Zardoz

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Zardoz è un film di fantascienza del 1974 scritto, diretto e prodotto da John Boorman. Il film è ambientato in un futuro distopico in cui la società umana è divisa in due classi: gli Eterni, un gruppo immortale e decadente che vive in un paradiso artificiale, e gli Esiliati, un gruppo di umani costretti a vivere al di fuori di questa comunità.

La trama segue Zed, interpretato da Sean Connery, un Esiliato che riesce a penetrare nel mondo degli Eterni attraverso un enorme idolo di pietra chiamato Zardoz. Lì incontra la bella e misteriosa Consuella, interpretata da Charlotte Rampling, e cerca di scoprire il segreto dell’immortalità degli Eterni.

Zardoz è stato accolto in modo contrastante dalla critica al momento della sua uscita, ma è diventato col tempo un film di culto per i suoi elementi strani e surreali, la sua fotografia e la colonna sonora psichedelica. Il film è stato inoltre notevole per la performance di Sean Connery, che ha interpretato un personaggio molto diverso dai suoi ruoli più iconici come James Bond.

Zardoz affronta temi filosofici e sociali come la mortalità, la natura dell’umanità e la disuguaglianza sociale. Il film è considerato da molti come un esempio di cinema d’autore e un esempio di fantascienza visionaria, anche se non privo di difetti e incongruenze nella sua trama.

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Trama

La trama di Zardoz segue Zed, interpretato da Sean Connery, un brutale guerriero che fa parte degli Esiliati, una classe di umani costretti a vivere al di fuori di una comunità di immortali chiamati gli Eterni. Gli Eterni vivono in una società tecnologicamente avanzata e decadente, dove tutto è perfetto e senza emozioni, e dove l’immortalità è la norma.

Gli Esiliati sono costretti a cercare di sopravvivere in un mondo post-apocalittico e ostile, ma un giorno Zed scopre un modo per entrare nel mondo degli Eterni attraverso un enorme idolo di pietra chiamato Zardoz. Una volta all’interno della comunità degli Eterni, Zed viene accolto da Consuella, interpretata da Charlotte Rampling, una donna bella e misteriosa che sembra sapere molto sui segreti degli Eterni.

Zed scopre che gli Eterni non sono veramente immortali, ma hanno trovato un modo per ingannare la morte grazie a un processo chiamato “Vinculum”, che li tiene in vita e invecchia molto lentamente. Tuttavia, gli Eterni hanno perso ogni senso di umanità e sono caduti in una sorta di torpore, incapaci di provare emozioni o di trovare significato nella loro vita senza fine.

Zed cerca di sfidare gli Eterni, portando una nuova vitalità e passione nella loro comunità. Inizia a esplorare il mondo degli Eterni e scopre i segreti dell’organizzazione della società, che si basa sulla divisione del lavoro e sulla segregazione razziale. Incontrerà anche la Regina degli Eterni, interpretata da Sara Kestelman, e scoprirà la vera natura di Zardoz e il ruolo che ha svolto nel creare questa società distopica.

La trama di Zardoz si sviluppa attraverso una serie di scene surreali e spesso strane, con molte sequenze oniriche e allucinatorie. Il film esplora temi come l’immortalità, la natura dell’umanità, la disuguaglianza sociale e il potere della conoscenza. Nonostante la sua trama apparentemente confusa e a tratti incomprensibile, Zardoz è considerato da molti come un film di culto per la sua originalità e per la sua visione profetica di un futuro distopico.

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Personaggi del film 

Ecco alcuni dei personaggi principali di Zardoz:

Zed (interpretato da Sean Connery): il protagonista del film, un guerriero Esiliato che si infiltra nella comunità degli Eterni per scoprire i loro segreti.

Consuella (interpretata da Charlotte Rampling): una donna misteriosa degli Eterni che sembra avere una conoscenza profonda dei loro segreti.

La Regina (interpretata da Sara Kestelman): la leader degli Eterni, che cerca di mantenere il controllo sulla loro società a qualsiasi costo.

Arthur Frayn (interpretato da Niall Buggy): l’ideatore del culto di Zardoz e il creatore del Vinculum, il processo che consente agli Eterni di vivere per sempre.

Friend (interpretato da John Alderton): un membro degli Eterni che inizia a provare emozioni grazie all’influenza di Zed.

May (interpretata da Sally Anne Newton): una ragazza degli Eterni che viene rapita da Zed.

Zardoz: un enorme idolo di pietra che viene adorato dagli Esiliati e che si rivela essere una creazione degli Eterni stessi.

I Brutals: la classe di umani emarginati, tra cui Zed, che vivono al di fuori della comunità degli Eterni e lottano per la sopravvivenza in un mondo post-apocalittico.

Questi personaggi si scontrano in una serie di situazioni bizzarre e surreali che esplorano temi come la mortalità, l’immortalità, la disuguaglianza sociale e la natura dell’umanità.

Distribuzione e accoglienza 

Zardoz fu distribuito nei cinema nel 1974 e ricevette reazioni molto contrastanti dalla critica e dal pubblico. Alcuni apprezzarono la sua originalità e la sua visione sperimentale della fantascienza, mentre altri lo trovarono troppo strano e incomprensibile. In generale, il film fu un flop al botteghino e non ebbe molto successo commerciale.

Tuttavia, Zardoz è diventato col tempo un film di culto grazie alla sua originalità e alla sua estetica surreale. La performance di Sean Connery, che interpretava un personaggio molto diverso dal suo iconico ruolo di James Bond, fu particolarmente lodata. Anche la colonna sonora del film, composta dal musicista rock irlandese John Boorman, è diventata un classico della musica psichedelica.

Nonostante le sue critiche iniziali, Zardoz è stato rivalutato in seguito dalla critica e dai cinefili, ed è considerato da molti come un esempio di cinema d’autore e di fantascienza visionaria. Il film è stato influente per molti registi successivi, come ad esempio i fratelli Wachowski, che hanno citato Zardoz come fonte di ispirazione per il loro film Matrix.

In sintesi, Zardoz fu un film controverso e poco apprezzato al momento della sua uscita, ma è diventato col tempo un classico della fantascienza e un film di culto per i suoi elementi strani e surreali, la sua estetica innovativa e la sua visione filosofica della società.

Distribuzione e accoglienza 

Zardoz è stato distribuito nei cinema nel 1974 e ha ricevuto reazioni contrastanti dalla critica e dal pubblico. Alcuni hanno apprezzato la sua originalità e la sua visione sperimentale della fantascienza, mentre altri lo hanno trovato troppo strano e incomprensibile. In generale, il film è stato un flop al botteghino e non ha avuto molto successo commerciale.

Tuttavia, Zardoz è diventato nel tempo un film di culto grazie alla sua originalità e alla sua estetica surreale. La performance di Sean Connery, che interpretava un personaggio molto diverso dal suo iconico ruolo di James Bond, è stata particolarmente lodata. Anche la colonna sonora del film, composta dal musicista rock irlandese John Boorman, è diventata un classico della musica psichedelica.

Nonostante le sue critiche iniziali, Zardoz è stato rivalutato in seguito dalla critica e dai cinefili, ed è considerato da molti come un esempio di cinema d’autore e di fantascienza visionaria. Il film è stato influente per molti registi successivi, come ad esempio i fratelli Wachowski, che hanno citato Zardoz come fonte di ispirazione per il loro film Matrix.

In sintesi, Zardoz è stato un film controverso e poco apprezzato al momento della sua uscita, ma è diventato nel tempo un classico della fantascienza e un film di culto per i suoi elementi strani e surreali, la sua estetica innovativa e la sua visione filosofica della società.

Stile 

Lo stile di Zardoz è estremamente sperimentale e innovativo per il suo tempo. Il regista John Boorman ha utilizzato una serie di tecniche cinematografiche inconsuete e ha combinato diversi generi e influenze per creare una visione unica della fantascienza.

Il film presenta una combinazione di elementi fantastici, surreali e futuristici, con una forte inclinazione filosofica. Gli ambienti sono estremamente futuristici e si ispirano alla moda e alla cultura degli anni ’70, creando un’atmosfera onirica e spesso apocalittica. La fotografia di Geoffrey Unsworth è in grado di catturare perfettamente queste atmosfere strane e surreali.

Il film presenta anche molte tematiche sociali e politiche, come la disuguaglianza sociale, la lotta di classe e il desiderio di controllo da parte delle élite. La critica al potere è un elemento centrale del film, che spinge lo spettatore a riflettere sulle implicazioni della società in cui vive.

La colonna sonora di Zardoz, composta dal regista stesso, utilizza principalmente musica elettronica e rock psichedelico, creando un’atmosfera sonora allucinante e avvolgente.

In sintesi, lo stile di Zardoz è altamente sperimentale e innovativo, combinando elementi fantastici e futuristici con tematiche sociali e politiche importanti. Il risultato è un’opera strana e visionaria, che ha fatto la sua fortuna come film di culto.

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Il regista

Il regista di Zardoz è John Boorman, nato in Inghilterra nel 1933. Boorman ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema alla fine degli anni ’50 come assistente di regia e ha lavorato con diversi grandi registi, tra cui Tony Richardson e Arthur Penn.

Il suo primo lungometraggio da regista è stato il thriller “Il segugio dell’anno” (1967), che ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico. Boorman ha poi diretto numerosi film, tra cui “Deliverance” (1972), “Excalibur” (1981) e “Hope and Glory” (1987), che gli hanno fatto guadagnare molte nomination e premi, tra cui cinque candidature agli Academy Awards.

Boorman è noto per il suo stile sperimentale e innovativo, che combina spesso elementi fantastici e surreali con tematiche sociali e politiche importanti. Questo stile è particolarmente evidente in Zardoz, che rappresenta una delle sue opere più sperimentali e visionarie.

Boorman ha continuato a lavorare nel mondo del cinema fino ai giorni nostri, e il suo contributo alla settima arte è stato riconosciuto con numerosi premi e onorificenze, tra cui il BAFTA alla carriera nel 2004 e il premio alla carriera al Festival di Cannes nel 2008.

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