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David Griffith: vita e film

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David Wark Griffith era stato un pessimo attore che lavorava saltuariamente nei teatri delle cittadine di provincia e dei ghetti urbani. Durante quegli anni conobbe bene la psicologia e il modo di pensare del proletario sub-urbano e della gente dei piccoli paesi, meglio di qualsiasi produttore cinematografico in attività all’epoca. Erano persone che adoravano spettacoli teatrali di bassa qualità, spesso mediocri tragedie o commedia. Impazzivano per sangue e rozze farse. Il bene ed il male dovevano essere divisi chiaramente: i buoni e gli eroi da una parte, i cattivi e il male dall’altra.

David Wark Griffith è uno dei registi più famosi della storia del cinema, inventore delle basi del linguaggio cinematografico. La sua importanza è dovuta essenzialmente a due film kolossal: Nascita di una nazione e Intolerance.

Il montaggio analitico

David-Griffith

Ma il regista aveva già girato molti cortometraggi e da tempo conduceva una ricerca sul linguaggio cinematografico come molti altri registi-pionieri del cinema delle origini. David Griffith si è attribuito L’invenzione del montaggio analitico ma oggi sappiamo che non è così. I veri inventori dell’inquadratura come unità di base del linguaggio cinematografico sono stati di registi della scuola di Brighton.

Prima di loro, come ad esempio nei film di Méliès, Il cinema era pensato come il teatro. Un’unica inquadratura totale di una scena fissa dove si svolgeva l’azione interamente. I registi di Brighton avevano capito per primi che invece che l’elemento di base della costruzione cinematografica era l’inquadratura e non la scena. Soprattutto perché con essa si potevano mostrare dettagli ed espressioni degli attori decisive per uno sviluppo narrativo più approfondito.

La grande celebrità dei due colossal di Griffith attribuita all’innovazione del linguaggio cinematografico è in realtà uno dei primi casi in cui i grandi studi cinematografici saccheggiano e si attribuiscono invenzioni create in realtà dai filmmaker indipendenti. I registi della scuola di Brighton erano artigiani esattamente come George Méliès. Divennero conosciuti anche fuori del Regno Unito. Ma non avevano a disposizione le grandi risorse pubblicitarie di David Griffith.

Griffith però grazie anche alle risorse economiche riesce ad organizzare in maniera più strutturata questi nuovi codici del linguaggio cinematografico. Li utilizza probabilmente in una maniera più convincente e li mostra in un contesto di immagini di grande impatto

David Griffith diventa produttore

david-griffith

Nel 1910 David Griffith recensione della biografia la sua casa di produzione Triangle film Corporation. Alla Biograph, la casa di produzione per cui lavorava, non volevano concedergli budget più grandi per realizzare i suoi progetti ambiziosi. Inoltre alla Biograph i produttori avevano il controllo totale del film e non inserivano sulle locandine e sul materiale pubblicitario il nome del regista né quello degli attori. La Triangle film aveva come obiettivo la realizzazione di film storici, western e comici. Voleva soddisfare tutte le richieste del pubblico con i principali generi dell’epoca.

Nascita di una nazione

The birth of nation

Griffith voleva firmare i suoi film. Inoltre voleva un’ autonomia creativa che non gli era concessa. Decise allora di realizzare in maniera indipendente il suo colossal Nascita di una nazione.

Griffith che evidentemente oltre che un bravo regista era anche un capace uomo di affari riuscì a trovare per il suo film un budget enorme, superiore a qualsiasi altro film realizzato fino a quel momento. Circa centomila dollari dell’epoca.

Il film racconta la storia di Secessione americana dal punto di vista di due famiglie schierate nelle due opposte fazioni in guerra. Il regista sentiva molto suo il racconto perché veniva da una famiglia del sud che era stata rovinata dalla guerra. Le riprese durano quasi sei mesi e nascita di una nazione uscì i primi mesi del 1915 nelle sale cinematografiche americane. Il film fu aspramente criticato per rappresentare membri del Klu Klux Clan come degli eroi. Griffith venne accusato di razzismo.

Ma Nascita di una nazione si presenta come un’opera che rivoluzionerà per sempre la storia dei film. Un lungo lavoro di montaggio produrrà un film con un ritmo coinvolgente, molto diverso dai film visti fino a quel momento. Una partitura per immagini, un ritmo che tende al climax nella parte finale del racconto, come siamo abituati nel cinema moderno.

La cinepresa è molto mobile e riprende la scena da diverse angolature e punti di vista. Anche se non è la prima volta che si vedono degli stacchi di montaggio su primi piani e controcampi nessuno li aveva mai utilizzato in modo così dinamico. Il montaggio diventa strumento per emozionare e far capire la visione del regista.

David Griffith si è ispirato ai kolossal storici italiani da cui era rimasto affascinato e che voleva imitare, ma aveva creato qualcosa di più innovativo. La visione del mondo e umana di Griffith invece convince molto meno. È una visione manichea che divide in modo piuttosto stereotipato il bene dal male, i buoni dai cattivi. Con la condivisione della visione razzista dei due romanzi del pastore battista Thomas Dixon da cui è tratto, davvero deplorevole.

Ma nascita di una nazione ebbe un successo clamoroso e le polemiche non fecero altro che aumentare la sua pubblicità. Fu probabilmente anche questo successo a contribuire alla fama del film come nuova forma del linguaggio cinematografico. Probabilmente nello stesso periodo furono realizzate storie per immagini ancora più innovativa di Nascita di una nazione. Film che sono andati perduti o che sono stati dimenticati.

Nascita di una nazione fu visto da milioni di americani e ne segnò l’immaginario. Cambiò anche l’approccio dell’industria cinematografica americana che capi che si poteva guadagnare molto denaro spendendone molto per la produzione di costosi kolossal. Nascita di una nazione è un po’ il primo seme da cui si svilupparono negli anni successivi i grandi studi di Hollywood.

Intolerance

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Come regista realizzò un solo altro film, Intolerance. La sua motivazione più forte era quella di dare una risposta a milioni di persone che lo avevano accusato di razzismo. David Griffith disse più volte di essere stato frainteso e che non era il razzismo il suo punto di vista in Nascita di una nazione.

Realizzo così un enorme colossal diviso in quattro storie che mostrava l’intolleranza tra gli esseri umani attraverso i secoli. In una delle storie ricostruisce L’Antica Babilonia con scenografie incredibili, migliaia di comparse, costumi spettacolari. Un film lungo quasi 3 ore e mezza che porta lo spettatore in un viaggio attraverso 2500 anni di storia.

Anche stavolta David Griffith crea qualcosa di stupefacente che non si era mai visto prima, e introduce una tecnica che ha reso celebri registi molto più moderni: la tecnica della narrazione con montaggio parallelo.

Infatti i quattro episodi del film si alternano continuamente l’uno con l’altro mentre la storia procede verso la conclusione, divisi in capitoli dall’immagine di una donna, la celebre attrice Lillian Gish, che muove una culla in una stanza vuota illuminata da un raggio di luce. Un’immagine simbolica che rappresenta lo scorrere del tempo.

Il film è pieno di grandiosi movimenti di macchina fatti con alte gru o addirittura con palloni aerostatici che si alzano in volo valorizzando le gigantesche scene di Intolerance.

Il film fu prodotto da Griffith stesso con i grandi guadagni di Nascita di una nazione. Il regista creò una grossa campagna pubblicitaria mettendo il suo nome ovunque, in un eccesso di megalomania ed egocentrismo. Voleva liberarsi del peso delle accuse razziste che pesava sulle sue spalle.

Ma il film fu un fiasco totale. Provò a rimontarne diverse versioni negli anni seguenti per incontrare il favore del pubblico. Infatti esistono innumerevoli versioni di Intolerance. Ma non servi a nulla. Griffith perse gran parte del patrimonio che aveva accumulato con il suo film precedente.

Tanto che qualche anno dopo dovette chiudere la sua casa di produzione e tornare a lavorare per altri. La sua ambizione ed egocentrismo sfrenato, e la sua impellente necessità di mettere riparo alla sua immagine pubblica di razzista con un nuovo film, gli erano costati il fallimento.

Intolerance appare infatti anche uno sperpero di denaro e risorse non sempre necessario, una grandiosità di messa in scena fine a se stessa. Griffith aveva voluto esagerare e celebrare se stesso superando i limiti di ogni produzione cinematografica precedente. La cosa non aveva funzionato.

L’eredità di Griffith

L’uso del montaggio che aveva fatto nei suoi film segnò comunque per sempre le produzioni future. Qualche anno più tardi i registi della scuola sovietica presero il suo lavoro come esempio per cercare nuove modi di espressione nel cinema. Il cinema non fu più lo stesso. Le scene incominciano ad essere segmentate in varie inquadrature in modi sempre più ingegnosi e complessi. Il montaggio diventò il principale strumento per instaurare un rapporto con i personaggi, emozionare, e soprattutto dare la visione personale del regista di un determinato evento che prende vita sullo schermo.

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