzarro e grottesco. Alejandro Jodorowsky, influenzato dallo studio dei tarocchi, porta l’attenzione alla composizione figurativa delle immagini fino all’eccesso: anche in inquadrature che durano pochi secondi è possibile trovare molti dettagli dal significato simbolico, non facilmente comprensibili ad una prima visione. Si tratta di un film colossal con scenografie e costumi strabilianti, migliaia di comparse, concepito come spettacolo cinematografico e intrattenimento solo ad un livello molto superficiale. In realtà si potrebbe passare molto tempo a guardarlo e riguardarlo, scoprendo ogni volta nuovi significati esoterici. 

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Inner Worlds, Outer Worlds

C’è una vibrazione campo che collega tutte le cose. È stato chiamato Akasha, Logos, l’OM primordiale, la musica delle sfere, il campo di Higgs, l’energia oscura e mille altri nomi nel corso della storia. È il legame comune tra tutte le religioni, tutte le scienze , e il legame tra i nostri mondi interiori e i nostri mondi esterni

Primavera, Estate, Autunno, Inverno … E ancora Primavera

Nel mezzo di una selvaggia terra coreana, un maestro buddista aiuta pazientemente un giovane ragazzo a maturare in saggezza e compassione, attraverso l’esperienza e innumerevoli esercizi. Una volta che lo studente trova il suo desiderio legato al sesso, sembra perso nella vita contemplativa e segue anche il suo amore, ma presto non riesce ad adattarsi al mondo moderno, finisce in prigione per un’attività criminale e torna dal maestro alla ricerca per la redenzione spirituale e la riconciliazione con il karma.

Mistero di un impiegato

Mistero di un impiegato è la storia dell’impiegato Giuseppe Russo che conduce una vita estremamente omologata e consumistica. Egli scopre improvvisamente di non conoscere realmente la propria identità. La sua identità non è altro che un fantoccio costruito dalla società che lo circonda, moglie e familiari compresi. 

Un film sul tema del controllo che il potere può esercitare in modo pervasivo sull’essere umano comune, attraverso la tecnologia ed i condizionamenti culturali. Un film potente e profetico che avremmo definito distopico fino a pochi anni fa. Ora invece ci siamo dentro e cose precedentemente percepite come fantascienza diventano la normalità. 

I riferimenti esoterici da decifrare sono molti, a cominciare dall’incontro col vagabondo, in cui possiamo ritrovare la verità esoterica tramandata nei millenni dell’incontro con un maestro invisibile, entità che vive nelle zone più lontane nel nostro inconscio. Fino ad arrivare nel finale al mito della caverna di Platone, che oggi è raccontato dell’esoterismo moderno come il luogo segreto della nostra anima dove troviamo l’accesso all’aldilà ed alle dimensioni senza tempo. 

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I racconti della Luna pallida d’agosto

Mentre imperversa una guerra sanguinaria nel Giappone medievale in cui interi villaggi vengono distrutti e messi a fuoco, un samurai tenta la fortuna in città per espandere la sua attività di produzione di vasi in terracotta. La moglie rimasta sola viene stuprata dagli invasori. Nel frattempo, dopo varie disavventure, lui conosce una donna giovane, ricca e affascinante. È l’ultima discendente di una nobile famiglia del luogo. I due iniziano a vivere insieme nella lussuosa dimora di lei e il samurai cade in uno stato di totale oblio: si dimentica di sua moglie che lo aspetta e di tutta la sua vita precedente. 

Film esoterico sulla possessione demoniaca raccontata sotto forma di passione tra uomo e donna e ambizione. Al contrario di quanto può essere evocato con le parole “possessione demoniaca”, nella mente di un moderno consumatore di film d’orrore, essa è spiegata nella tradizione esoterica come un fenomeno piuttosto comune. 

Si tratta di scelte e azioni che chiunque può percepire in modo razionale. Il racconto della Luna pallida d’agosto di Kenji Mizoguchi potrebbe essere benissimo una comune storia che non ha niente di occulto: la storia di un uomo egoista, ambizioso e insensibile che approfitta dell’ incontro con una donna ricca per vivere negli agi, abbandonando la povertà del proprio villaggio e della sua famiglia. E’ uno dei film da vedere assolutamente della storia del cinema.

Una storia che in una società materialista come quella contemporanea è considerata la normalità. Magari sono gli stessi genitori a consigliare ai figli determinate scelte più comode. Ma la visione orientale di Mizoguchi prende totale distacco dagli eventi materiali e segue la spiegazione esoterica. Il libero arbitrio del samurai, la sua scelta egoista è solo la facciata della superficie. 

Quello che accade è che ci sono entità malefiche in grado di scollegare il corpo eterico di una persona e prenderne il controllo. Il corpo eterico infatti è ciò che collega il nostro corpo fisico ai piani superiori, una specie di interfaccia. Alcune persone, entità, sostanze sono in grado di scollegare questa interfaccia. È la stessa cosa che accade nell’ipnosi, nell’anestesia. In misura minore accade anche nello stato di ebbrezza provocato da alcolici o da droghe. 

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I Am

I Am è un documentario americano del 2010 creato, guidato e narrato anche da Tom Shadyac. Il film pone la preoccupazione: “Cosa c’è che non va nel mondo, e cosa possiamo fare al riguardo?”, e scopre il viaggio individuale di Shadyac dopo un incidente in bicicletta nel 2007 che lo ha portato alle risposte “la natura dell’umanità”, “la dipendenza sempre crescente del mondo dal materialismo”, così come i “legami umani”. Girato con un gruppo di 4 persone, il film è in netto contrasto con le opere comiche più importanti del regista, come Ace Ventura: Pet Detective, Liar Liar e anche Bruce Almighty, ognuno dei quali ha lavorato insieme all’attore comico canadese Jim Carrey.

Tuning In (2008)

Carrying è una pratica che si riferisce ai momenti in cui una persona, normalmente in stato di trance, stabilisce un legame psichico con un essere spirituale. Il canalizzatore è quindi in grado di agire come intermediario dimensionale nel portare vari altri umani a toccare l’entità, insieme all’analisi dei messaggi dell’entità.

Per la prima volta in assoluto, sei dei più famosi canalizzatori americani sono presenti nello stesso film per ottenere la giusta comprensione della sensazione, insieme alle informazioni ottenute. Le entità che arrivano attraverso ciascuna con un carattere forte e distintivo sono state intervistate in dettaglio dal regista e il risultato è eccezionale: attraverso lo spazio e il tempo si scopre che le entità parlano come una sola, trasmettendo un messaggio chiaro e ampio di responsabilizzazione per l’umanità.

La quinta stagione

In un piccolo paese delle Ardenne vive una comunità che sta per festeggiare la fine dell’inverno con il tradizionale falò. Un ragazzo ed una ragazza stanno scoprendo l’amore ed il desiderio. Nel villaggio arriva anche Pol, un apicoltore nomade, che si insedia al centro del paese nella sua roulotte, insieme al figlio disabile. L’allegria della festa svanisce quando avviene un fatto strano, interpretato dai paesani come un cattivo presagio: il fuoco del rogo non si accende. Il villaggio diventa in breve tempo a una terra desolata, la natura sembra impazzita. Le api di Pol scompaiono, il terreno non produce più i suoi frutti, gli alberi muoiono e cadono.

Siamo davvero liberi e l’uomo può seguire i suoi desideri, qualunque essi siano? Secondo la tradizione esoterica non è così. L’universo è un universo gerarchico, potremmo definirlo militare. L’universo esiste dentro una matrice, ed ogni forma esistente è controllata da questa matrice. Concetto raccontato in modo banale e spettacolarizzato, con una visione distopica e negativa, nel famoso film Matrix. In realtà la matrice di cui parla l’esoterismo non ha niente di negativo: è una struttura matematica. 

L’uomo non è un essere di pari grado con chi governa l’universo, e attraverso il suo libero arbitrio interpretato in modo errato può creare danni irreparabili. Questo accade perché non viene rispettata una delle regole universali principali: pensare ed agire in modo etico. Molti esseri umani, specialmente quelli al potere, non sanno neanche cosa significa questa parola. 

Pensare ed agire in modo etico significa lavorare per la crescita della civiltà e dei valori. L’uomo raramente riesce ad agire in modo etico con un progetto a lungo termine. Ci sono delle brevi parentesi di lucidità, che producono risultati straordinari, e poi il buio. Agire in modo non etico significa agire contro le leggi universali. 

In un mondo contro le leggi universali anche la natura potrebbe ribellarsi e non fare più quello che diamo per scontato. La natura potrebbe non prendersi più cura di noi. È l’uomo potrebbe continuare ad accumulare Karma negativo per i prossimi secoli. 

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Awake: The Life of Yogananda

Awake: The Life of Yogananda è una biografia non convenzionale sullo Swami indù che portò lo yoga e la meditazione in Occidente negli anni ’20. Personalizzando la propria ricerca dell’illuminazione e condividendo le sue lotte lungo il sentiero, Yogananda ha reso gli antichi insegnamenti vedici accessibili a un pubblico moderno, attirando molti seguaci e ispirando milioni di persone che praticano yoga oggi.

Girato in 3 anni con la partecipazione di 30 nazioni in tutto il mondo, il documentario dà uno sguardo al mondo dello yoga, antico e moderno, orientale e occidentale e verifica anche perché milioni di persone oggi hanno trasformato il loro interesse verso il mondo interiore, limitando il mondo mondano in cerca di autorealizzazione.

Baraka

Baraka è un film documentario senza narrazione o commento. Esplora i motivi per mezzo di una raccolta di eventi naturali, vita, attività umane e fenomeni filmati in 24 paesi in 6 continenti in un periodo di 14 mesi. Il film prende il nome dall’idea sufi di baraka, che indica l’essenza, la benedizione o il respiro.

Il film è il seguito di Ron Fricke del film documentario non verbale Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio. Fricke è stato direttore della fotografia e collaboratore del film di Reggio, e per Baraka ha iniziato da solo a perfezionare e ampliare le strategie fotografiche utilizzate su Koyaanisqatsi. Girato in 70 mm, è costituito da un mix di stili fotografici composto da slow motion e time-lapse. Per raggiungere questo obiettivo sono stati utilizzati due sistemi di ripresa. Un sistema Todd-AO è stato utilizzato per riprendere i prezzi tradizionali, ma per realizzare la serie time-lapse del film Fricke ha costruito una videocamera speciale che integrava la fotografia digitale time-lapse con movimenti gestiti in modo impeccabile.

I Heart Huckabees

Un film “divertente esistenziale”, I Heart Huckabees racconta di alcuni investigatori (Dustin Hoffman e Lily Tomlin), che indagano sulla vita dei loro clienti (Jude Law, Jason Schwartzman, Mark Wahlberg e Naomi Watts). Mentre le diverse indagini si incrociano, sia la loro avversaria che Bane (Isabelle Huppert) cerca di trascinare i loro clienti verso significato delle loro vite.

Il giovane Albert Markovski dirige il team ecologico “Open Spaces Coalition”. Tra i loro lavori esistenti c’è l’abbandono della costruzione di un nuovo negozio outlet “big-box”, Huckabees. Albert è un rivale di Brad Stand, un dirigente di Huckabees. Brad si infiltra in Open Spaces e scavalca Albert come leader. Dawn Campbell è la fidanzata di Brad e il volto e la voce degli Huckabees; appare in tutti gli annunci del negozio.

The Fountain

Tomás Verde nella Nuova Spagna combatte i Maya per entrare in una piramide, dove viene attaccato da un pastore Maya. La storia si interrompe con un uomo dall’aspetto simile. Un terzo uomo, il chirurgo estetico Tom Creo, sta perdendo sua moglie Izzi per un tumore al cervello. Tom sta lavorando con un rimedio utilizzando campioni di un albero trovato durante la spedizione in Guatemala, che vengono controllati per l’uso medico per condizioni degenerative del cervello nel suo laboratorio. Scrive un racconto intitolato “La fontana” sulla regina Isabella che cede il suo regno all’Inquisizione e che offre un pagamento a Tomás Verde per cercare l’albero della vita nella foresta centroamericana nel territorio Maya.

Happy

Happy è un film documentario del 2011 diretto, scritto e co-prodotto da Roko Belic. Indaga sulla felicità umana con incontri con persone di tutti i ceti sociali in 14 diversi paesi, intrecciando le ultime scoperte della psicologia positiva.

Roko Belic è stato ispirato a creare il film dopo che il produttore/regista Tom Shadyac gli ha mostrato un articolo sul New York Times intitolato “Una nuova misura di benessere da un piccolo regno felice”. L’articolo classifica gli Stati Uniti come il 23° paese più felice del mondo.

I Origins

Un ragazzo che sta fracendo un dottorato di ricerca, Ian Gray, sta studiando lo sviluppo dell’occhio con il compagno di studio di ricerca, Kenny, così come l’assistente di laboratorio del primo anno, Karen. Durante una festa di Halloween, Gray incontra Sofi, una giovane donna con occhi blu appena chiazzati di nocciola. Successivamente lo conduce direttamente in bagno per fare l’amore prima di andarsene rapidamente.

Sincronicità mistiche, come il numero ricorrente 11, proiettano Gray su un cartello su cui riconosce gli occhi di Sofi. Alla fine la vede su un treno. Iniziano una relazione anche se il suo razionalismo si scontra con la sua spiritualità. Alla fine decidono di sposarsi, ma dovrebbero aspettare un giorno per una licenza.

Dark City

Il protagonista riceve una telefonata dal dottor Daniel Schreber, che lo esorta a fuggire dall’hotel per sfuggire a un gruppo di uomini pallidi che lo inseguono. Fugge dalla scena, proprio mentre arriva il gruppo di uomini, in seguito identificato come “gli Stranieri”.

Seguendo le idee, Murdoch impara il proprio nome e scopre anche di avere una moglie chiamata Emma; Anche l’ispettore di polizia Frank Bumstead vuole che Murdoch sia un sospetto in un’indagine di omicidi compiuti in giro per la città, anche se non può eliminare nessuno. Ricercato dagli Stranieri, Murdoch scopre di avere la psicocinesi – la capacità di cambiare la verità a piacimento – che gli Stranieri possiedono e descrivono anche come “sintonizzazione”. Si occupa di utilizzare questi poteri per scappare.

Planetary

Planetary ci chiede di ripensare a chi siamo veramente, di riconsiderare il nostro rapporto con noi stessi, gli altri e il mondo che ci circonda – di ricordarlo. In una straordinaria esplorazione visiva, il film intreccia le immagini delle missioni Apollo della NASA con visioni della Via Lattea, i monasteri buddisti sull’Himalaya e i suoni cacofonici del centro di Tokyo e Manhattan, con interviste intime di rinomati esperti tra cui gli astronauti Ron Garan e Mae Jemison (la prima donna afroamericana nello spazio), il celebre ambientalista Bill McKibben, il vincitore del National Book Award Barry Lopez, l’antropologo Wade Davis, l’esploratrice del National Geographic Elizabeth Lindsey e il capo della scuola buddista tibetana Kagyu, il 17° Karmapa. Gettano nuova luce sui modi in cui la nostra visione del mondo sta influenzando profondamente la vita sul nostro pianeta.

Kymatica

Kumatica è un documentario su quando inizi a pensare che ci sia un’élite di controllo, una mano dietro le tende che porta il pianeta alla distruzione.

Quando pensi che la fine sia vicina, l’apocalisse, l’Armageddon, e quando pensi che come specie siamo condannati, è non sono loro, sei tu che hai causato questo, e per un’ottima ragione. Smettila di farti prendere dal panico per la tirannia globale e il disastro naturale e fai attenzione, perché il mondo ti sta dicendo qualcosa; ti dice esattamente cosa c’è che non va in te e come risolverlo.

Zeitgeist: Addendum

Zeitgeist: Addendum è un film del 2008 diretto da Peter Joseph, ed è un sequel del film del 2007, Zeitgeist: The Movie. È stato presentato in anteprima al 5th Annual Artivist Film Festival di Los Angeles, in California, il 2 ottobre 2008.

Il film inizia e finisce con estratti di un discorso di Jiddu Krishnamurti. Il resto del film è narrato da Peter Joseph e diviso in 4 parti, che sono precedute da citazioni sullo schermo rispettivamente di Krishnamurti, John Adams, Bernard Lietaer e Thomas Paine. Il film suggerisce che la cultura viene manipolata fino alla schiavitù economica attraverso piani finanziari basati sul debito, richiedendo alle persone di lavorare per saldare il proprio debito finanziario.

Life in a Day

Life in a Day è un film documentario crowd-sourced che compone una serie organizzata di video selezionati tra 80.000 clip inviate al sito Web di condivisione video di YouTube, le clip che mostrano eventi particolari da tutto il mondo in un giorno, il 24 Luglio 2010.

Il film dura 94 minuti e 53 secondi e include anche scene tratte da 4.500 ore di riprese video da 192 paesi. Il film completato ha debuttato al Sundance Film Festival il 27 gennaio 2011 e anche la prima è stata trasmessa in streaming su YouTube.

Surviving Progress

Il film è strutturato come una serie di interviste provenienti da tutto il mondo. Si dice che il film sia “ispirato” dalle lezioni di Wright: il documentario si concentra sull’influenza del mondo attuale, consistente nell’impatto della ricchezza. Il messaggio di fondo è che l’attuale sviluppo finanziario non hanno collegamenti pratici con il mondo reale. Vale a dire, l’assenza di un fondamento morale nei moderni metodi economici globali è direttamente responsabile del consumo eccessivo e dello sfruttamento delle risorse naturali al livello che il futuro crollo della popolazione sempre più possibile porterebbe sicuramente alla fine della società moderna.

Finding Joe

Se non ti dispiace essere tenuto a conferenze per 80 minuti, Finding Joe di Patrick Takaya Solomon offre un’eccezionale introduzione ai mentori critici e alle esplorazioni del defunto mitologo Joseph Campbell. Sullo schermo compaiono solo alcune vecchie foto della famosa professoressa Sarah Lawrence e il film non consiste in un solo incontro con lui. Piuttosto Solomon rintraccia 20 “appassionati” per condividere le ricerche significative di Campbell nel suo studio della mitologia.

Questi volti straordinariamente radiosi, a volte persino esultanti, affermano riguardo alla saggezza di Campbell, spesso completando le reciproche frasi. Gran parte di questo è tratto dalla pubblicazione critica di Campbell, The Hero’s Journey, pubblicata nel 1949. Un’introduzione di base alla teoria standard dietro gran parte del lavoro del famoso scrittore e docente Joseph Campbell, il viaggio dell’eroe, la struttura di tutta la narrazione mitologica.

The Dhamma Brothers

Ambientato nella prigione di sicurezza più importante nello stato dell’Alabama, un uomo afroamericano racconta. Mostra le scritte Donaldson Prison Bessemer Alabama, maggio 2002. File di ragazzi che si allenano camminando in linea retta avanti e indietro con le mani ammanettate dietro di loro. Una voce maschile su inquadrature delle porte delle celle dei detenuti che si aprono con le mani dei prigionieri ammanettate dietro la schiena “Donaldson è un’area piuttosto dannosa.

La violenza fisica e gli accoltellamenti sono un evento tipico”. Il dottor Ron Cavanaugh, direttore del trattamento per il dipartimento di correzione dell’Alabama, ha deciso di tentare qualcosa di straordinario. L’Alabama è una parte fortemente cristiana del Paese, con una delle peggiori prigioni degli Stati Uniti. Per la prima volta in un carcere di massima sicurezza, i detenuti parteciperebbero alla meditazione Vipassana: una pratica antica basata sul Dhamma, gli addestramenti del Buddha.

Altri approfondimenti sulla spiritualità

Di seguito alcuni spunti di riflessione per approfondire alcuni temi legati alla spiritualità.

La materia e la casualità degli eventi

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La cultura dominante ci impone fin dalla scuola la filosofia della casualità. Non esiste uno scopo o un disegno preciso delle nostre vite. Gli eventi che si succedono uno dopo l’altro sono solo accadimenti fortuiti, azioni senza collegamento, anarchiche forze della natura che operano senza un fine preciso. I caratteri di una persona, di una famiglia, di un luogo sono casuali, così come le guerre, gli incidenti, il gioco d’azzardo o i flussi migratori.

La reazione di molti a questa mancanza di senso è quella di prendere per sé più roba possibile, accumulare benessere per se stessi e costruire muri per difendersi dall’esterno. Guadagnare tutto quello che c’è da guadagnare con qualsiasi mezzo, fregando gli altri. Buttarsi nella competizione e uscirne vincenti, senza nessuna etica. E’ accaduto nell’alta finanza ai lupi di Wall street di Martin Scorsese e in molti altri settori. Con questa filosofia di vita i disastri si amplificano sempre di più, e non si vede mai la luce in fondo al tunnel.

Tutto questo ci rende schiavi di una vita priva di significato. La spiritualità è quello che serve per tornare liberi: comprendere l’universo nel quale ci troviamo, qual è il suo significato e quali possono essere i nostri veri obiettivi. Come possiamo mettere a fuoco i nostri pensieri, le nostre azioni, i nostri sentimenti in un contesto dove tutto abbia significato? Come possiamo avere ben chiaro in mente quali sono gli obiettivi degni di essere perseguiti?

Se fino ad un certo punto della nostra vita abbiamo avuto l’impressione di commettere solo errori a cui dover poi faticosamente porre rimedio, un approccio spirituale può offrirci una visione più chiara di quello che è davvero importante. E’ necessario andare oltre lo sguardo alla superficie piatta delle cose e prendere consapevolezza che esistono molte dimensioni e connessioni che sono dietro le apparenze.

La spiritualità e i suoi canali

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Gli scienziati che credono nell’analisi della materia sostengono che per analizzare qualcosa bisogna selezionarla in unità sempre più piccole. Ma cosa succede alla fine quando arriviamo a qualcosa di infinitamente piccolo e non più analizzabile? Succede che quella cosa sparisce, non esiste più. Scopriamo che in profondità è solo energia. Abbiamo l’intuizione che la materia proviene da qualche altra parte, da un’altra dimensione.

Con un approccio spirituale diventa possibile dare una risposta all’infinitamente piccolo, a quelle particelle che sembrano uscire fuori dal nulla. La spiritualità è appunto lo strumento per mettersi in contatto con questa dimensione. E’ la stessa dimensione del nostro pensiero nella forma più nobile e positiva. Il pensiero è un frequentatore abituale dei mondi spirituali dove tutto ciò che è materia viene progettato e creato.

Incominciando a capire che tutto quello che viene all’esterno nasce nel mondo interiore e che anche gli eventi collettivi e sociali hanno origine dal mondo spirituale allora la prospettiva cambia nettamente. Ogni tanto ecco che ci vengono incontro delle strane intuizioni. Coincidenze, momenti di luce, nuove comprensione che fanno nascere in noi il sospetto che la vita materiale non sia tutto.

Qualcuno ignora questi segnali e se ne dimentica subito dopo. Qualcun altro inizia a cercarne di nuovi e a seguire le loro indicazioni. La vita spirituale sta avendo in questi ultimi anni una crescita in molti paesi del mondo senza precedenti. Una grossa parte dell’umanità non è più disposta a credere alle bugie del materialismo.

La verità è che ogni evento della vita non va interpretato solo attraverso la materia. Malessere, dolore o malattia andrebbe interpretati in un’ottica spirituale, perché è da lì che vengono le cause. Moltissima gente sta incominciando a capire che è l’anima a pilotare gli eventi del mondo materiale e che molti problemi possono essere risolti alla radice solo guardando dentro il mondo spirituale.

Il mondo della spiritualità influenza la materia

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Ci sono terapeuti spirituali in grado di identificare le vere cause di una malattia nell’aura spirituale che cieconda ogni essere umano, attraverso i Chakra, i punti del nostro corpo collegati all’energia spirituale. Quando il chakra è soffocato o assorbe energia negativa questa disfunzione si manifesta nel corpo fisico come malattia.

Riconoscendo le cause spirituali è possibile estirpare la malattia alla radice. Ma la medicina occidentale si occupa poco o nulla di questi metodi. Anche in questo settore l’approccio è quasi esclusivamente materialista. Si identifica il pezzo del corpo malato e si cerca di curarlo. Se la diagnosi è grave si cerca di cambiarlo completamente con un pezzo nuovo. Ma gli sforzi di riconoscere le radici spirituali di una malattia e di curarla con questo approccio sono una pratica riconosciuta solo in Oriente.

L’energia spirituale dentro di noi opera attraverso i suoi canali di collegamento al corpo fisico. Bloccando questi canali si può ottenere un indebolimento dell’individuo e la sua totale incapacità di reagire a certe situazioni. I poteri negativi usano sistematicamente la loro conoscenza del mondo spirituale per ottenere certi effetti. Il mondo spirituale invisibile non dirige solo le esistenze individuali, ma anche quelle dei territori, delle città e delle nazioni. L’anima individuale diventa un’anima collettiva nelle organizzazioni sociali ad ogni livello.

La crescita della spiritualità oggi

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Da circa vent’anni c’è un esplosione di interesse verso le tematiche spirituali che si sta esprimendo sotto svariate forme. New Age, yoga, libri, seminari, meditazione. Un grande risveglio di coscienza sta avvenendo un po’ ovunque nel mondo. Più il teatro dei media e del potere diventa drammatico e violento più un numero crescente di persone decide di dire basta.

La reazione sbagliata al materialismo è che ogni tanto qualcuno decide di fare un cambiamento radicale, e se ne va in una grotta su una montagna a fare l’asceta. Oppure abbandona la famiglia per dedicarsi al volontariato in Africa. E lì, lontano da tutto, finisce per inaridire il suo cuore. Non è allontanandosi dal proprio lavoro, dalla propria famiglia e dalla quotidianità che si ottiene il contatto vero con la propria spiritualità.

Si tratta invece di fare un cambiamento interiore di incominciare a guardare la quotidianità con occhi diversi. Di agire in maniera diversa. Il mondo materiale non ha molto significato se non lo osserviamo da una prospettiva spirituale. La strategia migliore è quella di rimanere in equilibrio, tra spirito e materia. Improvvisamente ci accorgiamo che esiste un senso generale delle cose, che esiste un piano positivo e che possiamo crearlo nella nostra vita di tutti i giorni, integrando il nostro lato materiale e quello spirituale.

Questa percezione si diffonde sempre di più a livello individuale ma non ancora ha successo a livello collettivo. La vita interiore di ognuno di noi non appartiene a nessuna religione organizzata. Qualsiasi religione in cui crediamo può esserci di grande aiuto se la nostra ricerca è individuale. La spiritualità nasce e si trasforma nel nostro mondo interiore. Gli eventi esterni possono fungere solo da catalizzatore, se li sappiamo interpretare.

Film spirituali

Il fatto interessante è che il cinema ci ha consentito di scoprire i mondi sconosciuti della spiritualità orientale che da un po’ di tempo ha sommerso come una grande onda anche l’Occidente. Abbiamo finalmente potuto vedere le immagini, i volti e i luoghi di quella spiritualità lontana di cui avevamo letto solo nei libri. Come spesso accade le produzioni mainstream hanno trattato l’argomento nella maniera più superficiale possibile, ricorrendo ai cliché e alle idee confezionate per il pubblico di massa.

Ma ci sono autori, cineasti e documentaristi che esplorano la realtà spirituale in modo più approfondito. C’è una vastissima letteratura sul tema della spiritualità che possiamo trovare nelle librerie. Ma il cinema se n’è occupato molto meno, preferendo i grandi temi con cui è più facile reperire il budget necessario per la produzione. Oppure raccontando storie di leader spirituali che però non hanno un impatto diretto sul bisogno di spiritualità delle persone.

Film spirituali e filmmakers

Au hasard Balthazar

Uno dei film moderni più significativi sulla spiritualità che siano stati girati è Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, un film che sviluppa un concetto fondamentale del mondo invisibile: il collegamento tra materia e spirito. Cosa significa essere un angelo e assistere alle sofferenze degli uomini, sperando che riescano a cavarsela? Quanto è terribile assistere impotenti alla vittoria del male? E quanto è attraente tornare a vivere in quel mondo dei sensi e delle passioni per un angelo? Secondo Wenders i nostri angeli custodi ci guardano amorevolmente e tifano per noi, ma non intervengono: è nostra responsabilità fare un salto di qualità e acquisire consapevolezza.

Il grande cinema della spiritualità appartiene sicuramente a grande parte della filmografia di Robert Bresson e di Ingmar Bergman. Il primo è autore di uno stile scarno ed essenziale, un cinema con una forte componente religiosa, Cristiano e giansenista, alla costante ricerca della Grazia. I suoi temi sono la perdita dell’innocenza, la ribellione a Dio, la distruzione sociale ad opera dell’uomo, la solitudine che incontra il Male. Il secondo ha raccontato in modo esemplare la crisi esistenziale dell’uomo con film di amore e morte, viaggi tormentati alla ricerca di Dio. Un cinema filosofico ed esistenzialista, capace di risvegliare la coscienza, votato alla solitudine e alla ricerca in sé stessi.

In tempi più recenti anche alcuni documentari stanno dando un grande contributo alla conoscenza della spiritualità. Film che ci trasportano nelle pratiche dello Yoga o che ci fanno conoscere la filosofia Zen, girati con l’intento di portare queste conoscenze ad un pubblico più vasto possibile, con la possibilità anche di applicare queste discipline alla vita quotidiana.

E’ il momento giusto per usare il cinema per raccontare la spiritualità nel modo giusto, per creare più consapevolezza. Non c’è più bisogno di star o effetti speciali per convincere un pubblico che vuole saperne di più in maniera più autentica. La spiritualità è la luce che illumina le cose e il cinema è l’arte della luce, e non a caso i suoi inventori si chiamavano Lumière.

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