Indiecinema Film Festival 2022: terminate le selezioni

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Già annunciate le opere cinematografiche in concorso e la giuria della seconda edizione dell’Indiecinema Film Festival, programmata per metà maggio

Nel clima di incertezza che ancora regna in Italia (e in Europa) lo staff di Indiecinema Film Festival si è preso un po’ più di tempo, prima di annunciare i contenuti di un’attesissima seconda edizione, che avrà luogo a maggio sia sulla piattaforma Indiecinema che attraverso eventi dal vivo, presumibilmente in spazi dislocati tra Roma e Ostia.

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Non mancheranno anche quest’anno le novità: su tutte la creazione di una piccola sezione, dedicata all’animazione e ai videoclip, la cui idea è nata dall’arrivo in selezione di qualche ottimo lavoro, apparentabile proprio a tali forme espressive. E poi occhi puntati sul blog del festival, che è cresciuto molto negli ultimi mesi e dovrebbe ospitare più contributi critici e interviste agli autori. Confermato invece il Premio per la Migliore Colonna Sonora dedicato alla memoria di Maurizio Principato, un tributo al quale sia Stefano Coccia in qualità di Direttore Artistico che lo stesso Comitato Scientifico della manifestazione cinematografica ideata da Fabio Del Greco (un Comitato Scientifico formato, oltre che dal Vice-direttore Fabrizio Croce, da attentissimi addetti ai lavori come Emanuele Di NicolaMichela AloisiNadia Zavarova e Federico Mattioni) continuano a guardare con profondo rispetto.

La giuria dell’Indiecinema Film Festival 2022

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A essere confermata, rispetto alla prima edizione, è anche l’altissima qualità della Giuria di professionisti, preposta a esaminare i vari concorsi (Lungometraggi di finzione, Documentari, Cortometraggi più la nuova sezione “Animazione & Videoclip), che nel ruolo di Presidente di Giuria vede quest’anno una cineasta di talento, Deborah Farina, il cui documentario “Osannaples” sta riscuotendo presso gli amanti del prog italiano enorme successo.

A completare la giuria l’apprezzato critico e saggista Alessio Gradogna (sono suoi libri come “I dannati e gli eroi. Il cinema di Guillermo Del Toro”, “La vie en rose – Sguardi sul cinema francese contemporaneo” e “Tokyo syndrome. L’horror giapponese“, scritto a quattro mani con Fabio Tasso), l’amatissima attrice Elisabetta Cavallotti (“I laureati“, “Guardami” e “Cattive inclinazioni“, tra le sue interpretazioni più note), l’autore e interprete teatrale Elio Crifò (il suo spettacolo “EsotericArte” ha visto inoltre la partecipazione di personaggi del calibro di Sgarbi ed Odifreddi) ed infine, dulcis in fundo, la giornalista e regista cinematografica Lucilla Colonna, cui si deve il lungometraggio storico “Festina lente“, premiatissimo nei circuiti indipendenti statunitensi e spagnoli.

La selezione dell’Indiecinema Film Festival 2022

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Ma veniamo ora ai titoli che nel 2022 compongono il concorso internazionale, suddivisi per la prima volta in quattro sezioni:

LUNGOMETRAGGI DI FINZIONE

Carmen Vidal, Female Detective di Eva Dans (Uruguay)
Il cerchio delle lumache di Michele Senesi (Italia)
Vincenzo il pastore lucano di Emanuele Di Leo (Italia)
Il Metodo Orfeo di Filippo Sozzi (Italia)
Kung Fu Girl di Kenny Gage e Devon Downs (China)
Emily or Oscar di Chris M. Allport (USA)
The Korean from Seoul di Steven Paul Whatmough (Australia)

DOCUMENTARI

Happy di Ivan Rodin (Russia)
Piigs di Federico Greco, Mirko Melchiorre e Adriano Cutraro (Italia)
La zona di Paolo Maggi (Italia)
Uromastyx Maliensis di Antonio Pintus, Elia Romanelli e Lanfranco Secco Suardo (Italia)
La Signora Matilde di Marco Melluso e Diego Schiavo (Italia)
Siate pronti – Le Chiavi di Papa Celestino V di Luke Anthon e Giuseppe Tandoi (Italia)
Son Tango di Leonel Fernando Capitano e Juan Pablo Tabbita (Argentina)
Wedding 93 di Paul Zagaris (USA)
Sokolova di Darya Evgeniivna Tkachenko (Ucraina)

CORTI

Into the Realm of the Night di Patrick Müller (Germania)
Bill Murray Lost in Berlinale di Ana Trkulja (Germania)
Just Like Water di Manos Triantafillakis (Grecia)
Sweet Mary, Where Did You Go? di Michael Anthony Kratochvil (Australia)
Di viaggi e di ghiaia di Andrea Colbacchini (Italia)
Metamorphosis di Stefano Zait Oliva (Italia)
Monstre – Nightmares worth more than money di Valerio Graglia (Italia)
Anna di Vincenzo Palazzo (Italia)
Pale Blue Dot: A Tale of Two Stargazers di Matteo Scarfò (Italia)
Go! Captaine di Pierre-Loup Docteur (Francia)
The Siege 2 di Mark Lakatos (Hungary)
Tunnel di Akın Güngör (Turchia)
Ant and the Human di Cevahir Çokbilir (Turchia)
But Happy di Anatolii Umanets (Ucraina)
Take the Vax di Edsta (Usa)
Hope di Alicia Maksimova (Gran Bretagna)
Becoming The Queen of the North di Aziz Altamimi (Gran Bretagna)

ANIMAZIONE & VIDEOCLIP

Flamboyant di Aviv Kegen (Israel)
Gaslighted di Mayuri (USA)
October Eleventh di Damian Gonzalez, Jeremy Weinstein (USA)
Justin and the Werloobee di Ken Yoffe & Ellen Weisberg, John Vo (USA)
There is exactly enough time di Oskar Salomonowitz (Austria)
Early Birds di Cole Stevenson (Canada)

***

Difficile riassumere la ricchezza e la varietà del Concorso. Molteplici, naturalmente, sono le produzioni indipendenti italiane approdate nelle varie sezioni. Ma anche la composizione geografica estremamente variegata si fa notare: Argentina, Uruguay, Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Israele, Turchia, Gran Bretagna, Ungheria, Grecia, Francia e Germania e Austria. Ma in queste giornate così difficili per gli equilibri europei ci piace rimarcare anche la presenza contemporanea di due produzioni ucraine e di altri due film realizzati invece da film-maker russi, per quanto uno sia di produzione britannica. Come a dire che laddove la politica spesso divide, il cinema e la cultura hanno comunque il compito di unire.

Stefano Coccia           

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Fabio Del Greco

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