Federico Mattioni

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Regista, sceneggiatore, poeta, scrittore e critico cinematografico, Federico Mattioni studia all’Università di Roma Tor Vergata e si laurea nel 2006 in storia del cinema

Gli inizi 

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Inizia a scrivere racconti e poesie dall’età di 16 anni , e negli anni successivi lavora come critico cinematografico in diverse riviste diversi magazine. Pubblica la raccolta di racconti La ruota della vita per la Sovera Edizioni. 

Successivamente pubblica il racconto sperimentale Umanamente Uomo, le raccolte di poesie Nature e Filamenti, il breve saggio Donnuomo, l’utopia del sesso libero, la raccolta di racconti grotteschi Detective Vrulok e la raccolta di poesie e racconti D’Amore e altre momentanee risorse

I suoi racconti le sue poesie vengono pubblicate su diverse riviste. Gli rimane però il tempo di cimentarsi anche come cantautore. Si esibisce per 10 anni in discoteche pub e piano bar. Ha realizzato un EP di sei brani indagando l’universo dei rapporti tra uomo-donna dal titolo Il perfetto estraneo, collaborando per la distribuzione in sinergia con diversi altri musicisti. 

I cortometraggi di Federico Mattioli 

Tra il 2008 e il 2020 realizza circa 30 cortometraggi, vincendo con Lonleyville il primo premio al festival Cinemadamare nel 2009. 

Lonleyville

Un uomo alienato si sveglia dal sonno e si ritrova in una città desolata che non riconosce, tormentato dalla presenza di entità invisibili. Attraverso una serie di allucinazioni e di visioni scoprirà chi è e dove si trova. 

Guarda Lonleyville

Federico Mattioni partecipa anche a progetti di altri registi come attore e montatore. Lavora al montaggio del film Angelus Hiroshimae di Giancarlo Planta, collaborando per la colonna sonora con Ennio Morricone e con l’attore Franco Nero. 

Dalle parti di Astrid 

La trama

Nel 2016 Federico Mattioni realizza il suo film d’esordio, Dalle parti di Astrid. Una giovane ragazza di 18 anni abbandona la casa dei genitori per vagare in una Roma surreale. È in cerca del luogo dei suoi sogni, il Giardino Incantato che gli consentirà di ritornare alla bellezza dell’infanzia. È una dimensione, però, che sembra esistere solo nella sua immaginazione. Astrid scoprirà nel suo viaggio nella grande città che è destinata a qualcosa di straordinario. Una donna giapponese e un uomo misterioso che incontra sulla sua strada la aiuteranno a trovare il suo destino. 

Tematiche stile del film

L’attrice Nika Perrone è molto espressiva nell’interpretazione di Astrid mentre cerca di liberarsi dei suoi problemi esistenziali e dai conflitti familiari, in un labirinto che sembra senza uscita. Astrid è caduta nella trappola della disperazione e della solitudine. Ma la sua rinascita, mentre si fonde con gli elementi della natura, non è lontana. 

In un tumulto di sentimenti contrastanti la ragazza si sente a tratti felice, a tratti perduta, senza più nessun punto di riferimento. Scoppia in lacrime mentre si prepara un panino da mangiare nella sua solitudine. Si rende conto di aver perso tutto. Ma alcuni personaggi arrivano in suo aiuto con il sorriso sulle labbra. 

Un mimo incontrato per strada e un ragazzo appassionato di Keats che decide di sedersi sulla sua stessa panchina nel parco. La Città Eterna, Roma, si rivela una “grande bellezza” ma anche una metropoli difficile da vivere. Una città che Astrid in realtà non ha mai conosciuto davvero. L’esplorazione della città diventa il mezzo di conoscenza di se stessa

Dalle parti di Astrid è una fuga, un allontanamento da una città che è diventata oppressiva e indifferente. La fuga verso una natura forse solo immaginata. Federico Mattioni rimane fedele alla sua idea di cinema dei sensi e riesce ad esprimere nelle immagini una percezione quasi sensoriale di quello che sente il personaggio di Astrid. 

Il film prende vita su due piani spazio-temporali: il passato e il mondo dell’immaginazione da una parte, il presente e la realtà dall’altra. Astrid che si ritrova improvvisamente a diventare adulta, Astrid che abbandona la sua casa, e Astrid che inizia un percorso interiore per trovare una nuova identità e un nuovo posto nel mondo.

Con una fotografia surreale ed un tono fiabesco che ricorda certi film di Terence Malick e di Federico Fellini, Mattioni realizza un film molto particolare, con un linguaggio personale, che vale assolutamente la pena vedere. 

Dalle parti di Astrid viene successivamente inserito dopo la sua uscita nelle sale italiane nell’archivio della Cineteca Nazionale. Dalle parti di Astrid riceve anche una menzione come Miglior Montaggio al TMFF di Glasgow e arriva secondo come Miglior Film al 12 Months Film Fest. Il film viene selezionato anche alla Mostra del Cinema di Taranto dove vince il premio “Kate” per la miglior interpretazione femminile dell’attrice protagonista Nika Perrone, AdArte di Calcata, alla X edizione del Social Film Festival ArTelesia, al Los Angeles Cine Fest e al Grand Prix d’Indonesia. 

Guarda dalle parti di Astrid

Tundra

A gennaio 2019 è uscito il suo nuovo film dal titolo T u n d r a, un originale mockumentary. Tundra è un film d’amore verso il cinema ambientato nel 2027, in una Roma distopica senza più sale cinematografiche aperte e in pieno degrado culturale e sociale. 

La trama

Un regista decide di documentare con la sua macchina da presa la ricerca di una preziosa pellicola in grado di riaprire vecchi cinema d’essai abbandonati e restituire all’umanità Il potere dell’arte. 

Una bambina e una giovane ragazza perse nella città, senza punti di riferimento e con problemi di memoria. Un detective filippino, convinto di essere la controfigura dell’investigatore Charlie Chan, le insegue, insieme ad una strana femme fatale ed a una sfigata Lolita. Il detective sta cercando di recuperare una pellicola che contiene una poesia sullo straordinario potere del Cinema e dell’Arte. Solo recitando questa poesia sarà possibile riaprire i cinema, far tornare l’arte nel mondo e salvare l’umanità. 

Il detective scopre che la bambina e la ragazza cercano anche loro la magica pellicola: sono dirette ad un cineclub clandestino dove un saggio precettore custodisce la pellicola del film magico che sta cercando. Inizia un viaggio tra vecchi cinema dismessi, sale cinematografiche di quartiere ormai diventate Multiplex, sede di banche, sale gioco del Bingo e hotel. 

Una galleria di strani e grotteschi personaggi emarginati della società si sono accampati in strada nei pressi dei cinema abbandonati, come sopravvissuti ad una terribile catastrofe. Personaggi eccentrici ed arrabbiati che danno vita a forme di protesta ed a manifestazioni artistiche. 

Tematiche e stile del film 

Viaggio nella Roma delle periferie, dove abita un’umanità in crisi in cerca di riscatto. Film su tutto ciò che è prezioso ma diventa scarto e rimane emarginato, Tundra di Federico Mattioni è anche una galleria di personaggi ispirati ai diversi generi della storia del cinema, dal detective, alla femme fatale, al bullo di periferia. 

Ispirato in parte dell’avanguardia francese degli anni 20 in parte del film noir degli anni 40 ed in parte degli anni 60, Tundra è un mocumento molto singolare, che cerca di toccare la sensibilità dello spettatore sull’importanza dell’arte per l’essere umano, in una società dove il profitto, il consumo e l’omologazione di massa sembra essere l’unico stile di vita. 

Il film porta con sé i dati reali. Dal 2000 oltre 40 sale cinematografiche sono state chiuse a Roma negli ultimi anni per fare posto a Multiplex, banche ed attività commerciali. La tundra è la desertificazione ed il congelamento culturale in cui stiamo inesorabilmente rimanendo prigionieri. Un paesaggio freddo e pieno di nebbia in cui non si vede l’uscita. L’arte non ha più nessuna importanza mentre la slot machine è fondamentale. 

Il film entra negli archivi del Museo Macro ed è selezionato da Fuori Norma, la rassegna dedicata al cinema indipendente sperimentale del famoso critico Adriano Aprà, entrando nella selezione di nuove opere indipendenti italiane ritenute di valore e innovazione. 

Guarda Tundra

The Shout

Nell’agosto 2020 scrive e dirige il suo primo film breve tratto da un’opera letteraria. Si tratta di The Shout, liberamente tratto dall’omonimo racconto di Robert Graves. Un giovane aspirante scienziato, che riesce a fare sogni condivisi con sua moglie, e un uomo dotato di poteri paranormali decidono di incontrarsi sulle montagne del centro Italia per fare un test di parapsicologia. L’uomo afferma di poter uccidere con la sola forza di un suo urlo. 

Guarda The Shout

Successivamente scrive due adattamenti letterari: Il cuore rivelatore tratto da una novella di Edgar Allan Poe e Marroca da Guy de Maupassant. Attualmente è impegnato nella scrittura e nello sviluppo di diverse sceneggiature per nuovi progetti di film di lungometraggi. Ha terminato intanto la realizzazione del suo nuovo film Casa Occupata, un’opera in equilibrio tra mistero, thriller soprannaturale e cinema gotico-romantico. Casa occupata racconta la storia di un amore che travalica i confini della vita terrena. E anche impegnato nella preparazione del nuovo lungometraggio, Drankul, rivisitazione grottesca erotica ed esistenzialista di un principe delle tenebre in stile Charles Bukowski. 

Filmografia essenziale di Federico Mattioni

Lonleyville (2009), Sensual code (2010), Io ti salverò (2011), Una o più verità (2012), Glances, sight (2012), Nei secoli dei secoli (2012), Non sono un fenomeno, sono solo Filomeno (2012), Salomè sarà (2013), 24 fotogrammi (2015), Black is the color of my soul (2015), Dalle parti di Astrid (2016), T u n d r a (2019), The shout (2020), Casa Occupata (2021), Vi presento Pamela (2021), Nell’era del Babau (2021)

Bibliografia

La ruota della vita  racconti – (2003)

Umanamente Uomo – breve romanzo (2014)

Nature – poesie (2015)

Filamenti – poesie (2018)

Donnuomo – L’utopia del sesso libero – saggio (2018)

Detective Vrulok – Strani assurdi casi del vampiro sanguisuca – racconti (2018)

D’amore e altre momentanee risorse (2020)

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