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Il curioso caso di Benjamin Button

Indice dei contenuti

Il film Il curioso caso di Benjamin Button è un’opera complessa e affascinante che affronta temi universali come la vita, la morte, l’amore e l’identità.

La storia di Benjamin Button è una riflessione sulla natura del tempo. Benjamin nasce con l’aspetto di un uomo anziano e ringiovanisce gradualmente con il passare del tempo. Questo gli permette di sperimentare la vita in modo unico, vivendo prima la vecchiaia e poi la giovinezza.

Il film è anche una storia d’amore commovente. Benjamin e Daisy si innamorano quando lui ha 20 anni e lei 12. I due vivono una vita piena e felice, ma il loro amore è ostacolato dalla differenza di età. Alla fine, Benjamin muore all’età di 84 anni, mentre Daisy è ancora una giovane donna. I due si riuniscono finalmente nell’aldilà.

Il film è una riflessione sulla caducità della vita. Benjamin ha la possibilità di sperimentare tutte le fasi della vita, dall’infanzia all’adolescenza, dall’età adulta alla vecchiaia. Questo gli permette di apprezzare la bellezza e la fragilità della vita.

Il film è anche una celebrazione dell’amore. Benjamin e Daisy sono un esempio di come l’amore possa superare qualsiasi ostacolo, anche la differenza di età e la morte.

Il film è stato un successo di critica e di pubblico. È stato elogiato per la sua regia, la sceneggiatura, le interpretazioni e gli effetti speciali.

Cast

Brad Pitt interpreta Benjamin Button con grande intensità e sensibilità. Pitt riesce a trasmettere la complessità del personaggio, sia nei suoi momenti di giovinezza che in quelli di vecchiaia.

Cate Blanchett interpreta Daisy con eleganza e carisma. Blanchett crea un personaggio forte e indipendente, che non si lascia condizionare dalla differenza di età con Benjamin.

Trama

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Il film inizia nel 1918, anno di nascita di Benjamin Button. I suoi genitori, Thomas e Daisy Button, sono sconvolti dalla sua condizione e lo abbandonano in un ospizio per anziani. Qui, Benjamin viene allevato da Queenie, la direttrice dell’ospizio, che lo tratta come un figlio.

Benjamin cresce e diventa un uomo affascinante e carismatico. Si innamora di Daisy, una giovane donna che incontra quando ha 20 anni. I due si sposano e hanno una figlia, Caroline.

Benjamin e Daisy vivono una vita piena e felice. Benjamin ha la possibilità di sperimentare tutte le fasi della vita, dall’infanzia all’adolescenza, dall’età adulta alla vecchiaia. Nel frattempo, Daisy invecchia normalmente.

I personaggi

Benjamin Button è il protagonista del film. È un uomo nato con l’aspetto di un uomo anziano e ringiovanisce gradualmente con il passare del tempo. Benjamin è un personaggio complesso e affascinante. È un uomo gentile e compassionevole, ma anche un po’ ingenuo.

Daisy Fuller è la donna che Benjamin ama. È una giovane donna bella e talentuosa. Daisy è una donna forte e indipendente, che non si lascia condizionare dalla differenza di età con Benjamin.

Queenie è la direttrice dell’ospizio per anziani in cui Benjamin cresce. È una donna gentile e amorevole, che tratta Benjamin come un figlio.

Thomas e Daisy Button sono i genitori di Benjamin. Sono un uomo e una donna benestanti che sono sconvolti dalla condizione di Benjamin.

Caroline è la figlia di Benjamin e Daisy. È una bambina dolce e vivace.

Altri personaggi

  • Tilda Swinton interpreta la signora Moncrieff, una donna ricca e potente che diventa amica di Benjamin.
  • Jared Harris interpreta T.J. Eckleburg, un uomo misterioso che compare nei sogni di Benjamin.
  • Elias Koteas interpreta Monsieur Gateau, un impresario circense che assume Benjamin come clown.

La struttura

Il film è strutturato in due parti. La prima parte racconta la vita di Benjamin dall’infanzia all’età adulta. La seconda parte racconta la vita di Benjamin dalla vecchiaia alla morte.

Il film è girato in ordine cronologico, ma con una tecnica particolare che inverte la rappresentazione del tempo. In questo modo, il film inizia con Benjamin che è un vecchio e finisce con lui che è un bambino.

I temi

Il film Il curioso caso di Benjamin Button affronta temi universali come la vita, la morte, l’amore e l’identità.

La vita

Il film è una riflessione sulla natura della vita. Benjamin Button ha la possibilità di sperimentare la vita in modo unico, vivendo prima la vecchiaia e poi la giovinezza. Questo gli permette di apprezzare la bellezza e la fragilità della vita.

L’amore

Il film è una storia d’amore commovente. Benjamin e Daisy si innamorano quando lui ha 20 anni e lei 12. I due vivono una vita piena e felice, ma il loro amore è ostacolato dalla differenza di età. Alla fine, Benjamin muore all’età di 84 anni, mentre Daisy è ancora una giovane donna. I due si riuniscono finalmente nell’aldilà.

L’identità

Il film è anche una riflessione sull’identità. Benjamin Button è un uomo che non appartiene a nessun tempo. È un uomo che vive al contrario, dall’infanzia alla vecchiaia. Questo gli permette di avere una visione unica del mondo.

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Differenze tra film e romanzo

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La trama del film è sostanzialmente la stessa del romanzo. Benjamin Button nasce con l’aspetto di un uomo anziano e ringiovanisce gradualmente con il passare del tempo. Il film inizia con Benjamin che è un vecchio e finisce con lui che è un bambino.

Tuttavia, il film introduce alcune modifiche alla trama del romanzo. Ad esempio, nel film Benjamin viene abbandonato dai suoi genitori in un ospizio per anziani, mentre nel romanzo i suoi genitori lo lasciano in una casa di cura per anziani. Inoltre, nel film Benjamin e Daisy si incontrano e si innamorano quando lui ha 20 anni e lei 12, mentre nel romanzo i due si incontrano quando lui ha 36 anni e lei 24.

Personaggi

I personaggi del film sono in gran parte gli stessi del romanzo. Tuttavia, ci sono alcune differenze significative. Ad esempio, nel film la signora Moncrieff, una donna ricca e potente, diventa un’amica di Benjamin, mentre nel romanzo la signora Moncrieff è una figura più marginale. Inoltre, nel film T.J. Eckleburg, un uomo misterioso che compare nei sogni di Benjamin, è interpretato da Jared Harris, mentre nel romanzo è un personaggio immaginario.

Produzione

La produzione del film Il curioso caso di Benjamin Button è iniziata nel 2007 e si è conclusa nel 2008. Il film è stato prodotto da Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner per la Plan B Entertainment, e distribuito dalla Paramount Pictures.

Il regista David Fincher ha lavorato a stretto contatto con lo sceneggiatore Eric Roth per adattare il romanzo di Francis Scott Fitzgerald. Fincher ha voluto creare un film che fosse sia fedele al romanzo che originale.

Il film ha richiesto un budget di produzione di 150 milioni di dollari. La maggior parte del budget è stato speso per gli effetti speciali, che sono stati utilizzati per ringiovanire e invecchiare il personaggio di Benjamin Button in modo realistico.

Le riprese del film sono iniziate a New Orleans nel 2007. Le riprese sono continuate in altre città degli Stati Uniti, tra cui Charleston, New York e Los Angeles.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes il 12 maggio 2008. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 25 dicembre 2008.

Distribuzione

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Il curioso caso di Benjamin Button è stato distribuito in tutto il mondo dalla Paramount Pictures. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 25 dicembre 2008.

Il film ha avuto un successo commerciale di grande successo. Il film ha incassato oltre 335 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film è il film di maggior incasso diretto da David Fincher.

Il film è stato distribuito in diversi formati, tra cui DVD, Blu-ray e streaming. Il film è stato distribuito anche in formato IMAX.

Accoglienza

Il curioso caso di Benjamin Button è stato un successo di critica e di pubblico. Il film ha ricevuto 13 nomination agli Oscar, vincendone tre. Il film ha anche vinto tre Golden Globe, quattro BAFTA e un Critics’ Choice Award.

La critica ha elogiato il film per la sua regia, la sceneggiatura, le interpretazioni e gli effetti speciali. Il film è stato definito un capolavoro del cinema contemporaneo.

Il pubblico ha anche apprezzato il film. Il film ha ricevuto un punteggio di 7,4 su 10 su IMDb e un punteggio di 95% su Rotten Tomatoes.

Effetti speciali

Gli effetti speciali hanno avuto un ruolo fondamentale nella produzione del film. Gli effetti speciali sono stati utilizzati per ringiovanire e invecchiare il personaggio di Benjamin Button in modo realistico.

La società di effetti speciali Rhythm & Hues ha sviluppato una nuova tecnica per ringiovanire e invecchiare gli attori. La tecnica consisteva nell’utilizzare una combinazione di tecniche di modellazione 3D, motion capture e trucco.

Gli effetti speciali sono stati elogiati dalla critica. Il film ha vinto tre premi Oscar per la migliore scenografia, i migliori effetti speciali e il miglior trucco e acconciatura.

Recensione

di Fabio Del Greco

Il curioso caso di Benjamin Button è un film biografico che commuove Il grande pubblico. Bisogna ammettere che la forza della storia di questo film è davvero potente e il regista David Fincher la affronta in maniera professionale, con grande eleganza. 

Il film appartiene a quella categoria di film surreali sul senso dell’esistenza umana, sull’amore, il tempo che passa e la morte. Questo basterebbe a rendere Il curioso caso di Benjamin Button un film da vedere assolutamente, ma bisogna anche dire che il merito va soprattutto al romanzo da cui è tratto il film e non alla sua originalità cinematografica. 

Lo stile del film infatti si classifica nella fascia alta del cinema americano per il pubblico più vasto, senza mai attraversare quella linea, come faceva ad esempio un bellissimo film indipendente di Francis Ford Coppola: Un’eterna giovinezza. Anche se il film di Coppola utilizzava una star come Tim Roth per il ruolo principale, si addentrava poi nei meandri del cinema sperimentale e di una ricerca spirituale davvero sconvolgente. 

Nel film di Fincher tutto questo rimane in superficie e tutte le grandi tematiche dell’esistenza umana sono solo sfiorate attraverso la forza del racconto letterario. La fotografia è davvero spettacolare, perfetta, forse troppo. Gli attori sono convincenti, non ci sono sbavature né di racconto, né di regia, né di montaggio. Fincher dimostra la sua bravura in molte scene del film che evitano i cliché del cinema classico per costruire un ritmo originale e a tratti spiazzante. 

Il film è diretto e interpretato magnificamente, con una scenografia stupenda e dell’ambientazione affascinanti, costumi e trucco da Oscar. Però manca qualcosa. Le emozioni non riescono a coinvolgere il pubblico più cinefilo che si aspetta qualcosa di più, un salto nel buio, proprio come nel film di Coppola. Un salto nel buio di temi talmente enormi che il cinema mainstream fatica a governare con consapevolezza. Il racconto procede su binari sicuri e centra il suo obiettivo di commuovere un pubblico molto ampio, conquistando lo staus di “film per tutti”.

Nella seconda parte il film diventa retorico ed eccessivamente strappalacrime, sfiorando ripetutamente i cliché del romanzo rosa. Tutto si consuma con un eccessivo senso del dramma, con scene di pianto e abbandoni che si succedono uno dopo l’altro.

A qualcuno verrà da domandarsi “Ma come si poteva raccontare in altro modo un epilogo tanto drammatico?”. Con una maggiore profondità spirituale tipica dei grandi autori, che sarebbe riuscita a trovare in questa storia anche uno spessore ironico e grottesco nei momenti più tristi. La seconda parte invece è disseminata di momenti lacrimosi, sguardi languidi, incantesimi romantici, pose seduttive di un Brad Pitt piuttosto inespressivo. 

Il regista sceglie di sfruttare i meccanismi classici per generare emozioni a comando del cinema mainstream, ben collaudati, e di far piangere il pubblico con il pilota automatico. Manca anche il lato oscuro in come è raccontato visivamente Il curioso caso di Benjamin Button, soprattutto nel protagonista, che, se nella prima parte funziona, nella seconda quasi infastidisce nella sua staticità da angioletto in un mondo difficile. Benjamin Button è davvero così passivo anche nel racconto letterario? 

Il film resta comunque un’opera colossale e di notevole fattura, che attraversa decenni di storia con ricostruzioni, atmosfere e scene memorabili, come ad esempio quella dell’albergo deserto di notte dove Benjamin incontra la sua amante, e il tragico scontro a fuoco sulla nave. È un racconto profondo, che tratta di temi universali, che usa un linguaggio cinematografico che non si assume mai grandi rischi e cerca di compiacere ogni tipo di pubblico. Con qualche accensione in più rispetto alle formule del cinema standardizzato. 

Rating
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Fabio Del Greco