Film apocalittici e post-apocalittici da vedere

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Le origini dei film apocalittici

I film apocalittici affondano le loro radici nella storia di Noè e della sua arca. A Noè viene affidato il compito di costruire l’arca e conservare le forme di vita in modo da ripristinare un nuovo mondo post-diluvio. Anche la storia biblica della distruzione di Sodoma e Gomorra ha aspetti post-apocalittici. Le figli di Lot, che pensano che il disastro abbia inghiottito il mondo intero pensano che in uno scenario del genere è giustificato fare l’amore con il loro papà per assicurarsi la sopravvivenza dell’umanità. Tali scenari e problemi si svolgono nella moderna narrativa post-apocalittica e nei film apocalittici.

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L’epopea di Gilgamesh, del 2000 – 1500 aC, racconta una storia in cui gli dei inviano inondazioni per penalizzare l’umanità, tuttavia l’antico eroe Utnapishtim e la sua famiglia sono salvati grazie all’intervento del dio Ea. Una storia paragonabile alla storia dell’inondazione della Genesi è nel 71° capitolo del Corano.  Anche nel Dharmasastra indù, il diluvio apocalittico ha un ruolo importante. Secondo il Matsya Purana, l’avatar Matsya di Lord Vishnu, avvisò il re Manu di un diluvio distruttivo che sarebbe arrivato presto. Il re fu incoraggiato a costruire una grande barca che ospitasse la sua famiglia, 9 tipi di semi, gruppi di tutti gli animali e i Saptarishi per ripopolare la Terra, dopo che il diluvio fosse finito e i mari e gli oceani fossero diminuiti. Variazioni di questa storia appaiono anche nelle bibbie buddiste e giainiste. L’apocalisse offre una visione angelica del Giorno del Giudizio, esponendo la garanzia di Dio per la redenzione dalla sofferenza e dal conflitto attraverso il Paradiso e una nuova Terra. 

Quando pensiamo alla fine del mondo, la mente corre inevitabilmente al fragore dei blockbuster. È l’immaginario collettivo di Armageddon, Independence Day o 2012: città che crollano, catastrofi spettacolari e un’umanità che lotta per la sopravvivenza. Queste opere epiche hanno definito il genere, trasformando l’apocalisse in un grande spettacolo.

Ma la catastrofe è anche uno specchio. Lontano dallo spettacolo, esiste uno sguardo più intimo e inquietante, che si interroga su cosa succede dopo il crollo. Non è più il crollo dei monumenti, ma quello delle anime. È un cinema che usa l’apocalisse come una lente d’ingrandimento sulle crepe della nostra società e sulle fragilità della psiche umana, chiedendosi cosa significa restare umani quando tutto il resto non esiste più.

Questa guida è un viaggio attraverso l’intero spettro. È un percorso che unisce i grandi capolavori del genere alle più audaci visioni del cinema indipendente. Dalla meteora al virus, dalla guerra nucleare all’esperimento filosofico, esploreremo le opere che ci mostrano non tanto come il mondo potrebbe finire, ma cosa resta di noi alla fine.

Il Crollo Interiore: Thriller Psicologici sulla Fine della Fiducia

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In questa prima selezione di film, la vera apocalisse non si manifesta con esplosioni o orde di mostri, ma con il silenzioso e inesorabile sgretolarsi della fiducia. La minaccia esterna, spesso indefinita e misteriosa, serve solo a innescare il vero orrore: il collasso psicologico, l’esplosione della paranoia e la disintegrazione dei legami umani. Queste opere suggeriscono che la civiltà non è una costruzione solida, ma un fragile patto sociale. Una volta rimosso il velo della normalità, l’uomo non regredisce a uno stato primitivo, ma rivela un egoismo e una diffidenza che erano semplicemente sopiti. L’apocalisse non ci trasforma in mostri; ci dà il permesso di esserlo.

Anni perduti (1951)

E’ un film apocalittico di fantascienza horror americano del 1951 che è stato scritto, prodotto e diretto da Arch Oboler. Il film è interpretato da William Phipps, Susan Douglas Rubeš, James Anderson, Charles Lampkin e anche Earl Lee. . I cinque vivono in una casa isolata, dove cercano di capire come sopravvivere. 

Le cinque persone sono così tristi che hanno poco interesse per il loro destino. Nonostante il basso budget, è un film bello e straordinariamente suggestivo, e Oboler produce una spettrale sensazione di isolamento con metodi semplici.

Il mostro del pianeta perduto (1955)

Day the World Ended • 1955 • Theatrical Trailer

È un film di fantascienza post-apocalittico in bianco e nero del 1955, prodotto e diretto da Roger Corman, con Richard Denning, Lori Nelson, Adele Jergens, Paul Birch e Mike Connors. La storia del film è incentrata su un coraggioso ricercatore che, con un piccolo gruppo di altri sopravvissuti, affronta anomalie radioattive a seguito di una guerra atomica che sembra aver danneggiato la maggior parte della civiltà umana.

The Lost Missile (1958)

The Lost Missile (1958) Trailer

È un film apocalittico di fantascienza americano del 1958 composto da John McPartland e dall’autore di fantascienza Jerome Bixby. Doveva essere diretto da William Berke, che era anche il produttore esecutivo, ma dopo la prematura scomparsa di Berke, suo figlio Lester Wm. Berke finì per essere il regista del film. Ha come protagonista Robert Loggia tra le sue prime apparizioni. Un film a basso budget che ha portato un messaggio dell’epoca della Guerra Fredda sull’importanza del lavoro svolto dai ricercatori e dalle forze armate nel proteggere gli Stati Uniti da pericoli esterni.

Adolescente delle caverne (1958)

Teenage Cave Man (1958) - Trailer

E’ una film drammatico e film di fantascienza apocalittico in bianco e nero del 1958 realizzato  da Roger Corman. Il film è stato inizialmente registrato con il titolo Prehistoric Earth ed in seguito è stato cambiato. La star principale Vaughn ha detto in un incontro che pensava che fosse il film più orribile mai realizzato prima. Un popolo di primitivi vive in una palude arida e aspra e combatte per la sopravvivenza, nonostante un fiume ricco e pieno di piante poiché una vecchia leggenda racconta di un dio che uccide chi attraversa il fiume.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

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L’ultima donna sulla Terra (1960)

1960 LAST WOMAN ON EARTH - Trailer - Roger Corman cult classic

E’ un film di fantascienza americano del 1960 creato e diretto anche da Roger Corman. Racconta la storia di 3 sopravvissuti a uno strano armageddon, che sembra aver cancellato tutta la vita umana nel mondo. Harold Gern (Antony Carbone), un potente imprenditore di New York che è continuamente in problemi legali, sta trascorrendo una vacanza a Puerto Rico con la sua affascinante compagna, Evelyn (Betsy Jones-Moreland), che ha sposato “tra un processo e l’altro”. Martin Joyce, l’avvocato di Harold, arriva sul posto e Harold lo accoglie durante una gita in barca durante la quale tutti e 3 utilizzano alcuni dispositivi subacquei acquistati di recente. Non sono in grado di respirare senza utilizzare le loro bombole quando riaffiorano dal mare. Risalgono sulla loro barca e scoprono Manuel, il membro dell’equipaggio, morto per asfissia. Dopo aver remato fino a terra, entrano nella giungla e scoprono che il fogliame rilascia ossigeno che possono respirare.

La notte dei morti viventi

La notte dei morti viventi
Ora disponibile

Horror, di George A. Romero, Stati Uniti, 1968.
Ben e Barbara Huss, insieme ad altre cinque persone, restano intrappolati nella casa colonica di un cimitero della Pennsylvania pieno di "morti viventi". La notte dei morti viventi è stato il primo film della saga di Romero, a cui hanno avuto seguito numerosi remake. Alla sua uscita incassò 18 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando un film di culto.

LINGUA: inglese
SOTTOTITOLI: italiano, spagnolo, frencese

The Creation of the Humanoids (1962)

The Creation Of The Humanoids (1962)

E’ un film apocalittico di fantascienza americano del 1962, diretto da Wesley Barry e interpretato da Don Megowan, Erica Elliot, Frances McCann, Don Doolittle e anche Dudley Manlove. Il film non è basato sulla storia dell’originale The Humanoids di Jack Williamson, con il quale ha poche somiglianze, ma sulla sceneggiatura del film creata da Jay Simms.

In una società post-guerra nucleare, un robot simile agli umani dalla pelle blu e dagli occhi d’argento è diventata diffuso. Un’azienda tenta di evitare che la robotica finisca per sostituire gli esseri umani, temendo che i robot prenderanno il controllo. Uno scienziato sperimenta la creazione di repliche umane che hanno emozioni e ricordi genuini.

This Is Not a Test (1962)

Shocking Theater "This Is Not A Test" Trailer

È un film apocalittico di fantascienza americano a basso budget del 1962 diretto da Fredric Gadette. Creato al culmine della Guerra Fredda, il film era solo uno di una varietà di produzioni dei primi anni ’60 e della fine degli anni ’50 basate sulla paura della guerra nucleare. Il film fa un discorso sociale e rivela lo shock che proverebbe la gente comune di fronte all’imminente attacco nucleare. 

La Jetée (1962)

La Jetée (1962) Trailer

E’ un film francese post-apocalittico di fantascienza del 1962 diretto da Chris Marker e legato al movimento artistico della Rive Gauche. Creato totalmente da immagini fisse, racconta la storia post-nucleare di un esperimento di viaggio nel tempo. È lungo 28 minuti ed è in bianco e nero.

Quello che il personaggio principale scopre è che il passato non è mai così fondamentale come desideriamo che sia. Tornare ad esso significa capire che non l’abbiamo mai capito. Inoltre la morale del film afferma che una persona non può scappare dal proprio tempo: saremo costantemente trascinati nel momento presente e non c’è possibilità di fuga dal qui e ora.

Ladybug Ladybug (1963)

"Ladybug, Ladybug" (1963)

Ladybug Ladybug è un film apocalittico e docudrama americano del 1963 diretto dal regista candidato all’Oscar Frank Perry. Il film è un discorso sugli impatti emotivi della Guerra Fredda, il titolo deriva da una filastrocca popolare. È stato il debutto cinematografici di William Daniels, Estelle Parsons e Jane Connell.

Durante la crisi dei missili cubani del 1962, agli istruttori di una scuola elementare di campagna viene chiesto di accompagnare gli studenti nelle loro case dopo che una bomba atomica ha attivato i rumori del sistema di allarme.  Incerti se il sistema di allarme fosse sbagliato, l’educatore e anche i bambini attraversano la campagna con una sensazione di rovina crescente per l’imminente olocausto nucleare.

L'ultimo uomo sulla terra

L'ultimo uomo sulla terra
Ora disponibile

Horror, sci-fi, di Ubaldo Ragona, Sidney Salkow, Stati Uniti/Italia, 1964.
Robert Morgan (Vincent Price) è uno scienziato, unico sopravvissuto a una pandemia globale che ha sterminato l’intera umanità. Ma il virus non uccide soltanto: trasforma le persone in morti viventi vampiri. Morgan trascorre le giornate uscendo solo di giorno e andando a caccia degli zombie quando sono inoffensivi a causa della luce solare. Li uccide con dei paletti di legno che egli stesso costruisce. Tenta continuamente di trovare altri esseri umani sopravvissuti tramite la sua stazione radio, ma nessuno risponde ai suoi messaggi. Di notte gli zombie escono dai loro rifugi e vagano per la città, in cerca di carne umana. Morgan si chiude in casa sigillando porte e finestre e cerca di dormire mentre i vampiri affamati tentano di entrare. Gli incubi del passato lo ttormentano. Morgan era uno scienziato in cerca di un vaccino per sconfiggere la pandemia del virus. L'esercito proibisce di seppellire normalmente i corpi che invece devono essere portati in una fossa comune e bruciati. Sam Corman, il suo giovane assistente è convinto che le autorità bruciano i cadaveri per impedire che essi tornino in vita come vampiri, ma Morgan non gli crede. Cambierà idea quando il virus ucciderà sua moglie e sua figlia. Nei giorni seguenti Morgan trova un cane con cui lenire la propria solitudine. Ma anche l'animale è contagiato dal virus ed è costretto ad ucciderlo. Poi finalmente incontra una donna.

Inosservato al tempo della sua uscita e considerato oggi un film cult, è il primo e migliore adattamento cinematografico del racconto Io sono leggenda di Richard Matheson, uscito nel 1954. Dallo stesso romanzo sono stati tratti in seguito altri film horror: nel 1975 Occhi bianchi sul pianeta Terra (The Omega Man, 1971), nel 2007 Io sono leggenda e I Am Omega. Girato nel 1964, a Roma, con una co-produzione italo-americana, questo film è il capostipite del filone dei film sugli zombie, e precede il successivo e più celebre "La notte dei morti viventi".

LINGUA: inglese
SOTTOTITOLI: italiano, spagnolo, tedesco, portoghese

In the Year 2889 (1969)

In The Year 2889 (1969)

È un film apocalittico di fantascienza americano del 1969 sulle conseguenze di una futura guerra nucleare. Il film è interpretato da Paul Petersen, Quinn O’Hara, Charla Doherty, Neil Fletcher e Hugh Feagin. La produzione ha incaricato l’autore di film cult a basso budget Larry Buchanan di dirigere questo film e produrre un remake a colori del film di Roger Corman del 1956 Day the World Ended. Non ambientato nell’anno 2889, il titolo di In the Year 2889 è preso in prestito da un racconto con lo stesso titolo di Jules Verne e suo figlio, Michael Verne. Il film tuttavia non ha seguito affatto la storia di Jules Verne. La sceneggiatura è stata scritta per Buchanan da Harold Hoffman. Il ritmo e le interpretazioni del film sono più professionali rispetto ai precedenti sforzi del regista. Non è un classico del genere ma per i fan di Buchanan e del cinema apocalittico, è un passatempo piacevole.

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Il seme dell’uomo (1969)

The Seed Of Man 1969 Rus sempl

Il seme dell’uomo è un film d’essai franco-italiano del 1969 diretto da Marco Ferreri.  Una giovane coppia dice di avere un figlio nei giorni successivi a quando una catastrofe ha eliminato gran parte della popolazione del pianeta. Marco Ferreri, anche sceneggiatore del film con Sergio Bazzini, realizza un dramma fantascientifico sulla distruzione della cultura contemporanea, condannata al riciclo storico e all’imprevedibile Armageddon. Un lavoro che si avvicina all’arte astratta, densa di significati, in cui l’ostinazione a ricreare un microcosmo consumista, l’ambientazione onirica e la disumanizzazione dominante sono una riflessivo e profonda al crollo immaginativo, spirituale e soprattutto etico della civiltà.

Zardoz (1974)

ZARDOZ - (1974) HD Trailer

Zardoz è un film onirico post-apocalittico del 1974 diretto da John Boorman e interpretato da Sean Connery e Charlotte Rampling. . In questo film distopico, mentre i Brutali risiedono in una palude, i loro imperatori si crogiolano nel Vortice, come una vanitosa nobiltà terriera.  Gli Eterni hanno prodotto Zardoz per controllare i Brutali, spingendoli all’omicidio di massa. 

Zardoz è estremamente complesso ed è un film davvero insolito, un viaggio in un futuro che sembra governato da personaggi assurdi. Il film è un esercizio di dissolutezza intrigante di Boorman, che aveva carta bianca per svolgere un lavoro personale dopo il suo successo. Ci sono effetti speciali impressionanti che sono tra i più efficaci di quegli anni. 

Un ragazzo, un cane, due inseparabili amici (1975)

A Boy And His Dog Official Trailer

È un film apocalittico e commedia di fantascienza americano del 1975 diretto da LQ Jones, da una sceneggiatura di Jones basata sulla novella del 1969 con lo stesso titolo dell’autore Harlan Ellison. Il film è interpretato da Don Johnson, Susanne Benton, Alvy Moore e Jason Robards. È stato prodotto e distribuito individualmente dalla società del regista. La storia del film racconta di un adolescente, Vic, e il suo cane telepatico, Blood, che collaborano per sopravvivere nell’insicura terra desolata post-apocalittica degli Stati Uniti sudoccidentali.

Zombi (1978)

Dawn of the Dead (1978) | Original Trailer [HD] | Coolidge Corner Theatre

E’ un film diretto da George A. Romero e prodotto da Richard P. Rubinstein. . Nel film, un fenomeno di origine sconosciuta ha effettivamente innescato la rianimazione dei morti, che mangiano la carne umana. David Emge, Ken Foree, Scott Reiniger e Gaylen Ross interpretano i sopravvissuti all’evasione che si barricano all’interno di un centro commerciale in mezzo all’isteria di massa.

Romero ha aspettato per diversi anni di realizzare un altro film sugli zombi dopo La notte dei morti viventi per evitare di essere stereotipato come regista horror. Dopo aver visitato il Monroeville Mall a Monroeville, in Pennsylvania, ha scelto di utilizzare il luogo come base per la storia del film. Il progetto ha attirato l’attenzione del regista italiano Dario Argento che, insieme al fratello Claudio e al produttore Alfredo Cuomo, ha acconsentito a cofinanziare il film in cambio dei diritti di diffusione mondiale. Argento ha collaborato con Romero durante la fase di sceneggiatura. Le riprese principali di Dawn of the Dead sono avvenute tra il novembre 1977 e il febbraio 1978 a Monroeville e Pittsburgh. Gli effetti speciali e il trucco sono stati prodotti da Tom Savini, che dopo questo lavoro ha trovato una prestigiosa carriera globale per altri film dell’orrore. In post-produzione, Romero e Argento hanno montato diverse varianti del film per i mercati locali. La variazione di Argento include una colonna sonora di rock progressivo composta ed eseguita dai suoi partner abituali, i Goblin, mentre il taglio di Romero preferisce principalmente musiche della De Wolfe Music Library.

È uno dei film di zombi più coinvolgenti di sempre, Dawn of the Dead mescola paura e sangue con critiche sociali sulla società consumistica, ed è tra i migliori film horror mai realizzati. Raccapricciante, disgustoso, orribile, violento, spaventoso e spietato, è una variazione più ampia di La notte dei morti viventi. 

Mad Max (1979)

Official Trailer: Mad Max (1979)

Mad Max è un film post-apocalittico di azione distopico australiano del 1979 diretto da George MillerMel Gibson interpreta “Mad” Max Rockatansky, un ufficiale delle forze dell’ordine trasformato in vigilante in un’Australia del prossimo futuro nel bel mezzo del collasso sociale.  Nel cast anche Joanne Samuel, Hugh Keays-Byrne, Steve Bisley, Tim Burns e Roger Ward.  James McCausland e Miller hanno creato la sceneggiatura del film da un racconto di Miller e di Kennedy.

Al suo lancio, il film ha polarizzato i critici. Accusato di essere “un’applicazione cinematografica del Mein Kampf pieno di stupratori, sadici, giovani assassini e  anche nuovi Mansons”, altri hanno elogiato il lancio alla regia di Miller e la messa in scena dei duelli automobilistici, scene eccellenti per descrivere un feroce mondo post-apocalittico.

Stalker (1979)

Andrej Tarkovskij | Stalker trailer [HD] 1979

È un film d’essai di fantascienza sovietico del 1979 diretto da Andrei Tarkovsky con una sceneggiatura creata da Arkady e Boris Strugatsky, liberamente basato sul loro racconto Roadside Picnic del 1972. Il film incorpora componenti di  fantascienza con notevoli scene riflessivo e figurative, profonde e incisive. 

Il film racconta la storia di un’esplorazione guidata da un uomo chiamato “Stalker” (Alexander Kaidanovsky), che guida i suoi 2 clienti: un malinconico autore (Anatoly Solonitsyn) alla ricerca di idee, e un insegnante (Nikolai Grinko ), in una località magica nota come la “Zona”, dove presumibilmente esiste un’area che esprime i desideri più intimi di un individuo.

Un’allegoria densa, intricata, spesso contraddittoria e anche costantemente flessibile riguardante la consapevolezza umana, il bisogno di fiducia in un mondo razionale, tra desideri orribili che rimangono nel cuore degli uomini. Tra i migliori film nella storia del cinema. 

La terra silenziosa (1985)

The Quiet Earth (1985) | Trailer | Bruno Lawrence | Alison Routledge | Pete Smith

È un film di fantascienza post-apocalittico neozelandese del 1985 diretto da Geoff Murphy e interpretato da Bruno Lawrence, Alison Routledge e Peter Smith nei panni di 3 sopravvissuti a una catastrofe catastrofica. È vagamente basato sull’omonimo libro di fantascienza del 1981 di Craig Harrison. Altre fonti di ispirazione sono state citate: l’originale del 1954 I Am Legend, Dawn of the Dead, e in particolare il film del 1959 The World, the Flesh and the Devil, di cui è stato effettivamente definito un remake libero.

Uno dei principali registi della Nuova Zelanda, Geoff Murphy ha preso un racconto di un uomo solo e lo ha trasformato in modo fantasioso di forte impatto in The Quiet Earth, che è finito per essere un film di culto, tra i migliori film neozelandesi mai realizzati. 

Last Night (1998)

Last Night - trailer

È una commedia nera apocalittica canadese del 1998 diretta da Don McKellar che ha scritto la sceneggiatura del film su come la gente comune avrebbe risposto a una minaccia mondiale imminente. Ambientato a Toronto, Ontario, il film è stato realizzato e lanciato quando molti erano preoccupati per la minaccia dell’anno 2000.

Il film è stato lanciato con recensioni favorevoli per la regia di McKellar e la recitazione di Oh. Ha vinto premi ai festival cinematografici internazionali di Cannes e Toronto e 3 Genie Awards, tra cui la migliore attrice per Oh. È un film avvincente e toccante che dipinge un’immagine più agrodolce che violenta dell’apocalisse, con minuti di straordinaria intensità nell’attimo atto del film che completano una storia surreale, malinconica e divertente. 

The Rover (2011)

The Rover | Official Teaser Trailer HD | A24

È un film distopico drammatico e western australiano del 2014 scritto e diretto da David Michôd e basato su una storia di Michôd e Joel Edgerton. Si tratta di un western moderno che si svolge nelle terre selvagge australiane, 10 anni dopo un crollo finanziario internazionale. Il film è interpretato da Guy Pearce e Robert Pattinson e include Scoot McNairy, David Field, Anthony Hayes, Gillian Jones e Susan Prior. 

10 anni dopo un crollo finanziario internazionale che ha scatenato il caos in tutto il mondo, la natura selvaggia australiana è una terra desolata senza legge e le unità militari pattugliano la natura selvaggia cercando di preservare quel poco di ordine rimasto. Dopo che un furto è fallito, Archie, Caleb ed Henry scappano, abbandonandoil fratello ferito di Henry, Reynolds. Mentre scappano Archie prende in giro Reynolds e Henry lo attacca, provocando un incidente. Non riescono più a utilizzare il camion e lo abbandonano e Archie rubano l’auto dello strano e solitario Eric. Eric riesce a recuperare il camion e li segue. Dopo un rapido inseguimento, Archie si ferma ed Eric li affronta. 

The Rover è un film implacabile e teso, che gela il sangue e la ferocia di Pearce nei panni di Eric è notevole, mentre il lavoro di Pattinson è una rivelazione, un’interpretazione che, indipendentemente dalle restrizioni del personaggio, finisce per essere più affascinante man mano che il film procede. Costantemente al centro dell’attenzione del film c’è Pearce, che, con un atteggiamento taciturno, fornisce tutta la fredda spietatezza di un antieroe western tradizionale o di un film noir che rifiuta di morire prima di esigere vendetta per un reato imperdonabile. 

Cercasi amore per la fine del mondo (2012)

Seeking a Friend for the End of the World - Official Trailer

È una commedia romantica apocalittica americana del 2012, scritta e diretta da Lorene Scafaria, nel suo debutto alla regia. Il film è interpretato da Steve Carell e Keira Knightley nei panni di 2 sconosciuti che hanno un legame imprevisto mentre si aiutano a vicenda a scoprire il senso nelle loro vite prima che un asteroide cancelli la vita nel mondo. 

Il film è stato un fallimento al botteghino, guadagnando $ 9,6 milioni su un piano di spesa di $ 10 milioni. La difficile situazione della trama è una questione di vita che riguarda tutti, è un film che fa riflettere ed ha un montaggio eccellente, anche se a tratti risulta un po’ lento. 

It Comes at Night (2017)

It Comes At Night | Official Teaser Trailer HD | A24

In un mondo decimato da una misteriosa piaga, una famiglia si è rifugiata in una casa isolata nel bosco. La loro precaria routine viene sconvolta dall’arrivo di un’altra famiglia in cerca di riparo. La reciproca diffidenza trasforma presto il rifugio in una trappola psicologica, dove la paura dell’ignoto diventa più letale della malattia stessa.

It Comes at Night è l’archetipo del thriller apocalittico psicologico. Il regista Trey Edward Shults nega deliberatamente allo spettatore qualsiasi spiegazione sulla natura della minaccia, costringendolo a vivere la stessa claustrofobica incertezza dei personaggi. La casa, simbolo universale di sicurezza, diventa un microcosmo del collasso sociale, dove le regole ferree imposte dal patriarca Paul non fanno che accelerare la disintegrazione della fiducia. La vera apocalisse non è la pandemia, ma il momento in cui si sceglie di sacrificare l’empatia in nome della sopravvivenza, dimostrando che la nostra umanità è la prima, e forse unica, vittima di ogni catastrofe.

Coherence (2013)

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. Presto, il gruppo scopre l’esistenza di case identiche alla loro, abitate da versioni alternative di se stessi. La serata si trasforma in un labirinto di paranoia e sfiducia, dove l’identità e la lealtà diventano concetti pericolosamente fluidi.

Con un budget irrisorio e un’ambientazione unica, Coherence costruisce un’apocalisse quantistica e intellettuale. L’evento cosmico è un pretesto per esplorare la fragilità delle relazioni umane e l’instabilità del sé. La cometa non distrugge il mondo, ma frantuma la percezione che abbiamo di noi stessi e la fiducia che riponiamo negli altri. Le tensioni e i segreti preesistenti nel gruppo vengono amplificati fino al punto di rottura, dimostrando come la crisi non crei i conflitti, ma li riveli. Il film suggerisce che la nostra identità è un costrutto precario e che, di fronte alla possibilità di “scegliere” una realtà migliore, la moralità diventa un concetto relativo, come dimostra la terrificante scelta finale della protagonista.

The Rover (2014)

The Rover Official Trailer #1 (2014) HD

Dieci anni dopo un collasso economico globale, l’outback australiano è una terra desolata e senza legge. A un uomo solitario e indurito, Eric, viene rubata la sua unica possessione: la sua auto. Nella sua spietata caccia per recuperarla, si allea con Rey, il fratello ingenuo e ferito di uno dei ladri, abbandonato dai suoi.

The Rover è un western distopico che, sulla scia di opere come The Road, si concentra sulla condizione umana dopo il collasso della civiltà. L’apocalisse economica ha prosciugato non solo le risorse materiali, ma anche ogni forma di empatia e compassione. Eric non è un eroe; è un uomo a cui è stato tolto tutto, e la sua violenza è l’unica lingua rimasta in un mondo che ha dimenticato come comunicare. La sua ossessione per l’auto non è materialismo, ma il disperato tentativo di aggrapparsi all’ultimo frammento di un’identità passata. Il rapporto con Rey diventa un’esplorazione della possibilità della fiducia in un mondo che ne è privo, un legame improbabile tra due uomini a cui è stato rubato tutto, che sia un’auto o l’amore fraterno.

Right at Your Door (2006)

Right at Your Door Trailer

A Los Angeles, una serie di bombe sporche scatena il panico. Su consiglio delle autorità, Brad si barrica in casa sigillando porte e finestre con nastro adesivo. Poco dopo, sua moglie Lexi, che era fuori durante l’attacco, torna a casa, visibilmente contaminata. Brad si trova di fronte a una scelta impossibile: salvarla o salvarsi.

Questo film è una parabola tesa e claustrofobica sulla paranoia nell’era del terrorismo post-11 settembre. La vera minaccia non è la bomba in sé, ma la disinformazione e la paura che essa genera. La radio, unica e inaffidabile fonte di notizie, diffonde istruzioni contraddittorie, trasformando la casa da rifugio a prigione e il marito in carceriere. Il film esplora il crollo della fiducia nelle istituzioni e la terribile moralità del “protocollo”, dove l’amore e l’istinto vengono sacrificati sull’altare di una sicurezza incerta e dettata dall’alto. La porta di casa diventa il confine fisico e morale tra l’amore e la sopravvivenza, un dilemma straziante che non offre risposte facili né consolatorie.

Take Shelter (2011)

Take Shelter | Official Trailer HD (2011)

Curtis, un operaio dell’Ohio con una moglie e una figlia sorda, è tormentato da visioni apocalittiche di una tempesta devastante. Incerto se si tratti di premonizioni o dei primi segni di una malattia mentale ereditaria, inizia a costruire ossessivamente un rifugio anti-tornado, mettendo a rischio il suo lavoro, la sua famiglia e la sua sanità mentale.

Take Shelter è un capolavoro di ambiguità che fonde il dramma familiare con l’horror apocalittico. Il film di Jeff Nichols è una profonda esplorazione delle ansie contemporanee: economiche, ambientali e psicologiche. La tempesta può essere letta come una metafora della crisi finanziaria, del cambiamento climatico o, più intimamente, della paura atavica di un padre di non poter proteggere la propria famiglia. L’apocalisse di Curtis è prima di tutto interna: è la paura che il suo mondo, la sua mente, stia crollando. Il finale, magnificamente sospeso, suggerisce che la vera salvezza non risiede in un rifugio sotterraneo, ma nella capacità di condividere la propria paura e vulnerabilità con chi si ama.

Pontypool (2008)

Pontypool (Trailer) | MoMA Film

Grant Mazzy, un ex “shock jock” radiofonico, trasmette da una piccola stazione nella cantina di una chiesa a Pontypool, Ontario. Durante una bufera di neve, iniziano ad arrivare strane e violente notizie. Presto, Mazzy e il suo staff si rendono conto che un virus mortale si sta diffondendo attraverso il linguaggio, trasformando le parole in armi letali.

Pontypool è un’apocalisse semiotica, un horror intellettuale che porta il concetto di “parola che uccide” alla sua letterale e terrificante conclusione. Il film è una potente critica al ruolo dei mass media nel diffondere panico e idee tossiche. La stazione radio, da presunta fonte di informazione e connessione, diventa l’epicentro del contagio. Il film esplora la fragilità del significato e come la comunicazione stessa possa diventare un’arma di distruzione di massa. Per sopravvivere, i personaggi devono decostruire il linguaggio, privare le parole del loro potere, in un disperato tentativo di resistere a un’apocalisse che non attacca il corpo, ma la mente e la capacità stessa di comprendere il mondo.

L’Ultima Scintilla: Storie di Umanità e Speranza tra le Rovine

In netto contrasto con la desolazione psicologica della sezione precedente, i film che seguono esplorano la resilienza dello spirito umano. Anche nei mondi più devastati e crudeli, queste opere trovano lo spazio per raccontare storie di sacrificio, di amore genitoriale e della disperata ricerca di una moralità. La speranza qui non è mai una certezza facile o una promessa di restaurazione del vecchio mondo, che è visto come irrimediabilmente perduto. È piuttosto un atto di volontà, un’eredità fragile. Il concetto di “portare il fuoco” non significa salvare l’umanità intera, ma salvare l’umanità in una persona, trasmettendo un codice morale a una nuova generazione. L’apocalisse diventa quasi una purificazione, che costringe i sopravvissuti a riscoprire i valori essenziali.

The Road (2009)

Official Trailer: The Road (2009)

In un mondo post-apocalittico ridotto in cenere, un padre e suo figlio viaggiano verso la costa, spingendo un carrello con le loro poche cose. Affrontano il freddo, la fame e i pochi, disperati sopravvissuti, alcuni dei quali sono diventati cannibali. Il padre lotta per tenere in vita il figlio e per preservare la sua innocenza.

Tratto dal capolavoro di Cormac McCarthy, The Road è forse la rappresentazione più desolante e al contempo poetica del post-apocalisse. Il mondo è morto, la natura è spenta, e l’unica cosa che conta è “portare il fuoco”: un simbolo di speranza, moralità e civiltà. Il padre è disposto a tutto per proteggere fisicamente il figlio, ma la sua vera, estenuante battaglia è contro la disperazione, per insegnare al ragazzo a rimanere uno dei “bravi ragazzi” in un mondo dove la bontà sembra una follia suicida. È un film che esplora la speranza non come l’attesa di un futuro migliore, ma come un dovere morale da compiere nel presente, un’eredità da lasciare accesa nel cuore di un bambino.

Children of Men (2006)

Children of Men Official Trailer #1 - Julianne Moore, Clive Owen Movie (2006) HD

Nel 2027, il mondo è precipitato nel caos dopo diciotto anni di infertilità umana. La Gran Bretagna è uno stato di polizia che reprime brutalmente i rifugiati. Un disilluso burocrate, Theo, viene incaricato di proteggere Kee, una giovane rifugiata che è miracolosamente incinta, e di scortarla verso un santuario mitico noto come “Progetto Umano”.

Il capolavoro di Alfonso Cuarón usa la sua premessa fantascientifica per esplorare i temi della speranza e della fede in un mondo senza futuro. L’infertilità globale è una potente metafora della disperazione e della stagnazione spirituale di una società che ha perso la capacità di immaginarsi un domani. La gravidanza di Kee non è solo un miracolo biologico, ma un simbolo religioso e politico dirompente. La regia immersiva, con i suoi celebri e virtuosistici piani sequenza, ci trascina in un mondo di una plausibilità terrificante. La speranza, nel film, non è un’ideologia o un piano politico, ma un suono: il pianto di un neonato che, per un istante, ferma una battaglia. È un’opera che trova la trascendenza nel caos, suggerendo che un futuro è possibile solo se si è disposti a proteggerlo con la propria vita.

The Battery (2012)

The Battery (2012) - Official Trailer

Due ex giocatori di baseball con personalità opposte, il pragmatico Ben e il sognatore Mickey, viaggiano attraverso le campagne del New England dopo un’apocalisse zombie. La loro relazione, forzata dalla necessità di sopravvivere, è messa a dura prova dalla solitudine, dalla noia e dalle diverse modalità con cui affrontano un mondo ormai vuoto.

The Battery è un film zombie micro-budget che intelligentemente si concentra più sulla psicologia della sopravvivenza che sull’azione. Il vero orrore non sono i morti viventi, che appaiono di rado, ma la solitudine schiacciante e la tensione di dover dipendere da qualcuno che a malapena si sopporta. Il film esplora la noia dell’apocalisse, un aspetto raramente considerato dal genere, e il bisogno umano di connessione, simboleggiato dalle cuffie di Mickey, un disperato tentativo di aggrapparsi a una normalità perduta. Il finale, claustrofobico e brutale, è una potente metafora di come, anche alla fine del mondo, non si possa sfuggire ai propri demoni e, soprattutto, a quelli degli altri.

The Survivalist (2015)

THE SURVIVALIST Official Trailer (2021)

In un futuro in cui la civiltà è crollata a causa dell’esaurimento delle risorse, un uomo vive da solo in una piccola capanna, coltivando un appezzamento di terra. La sua esistenza solitaria e paranoica viene interrotta dall’arrivo di una donna e di sua figlia, che offrono sesso in cambio di cibo e riparo, creando un fragile e teso equilibrio.

The Survivalist è un dramma post-apocalittico minimale e incredibilmente teso che esplora gli istinti primari di sopravvivenza. Il film descrive un mondo hobbesiano dove “l’uomo è un lupo per l’uomo”. La fiducia è una merce inesistente e l’ospitalità è sempre velata di ostilità e sospetto. Tuttavia, il film suggerisce una possibile evoluzione oltre il puro individualismo. L’atto finale del protagonista, che si sacrifica per la donna e il bambino non ancora nato, rappresenta una potente critica all’egoismo e un’affermazione della necessità di pensare alla sopravvivenza della specie. Il seme, il bene più prezioso del film, diventa una duplice metafora della fecondità della terra e della speranza per il futuro dell’umanità.

Light of My Life (2019)

Light Of My Life - Official Trailer

Un decennio dopo che una pandemia ha sterminato quasi tutta la popolazione femminile, un padre e sua figlia di 11 anni, Rag, vivono ai margini della società. Travestita da ragazzo per proteggerla, il padre cerca di insegnarle a sopravvivere e a mantenere la propria moralità in un mondo in cui la sua esistenza è una minaccia costante.

Scritto, diretto e interpretato da Casey Affleck, Light of My Life è un’intima e toccante meditazione sulla genitorialità in un mondo collassato. Il film si concentra sul legame padre-figlia e sulla natura specificamente di genere della minaccia post-apocalittica. La narrazione esplora la difficile transizione dal proteggere un figlio al prepararlo a proteggersi da solo. Le storie che il padre racconta a Rag non sono solo un passatempo, ma uno strumento essenziale per trasmettere valori, coraggio e un senso di normalità. È un’opera che, come The Road, pone l’accento sulla trasmissione della moralità come ultimo, disperato atto di speranza in un futuro incerto.

Lo Specchio Infranto: L’Apocalisse come Allegoria Sociale

I film di questa sezione usano lo scenario apocalittico come una lente deformante per esaminare e criticare le storture della nostra società contemporanea. La fine del mondo non è un evento futuro, ma una metafora del presente. L’apocalisse non “resetta” la società, ma ne accelera e ne esaspera le dinamiche patologiche preesistenti. La lotta di classe, la crisi migratoria, lo sfruttamento delle risorse e il fallimento delle istituzioni non scompaiono, ma diventano più brutali e visibili. Questi registi non immaginano un mondo “dopo” la nostra civiltà, ma un mondo “senza” le sue ipocrisie. L’apocalisse è una diagnosi, non una profezia. La fine del mondo è già qui, solo distribuita in modo non uniforme.

Monsters (2010)

🎥 MONSTERS (2010) | Movie Trailer | Full HD | 1080p

Sei anni dopo che una sonda della NASA si è schiantata in Messico, metà del paese è una “Zona Infetta” quarantenata, abitata da gigantesche creature aliene. Un fotoreporter americano accetta di scortare la figlia del suo capo attraverso la zona pericolosa per riportarla al sicuro negli Stati Uniti, in un viaggio che rivela una realtà complessa.

Il debutto alla regia di Gareth Edwards è una brillante sovversione del genere monster movie, trasformandolo in una potente allegoria politica. I “mostri” sono una chiara metafora della paura dell’immigrazione e delle conseguenze della politica estera americana. La “Zona Infetta” allude palesemente al confine USA-Messico e alle zone di conflitto come l’Iraq. Il film si pone costantemente la domanda “chi sono i veri mostri?”, suggerendo che la risposta potrebbe essere la reazione militare sproporzionata piuttosto che le creature stesse, che appaiono più come animali nel loro habitat naturale che come minacce intrinsecamente malevole.

Snowpiercer (2013)

Snowpiercer Official US Release Trailer #1 (2014) - Chris Evans Movie HD

In un futuro in cui un esperimento fallito per fermare il riscaldamento globale ha congelato la Terra, gli ultimi sopravvissuti dell’umanità vivono su un treno in perpetuo movimento, lo Snowpiercer. All’interno, vige una rigida divisione in classi: i poveri ammassati in coda e l’élite che gode del lusso in testa. Un uomo, Curtis, guida una rivolta.

Bong Joon-ho crea una delle più potenti e dirette allegorie sociali del cinema recente. Il treno è un microcosmo della società capitalista, con la sua spietata lotta di classe, il controllo delle risorse e la manipolazione ideologica. La genialità del film sta nel rivelare che la rivoluzione stessa è parte integrante del sistema, un meccanismo di controllo della popolazione orchestrato dall’élite per mantenere l’equilibrio. Snowpiercer è una critica feroce all’idea che un sistema intrinsecamente ingiusto possa essere riformato dall’interno, suggerendo che l’unica vera rivoluzione è rompere il sistema stesso, anche a costo dell’autodistruzione.

The Girl with All the Gifts (2016)

The Girl with All the Gifts Official Trailer #1 (2017) Gemma Arterton Zombie Movie HD

In un futuro distopico, l’umanità è stata decimata da un’infezione fungina che trasforma le persone in “affamati” carnivori. In una base militare, un gruppo di bambini ibridi, che mantengono la capacità di pensare pur desiderando la carne umana, viene studiato per trovare una cura. Una di loro, Melanie, si rivela speciale e potrebbe rappresentare il futuro.

Questo film offre una prospettiva unica e intelligente sul genere zombie, esplorando temi di identità, alterità e il concetto di evoluzione. La storia è un percorso di accettazione della propria identità “mostruosa” da parte di Melanie. Il film mette radicalmente in discussione la definizione stessa di “umano”, suggerendo che la nuova generazione di “affamati” non è una piaga da eradicare, ma il prossimo, inevitabile passo dell’evoluzione. La vera apocalisse, quindi, non è la fine dell’umanità, ma la fine del nostro dominio, una transizione dolorosa ma forse necessaria per la vita sul pianeta.

Vesper (2022)

VESPER Trailer (2022)

Dopo il collasso dell’ecosistema terrestre, la tredicenne Vesper lotta per sopravvivere in un mondo desolato, prendendosi cura del padre paralizzato. Quando incontra una donna misteriosa proveniente dalle “Cittadelle” – enclavi dove l’élite vive nel lusso grazie alla biotecnologia – Vesper vede una possibilità di cambiare il suo futuro e quello del pianeta.

Vesper è una fiaba fantascientifica visivamente sontuosa che offre una potente critica sociale. Le Cittadelle rappresentano un’élite che monopolizza la tecnologia (in questo caso, la biotecnologia) per mantenere il proprio potere, lasciando il resto del mondo a morire di stenti. Vesper, con la sua abilità innata di bio-hacking, rappresenta la speranza di una democratizzazione della conoscenza e delle risorse. Il film è una chiara allegoria della nostra era, dove la tecnologia che potrebbe salvare il pianeta è spesso controllata da interessi corporativi che perpetuano la disuguaglianza e lo sfruttamento.

Time of the Wolf (Le Temps du Loup) (2003)

Le Temps du loup (2003) TRAILER

In seguito a un disastro non specificato, una famiglia parigina fugge nella sua casa di campagna, solo per trovarla occupata da estranei. Cacciati e privati di tutto, si uniscono a un gruppo di altri sopravvissuti in una stazione ferroviaria, dove la civiltà si è dissolta in una fragile e brutale lotta per le risorse e il potere.

Michael Haneke offre la sua tipica visione spietata e realistica del collasso sociale. Il film non si interessa alla causa del disastro, ma alle sue conseguenze immediate sulla moralità umana. La “legge della giungla” prende il sopravvento e le convenzioni sociali si rivelano essere solo un sottile strato di vernice. Time of the Wolf è una critica feroce alla presunzione della classe media di essere al sicuro dalle catastrofi, dimostrando come, privati del comfort e della sicurezza, i valori umanisti lascino rapidamente il posto a un egoismo primordiale. Eppure, nel finale, Haneke lascia un barlume di speranza, suggerendo che la ricostruzione della comunità, per quanto difficile e dolorosa, è l’unica via d’uscita.

Carriers (2009)

Quattro giovani amici cercano di sfuggire a una pandemia virale mortale viaggiando verso una spiaggia isolata che sperano sia un rifugio sicuro. Hanno stabilito una serie di regole rigide per sopravvivere: evitare gli infetti a tutti i costi. Ma quando le loro regole vengono messe alla prova, la loro umanità inizia a sgretolarsi.

Carriers è un road movie post-pandemico che esplora il costo psicologico della sopravvivenza. Il film si concentra sul conflitto morale dettato dalle regole che il gruppo si è imposto. Il mantra “i malati sono già morti” è una logica di sopravvivenza spietata che li costringe a compiere scelte disumane, erodendo la loro stessa anima. Il film è un’allegoria di come, di fronte a una crisi globale, la società possa frammentarsi in piccoli gruppi egoisti, dove la paura del contagio (fisico o morale) porta all’abbandono di ogni forma di solidarietà. La vera malattia che il film descrive non è il virus, ma la perdita di umanità che esso provoca.

Oltre la Morte: Reinvenzioni del Genere e Nuovi Miti

I film di questa sezione prendono i tropi consolidati del genere apocalittico – zombie, vampiri, disastri – e li rielaborano in modi inaspettati, creando nuove mitologie e riflessioni. Non si accontentano di ripetere una formula, ma la usano come punto di partenza per esplorare idee originali e sovversive. L’evoluzione dei mostri in questi film riflette un cambiamento nelle ansie culturali. I mostri dell’apocalisse sono contenitori vuoti che ogni generazione riempie con le proprie paure specifiche. La loro evoluzione è una mappa delle nostre fobie collettive. Il genere non è più solo un veicolo per la paura, ma per la satira, la critica e la creazione di nuove, strane e affascinanti mitologie.

Stake Land (2010)

STAKE LAND trailer, in UK cinemas 17th June

L’America è una terra desolata e perduta, devastata da un’epidemia di vampirismo. Un cacciatore di vampiri veterano, “Mister”, prende sotto la sua ala un giovane orfano, Martin. Insieme, viaggiano verso nord, in cerca di un presunto rifugio chiamato “New Eden”, affrontando non solo i vampiri, ma anche un culto di fondamentalisti religiosi.

Stake Land fonde l’horror vampiresco con il road movie post-apocalittico, creando un’efficace allegoria dell’America profonda. I vampiri, feroci e bestiali, sono meno terrificanti del vero antagonista del film: la “Fratellanza”, un culto cristiano estremista che vede la piaga come un castigo divino e la usa come pretesto per imporre il proprio dominio. Il film esplora la dicotomia tra la fede autentica (rappresentata da una suora che si unisce al gruppo) e il fanatismo religioso, suggerendo che in tempi di crisi, le ideologie estreme possono essere più distruttive e disumane di qualsiasi mostro.

A Boy and His Dog (1975)

Official Trailer A BOY AND HIS DOG (1975, Don Johnson, Jason Robards, Susanne Benton)

Nel 2024, dopo la Quarta Guerra Mondiale, un giovane di nome Vic vaga per le lande desolate con il suo cane telepatico, Blood. Blood, più intelligente e colto di Vic, lo aiuta a trovare donne in cambio di cibo. La loro cinica routine di sopravvivenza viene interrotta quando vengono attirati in una bizzarra società sotterranea.

Questo cult movie è una satira post-nucleare cinica, bizzarra e profondamente sovversiva. Il film ribalta il rapporto archetipico uomo-cane: Blood è l’intellettuale, Vic è guidato da istinti puramente animaleschi. La narrazione critica due forme di società ugualmente fallite: l’anarchia violenta e ignorante della superficie e la distopia repressiva e caricaturale del sottosuolo. Il finale, controverso e scioccante, è l’apice del suo umorismo nero, un commento brutale sulla lealtà e la sopravvivenza in un mondo che ha perso ogni bussola morale.

Delicatessen (1991)

Delicatessen (1991) | trailer

In una Francia post-apocalittica e affamata, un macellaio che è anche il padrone di un condominio ha un modo ingegnoso per rifornire di carne i suoi inquilini: assume dei tuttofare per poi macellarli. L’arrivo di un ex clown innamorato della figlia del macellaio minaccia di rompere questo macabro equilibrio.

Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro creano una commedia nera surreale e visivamente sbalorditiva. Il condominio è un microcosmo di una società che ha accettato il cannibalismo come norma, ma il film esplora anche la possibilità della resistenza, rappresentata dai “Trogloditi”, un gruppo di vegetariani che vive nelle fogne. Con il suo stile unico, a metà tra Terry Gilliam e il realismo poetico francese, Delicatessen è una favola grottesca e indimenticabile sull’amore, la ribellione e la musica in tempi disperati.

The Last Winter (2006)

The Last Winter (2006) Trailer

In una remota base artica in Alaska, una compagnia petrolifera si prepara a trivellare. Ma il riscaldamento globale sta scongelando il permafrost, liberando qualcosa di antico e ostile. Mentre il team è isolato da un inverno innaturale, la paranoia e una misteriosa forza della natura minacciano di distruggerli.

Larry Fessenden firma un potente eco-horror che trasforma il cambiamento climatico in una minaccia tangibile e spettrale. Il film mette in scena il conflitto tra gli interessi corporativi e la coscienza ecologica. Qui, la natura non è una vittima passiva, ma un organismo che si difende da un’infezione: l’umanità. L’apocalisse non è un evento improvviso, ma un processo lento e inesorabile, una vendetta della Terra che si manifesta attraverso la follia, l’isolamento e il risveglio di fantasmi ancestrali legati al petrolio, i “cadaveri” del pianeta.

How I Live Now (2013)

How I Live Now Official Movie Trailer

Daisy, un’adolescente americana scontrosa, viene mandata a passare l’estate nella campagna inglese con i cugini. Lì, in un’idillio rurale, si innamora. Ma la loro estate perfetta viene bruscamente interrotta dallo scoppio di una Terza Guerra Mondiale, che li separa e li costringe a lottare per sopravvivere in un paese occupato.

Il film di Kevin Macdonald fonde il dramma adolescenziale con la brutalità della guerra moderna. La guerra non è uno sfondo spettacolare, ma un catalizzatore per la crescita interiore della protagonista. Le sue lotte personali e la sua ansia vengono messe in prospettiva dalla lotta reale per la sopravvivenza. La guerra la costringe a trasformare la sua forza di volontà, prima usata per “cose stupide” come i disturbi alimentari, in uno strumento per proteggere gli altri. È una storia di formazione atipica e toccante, dove l’apocalisse esterna costringe a fare i conti con quella interiore.

Il Silenzio delle Stelle: Orrori Esistenziali e Cosmici

I film di quest’ultima sezione portano l’apocalisse su un piano filosofico ed esistenziale. La fine del mondo non è causata da guerre, pandemie o errori umani, ma da forze cosmiche ineluttabili o da eventi che mettono in discussione la natura stessa della realtà e il posto dell’uomo nell’universo. Qui, l’apocalisse non è una punizione, ma una dimostrazione della nostra totale insignificanza. L’universo non è ostile, è indifferente. Questa prospettiva sposta il dramma dal “come sopravviveremo?” al “che senso ha avuto la nostra esistenza?”. Questi film non offrono catarsi, ma contemplazione. L’orrore non è la morte, ma la presa di coscienza che la nostra esistenza non ha mai avuto un significato cosmico.

Melancholia (2011)

Melancholia - Trailer

Il film è diviso in due parti, incentrate su due sorelle. La prima, “Justine”, segue il suo disastroso ricevimento di nozze mentre sprofonda in una grave depressione. La seconda, “Claire”, vede la sorella pragmatica terrorizzata dall’avvicinarsi di un pianeta vagante, Melancholia, che minaccia di collidere con la Terra, mentre Justine trova una strana calma.

Lars von Trier crea un’apocalisse esistenziale, un’opera d’arte sulla depressione e la fine del mondo. Ispirato dalla sua stessa esperienza, von Trier esplora l’idea che le persone depresse affrontino i disastri con più calma perché si aspettano sempre il peggio. Il pianeta Melancholia non è solo una minaccia fisica, ma una metafora della depressione stessa: un corpo celeste oscuro che consuma ogni luce. Per Justine, la fine del mondo non è una tragedia, ma una convalida del suo stato interiore, una liberazione. È un film di una bellezza sconvolgente e di un nichilismo profondo, che suggerisce che la vita sulla Terra è “malvagia” e la sua fine è quasi un ritorno all’ordine.

Threads (1984)

Threads (1984) ORIGINAL TRAILER [HD 1080p]

Questo docu-drama della BBC segue due famiglie della classe operaia di Sheffield, in Inghilterra, mentre le tensioni della Guerra Fredda sfociano in un attacco nucleare. Il film descrive con un realismo clinico e terrificante l’attacco, le sue conseguenze immediate e il lento, inesorabile collasso della civiltà nei decenni successivi.

Threads è forse il film più terrificante mai realizzato sulla guerra nucleare, proprio per il suo approccio quasi documentaristico e la sua totale assenza di speranza. Il film non si concentra su eroi o storie di sopravvivenza, ma sui “fili” (threads) che tengono insieme la società e su come vengano recisi uno a uno: governo, sanità, agricoltura, linguaggio. È una discesa metodica nell’inferno, che mostra non solo la morte, ma la lenta agonia dei sopravvissuti in un inverno nucleare, tra malattie, carestie e la perdita di ogni conoscenza. Il finale è uno dei più desolanti e indimenticabili della storia del cinema.

The Quiet Earth (1985)

The Quiet Earth (1985) - Official Trailer

Uno scienziato, Zac Hobson, si risveglia un mattino per scoprire di essere apparentemente l’ultima persona sulla Terra. Dopo un’iniziale euforia e una successiva discesa nella follia, la sua solitudine viene interrotta dall’incontro con altri due sopravvissuti, una donna e un uomo Maori, dando vita a un teso triangolo in un mondo vuoto.

Questo cult neozelandese è una profonda esplorazione esistenziale della narrazione dell’ultimo uomo sulla Terra. Il film analizza le fasi psicologiche della solitudine totale: la libertà, la disperazione, la megalomania (Zac che si proclama “Dio” e spara a un crocifisso). L’arrivo degli altri sopravvissuti non porta alla salvezza, ma reintroduce i conflitti tipicamente umani (gelosia, razza, amore) in un mondo che ne era stato momentaneamente liberato. Il finale, surreale ed enigmatico, lascia lo spettatore a interrogarsi sulla natura della realtà e sulla possibilità di una trascendenza solitaria e cosmica.

Last Night (1998)

Last Night - Trailer

Tutti sanno che il mondo finirà a mezzanotte. Questo film canadese segue un gruppo di personaggi a Toronto durante le loro ultime sei ore. Senza spiegare la causa dell’apocalisse, esplora come persone diverse scelgono di affrontare la fine: da soli, con la famiglia, con estranei, cercando sesso, perdono o semplicemente pace.

Last Night di Don McKellar è un’apocalisse intima e agrodolce che si concentra sulle reazioni umane piuttosto che sull’evento stesso. Di fronte alla certezza della fine, emergono i desideri più profondi e le questioni irrisolte. Il film è una commedia nera piena di momenti di toccante umanità, come la richiesta di Sandra a Patrick: “Dimmi qualcosa per farmi innamorare di te”. È una riflessione su cosa significhi essere umani quando non c’è più un domani, suggerendo che la dignità e la connessione sono le uniche cose che contano nell’ora finale.

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Aniara (2018)

ANIARA Trailer (2019) - Swedish Sci-Fi Movie

Una gigantesca astronave, la Aniara, sta trasportando i coloni da una Terra devastata a Marte. Un incidente la fa uscire dalla sua rotta, condannandola a vagare per sempre nello spazio. Il film segue i passeggeri nel corso di decenni, mentre la speranza svanisce e la piccola società a bordo si disintegra lentamente nella disperazione e nella follia.

Basato su un poema epico svedese, Aniara è un’apocalisse esistenziale nello spazio profondo, una delle più cupe mai portate sullo schermo. Il film si concentra sull'”ansia cosmica”: la paura e la disperazione che derivano dalla consapevolezza della propria insignificanza nel vuoto infinito. La nave diventa una metafora della civiltà umana: una bolla fragile e senza meta, che cerca di distrarsi dalla sua condanna con consumismo, sesso e culti religiosi. È un film che avverte che non c’è una “scialuppa di salvataggio” planetaria e che, una volta perso il nostro mondo, siamo condannati a un’eterna deriva esistenziale.

Z for Zachariah (2015)

Z FOR ZACHARIAH | Official Trailer

Dopo una catastrofe nucleare, una giovane donna religiosa, Ann, crede di essere l’unica sopravvissuta, vivendo nella valle protetta della sua famiglia. La sua solitudine è interrotta dall’arrivo di uno scienziato, Loomis. La loro fragile alleanza per ricostruire viene complicata dall’arrivo di un terzo sopravvissuto, Caleb, innescando un teso triangolo amoroso.

Z for Zachariah è un dramma post-apocalittico contenuto e riflessivo che esplora i temi della fede contro la scienza, la gelosia e le difficoltà di ricostruire la società da zero. Il film utilizza il triangolo amoroso per mettere in scena un conflitto di visioni del mondo: la fede di Ann, il razionalismo di Loomis e il pragmatismo ambiguo di Caleb. In questo nuovo “Giardino dell’Eden”, i peccati del vecchio mondo – sfiducia, paranoia, desiderio – riemergono rapidamente, suggerendo che la natura umana, e non la radiazione, è l’ostacolo più grande alla creazione di un mondo migliore.

Another Earth (2011)

ANOTHER EARTH Official HD Trailer

Rhoda, una giovane e brillante studentessa di astrofisica, provoca un incidente d’auto la notte in cui viene scoperta una “Terra duplicata” nel sistema solare, uccidendo una famiglia. Dopo anni di prigione, cerca la redenzione avvicinandosi all’unico sopravvissuto, un compositore la cui vita ha distrutto, mentre la possibilità di viaggiare sull’altra Terra offre una speranza di fuga e un nuovo inizio.

Another Earth è un film di fantascienza intimo e malinconico che usa il concetto di un pianeta specchio come potente metafora per il rimpianto, la colpa e la ricerca di una seconda possibilità. La “Terra 2” non è tanto una destinazione fisica quanto uno spazio psicologico dove i personaggi proiettano le loro speranze di redenzione. Il film si interroga se sia possibile perdonare se stessi e se una versione migliore di noi possa esistere altrove, o se invece dobbiamo affrontare i nostri demoni qui, sulla nostra Terra. Il finale, enigmatico e potente, lascia aperte queste domande in modo indimenticabile.

Sound of My Voice (2011)

Sound of my Voice - First Two Minutes (2011) HD

Due documentaristi si infiltrano in una setta della San Fernando Valley guidata da una donna enigmatica di nome Maggie, che sostiene di provenire dall’anno 2054 per preparare un gruppo di prescelti a un futuro devastato dalla guerra. Mentre i due cercano di smascherarla come una truffatrice, la loro obiettività e le loro certezze iniziano a vacillare.

Scritto da Brit Marling e Zal Batmanglij, Sound of My Voice è un thriller psicologico che esplora i temi della fede, della manipolazione e del bisogno umano di credere in qualcosa. L’apocalisse qui è una promessa, una narrazione che può essere vera o falsa. Il film mantiene magistralmente l’ambiguità sulla vera identità di Maggie, costringendo lo spettatore, insieme al protagonista, a confrontarsi con il confine labile tra scetticismo e fede. È un’opera che suggerisce che la più potente delle apocalissi può essere quella che si insinua nella mente, attraverso il suono di una voce.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

In questo video ti spiego la nostra visione

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Immagine di Fabio Del Greco

Fabio Del Greco