L’uomo che fuggì dal futuro

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Indice dei contenuti

L’uomo che fuggì dal futuro è un film di fantascienza del 1971, diretto da George Lucas e con protagonisti Robert Duvall e Donald Pleasence. Il film è stato il primo lungometraggio di Lucas, dopo alcuni cortometraggi realizzati durante i suoi anni universitari.

La trama è ambientata in un futuro distopico in cui la società è controllata da un regime totalitario che proibisce l’amore, l’arte e la religione. L’uomo che fuggì dal futuro è un lavoratore che vive in una città sotterranea, dove ogni aspetto della vita è rigidamente controllato da un sistema di sorveglianza e droghe che sopprimono ogni emozione.

L’uomo che fuggì dal futuro inizia a sentire un forte desiderio di libertà e di espressione, che lo porta a ribellarsi contro il sistema e a fuggire dalla città insieme a un’altra lavoratrice, LUH 3417. I due cercano di scappare verso la superficie, ma sono costantemente inseguiti dalle autorità.

Il film è stato un insuccesso commerciale all’epoca della sua uscita, ma è diventato col tempo un cult movie della fantascienza, apprezzato per il suo stile visionario e la sua critica della società di massa e del controllo sociale. La pellicola ha anche ispirato altre opere della fantascienza come “1984” di George Orwell e “The Matrix” dei fratelli Wachowski.

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Trama

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La trama di L’uomo che fuggì dal futuro è ambientata in un futuro distopico in cui la società è controllata da un regime totalitario che proibisce l’amore, l’arte e la religione. L’uomo che fuggì dal futuro (interpretato da Robert Duvall) è un lavoratore che vive in una città sotterranea, dove ogni aspetto della vita è rigidamente controllato da un sistema di sorveglianza e droghe che sopprimono ogni emozione. Gli abitanti della città sono identificati solo da numeri, senza nome o personalità.

L’uomo che fuggì dal futuro lavora in una fabbrica che produce robot per la città e passa le sue giornate in un ambiente asettico e degradante, dove i suoi compagni di lavoro sono privi di ogni emozione e personalità. L’unica forma di comunicazione consentita è attraverso un sistema di comunicazione verbale, dove ogni frase è codificata e priva di qualsiasi forma di espressione.

Un giorno, L’uomo che fuggì dal futuro inizia a sentire un forte desiderio di libertà e di espressione, che lo porta a ribellarsi contro il sistema. Incontra LUH 3417 (interpretata da Maggie McOmie), un’altra lavoratrice della fabbrica che gli comunica di essersi innamorata di lui. I due iniziano a incontrarsi di nascosto, contravvenendo alle leggi della città.

LUH 3417 comincia a modificare la sua dose di droga, che è somministrata a tutti gli abitanti della città per sopprimere le emozioni, per far sì che L’uomo che fuggì dal futuro si liberi dalla dipendenza. In seguito, LUH 3417 falsifica i dati di L’uomo che fuggì dal futuro per far sì che venga trasferito in un’altra zona della città, dove i controlli sono meno stringenti.

L’uomo che fuggì dal futuro scopre che LUH 3417 è stata arrestata e uccisa dalle autorità, che hanno anche falsificato i dati della sua morte. Decide quindi di fuggire dalla città insieme al suo amico SEN 5241 (interpretato da Donald Pleasence), un tecnico della fabbrica che ha iniziato a mostrare segni di ribellione. I due cercano di scappare verso la superficie, ma sono costantemente inseguiti dalle autorità.

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Personaggi del film

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Ecco i principali personaggi del film L’uomo che fuggì dal futuro:

  • L’uomo che fuggì dal futuro, interpretato da Robert Duvall, è il protagonista del film. È un lavoratore che vive in una città sotterranea controllata da un regime totalitario e che inizia a ribellarsi contro il sistema.
  • LUH 3417, interpretata da Maggie McOmie, è una lavoratrice della stessa fabbrica di L’uomo che fuggì dal futuro. Incontra L’uomo che fuggì dal futuro e inizia a innamorarsi di lui, portandolo a scoprire il desiderio di libertà e di espressione.
  • SEN 5241, interpretato da Donald Pleasence, è un tecnico della fabbrica che aiuta L’uomo che fuggì dal futuro e LUH 3417 nella loro fuga. Mostra segni di ribellione e di insofferenza nei confronti del sistema.
  • OMM 0000, interpretato da Sid Haig, è un controllatore di sicurezza che segue da vicino le attività di L’uomo che fuggì dal futuro e LUH 3417, tentando di impedire la loro ribellione.
  • PTO 2234, interpretato da Marshall Efron, è un prigioniero della città sotterranea che aiuta L’uomo che fuggì dal futuro e SEN 5241 nella loro fuga.
  • SRT, interpretata da Irene Forrest, è un’agente della sicurezza che cerca di catturare L’uomo che fuggì dal futuro e SEN 5241 durante la loro fuga dalla città sotterranea.
  • NCH, interpretato da John Pearce, è un sacerdote robot che appare in alcuni momenti del film, rappresentando la religione come una forma di controllo sociale nella società distopica del film.

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Produzione

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L’uomo che fuggì dal futuro è stato diretto da George Lucas, che in seguito sarebbe diventato famoso per aver creato la saga di Star Wars. Il film è stato prodotto dalla American Zoetrope, la casa di produzione fondata da Francis Ford Coppola e George Lucas.

La sceneggiatura del film è stata scritta da George Lucas e Walter Murch, basandosi su un cortometraggio che Lucas aveva realizzato durante i suoi studi universitari.

Il film è stato girato a San Francisco, utilizzando set minimalisti e costumi futuristici. La fotografia del film è stata curata da David Myers, mentre la colonna sonora è stata composta da Lalo Schifrin.

Il budget del film era di circa 777.000 dollari, un budget relativamente modesto per l’epoca. Tuttavia, il film non è stato un successo commerciale al momento della sua uscita nel 1971. In seguito, il film è stato riscoperto e rivalutato dalla critica, diventando un classico del cinema di fantascienza.

Distribuzione e accoglienza

L’uomo che fuggì dal futuro è stato distribuito nei cinema nel 1971, ma ha avuto un’accoglienza tiepida da parte del pubblico e della critica. Il film è stato considerato troppo sperimentale e difficile da comprendere per il grande pubblico, e non ha ottenuto il successo commerciale sperato.

Nonostante questo, il film ha guadagnato un seguito di culto nel corso degli anni e ha ottenuto una rivalutazione critica. Molti critici hanno elogiato il film per la sua visione distopica del futuro, la sua atmosfera claustrofobica e il suo commento sulla natura della libertà individuale.

Inoltre, il film ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare. Ad esempio, la scena in cui L’uomo che fuggì dal futuro è costretto a guardare una serie di immagini psichedeliche è stata ripresa in numerosi altri film e programmi televisivi.

In generale, L’uomo che fuggì dal futuro è considerato un film importante nella storia del cinema di fantascienza e uno dei primi esempi di un’opera d’autore in questo genere. Il film ha influenzato molte altre opere successive, tra cui la saga di Matrix dei fratelli Wachowski.

Stile

L’uomo che fuggì dal futuro è un film che si distingue per il suo stile visivo e narrativo particolare, che lo rendono una sorta di ibrido tra la fantascienza e il cinema sperimentale.

Dal punto di vista visivo, il film è caratterizzato da un’estetica minimalista e spoglia, con set e costumi ridotti al minimo. La fotografia è fredda e asettica, dominata da tonalità grigie e metalliche, che creano un’atmosfera claustrofobica e opprimente.

La regia di George Lucas si concentra soprattutto sulle immagini e sui suoni, piuttosto che sui dialoghi, che sono ridotti al minimo. Le immagini sono spesso deformate e alterate, con effetti visivi psichedelici e allucinogeni che creano un senso di disorientamento e di spaesamento.

La narrazione del film è altrettanto sperimentale, con una struttura non lineare che non segue un preciso ordine cronologico. Il film non si concentra tanto sulla trama, quanto sulla rappresentazione della società distopica in cui vivono i protagonisti e sulle loro esperienze individuali.

In generale, L’uomo che fuggì dal futuro è un film che cerca di sfidare le convenzioni del cinema di fantascienza, proponendo un’esperienza visiva e narrativa molto diversa da quella a cui il pubblico era abituato. Il risultato è un film sperimentale, audace e innovativo, che ha influenzato il cinema di fantascienza e d’arte degli anni successivi.

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Il regista

George-Lucas

George Lucas è il regista di L’uomo che fuggì dal futuro. Nato nel 1944 a Modesto, in California, Lucas ha iniziato la sua carriera nel cinema negli anni ’60, durante i suoi studi universitari.

Dopo aver realizzato alcuni cortometraggi e documentari, Lucas ha debuttato nel lungometraggio nel 1971 con L’uomo che fuggì dal futuro, un film di fantascienza sperimentale che ha attirato l’attenzione della critica e del pubblico.

In seguito, Lucas ha diretto alcuni dei film più iconici della storia del cinema, tra cui la saga di Star Wars, che ha rivoluzionato il cinema di fantascienza e ha creato un fenomeno di culto senza precedenti.

Lucas è noto per il suo stile visivo innovativo e la sua capacità di combinare effetti speciali spettacolari con storie emotive e coinvolgenti. Inoltre, Lucas ha contribuito allo sviluppo della tecnologia digitale nel cinema, fondando la Industrial Light & Magic, una delle maggiori società di effetti speciali al mondo.

Nel corso della sua carriera, Lucas ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui quattro premi Oscar e un Golden Globe per la sua carriera. Oggi, Lucas è considerato uno dei registi più influenti e innovativi della storia del cinema.

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