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Legal thriller da vedere

Indice dei contenuti

Il legal thriller è un sottogenere del thriller che si concentra sulle vicende di avvocati, pubblici ministeri, giudici ed altre figure del mondo giudiziario, messe in relazione a fatti criminosi ed ai processi giudiziari a questi collegati.

Caratteristiche

I legal thriller sono caratterizzati da una serie di elementi ricorrenti, tra cui:

  • Un crimine: il punto di partenza di un legal thriller è un crimine, che può essere di qualsiasi natura, dal omicidio al furto d’identità.
  • Un’indagine: l’avvocato protagonista del legal thriller è spesso chiamato a indagare sul crimine, per scoprire la verità e difendere il suo assistito.
  • Un processo: il fulcro del legal thriller è il processo, che rappresenta il momento in cui l’avvocato deve dimostrare l’innocenza del suo assistito.
  • Un conflitto: il legal thriller spesso presenta un conflitto tra l’avvocato e il sistema giudiziario, che può essere rappresentato dal pubblico ministero, dal giudice o da altre figure istituzionali.

Origini

Le origini del legal thriller possono essere fatte risalire al romanzo “The Adventures of Sherlock Holmes” di Arthur Conan Doyle, pubblicato nel 1892. In questo romanzo, l’investigatore Sherlock Holmes si trova a difendere un uomo accusato di omicidio.

Il genere ha iniziato a svilupparsi in modo significativo negli Stati Uniti d’America a partire dagli anni ’60, grazie a scrittori come Erle Stanley Gardner, Scott Turow e John Grisham.

Storia del Legal Thriller

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Il legal thriller ha conosciuto un periodo di grande successo negli anni ’80 e ’90, grazie alla pubblicazione di romanzi di successo come “Il socio” di John Grisham e “Il rapporto Pelican” di Scott Turow.

Nel corso degli anni, il genere si è evoluto, esplorando nuovi temi e sottogeneri. Ad esempio, il legal thriller politico si concentra sui crimini commessi da politici o funzionari pubblici, mentre il legal thriller ambientalista affronta i crimini contro l’ambiente.

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Stile del Legal Thriller

I legal thriller sono spesso caratterizzati da uno stile realistico, che riflette la complessità del sistema giudiziario. Gli autori di legal thriller spesso si avvalgono della consulenza di avvocati e giudici per garantire l’accuratezza dei loro romanzi.

Il legal thriller ha trovato un terreno fertile anche nel cinema. Alcuni dei film più famosi del genere includono:

Il legal thriller è un genere in continua evoluzione, che esplora diversi aspetti del sistema giudiziario. I legal thriller sono spesso caratterizzati da un’atmosfera suspenseful e da un finale imprevedibile.

Altri elementi

Oltre alle caratteristiche già citate, i legal thriller possono presentare anche altri elementi, come:

  • Un tema sociale: il legal thriller può affrontare un tema sociale, come la pena di morte, la discriminazione razziale o la corruzione.
  • Un protagonista antieroe: il protagonista del legal thriller può essere un avvocato che usa metodi discutibili per vincere i suoi casi.
  • Un tono ironico: il legal thriller può avere un tono ironico, che mette in discussione le istituzioni giuridiche.

I legal thriller sono un genere versatile e affascinante, che offre un punto di vista unico sul sistema giudiziario. I legal thriller sono spesso avvincenti e coinvolgenti, e possono offrire una riflessione stimolante sul mondo della legge.

I film Legal thriller da vedere

Il processo di Mary Dugan (1929)

Il processo di Mary Dugan è un film del 1929 diretto da Bayard Veiller. Questo dramma giudiziario affonda le sue radici nel teatro ed è stato adattato per lo schermo con successo.

Trama: Il film racconta la storia di Mary Dugan, interpretata magistralmente da Norma Shearer. Mary è una segretaria in un prestigioso studio legale di New York. Tuttavia, la sua vita prende una svolta inaspettata quando viene coinvolta in un omicidio misterioso. Mary è accusata dell’omicidio e il processo che segue rivela oscure verità e segreti nascosti. La sua difesa è affidata all’avvocato Robert Neil (interpretato da Lewis Stone), che si impegna a dimostrare la sua innocenza.

Il film esplora le dinamiche del sistema giudiziario e mette in luce i pregiudizi sociali e la pressione dei media dell’epoca. Mary deve lottare per dimostrare la sua innocenza mentre il mondo la giudica senza pietà.

Critica: Il processo di Mary Dugan è stato elogiato per le performance straordinarie del cast, in particolare quella di Norma Shearer. Il film è stato considerato audace per l’epoca, affrontando temi controversi e mostrando il lato oscuro della società. La regia di Bayard Veiller ha catturato l’atmosfera claustrofobica del tribunale e ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso fino alla fine.

Curiosità: Il film è noto anche per la sua colonna sonora intensa, che ha contribuito a creare un’atmosfera carica di tensione durante il processo.

The Trial of Mary Dugan è un classico del cinema d’epoca che ha lasciato un’impronta duratura nel mondo del cinema. La sua storia avvincente e le performance straordinarie lo rendono un film da non perdere per gli amanti del cinema classico.

La prima pagina (1931)

La prima pagina è un film del 1931 diretto da Lewis Milestone, basato sulla celebre commedia teatrale omonima di Ben Hecht e Charles MacArthur. Questa trasposizione cinematografica è una commedia brillante e un classico dell’epoca.

Trama: Il film si svolge nella redazione di un giornale a Chicago. La storia ruota attorno a Hildy Johnson (interpretato da Pat O’Brien), un reporter stanco della frenetica vita giornalistica e desideroso di lasciare il giornalismo per sempre. Tuttavia, durante il suo ultimo giorno di lavoro, Hildy viene coinvolto nella copertura di un caso di omicidio sensazionale.

L’intera redazione è in subbuglio mentre cercano di ottenere l’ultima notizia in prima pagina. Tra intrighi, battute brillanti e personaggi eccentrici, il film cattura l’atmosfera frenetica di un’agenzia di stampa in pieno stile anni ’30.

Critica: La prima pagina è stata acclamata per la sua sceneggiatura brillante e i dialoghi rapidi, caratteristici delle opere di Hecht e MacArthur. Il cast offre interpretazioni vivaci e divertenti, in particolare quella di Pat O’Brien nel ruolo di Hildy Johnson. Il film è stato un grande successo al botteghino e ha continuato a essere amato per il suo umorismo intelligente e la sua satira sulla stampa e il giornalismo.

Curiosità: La prima pagina è stata oggetto di diverse altre trasposizioni cinematografiche e televisive nel corso degli anni, ma questa versione del 1931 è considerata una delle più iconiche e influenti.

The Front Page (1931) è un classico che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema, con la sua commedia irresistibile e il suo ritmo serrato.

L’uomo sottile (1934)

L’uomo sottile è un film del 1934 diretto da W.S. Van Dyke ed è considerato un classico del legal thriller. Questo film è noto per il suo mix unico di mistero, commedia e dramma, il che lo rende una pietra miliare nel genere del legal thriller.

Trama: La storia ruota attorno a Nick Charles (interpretato da William Powell), un ex investigatore privato ora sposato con Nora (interpretata da Myrna Loy). Mentre cercano di godersi la loro vita coniugale, vengono coinvolti in un mistero di omicidio. La coppia affiatata si trasforma in un duo investigativo improvvisato quando un amico scomparso diventa il principale sospettato di un omicidio. Nick e Nora iniziano a indagare sul caso, navigando tra gli indizi e i personaggi eccentrici che incontrano lungo il cammino.

La trama è avvincente e piena di colpi di scena, mentre Nick e Nora cercano di risolvere il mistero e scoprire la verità dietro l’omicidio.

Critica: L’uomo sottile è stato elogiato per la sua trama avvincente, i personaggi carismatici e la chimica straordinaria tra William Powell e Myrna Loy nei ruoli di Nick e Nora Charles. Il film è noto per il suo umorismo intelligente e la sua abilità nel bilanciare il mistero con la commedia. È considerato uno dei migliori esempi di legal thriller degli anni ’30 e ha ispirato numerosi film successivi nel genere.

Curiosità: Il film ha generato una serie di sequel e ha contribuito a definire il genere del “legal thriller” nel cinema.

L’uomo sottile è un classico intramontabile che ha affascinato il pubblico con il suo mix unico di mistero e commedia. La coppia di detective Nick e Nora Charles è diventata leggendaria nel mondo del cinema e ha lasciato un’impronta indelebile nel genere del legal thriller.

Il verdetto (1946)

Il verdetto è un film del 1946 diretto da Don Siegel. Sebbene sia noto come “The Verdict” in inglese, questo film può essere considerato un legal thriller. È un’opera cinematografica che mescola abilmente elementi di giustizia e dramma per creare un’esperienza coinvolgente.

Trama: Il film segue la storia di Frank Galvin (interpretato da Sidney Blackmer), un avvocato in declino che ha perso la sua passione per la legge a causa di una serie di fallimenti professionali e personali. Tuttavia, Frank ha una possibilità di redenzione quando gli viene affidato un caso di negligenza medica che coinvolge un ospedale cattolico.

Mentre investiga il caso, Frank scopre prove schiaccianti contro l’ospedale e si trova a fronteggiare la potente Chiesa cattolica. Il film segue la sua lotta per cercare giustizia, non solo per il suo cliente, ma anche per se stesso, cercando di riconquistare la sua integrità e il suo senso di scopo.

Critica: Il verdetto è stato elogiato per la sua narrazione avvincente e la performance memorabile di Sidney Blackmer nel ruolo di Frank Galvin. Il film esplora temi di corruzione, moralità e redenzione nel contesto del sistema legale. La regia di Don Siegel offre una prospettiva realistica e cruda sulla professione legale e sul potere delle istituzioni.

Questo legal thriller del 1946 è considerato un classico del genere per la sua capacità di catturare l’attenzione degli spettatori attraverso una storia di lotta per la giustizia e di ricerca della verità.

Eredità del vento (1960)

Eredità del vento è un film del 1960 diretto da Stanley Kramer, basato su eventi storici che coinvolsero un processo legale noto come il “Monkey Trial” (Processo della Scimmia) del 1925. Questo film è un classico del legal thriller e affronta temi di scienza, religione e libertà di pensiero.

Trama: La storia è ambientata in una piccola città del Sud degli Stati Uniti, dove un insegnante di scuola, Bertram Cates (interpretato da Dick York), viene processato per aver insegnato la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin in classe, violando così una legge statale che proibisce l’insegnamento di qualsiasi teoria che contraddica la creazione divina. Il caso attira l’attenzione dei media nazionali e c’è una crescente tensione tra i sostenitori della scienza e quelli della fede religiosa.

L’avvocato difensore Henry Drummond (interpretato da Spencer Tracy) è incaricato di rappresentare Cates, mentre il procuratore Matthew Harrison Brady (interpretato da Fredric March) si oppone a lui. Il processo diventa un’epica lotta tra le forze della ragione e della fede, con importanti implicazioni per la libertà di pensiero e l’evoluzione dell’istruzione.

Critica: Eredità del vento è stato acclamato per le potenti interpretazioni di Spencer Tracy e Fredric March, che incarnano perfettamente i loro rispettivi ruoli di difensore della scienza e sostenitore della fede. Il film offre una riflessione profonda sui conflitti tra scienza e religione e sulla necessità di difendere la libertà di pensiero. La sua rilevanza sociale e il suo impatto culturale lo rendono un classico del genere legal thriller.

Curiosità: Il film è basato liberamente sul processo di Scopes del 1925, che coinvolse un insegnante, John T. Scopes, accusato di insegnare l’evoluzione in una scuola del Tennessee. Questo processo storico ha ispirato il lavoro teatrale da cui è stato tratto il film.

Dodici uomini e una sentenza – 12 Angry Men (1957)

Dodici uomini e una sentenza è un film del 1957 diretto da Sidney Lumet. Questo classico del legal thriller è noto per la sua trama coinvolgente e per la sua esplorazione dei processi giuridici e delle dinamiche di giuria.

Trama: Il film è ambientato interamente all’interno della sala di giuria di un tribunale, dove dodici giurati sono chiamati a deliberare sul destino di un giovane imputato accusato di omicidio. Inizialmente, sembra che la colpevolezza del giovane sia evidente, ma uno dei giurati (interpretato da Henry Fonda) ha dei dubbi. Inizia a esaminare attentamente le prove e a sollevare domande sulla solidità del caso.

Con il passare del tempo, altri giurati iniziano ad avere dubbi e a considerare le possibili ragioni di dubbio. Il film segue il loro processo di deliberazione mentre emergono pregiudizi personali, tensioni e lotte di potere tra i giurati. La trama si sviluppa in modo avvincente, con colpi di scena e rivelazioni sorprendenti.

Critica: Dodici uomini e una sentenza è stato elogiato per la sua narrazione intensa e per le performance straordinarie del cast, in particolare quella di Henry Fonda. Il film offre una profonda riflessione sul concetto di giustizia, la presunzione di innocenza e il ruolo dei pregiudizi nella decisione di una giuria. La regia di Sidney Lumet, con l’uso abile della tensione e dei dialoghi, contribuisce a creare una tensione costante nell’ambiente della sala di giuria.

Questo film è considerato uno dei migliori esempi del genere legal thriller e rimane un classico del cinema per la sua capacità di affrontare questioni giuridiche complesse e morali.

Curiosità: Il titolo originale in inglese, “12 Angry Men”, fa riferimento al fatto che i giurati sono tutti uomini e alla loro crescente rabbia e tensione durante la deliberazione.

Affari sporchi – Anatomy of a Murder (1959)

Affari sporchi è un film del 1959 diretto da Otto Preminger. Questo film è un notevole esempio di legal thriller che esplora intricati dettagli legali e morali in un caso di omicidio.

Trama: La storia ruota attorno all’avvocato difensore Paul Biegler (interpretato da James Stewart), che viene incaricato di rappresentare un uomo accusato di omicidio. L’imputato afferma di aver ucciso un uomo che aveva violentato sua moglie. Il caso diventa sempre più complesso quando emergono dettagli scioccanti sulla vita della vittima e sul passato della moglie.

Paul Biegler deve navigare tra prove contraddittorie, testimonianze ambigue e la pressione dell’opinione pubblica mentre cerca di difendere il suo cliente. Il film si concentra sulla preparazione del processo e sulla dinamica tra gli avvocati, i testimoni e la giuria.

Critica: Affari sporchi è stato acclamato per la sua narrazione intricata e le performance eccezionali, in particolare quella di James Stewart. Il film affronta questioni complesse di giustizia, moralità e verità nel contesto di un processo legale. Otto Preminger ha diretto il film con abilità, mantenendo una tensione costante e coinvolgente.

Il film è noto per la sua attenzione ai dettagli legali e per la sua capacità di far riflettere il pubblico sulle sfumature morali di un caso di omicidio. È considerato uno dei migliori esempi del genere legal thriller.

Curiosità: Il film si basa su un romanzo omonimo di Robert Traver (pseudonimo di John D. Voelker), che era un avvocato e giudice nella vita reale. La sua esperienza legale ha contribuito a rendere il film autentico nella rappresentazione dei procedimenti giudiziari.

Il processo (1962)

Panoramica: Il processo è un film del 1962 diretto da Orson Welles, basato sul romanzo omonimo di Franz Kafka. Questo film rappresenta un’approfondita esplorazione della burocrazia, dell’alienazione e dell’assurdità del sistema legale.

Trama: La storia segue Joseph K. (interpretato da Anthony Perkins), un giovane uomo arrestato e sottoposto a processo per motivi sconosciuti a lui. Nel corso del film, naviga in un mondo surreale e onirico di procedimenti legali, in cui le regole sono oscure e l’esito sembra predeterminato.

Mentre Joseph K. cerca di comprendere le accuse a suo carico e di trovare il suo posto in questo assurdo sistema legale, incontra una serie di personaggi e situazioni bizzarre. Il film esplora temi legati alla conformità, all’individualità e alla disumanizzazione della burocrazia.

Critica: Il processo è noto per la sua cinematografia suggestiva e atmosferica, così come per la straordinaria interpretazione di Orson Welles nel ruolo dell’enigmatico avvocato Hastler. Il film cattura magistralmente l’umore inquietante e opprimente dell’opera di Kafka, creando un senso di disagio che perdura per tutta la durata.

L’adattamento di Welles è una rappresentazione fedele dei temi di Kafka, enfatizzando gli aspetti esistenziali e psicologici del romanzo. È stato elogiato per la sua capacità di suscitare un senso di angoscia esistenziale e l’alienazione della società moderna.

Curiosità: L’adattamento di Orson Welles del romanzo di Kafka è un’interpretazione potente e visivamente suggestiva che rimane un’opera significativa sia nel campo della letteratura che del cinema. Continua ad essere studiato e ammirato per la profonda esplorazione della condizione umana all’interno di un sistema legale assurdo.

La sentenza (1982)

La sentenza (The Verdict) è un film del 1982 diretto da Sidney Lumet e basato su un romanzo di Barry Reed. Questo film è un legal drama noto per la sua trama coinvolgente e le prestazioni di alto livello.

Trama: La storia ruota attorno a Frank Galvin (interpretato da Paul Newman), un avvocato che un tempo era un brillante avvocato di successo ma che ora lotta con l’alcolismo e una carriera in declino. Viene presentato a lui un caso di negligenza medica in cui una giovane donna è rimasta in coma a causa di un errore durante un intervento chirurgico in un ospedale cattolico.

Frank decide di accettare il caso e cerca di ottenere giustizia per la donna e la sua famiglia. Tuttavia, si trova a dover affrontare una serie di sfide, tra cui la corruzione legale, l’ostilità dell’ospedale e la sua stessa discesa nell’alcolismo. La trama esplora la lotta di Frank per riabilitare la sua carriera e trovare il coraggio di lottare per la verità in un caso complicato.

Critica: La sentenza è stato elogiato per le prestazioni straordinarie di Paul Newman nel ruolo di Frank Galvin e per la sua rappresentazione realistica del sistema legale e delle sue imperfezioni. Il film affronta temi di corruzione, integrità e la ricerca della verità in un contesto giuridico.

Il regista Sidney Lumet crea un’atmosfera avvincente e offre uno sguardo profondo nell’animo umano e nella lotta per la redenzione personale. Il film è stato candidato a diversi premi Oscar e continua a essere considerato una delle migliori opere del genere legal drama.

Curiosità: The Verdict ha contribuito a consolidare la carriera di Paul Newman, che ha ricevuto una nomination all’Oscar per la sua interpretazione. Il film rimane un punto di riferimento nel cinema legale e resta una delle opere più apprezzate di Sidney Lumet.

The Insider (1999)

The Insider è un film del 1999 diretto da Michael Mann. Questo avvincente legal thriller, basato su eventi reali, è noto per la sua trama coinvolgente e le prestazioni di alto livello.

Trama: La storia segue Jeffrey Wigand (interpretato da Russell Crowe), un ex dirigente del settore del tabacco coinvolto in uno scandalo legato alla diffusione di informazioni riservate sull’industria del tabacco. Wigand, scontento delle pratiche della sua azienda, decide di collaborare con il noto giornalista d’inchiesta Lowell Bergman (interpretato da Al Pacino) per denunciare la corruzione e il pericolo per la salute pubblica rappresentato dalle sigarette.

Mentre Wigand affronta minacce e intimidazioni legali da parte dell’industria del tabacco, Bergman cerca di portare alla luce la verità attraverso il giornalismo investigativo. La trama esplora la lotta per la verità e la pressione esercitata sulle persone che cercano di rivelare segreti potenzialmente dannosi.

Critica: The Insider è stato elogiato per le performance straordinarie di Russell Crowe e Al Pacino, oltre che per la sua rappresentazione realistica della corruzione nell’industria del tabacco. Il film affronta temi di etica giornalistica, denuncia e lotta contro le grandi corporazioni.

Michael Mann crea un’atmosfera intensa e cattura efficacemente la tensione e la suspense della storia vera di Jeffrey Wigand. Il film è stato candidato a diversi premi Oscar ed è considerato uno dei migliori legal thriller basati su eventi reali.

Curiosità: The Insider è ispirato alle vicende reali di Jeffrey Wigand, che ha testimoniato contro l’industria del tabacco e ha contribuito a rivelare informazioni cruciali sulla nocività delle sigarette. Il film offre una riflessione significativa sull’importanza della verità e della denuncia nel contesto delle grandi aziende e della salute pubblica.

Michael Clayton (2007)

Michael Clayton è un film del 2007 diretto da Tony Gilroy. Questo avvincente legal thriller è noto per la sua trama complessa e le interpretazioni di alto livello.

Trama: La storia ruota attorno a Michael Clayton (interpretato da George Clooney), un avvocato specializzato in risoluzione delle crisi presso uno studio legale di alto livello. Clayton è abile nel risolvere problemi per i clienti, ma la sua vita personale è in disordine e piena di debiti.

Quando uno dei principali avvocati dello studio, Arthur Edens (interpretato da Tom Wilkinson), ha una crisi mentale durante la difesa di una causa contro una potente società chimica, Clayton si trova coinvolto in una serie di eventi che mettono in pericolo la sua stessa vita. Deve affrontare decisioni etiche difficili e rivelazioni scomode mentre cerca di risolvere il mistero che circonda il comportamento di Edens.

Critica: Michael Clayton è stato elogiato per la sua trama intricata e le performance eccezionali del cast. George Clooney offre una prestazione memorabile nel ruolo del protagonista tormentato, mentre Tom Wilkinson fornisce una resa straordinaria del personaggio di Arthur Edens.

Il film esplora temi di etica legale, corruzione aziendale e la lotta di un individuo per rimanere integro in un mondo corrotto. La sua atmosfera cupa e le tensioni legali lo rendono un esempio eccellente del genere legal thriller.

Curiosità: Michael Clayton è stato nominato per sette premi Oscar ed è stato un successo critico e commerciale. Il film ha ricevuto riconoscimenti per la sua sceneggiatura, le performance degli attori e la sua rappresentazione realistica del mondo legale e aziendale.

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The Lincoln Lawyer (2011)

The Lincoln Lawyer è un film del 2011 diretto da Brad Furman. Questo legal thriller è tratto dal romanzo omonimo di Michael Connelly ed è noto per la sua trama avvincente e la performance di Matthew McConaughey nel ruolo principale.

Trama: La storia segue Mick Haller (interpretato da Matthew McConaughey), un avvocato difensore che opera da una Lincoln Town Car convertita in ufficio mobile. Haller è noto per rappresentare clienti criminali, spesso quelli con risorse finanziarie limitate.

La trama si intensifica quando Haller accetta di rappresentare Louis Roulet (interpretato da Ryan Phillippe), un giovane e ricco erede accusato di aggressione sessuale e tentato omicidio. Mentre Haller lavora sul caso, inizia a sospettare che ci sia più di quanto sembri e che Roulet potrebbe nascondere segreti oscuri.

Critica: The Lincoln Lawyer è stato ben accolto dalla critica per la sua trama avvincente e per la performance di McConaughey nel ruolo di Haller. Il film offre uno sguardo affascinante nel mondo dell’avvocatura difensiva e delle sfide morali affrontate dagli avvocati.

La trama è costellata di svolte sorprendenti e momenti di suspense che mantengono gli spettatori incollati allo schermo. Il film ha contribuito a riaffermare la carriera di McConaughey come attore di successo ed è considerato uno dei migliori esempi di legal thriller degli ultimi anni.

Curiosità: The Lincoln Lawyer è basato su un romanzo di Michael Connelly e ha generato un seguito letterario. Il personaggio di Mick Haller è diventato uno dei più noti nell’opera di Connelly, e il film ha contribuito a portarlo sul grande schermo con successo.

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