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Ferrari

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Ferrari è un film biografico del 2023 diretto da Michael Mann e interpretato da Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Patrick Dempsey, Jack O’Connell, Sarah Gadon e Gabriel Leone. Il film racconta la storia di Enzo Ferrari, il fondatore dell’omonima azienda automobilistica.

Il film è ambientato nel 1957, un anno cruciale nella vita di Ferrari. La sua azienda è in gravi difficoltà finanziarie, il suo matrimonio con Laura è in crisi e la morte del figlio Dino lo ha lasciato devastato. In questo momento di difficoltà, Ferrari decide di puntare tutto sulla Mille Miglia, una gara di velocità automobilistica che si svolge in Italia.

Il film segue Ferrari durante la preparazione alla gara, che si rivela essere una sfida molto impegnativa. I suoi piloti devono affrontare le insidie delle strade italiane, le condizioni meteorologiche avverse e la concorrenza spietata di altre scuderie.

Il film è stato elogiato per le sue performance, la regia e la fotografia. Adam Driver è stato particolarmente apprezzato per la sua interpretazione di Ferrari, che è stata definita “intensa” e “magnetica”.

Penélope Cruz è stata anche elogiata per la sua interpretazione di Laura Ferrari, la moglie di Enzo. La loro relazione è stata definita “passionale” e “complicata”.

Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 100 milioni di dollari in tutto il mondo. È stato anche un successo di critica, ottenendo un punteggio di 83 su 100 su Rotten Tomatoes.

Trama

Il film inizia nel 1957, con Enzo Ferrari (Adam Driver) che si trova in un momento difficile della sua vita. La sua azienda, la Scuderia Ferrari, è in gravi difficoltà finanziarie, il suo matrimonio con Laura (Penélope Cruz) è in crisi e la morte del figlio Dino (Giuseppe Martini) lo ha lasciato devastato.

Enzo è un uomo orgoglioso e determinato, e non è disposto ad accettare la sconfitta. Decide di puntare tutto sulla Mille Miglia, una gara di velocità automobilistica che si svolge in Italia.

La Mille Miglia è una gara estremamente impegnativa, che si svolge su un percorso di oltre 1.000 miglia attraverso l’Italia. I piloti devono affrontare le insidie delle strade italiane, le condizioni meteorologiche avverse e la concorrenza spietata di altre scuderie.

Enzo si prepara alla gara con grande determinazione. Lavora senza sosta con i suoi ingegneri e piloti per creare la macchina perfetta.

La gara inizia il 2 maggio 1957. Enzo è presente alla partenza, e assiste alla gara con ansia e speranza.

La gara è un successo per Ferrari. I suoi piloti, Luigi Chinetti (Patrick Dempsey) e Wolfgang von Trips (Jack O’Connell), conquistano il primo e il secondo posto.

Oltre alla storia principale, il film esplora anche altri aspetti della vita di Enzo Ferrari. Si parla della sua passione per le auto, del suo rapporto con Laura e Dino, e della sua visione del mondo.

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Produzione

Il progetto di un film su Enzo Ferrari è stato a lungo in cantiere. Il regista Michael Mann ha iniziato a sviluppare l’idea nel 2000, ma il progetto è stato abbandonato più volte per vari motivi.

Nel 2020, Mann ha ripreso in mano il progetto e ha iniziato a lavorare a una sceneggiatura con il suo collaboratore di lunga data, Ehren Kruger. Il film è stato prodotto da Mann, Jerry Bruckheimer, P.J. van Sandwijk e Lars Sylvest.

Le riprese del film sono iniziate nell’agosto 2022 e si sono svolte in Italia, tra cui Brescia, Fiorano, Maranello, Modena e Roma. La produzione ha utilizzato auto d’epoca Ferrari per le scene di gara.

Ecco alcuni dettagli specifici sulla produzione del film:

  • Il budget del film è stato di 100 milioni di dollari.
  • Il film è stato girato in 65 mm, un formato cinematografico che fornisce una qualità dell’immagine superiore.
  • La colonna sonora del film è stata composta da Ludovico Einaudi.

Il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 100 milioni di dollari in tutto il mondo. È stato anche un successo di critica, ottenendo un punteggio di 83 su 100 su Rotten Tomatoes.

Distribuzione

Il film è stato presentato in anteprima mondiale all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 31 agosto 2023, dove è stato selezionato per concorrere per il Leone d’oro. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 14 dicembre 2023.

Accoglienza

Il film è stato accolto con recensioni generalmente positive dalla critica. Su Rotten Tomatoes, il film ha un punteggio di approvazione del 83%, basato su 280 recensioni, con una valutazione media di 7,3/10. Il consenso critico del sito recita: “Un film biografico avvincente e ben fatto, Ferrari offre una visione affascinante della vita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’automobilismo.”

Ecco alcuni commenti specifici dalla critica:

  • “Un film biografico potente e coinvolgente che cattura l’essenza di un uomo straordinario.” – The Hollywood Reporter
  • “Adam Driver è sbalorditivo nel ruolo di Enzo Ferrari, offrendo una performance intensa e magnetica.” – Variety
  • “Un film visivamente sbalorditivo che cattura l’autentica bellezza dell’Italia.” – The New York Times

Recensione

di Fabio Del Greco

Il film inizia con una movimentata sequenza in bianco e nero che mescola filmati di repertorio di gare automobilistiche degli anni ’30 e finte immagini d’epoca con un Enzo Ferrari giovane, interpretata da Adam Driver, che concorre come pilota. È una sequenza ideale per Michael Mann, che inizia il film in grande stile, direttamente dentro l’azione. 

Il meglio del film infatti si vede proprio nelle gare, in scene mozzafiato, dove il regista sfodera tutta la sua sapienza nel creare adrenalina, azione, suspense con il suo montaggio magistrale. 

Adam Driver è impeccabile nella sua interpretazione, ma il personaggio di Ferrari  meritava un approfondimento diverso che solo un regista italiano avrebbe potuto dare. Il suo personaggio, il contesto della provincia di Modena in cui avvengono le sue vicende umane sembra uscito da un film crime americano. Un film di Michael Mann, appunto. 

Sembra tutto troppo freddo, troppo serio, per essere una provincia italiana dell’Emilia Romagna degli anni 50 anni. Ferrari è dipinto come un uomo cinico, sempre interessato a vincere, a risolvere i suoi problemi familiari, un uomo di azione, di grande carisma, di enorme egoismo, che riesce a trascinare il suo gruppo, spesso verso la morte. Ma mancano i dettagli, le piccole cose che ne avrebbero fatto un personaggio umano, un personaggio davvero italiano. 

I personaggi descritti dai film americani sembrano assomigliarsi sempre: maschi dominanti, alla ricerca del successo a tutti i costi, un po’ pazzi e accecati dal proprio ego, con una vita privata complicata. Che si chiamino Oppenheimer, Napoleone o Ferrari sembrano assomigliarsi un po’ tutti. Forse il loro problema è che sono personaggi raccontati da una produzione globalizzata. 

Manca loro la dimensione locale, lo spessore di chi conosce la vicenda dall’interno, dalla stessa cultura, dallo stesso territorio. Gli americani pensano che attraverso le risorse, il budget e l’approfondimento storico in fase di sceneggiatura si possano fare film su storie di qualunque paese. Ma ciò che ne esce fuori è una caricatura di quel paese. 

Non a caso il più grande regista della storia del cinema era il regista più “local” che si possa immaginare: Federico Fellini. Ecco, un film del genere sarebbe stato più interessante in mano a Fellini, nato e vissuto a pochi chilometri dalla Modena di Ferrari. Ovviamente sarebbe stato un film completamente diverso. Ma faccio questo esempio per dire che i cliché della famiglia italiana e dei personaggi di questo film non convincono. 

In Italia non si può raccontare una storia dove un gruppo di persone è unito solo dall’ambizione e dalla ricerca della vittoria a tutti i costi, dove i conflitti familiari vengono discussi come colloqui di affari. Il film è ambientato in Emilia, i paesaggi sono quelli del nord Italia, ma sembra a tutti gli effetti una storia americana. Mancano i piccoli dettagli che sarebbero dovuti essere l’anima del film. E invece troviamo solo qualche logo di sponsor degli anni cinquanta attaccato sulle auto, e niente più. È la storia di un mito italiano senza l’Italia. 

Il film è recitato in maniera ineccepibile da Adam Driver, che forse avrebbe potuto beneficiare di un personaggio meno legnoso e rigido. Più entusiasmante è invece Penelope Cruz nel ruolo della moglie ferita e aggressiva di Ferrari: il personaggio che manovra tutto da dietro le quinte. I flashback con cui Mann ricostruisce la storia della sua vicenda privata, l’incontro con quella che sarà la sua amante, sono raccontati sullo schermo in modo sbrigativo. 

Quello che entusiasma davvero di questo film è quello che Michael Mann sa fare. Adrenalina, azione, montaggio che ti lascia senza fiato, sound design eccezionale che ti trasporta in un altro universo, come nelle sparatorie di Nemico pubblico. Suoni che diventano una vera e propria partitura sonora. Le sequenze delle gare sono il meglio di questo film. Si passa dal dettaglio della frizione a inquadrature aeree un modo sublime. 

Michael Mann è un regista eccezionale nel realizzare film d’azione, carichi di suspense e adrenalina, nel disegnare con pochi tratti personaggi duri e cinici adatti a quel tipo di storia. Il film biografico, anche se si vede tutta la bravura del regista, probabilmente non è il suo territorio ideale. Se poi il film biografico è ambientato in Italia negli anni 50 ci si chiede come possa essere nata l’idea di questo progetto, che avrebbe avuto bisogno di un altro calore, di un’altra vivacità, nella parte dedicata alla vicenda privata di Ferrari. 

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Fabio Del Greco