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Alice Rohrwacher

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Conosciuta per i suoi film unici e stimolanti, Alice Rohrwacher è emersa come una delle voci più entusiasmanti del cinema italiano contemporaneo. Il suo stile narrativo poetico e intimo ha affascinato pubblico e critica, guadagnandole numerosi riconoscimenti e premi. Con ogni nuovo film, spinge i confini della narrativa tradizionale e sfida le norme sociali, creando un corpus di lavori visivamente accattivanti e tematicamente ricchi.

Nato a Fiesole, in Italia, nel 1981, la passione di Rohrwacher per il cinema è nata in giovane età. Cresciuta con la sorella e collega regista Alba, è stata esposta a una vasta gamma di film provenienti da tutto il mondo, che in seguito avrebbero influenzato il suo lavoro.

Nel 2011, Rohrwacher ha fatto irruzione sulla scena internazionale con il suo lungometraggio d’esordio “Corpo Celeste”, presentato in anteprima al Festival di Cannes e ricevuto il plauso della critica. Da allora, ha continuato a lasciare il segno con i suoi film successivi, tra cui “Le Meraviglie” e “Felice come Lazzaro”. In questo articolo approfondiremo il mondo di Alice Rohrwacher, esplorando il suo stile unico e accattivante, nonché il suo impatto sul mondo del cinema.

Primi anni di vita e influenze

Alice-Rohrwacher

Cresciuto in una famiglia creativa e artistica, non sorprende che Rohrwacher abbia sviluppato una passione per la narrazione e il cinema. Suo padre, Tonino, è un poeta e sua madre, Donatella, è una pittrice. Questo ambiente artistico ha senza dubbio giocato un ruolo significativo nel plasmare la visione creativa di Rohrwacher.

In un’intervista con The Guardian, Rohrwacher ha spiegato come i film che ha visto da bambina abbiano avuto un profondo impatto su di lei. Ha detto: “Ricordo di aver guardato i film giapponesi quando ero molto giovane e ho capito che erano diversi dagli altri”. Queste prime influenze possono essere viste nel suo lavoro, che spesso incorpora elementi di realismo magico e immaginario surrealista.

Anche il background di Rohrwacher in letteratura e filosofia gioca un ruolo significativo nella sua regia. In molti dei suoi film esplora temi complessi come l’identità, la memoria e le norme sociali. Le sue influenze letterarie sono evidenti nella qualità poetica e onirica della sua narrazione e nel suo uso del simbolismo e della metafora.

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Fuori dagli schemi della narrativa tradizionale

Uno degli aspetti più sorprendenti dei film di Rohrwacher è il suo rifiuto delle strutture narrative tradizionali. Opta invece per un approccio più impressionistico e non lineare, consentendo al pubblico di ricostruire la storia attraverso una serie di istantanee e ricordi. Questo stile di narrazione crea un senso di intimità e consente un’esplorazione più profonda del personaggio e del tema.

Narrazione non lineare

Nel suo film “Le meraviglie”, Rohrwacher utilizza una struttura non lineare per raccontare la storia di una famiglia che vive in una fattoria nell’Italia rurale. Il film segue la vita quotidiana della famiglia, ma salta anche avanti e indietro nel tempo, rivelando scorci del passato dei personaggi. Questa tecnica non solo aggiunge profondità ai personaggi ma evidenzia anche la natura ciclica della vita e il passare del tempo.

In un’intervista con IndieWire, Rohrwacher ha spiegato la sua decisione di utilizzare questa struttura non lineare. Ha detto: “Per me non è importante capire tutto, ma vedere qualcosa che resta con te”. Allontanandosi dalle convenzioni narrative tradizionali, Rohrwacher invita il pubblico a interpretare il film a modo suo e a trarne il proprio significato.

Sfocati confini tra finzione e realtà

Anche i film di Rohrwacher spesso confondono il confine tra finzione e realtà. In “Felice come Lazzaro”, crea un mondo che è allo stesso tempo fantastico e radicato in dure realtà sociali. Il film segue la storia di Lazzaro, un giovane che vive in un villaggio rurale che rimane invischiato in un contorto piano di ricchi proprietari terrieri.

Nel corso del film, Rohrwacher sfuma i confini tra fantasia e realtà, creando un’atmosfera onirica che è allo stesso tempo incantevole e inquietante. Questa tecnica non solo aggiunge qualità ultraterrena al film, ma funge anche da commento sulle dinamiche di potere tra ricchi e poveri.

Sfide le norme sociali

Alice-Rohrwacher

Oltre alle sue tecniche di narrazione non convenzionali, Rohrwacher usa i suoi film anche per sfidare le norme sociali ed esplorare questioni come i ruoli di genere e le divisioni di classe. Lo fa attraverso l’uso del simbolismo e della metafora, nonché attraverso la scelta di personaggi e ambientazioni.

Rappresentazione delle donne

Uno dei temi ricorrenti nel lavoro di Rohrwacher è la rappresentazione delle donne e delle loro lotte all’interno delle società patriarcali. In “”Le meraviglie” esplora il ruolo delle donne nelle comunità rurali tradizionali, concentrandosi sul rapporto tra una madre e le sue quattro figlie. Attraverso il carattere della madre, determinata a mantenere il suo stile di vita tradizionale, Rohrwacher mette in luce i limiti imposti alle donne in queste comunità.

Allo stesso modo, in “Felice come Lazzaro”, Rohrwacher presenta un mondo in cui le donne sono oppresse dalla società dominata dagli uomini. I personaggi femminili del film lottano tutti per sfuggire ai loro ruoli predeterminati e trovare la propria agenzia. Attraverso le loro storie, Rohrwacher fa luce sulla difficile situazione delle donne in una società che spesso le considera nient’altro che oggetti.

Divisioni di classe

Un altro tema prevalente nei film di Rohrwacher è il divario tra ricchi e poveri. In “Felice come Lazzaro”, giustappone le vite dei ricchi proprietari terrieri a quelle degli abitanti poveri dei villaggi. Attraverso il suo uso del realismo magico, espone il netto contrasto tra le due classi, evidenziando lo sfruttamento dei poveri da parte dei ricchi.

In un’intervista con The Guardian, Rohrwacher ha discusso la sua decisione di includere elementi di realismo magico nel film, dicendo: “Uso la magia perché sono interessata a ciò che non capiamo”. Confondendo i confini tra fantasia e realtà, Rohrwacher costringe il pubblico a confrontarsi con verità scomode sulle disuguaglianze sociali.

Collaborazioni in famiglia

Uno degli aspetti più singolari del processo di realizzazione cinematografica di Rohrwacher è la sua collaborazione con sua sorella Alba, attrice. Questa partnership ha dato vita a una visione creativa senza soluzione di continuità, in cui ciascuna sorella ha messo sul tavolo i propri punti di forza individuali.

In un’intervista con Variety, Rohrwacher ha discusso delle sfide e dei vantaggi di lavorare con sua sorella. Ha detto: “Abbiamo una relazione molto intensa, a volte è bella, a volte è complicata”. Nonostante le difficoltà occasionali, il loro stretto legame consente una comunicazione aperta e onesta, che si traduce nel loro lavoro sullo schermo.

Premi e riconoscimenti

Dal suo debutto nel 2011, i film di Rohrwacher hanno ricevuto il plauso della critica e numerosi premi. Oltre a vincere il Grand Prix a Cannes per “”Le meraviglie”, è stata anche nominata a numerosi European Film Awards e ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura a Cannes per “Lazzaro felice”. Nonostante il suo successo, Rohrwacher rimane umile e con i piedi per terra, mettendo sempre l’arte del cinema al di sopra dei riconoscimenti.

Con ogni nuovo film, Alice Rohrwacher continua a superare i confini della narrazione tradizionale e a sfidare le norme sociali. La sua visione unica e il suo stile poetico hanno affascinato il pubblico e consolidato il suo posto come una delle cineaste più entusiasmanti e innovative del nostro tempo.

Filmografia

AnnoTitoloGenere
2006ChecosamancaDocumentario
2011Corpo celesteDrammatico
2014Le MeraviglieDrammatico
20149×10 novantaDocumentario
2015De JessCorto
2018Lazzaro feliceDrammatico
2021FuturoDocumentario
2022Le pupilleCorto
2023La chimeraDrammatico
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