La Fine del Mondo

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“La fine del mondo” (“The End of the World” in English) è un film di fantascienza del sottogenere dei film catastrofico del 1931 diretto da Abel Gance. Il film è stato prodotto in Francia e presentato in anteprima il 5 marzo 1931.

La trama del film ruota intorno alle conseguenze di una grande esplosione solare che provoca una serie di eventi catastrofici sulla Terra, tra cui terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami e tempeste solari. La storia segue le vicende di un gruppo di personaggi che cercano di sopravvivere a questa catastrofe, mentre il mondo attorno a loro crolla. Tra i personaggi principali ci sono Jean, un astronomo che aveva previsto l’esplosione solare, Geneviève, la sua fidanzata, e Martial, un giovane artista.

Il film è stato girato con una tecnologia all’avanguardia per l’epoca, inclusi effetti speciali innovativi per creare gli eventi catastrofici, come la caduta di un meteorite e l’esplosione solare. Inoltre, il film è stato girato in una versione widescreen in cui alcune scene sono state girate utilizzando tre telecamere contemporaneamente per creare un effetto panoramico.

Nonostante il suo impatto tecnico e visivo, “La fine del mondo” non ebbe un grande successo commerciale al momento della sua uscita e fu presto dimenticato. Tuttavia, negli anni successivi, il film è stato rivalutato e apprezzato per la sua innovazione tecnica e la sua visione apocalittica. Oggi, “La fine del mondo” è considerato un’opera fondamentale del cinema francese e un precursore del genere catastrofico.

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Trama

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La trama di “La fine del mondo” ruota intorno alle conseguenze di una grande esplosione solare che provoca una serie di eventi catastrofici sulla Terra. Jean, un astronomo, ha previsto l’esplosione solare, ma le sue previsioni non sono state ascoltate. Quando l’esplosione solare colpisce la Terra, Jean, la sua fidanzata Geneviève e un giovane artista di nome Martial cercano di sopravvivere alle conseguenze della catastrofe.

I tre protagonisti si trovano a Parigi durante l’esplosione solare e assistono alla caduta di un meteorite che provoca un terremoto. Il terremoto danneggia il sistema di trasporto pubblico e i tre protagonisti decidono di fuggire dalla città. Durante il loro viaggio, affrontano molte difficoltà, tra cui la fuga da un’eruzione vulcanica, un’onda anomala gigantesca e una tempesta solare.

Mentre tentano di sopravvivere, i tre protagonisti devono anche affrontare il loro destino e il significato della vita in un mondo che sta per finire. Geneviève, in particolare, cerca conforto nella religione e nella fede in un mondo migliore dopo la fine del mondo.

Personaggi

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Ecco i principali personaggi del film “La fine del mondo”:

Jean: un astronomo che aveva previsto l’esplosione solare che ha causato la fine del mondo. Jean cerca di trovare un modo per sopravvivere alla catastrofe insieme alla sua fidanzata Geneviève e al giovane artista Martial.

Geneviève: la fidanzata di Jean. Dopo la fine del mondo, Geneviève cerca conforto nella fede e nella religione.

Martial: un giovane artista che si unisce a Jean e Geneviève nella loro fuga dalla fine del mondo. Martial è uno spirito libero e inquieto, ma si dimostra un alleato affidabile e coraggioso durante la catastrofe.

Il professor Broniewski: un altro astronomo che aveva previsto l’esplosione solare ma che non era stato ascoltato. Broniewski muore durante la catastrofe.

La signora Lauriane: una donna anziana che cerca rifugio con Jean, Geneviève e Martial durante la loro fuga dalla fine del mondo.

Robert Lauriane: il nipote della signora Lauriane. Robert si unisce ai protagonisti nella loro fuga e diventa un amico di Martial.

Il signor Isidore: un uomo egoista che cerca di salvare solo se stesso durante la catastrofe, mettendo in pericolo gli altri personaggi.

Il signor Seraphin: un uomo che aiuta Jean, Geneviève e Martial durante la loro fuga dalla fine del mondo. Seraphin li aiuta a trovare rifugio in una chiesa, dove si uniscono ad altri sopravvissuti.

Questi sono solo alcuni dei personaggi del film “La fine del mondo”. Ci sono anche molti personaggi minori che appaiono durante la storia.

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Produzione del film

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“La fine del mondo” è un film francese del 1931, diretto da Abel Gance. Il film è stato prodotto dalla società di produzione francese Films Sonores Tobis.

La produzione del film è stata molto ambiziosa per l’epoca, con una grande attenzione ai dettagli e agli effetti speciali. Il regista Abel Gance ha utilizzato diverse tecniche innovative per creare un’esperienza cinematografica unica. Ad esempio, ha utilizzato una tecnica di ripresa chiamata “Polyvision”, che consisteva nell’usare tre telecamere per riprendere una scena simultaneamente, creando un’immagine a tre schermi. Questa tecnica è stata utilizzata in diverse scene del film, compresa quella che raffigurava l’esplosione solare.

Il cast del film includeva importanti attori francesi dell’epoca, tra cui Victor Francen, Abel Jacquin, Colette Darfeuil e Sylvie Grenade.

“La fine del mondo” è stato distribuito in Francia nel 1931 e successivamente in altri paesi europei e negli Stati Uniti. Il film ha ottenuto un buon successo di pubblico e di critica e oggi è considerato un classico del cinema di fantascienza degli anni ’30.

Distribuzione e accoglienza 

“La fine del mondo” è stato distribuito in Francia il 28 maggio 1931, e in seguito anche in altri paesi europei e negli Stati Uniti. Il film è stato ben accolto dalla critica francese e internazionale, che ha elogiato la sua grande ambizione e la sua tecnica innovativa.

Tuttavia, il film non ha ottenuto un grande successo commerciale e non è riuscito a ripagare i costi di produzione. Ciò ha portato la società di produzione a tagliare alcune scene dal film e a ridurre la sua durata originale.

Nonostante ciò, “La fine del mondo” è rimasto un film di culto nel corso degli anni, e oggi è considerato uno dei primi esempi di cinema di fantascienza. Il film è stato anche oggetto di varie riedizioni e restauri, tra cui una versione restaurata in alta definizione del 2012.

In generale, il film è stato elogiato per la sua tecnica innovativa e la sua visione apocalittica, che lo rendono ancora oggi un punto di riferimento per il cinema di fantascienza.

Stile del film

“La fine del mondo” è uno dei primi film di fantascienza della storia del cinema ed è stato realizzato con una grande attenzione ai dettagli e agli effetti speciali. Il regista Abel Gance ha utilizzato una serie di tecniche innovative per creare un’esperienza cinematografica unica, tra cui la “Polyvision”, che utilizzava tre telecamere per riprendere una scena simultaneamente, creando un’immagine a tre schermi.

L’estetica del film è fortemente influenzata dal movimento artistico del futurismo, che cercava di rappresentare il progresso tecnologico e la velocità del mondo moderno. Ciò si riflette nella scenografia e nell’ambientazione del film, che presentano edifici futuristici, astronavi, veicoli aerei, e altre tecnologie avanzate.

Il film è anche caratterizzato da una forte tensione drammatica, che culmina nella sequenza dell’esplosione solare, che è stata realizzata con effetti speciali innovativi per l’epoca. Gance utilizza la musica e il montaggio per creare una sensazione di ansia e angoscia nei confronti dell’apocalisse imminente.

“La fine del mondo” è un film di grande impatto visivo ed estetico, che ha influenzato molti altri film di fantascienza successivi. Il suo stile innovativo e avveniristico ha reso il film un capolavoro del cinema di fantascienza e un punto di riferimento per il cinema degli anni ’30.

Il regista

Abel-Gance

Abel Gance è stato il regista di “La fine del mondo”. Nato in Francia nel 1889, Gance è stato un regista innovativo ed estremamente influente nel panorama cinematografico francese degli anni ’20 e ’30.

Gance è stato pioniere di diverse tecniche cinematografiche, tra cui la “Polyvision”, che ha utilizzato per “La fine del mondo”. Inoltre, ha sperimentato con il montaggio, la fotografia e il suono, contribuendo alla creazione di una nuova forma di linguaggio cinematografico.

Il suo film più famoso è probabilmente “Napoleone” del 1927, un’epica biografia del famoso imperatore francese, che ha utilizzato una serie di tecniche innovative, tra cui l’uso di tre schermi contemporaneamente. Il film ha avuto un grande successo di critica, ma ha avuto difficoltà a trovare una distribuzione internazionale.

Dopo “La fine del mondo”, Gance ha continuato a dirigere film di successo, come “Lucrezia Borgia” del 1935 e “Un grande amore di Beethoven” del 1936. Tuttavia, con l’avvento del sonoro, Gance ha avuto difficoltà a mantenere la sua posizione di innovatore, e la sua carriera ha iniziato a declinare.

Gance è morto nel 1981, ma il suo contributo al cinema francese e mondiale è stato riconosciuto con numerosi premi e riconoscimenti nel corso degli anni.

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