30 Film Azione Commedia da Vedere Assolutamente

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Il cinema ha sempre capito che la violenza e la risata sono vicine. La commedia d’azione è uno dei generi ibridi più popolari e potenti. L’immaginario collettivo è segnato da opere iconiche, da Arma Letale a Hot Fuzz, film che bilanciano inseguimenti mozzafiato e battute taglienti, creando un intrattenimento adrenalinico e divertente.

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Ma questo ibrido ha anche un’anima più oscura e sovversiva. È un cinema che usa la “dissonanza tonale”: la violenza più efferata può coesistere con lo slapstick più puro, e una premessa demenziale diventa il veicolo per esplorare verità esistenziali. Qui, le convenzioni del genere — inseguimenti, sparatorie, dinamiche “buddy movie” — vengono prese, smontate e riassemblate. Una sparatoria diventa una farsa assurda sulla futilità della violenza.

Questo è il territorio dove i film usano i tropi del genere come un cavallo di Troia per contrabbandare temi complessi: la mascolinità tossica, la critica sociale, la solitudine. Questa guida esplora queste opere ribelli, gemme nascoste e film di culto che dimostrano come le storie più memorabili, spesso nate come cinema di nicchia, siano quelle raccontate dai margini.

El Mariachi (1992)

El Mariachi (1992) - Trailer

Un musicista itinerante arriva in una cittadina messicana sperando di trovare lavoro, portando con sé solo la sua chitarra. Sfortunatamente per lui, un sicario spietato, che nasconde il suo arsenale in una custodia per chitarra identica, è appena evaso di prigione. A causa di un fatale scambio di identità, il mariachi si ritrova braccato dagli uomini di un boss locale, costretto a diventare l’eroe che non ha mai pensato di essere.

El Mariachi non è semplicemente un film; è una leggenda, il manifesto del cinema guerrilla. Realizzato con un budget irrisorio di circa 7.000 dollari, finanziato in parte dalla partecipazione del regista Robert Rodriguez a sperimentazioni mediche, questo film è la prova definitiva che la visione e l’ingegno contano più di qualsiasi budget milionario. La sua miscela di azione e commedia non è una scelta stilistica, ma una conseguenza diretta delle sue limitazioni produttive. La frenesia delle sparatorie, il montaggio ipercinetico, l’uso di attori non professionisti e le riprese in singola take non sono difetti, ma i pilastri di un’estetica cruda ed energica che ha ridefinito ciò che era possibile nel cinema indipendente. La comicità nasce dall’assurdità della situazione e dalla goffaggine del protagonista, un musicista trasformato in pistolero per caso, un antieroe che inciampa nell’azione invece di dominarla. Questo film ha dimostrato a un’intera generazione di registi che per fare cinema bastano una telecamera, un’idea geniale e una determinazione incrollabile.

Black Dynamite (2009)

Black Dynamite Trailer

Quando suo fratello viene ucciso dalla malavita, l’ex agente della CIA e maestro di kung fu Black Dynamite giura vendetta. La sua indagine lo porta a scoprire un complotto diabolico che parte dagli spacciatori di strada e arriva fino ai più alti vertici del potere: un piano per indebolire la comunità afroamericana attraverso una nuova, misteriosa bevanda al malto.

Black Dynamite è molto più di una semplice parodia del genere blaxploitation degli anni ’70; è una meticolosa e affettuosa resurrezione. Il suo genio comico non risiede solo nel prendere in giro i cliché del genere, ma nel ricrearli con una precisione quasi accademica, compresi gli “errori” intenzionali. Microfoni che entrano nell’inquadratura, attori che leggono le didascalie della sceneggiatura, continuità narrative volutamente sgangherate: ogni dettaglio è un omaggio che diventa satira. Il film riesce nell’impresa di essere contemporaneamente una critica esilarante e un esemplare perfetto del genere che sta decostruendo. L’azione è autentica, le coreografie di arti marziali sorprendentemente competenti, e l’umorismo nasce dal contrasto tra la serietà impassibile del protagonista e l’assurdità totale del mondo che lo circonda. È un’opera che dimostra come l’omaggio, quando fatto con intelligenza e amore, possa essere la forma più affilata di critica, creando un’esperienza che è allo stesso tempo esilarante e genuinamente “cool”.

Attack the Block (2011)

Playlist: Attack the Block (2011) | Film4 Production

Una notte, nel sud di Londra, una banda di adolescenti di strada interrompe la rapina a un’infermiera per indagare su un oggetto caduto dal cielo. Si tratta di una piccola creatura aliena, che uccidono senza pensarci troppo. Presto, però, scoprono che quello era solo l’inizio: creature aliene più grandi, feroci e nere come la pece iniziano a piovere dal cielo, costringendo la banda a difendere il proprio condominio da un’invasione interplanetaria.

Attack the Block è un capolavoro di fusione di generi che utilizza l’invasione aliena come una potente allegoria sociale. Il film mescola brillantemente la fantascienza, l’horror e la commedia con un commento incisivo sulla vita urbana, la lotta di classe e la percezione della gioventù emarginata nella “Broken Britain”. L’azione è tesa e brutale, ma la vera forza del film risiede nei suoi personaggi e nel loro linguaggio autentico. Il regista Joe Cornish ha trasformato un’esperienza personale di rapina in un’analisi complessa dei suoi aggressori, trasformandoli in eroi improbabili. La commedia nasce dal contrasto tra la minaccia cosmica e la reazione pragmatica e vernacolare dei ragazzi, che affrontano gli alieni con mazze da baseball, fuochi d’artificio e un coraggio nato dalla disperazione. È un film che sovverte le aspettative, mostrando come coloro che la società etichetta come “mostri” possano essere gli unici in grado di combattere quelli veri.

Bubba Ho-Tep (2002)

Bubba Ho-Tep (2002) - Official Trailer (HD)

In una casa di riposo del Texas, un uomo anziano e acciaccato sostiene di essere il vero Elvis Presley, che anni prima scambiò la sua identità con un imitatore. Il suo unico amico è un uomo di colore che crede di essere John F. Kennedy. La loro monotona routine di rimpianti e acciacchi viene interrotta quando una mummia egizia rianimata, vestita da cowboy, inizia a nutrirsi delle anime degli altri residenti. Toccherà a Elvis e JFK fermarla.

Bubba Ho-Tep è un film che sfida ogni classificazione, una gemma di culto che riesce a essere contemporaneamente esilarante, terrificante e profondamente commovente. La sua premessa, apparentemente demenziale, è in realtà un veicolo per una delle più toccanti esplorazioni cinematografiche sull’invecchiamento, la mortalità e la ricerca di un ultimo, eroico scopo nella vita. Bruce Campbell offre una performance magistrale, ritraendo un Elvis consumato dal rimpianto ma ancora capace di un barlume della sua antica grandezza. La commedia nasce dall’assurdità della situazione e dai dialoghi brillanti, mentre l’azione, goffa e disperata, riflette la fragilità fisica dei suoi eroi. Sotto la superficie di un B-movie su una mummia succhia-anime, il film pone domande profonde: cosa significa essere un eroe quando il corpo ti tradisce? Come si trova la dignità alla fine della propria storia? È una commedia d’azione esistenziale, un’opera unica che dimostra come le idee più folli possano raccontare le storie più umane.

The Guard (2011)

The Guard (2011) - Movie Trailer - HD

Il sergente Gerry Boyle è un poliziotto di una piccola città irlandese con un senso dell’umorismo provocatorio, una morale flessibile e un debole per le prostitute. La sua routine viene sconvolta dall’arrivo di Wendell Everett, un agente dell’FBI afroamericano e ligio alle regole, incaricato di indagare su un’importante operazione di traffico di droga. Nonostante le loro differenze abissali, i due dovranno collaborare per smascherare i criminali.

The Guard è una commedia nera brillante che sovverte il genere “buddy cop” con un’arguzia caustica e un’anima profondamente irlandese. Il film funziona come una sorta di western postmoderno, dove il paesaggio rurale della Contea di Galway sostituisce la frontiera americana e il protagonista, un antieroe cinico e anticonformista, incarna uno spirito anarchico e anti-autoritario. La performance di Brendan Gleeson è monumentale; il suo sergente Boyle è un personaggio complesso, razzista e allo stesso tempo stranamente compassionevole, ignorante ma acuto. La comicità scaturisce dallo scontro culturale tra Boyle e l’agente Everett di Don Cheadle, e da un dialogo affilato come un rasoio che non teme di essere politicamente scorretto. L’azione, quando arriva, è improvvisa e brutale, ma sempre radicata nei personaggi, rendendo questo film un’opera tanto esilarante quanto intelligente, che celebra l’individualismo contro la banalità del crimine e della burocrazia.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

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Tucker & Dale vs. Evil (2010)

Tucker & Dale vs. Evil (2011) Official HD Trailer

Tucker e Dale sono due amichevoli campagnoli che hanno appena acquistato la loro baita dei sogni nei boschi. La loro pace viene interrotta da un gruppo di studenti universitari in campeggio che, a causa di una serie di equivoci esilaranti e sanguinosi, li scambiano per due spietati assassini psicopatici. Ogni tentativo di Tucker e Dale di chiarire la situazione porta solo a morti più grottesche e accidentali, confermando i peggiori timori dei ragazzi.

Tucker & Dale vs. Evil è una decostruzione geniale e affettuosa del sottogenere horror “slasher nei boschi. Il film prende tutti i cliché del genere — i giovani stupidi, i bifolchi assassini, la baita isolata — e li ribalta con una premessa basata interamente sulla commedia degli equivoci. La sua brillantezza risiede nel fatto che la violenza non è perpetrata dai “cattivi”, ma è il risultato delle azioni stupide e dei pregiudizi dei “buoni”. L’umorismo nasce dal divario tra le intenzioni bonarie di Tucker e Dale e le conseguenze orribili delle loro azioni, viste attraverso gli occhi terrorizzati degli studenti. È una satira intelligente sulla percezione e sui preconcetti, che utilizza l’azione gore e la commedia slapstick per mostrare come la paura e il giudizio possano trasformare l’innocenza in terrore. Un’opera che è allo stesso tempo una lettera d’amore e una critica esilarante a un intero genere cinematografico.

Dead Snow (2009)

Dead Snow (2009) Trailer

Un gruppo di studenti di medicina norvegesi decide di passare le vacanze di Pasqua in una baita isolata tra le montagne innevate. La loro vacanza all’insegna di sci e relax prende una piega terrificante quando risvegliano involontariamente un battaglione di soldati nazisti trasformati in zombie, che erano stati maledetti e sepolti sotto la neve decenni prima.

Dead Snow è un’esplosione di divertimento gore che prende una delle premesse più assurde — zombie nazisti — e la spinge al massimo. Il film del regista Tommy Wirkola non ha pretese intellettuali; il suo unico obiettivo è offrire un intrattenimento sfrenato e sanguinolento, e ci riesce magnificamente. La pellicola combina l’horror splatter con una commedia slapstick che ricorda i primi lavori di Sam Raimi. L’azione è un tripudio di motoseghe, martelli, e intestini usati come corde, il tutto ambientato nel paesaggio bianco e immacolato della Norvegia, che crea un contrasto visivo sorprendente con il rosso del sangue. L’umorismo è auto-consapevole e pieno di riferimenti alla cultura pop, con personaggi che riconoscono i cliché del genere horror mentre cercano disperatamente di sopravvivervi. È un film che non si prende mai sul serio, un’ode gioiosa e brutale al cinema di genere più eccessivo.

What We Do in the Shadows (2014)

What We Do in the Shadows - Official Trailer

Una troupe di documentaristi segue la vita quotidiana di quattro coinquilini vampiri a Wellington, in Nuova Zelanda. Viago, Vladislav, Deacon e Petyr, di età comprese tra i 183 e gli 8.000 anni, cercano di adattarsi alla vita moderna, affrontando problemi come pagare l’affitto, entrare nei locali notturni, fare le faccende domestiche e superare i conflitti tra coinquilini.

What We Do in the Shadows è una commedia geniale che utilizza il formato del mockumentary per demistificare e umanizzare l’archetipo del vampiro. Il film di Taika Waititi e Jemaine Clement trae il suo umorismo dal contrasto tra la natura mitologica e terrificante dei suoi protagonisti e la banalità delle loro preoccupazioni quotidiane. Vedere un antico e potente signore della notte discutere su chi deve lavare i piatti insanguinati è intrinsecamente esilarante. Il film è una parodia affettuosa di decenni di cinema vampiresco, ma è anche una commedia sorprendentemente dolce sulle dinamiche dell’amicizia e della convivenza. L’azione, quando presente, è spesso goffa e anticlimatica, come le rivalità con un gruppo di lupi mannari educati e nevrotici. È un’opera che trova l’assurdo nel soprannaturale e il soprannaturale nell’ordinario, creando una delle commedie più originali e divertenti del decennio.

Iron Sky (2012)

Iron Sky Official Theatrical Trailer [HD]

Nel 2018, una missione spaziale americana sulla Luna scopre una verità sconvolgente: un gruppo di nazisti, fuggiti dalla Terra nel 1945, ha stabilito una base segreta sul lato oscuro del satellite. Dopo decenni di preparazione, sono pronti a lanciare un’invasione per conquistare il pianeta con una flotta di dischi volanti e un’arma apocalittica.

Iron Sky è una commedia d’azione fantascientifica audace e sopra le righe, nata come progetto collaborativo finanziato dai fan. Il suo fascino risiede nella sua premessa volutamente assurda e nel suo approccio satirico senza peli sulla lingua. Il film utilizza l’iconografia nazista e i tropi della fantascienza retrò per lanciare una critica sferzante alla politica contemporanea, all’ipocrisia delle superpotenze mondiali e alla manipolazione mediatica. L’azione è un tripudio di effetti visivi che omaggiano i B-movie classici, con battaglie spaziali tra Zeppelin interstellari e navicelle terrestri. L’umorismo è spesso grottesco e politicamente scorretto, prendendo di mira tutto e tutti, dalla retorica delle campagne elettorali americane all’opportunismo delle Nazioni Unite. È un film di culto che dimostra come la fantascienza possa essere uno strumento potente per la satira, avvolgendo un commento sociale tagliente in un pacchetto di intrattenimento spettacolare e demenziale.

Trollhunter (2010)

Troll Hunter - Official Trailer

Un gruppo di studenti universitari norvegesi decide di girare un documentario su un presunto cacciatore di orsi illegale. Seguendo il loro misterioso soggetto, scoprono una verità molto più grande e terrificante: l’uomo non caccia orsi, ma troll giganti, la cui esistenza è stata tenuta segreta dal governo norvegese per secoli. Contro il volere del cacciatore, decidono di documentare il suo pericoloso lavoro.

Trollhunter è un brillante esempio di come il formato “found footage” possa essere utilizzato in modo creativo e originale. Il film fonde il folklore scandinavo con un umorismo burocratico e impassibile, creando un’avventura fantasy che sembra sorprendentemente reale. La commedia non deriva da battute o gag, ma dal trattamento pragmatico e quasi scientifico di creature mitologiche. Vedere il cacciatore di troll lamentarsi della burocrazia governativa o spiegare le diverse sottospecie di troll con la serietà di un naturalista è esilarante. L’azione è spettacolare e genuinamente tesa, con i giganteschi troll resi magnificamente attraverso effetti visivi che si integrano perfettamente con i maestosi paesaggi norvegesi. È un film che riesce a essere allo stesso tempo un’avventura mozzafiato, una commedia intelligente e un affascinante pezzo di world-building, un’opera di culto che ha reinventato il genere dei mostri.

Hobo with a Shotgun (2011)

Un vagabondo arriva in una città dominata dalla criminalità e dalla corruzione, sperando solo di raccogliere abbastanza soldi per comprare un tosaerba e iniziare una nuova vita. Tuttavia, di fronte alla violenza e alla depravazione che lo circondano, decide di spendere i suoi pochi risparmi in un fucile a pompa. Armato di rabbia e giustizia sommaria, inizia a ripulire la città, un proiettile alla volta.

Nato da un finto trailer creato per il progetto Grindhouse di Tarantino e Rodriguez, Hobo with a Shotgun è un’immersione totale nell’estetica lurida, violenta e iper-satura del cinema d’exploitation degli anni ’70 e ’80. Il film non fa prigionieri, offrendo un’esperienza visiva e narrativa volutamente eccessiva e di cattivo gusto. La violenza è così esagerata da diventare comica, un balletto grottesco di sangue e caos che spinge i limiti della decenza. L’umorismo è nero come la pece, derivante dalla brutalità surreale e dai dialoghi sopra le righe. Rutger Hauer offre una performance iconica, trasformando il vagabondo in un angelo vendicatore stanco del mondo. È un film che celebra la sporcizia e l’eccesso, un’opera di culto per chi ama il cinema senza compromessi, che trova una strana forma di catarsi nella giustizia erogata dalla canna di un fucile.

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Bellflower (2011)

Bellflower Movie (2011) Trailer

Due amici, Woodrow e Aiden, passano le loro giornate a costruire armi apocalittiche, come un lanciafiamme e un’auto da guerra chiamata Medusa, in preparazione di una fine del mondo in stile Mad Max. La loro amicizia e i loro sogni vengono messi alla prova quando Woodrow si innamora di Milly, una ragazza carismatica e imprevedibile. Quando la loro relazione prende una piega oscura e violenta, il mondo di Woodrow inizia a crollare, trasformando la sua apocalisse immaginaria in una realtà emotiva devastante.

Bellflower è un’opera indipendente feroce e viscerale, un film che esplora la mascolinità tossica, il crepacuore e la rabbia con uno stile visivo unico e artigianale. Il regista Evan Glodell ha costruito non solo l’auto e le armi del film, ma anche le telecamere utilizzate per girarlo, conferendo alla pellicola un’estetica sporca, sovraesposta e onirica che riflette perfettamente lo stato mentale frammentato del protagonista. Il film trasforma una storia d’amore in un’apocalisse personale, dove il dolore della rottura diventa il catalizzatore per una discesa nella violenza e nell’autodistruzione. La commedia, presente nella prima parte del film, è amara e serve a sottolineare la tragica ingenuità dei personaggi prima che il loro mondo imploda. È un’esperienza cinematografica potente e scomoda, una commedia d’azione che si dissolve in un dramma brutale sulla difficoltà di distinguere tra amore e possesso.

Rubber (2010)

RUBBER - Trailer - Best Killing Tyre Movie Ever

Nel deserto della California, uno pneumatico abbandonato prende vita e scopre di avere poteri telecinetici. Inizia a vagare senza meta, facendo esplodere le teste di piccoli animali e, infine, di esseri umani che incrociano il suo cammino. Il tutto avviene sotto gli occhi di un gruppo di spettatori, radunati nel deserto per assistere al “film” che si sta svolgendo davanti a loro, mentre un poliziotto cerca di dare un senso all’assurda situazione.

Rubber è un esperimento cinematografico audace e surreale, un film che è tanto una commedia horror quanto una decostruzione meta-cinematografica della narrazione stessa. Il regista Quentin Dupieux sfida ogni convenzione, presentando una storia che, come dichiarato nel prologo, accade “senza motivo” (no reason). La premessa di uno pneumatico assassino è il punto di partenza per una riflessione sull’arbitrarietà della violenza nel cinema e sull’aspettativa del pubblico di trovare sempre una spiegazione. La commedia è cerebrale e assurda, derivante dalla serietà con cui viene trattata una situazione ridicola. L’azione è grottesca e improvvisa. Il film rompe costantemente la quarta parete, con i personaggi-spettatori che commentano l’azione, mettendo in discussione la natura stessa della finzione. È un’opera d’arte concettuale travestita da B-movie, una commedia d’azione sperimentale che delizierà chi ama il cinema che osa essere diverso, strano e provocatorio.

Kung Fury (2015)

Kung Fury (2015) Trailer HD

Miami, 1985. Dopo essere stato colpito da un fulmine e morso da un cobra, il detective Kung Fury diventa il più grande maestro di kung fu di tutti i tempi. Quando il suo più grande nemico, Adolf Hitler (noto anche come “Kung Führer”), riappare dal passato per conquistare il mondo, Kung Fury deve viaggiare nel tempo per fermarlo. Il suo viaggio lo porterà attraverso l’era dei vichinghi, con l’aiuto di un dio norreno e di un T-Rex.

Nato da una campagna Kickstarter di enorme successo, Kung Fury è un cortometraggio che condensa in trenta minuti un’overdose di nostalgia e amore per gli anni ’80. È una parodia e un omaggio esagerato a tutto ciò che definiva l’estetica di quel decennio: film d’azione, videogiochi a 8-bit, musica synth-pop e una totale mancanza di logica narrativa. L’azione è un caos stilizzato e iperbolico, con combattimenti di kung fu che sfidano la fisica e violenza da cartone animato. La commedia è un flusso costante di battute, cliché e riferimenti visivi, il tutto filtrato attraverso un effetto VHS che ne aumenta l’autenticità parodistica. Kung Fury è un fenomeno cult generato da Internet, un’opera che celebra l’assurdità con un’energia contagiosa e una sincerità disarmante. È la prova che la passione e una visione chiara possono creare un’esperienza cinematografica indimenticabile, anche senza un lungometraggio.

Free Fire (2016)

Free Fire | Official Red Band Trailer HD | A24

Boston, 1978. In un magazzino abbandonato, un incontro tra un gruppo di membri dell’IRA e dei trafficanti d’armi per l’acquisto di un carico di fucili va disastrosamente storto. A causa di una faida personale tra due membri delle rispettive fazioni, scoppia una sparatoria. Con tutti feriti e intrappolati all’interno, quella che doveva essere una transazione si trasforma in una lunga e caotica battaglia per la sopravvivenza.

Free Fire di Ben Wheatley è un esercizio di stile brillante e teso, una commedia d’azione che si svolge quasi interamente in tempo reale in un’unica location. Il film spoglia la narrazione di ogni elemento superfluo per concentrarsi sulla pura meccanica della violenza e sulle dinamiche umane nel caos. L’umorismo, nero e caustico, nasce non tanto dalle battute, ma dall’assurdità della situazione: una sparatoria infinita in cui nessuno sembra in grado di colpire il bersaglio in modo efficace e i personaggi, feriti e striscianti, passano più tempo a insultarsi che a combattere. L’azione è coreografata come un balletto goffo e doloroso, dove ogni proiettile ha un peso e le ferite non sono mai gloriose. È una decostruzione del classico stallo alla messicana, trasformato in una farsa esistenziale sulla stupidità della violenza e sull’ego maschile.

Guns Akimbo (2019)

Guns Akimbo - Official Trailer

Miles è un programmatore di videogiochi che sfoga le sue frustrazioni trollando gli utenti online. Un giorno, prende di mira il pubblico di “Skizm”, un fight club illegale che trasmette combattimenti mortali in streaming. I creatori di Skizm decidono di punirlo: lo rapiscono e gli imbullonano due pistole alle mani, costringendolo a partecipare al gioco e ad affrontare Nix, la campionessa più letale e psicopatica del torneo.

Guns Akimbo è un’iniezione di adrenalina pura, una commedia d’azione ipercinetica che traduce l’estetica e la logica dei videogiochi sparatutto in un’esperienza cinematografica. Il film è un assalto ai sensi, con un montaggio frenetico, una fotografia satura e un’azione che non si ferma mai. La commedia nasce dalla premessa assurda e dalla performance fisica di Daniel Radcliffe, che incarna perfettamente l’uomo comune gettato in una situazione estrema. Le scene in cui cerca di compiere azioni quotidiane con due pistole al posto delle mani sono esilaranti. Sotto la superficie di violenza stilizzata e umorismo nero, il film offre una satira, seppur leggera, sulla cultura online, sulla desensibilizzazione alla violenza e sulla ricerca di fama virale. È un film volutamente esagerato e divertente, un guilty pleasure per chi ama l’azione senza freni e l’umorismo irriverente.

Hunt for the Wilderpeople (2016)

Hunt for the Wilderpeople Official Trailer 1 (2016) - Sam Neill, Rhys Darby Movie HD

Ricky Baker è un ragazzino problematico di città che viene affidato a una coppia che vive in una remota fattoria nella campagna neozelandese. Dopo un inizio difficile, inizia a sentirsi a casa, ma una tragedia improvvisa minaccia di riportarlo all’orfanotrofio. Per evitarlo, Ricky fugge nella boscaglia, dando il via a una caccia all’uomo a livello nazionale. Il suo riluttante “zio” adottivo, Hec, lo segue, e i due diventano i fuggitivi più ricercati del paese.

Diretto da Taika Waititi, Hunt for the Wilderpeople è una commedia d’avventura incredibilmente affascinante e commovente. Il film bilancia perfettamente l’umorismo eccentrico tipico di Waititi con un cuore enorme, raccontando una storia di formazione e di legami familiari inaspettati. La commedia scaturisce dalla dinamica tra il giovane e impacciato Ricky e il burbero e laconico Hec, un classico duo di opposti che impara a volersi bene nel mezzo della natura selvaggia. L’azione si sviluppa attraverso la loro fuga, che si trasforma in un’avventura epica con inseguimenti e situazioni surreali. Sotto la superficie comica, il film offre un commento toccante sul sistema di affidamento, sulla solitudine e sull’importanza di trovare un posto da chiamare casa. È un’opera piena di gioia, calore e spirito, una delle migliori commedie d’azione indipendenti degli ultimi anni.

Frank (2014)

Official Trailer FRANK (2014, Michael Fassbender, Domhnall Gleeson, Maggie Gyllenhaal, F. Civil)

Jon è un aspirante musicista che si unisce a una band avant-garde chiamata Soronprfbs, guidata dal misterioso e geniale Frank. Frank indossa costantemente una gigantesca testa finta di cartapesta, senza mai rivelare il suo vero volto. Jon si unisce alla band in un ritiro isolato per registrare un album, immergendosi in un mondo di creatività eccentrica e instabilità mentale, cercando di capire il genio e la follia che si nascondono dietro la maschera.

Frank è una commedia d’azione non convenzionale, un’esplorazione bizzarra e malinconica della creatività, della malattia mentale e del confine tra arte e commercio. Il film è tanto divertente quanto profondamente triste, utilizzando l’umorismo surreale per affrontare temi complessi. L’azione non è fatta di sparatorie, ma di esplosioni di energia creativa, performance musicali caotiche e scontri emotivi. La performance di Michael Fassbender, recitata quasi interamente da dietro una maschera, è straordinaria, comunicando un’incredibile gamma di emozioni attraverso il linguaggio del corpo e la voce. Il film è una satira sul desiderio di fama e sull’autenticità artistica nell’era dei social media, ma è soprattutto una storia toccante sulla fragilità della mente umana e sulla difficoltà di comprendere un genio che vive ai margini della società.

Swiss Army Man (2016)

Swiss Army Man | Official Trailer HD | A24

Hank è un uomo disperato, naufrago su un’isola deserta e sul punto di suicidarsi. Proprio in quel momento, un cadavere approda sulla spiaggia. Hank scopre presto che questo corpo, che chiama Manny, non è un cadavere qualunque: le sue flatulenze sono abbastanza potenti da trasformarlo in una sorta di moto d’acqua, e possiede una serie di altre abilità surreali. Insieme, i due intraprendono un viaggio epico per tornare alla civiltà.

Swiss Army Man è un film audace, originale e meravigliosamente strano, una commedia d’azione esistenziale che utilizza una premessa assurda per raccontare una storia profonda sulla solitudine, la vergogna e l’importanza della connessione umana. Il film, affettuosamente soprannominato “il film del cadavere scoreggione”, è molto più della sua premessa bizzarra. È una celebrazione dell’amicizia e dell’accettazione di sé, che esplora come le nostre stranezze e le cose di cui ci vergogniamo possano essere in realtà le nostre più grandi forze. L’azione è creativa e non convenzionale, con Manny che funge da “coltellino svizzero” umano, fornendo acqua, fuoco e persino una mitragliatrice. L’umorismo è tanto infantile quanto filosofico, ma il cuore del film è la relazione commovente tra Hank e Manny, due anime perse che si salvano a vicenda.

The Greasy Strangler (2016)

The Greasy Strangler (Teaser Trailer)

Big Ronnie e suo figlio Big Brayden gestiscono un tour a piedi sulla storia della musica disco a Los Angeles. La loro vita disfunzionale e piena di cibo unto viene sconvolta quando entrambi si innamorano della stessa donna, Janet. A complicare le cose, un misterioso assassino coperto di grasso, noto come “The Greasy Strangler”, inizia a terrorizzare la città. Presto diventa chiaro che Big Ronnie e lo strangolatore potrebbero essere la stessa persona.

The Greasy Strangler è un’esperienza cinematografica volutamente sgradevole, una commedia horror grottesca che spinge i limiti del buon gusto fino al punto di rottura e oltre. Il film è un assalto ai sensi, con un umorismo ripetitivo e infantile, personaggi repellenti e una fissazione per il grasso e la nudità maschile. È progettato per essere un film di culto divisivo, amato da alcuni per la sua audacia e originalità, e odiato da altri per la sua natura volutamente irritante. L’azione è brutale e assurda, con lo strangolatore che commette i suoi omicidi in modo comico e disgustoso. Sotto lo strato di grasso e perversione, il film è una parodia contorta delle dinamiche familiari e delle relazioni romantiche. È una commedia d’azione per gli stomaci forti e per chi cerca un cinema che sia genuinamente diverso da qualsiasi altra cosa.

Colossal (2016)

COLOSSAL - Official Teaser Trailer

Gloria è una scrittrice disoccupata con un problema di alcolismo che, dopo essere stata cacciata di casa dal suo ragazzo, torna nella sua città natale. Mentre cerca di rimettere in sesto la sua vita, scopre una strana connessione con un mostro gigante (kaiju) che sta terrorizzando Seul, in Corea del Sud. Si rende conto che i movimenti del mostro rispecchiano i suoi, ogni volta che attraversa un parco giochi locale a una certa ora del mattino.

Colossal è una commedia nera incredibilmente originale che utilizza il genere dei film di mostri come una potente metafora per l’alcolismo, le relazioni tossiche e l’autodeterminazione. Il film di Nacho Vigalondo fonde in modo brillante il dramma personale con l’azione su scala epica. La premessa, per quanto fantastica, è radicata in un realismo emotivo che rende la lotta di Gloria dolorosamente riconoscibile. La commedia nasce dal contrasto tra i problemi banali della protagonista e le loro conseguenze catastrofiche a livello globale. L’azione del kaiju a Seul diventa una rappresentazione fisica e distruttiva del caos interiore di Gloria. Il film si evolve in una tesa allegoria sull’abuso e sull’empowerment femminile, dimostrando come il cinema di genere possa essere uno strumento straordinario per esplorare temi complessi in modi nuovi e sorprendenti.

Dave Made a Maze (2017)

DAVE MADE A MAZE Official Trailer (2017) Comedy Movie HD

Dave, un artista frustrato che non riesce mai a finire nulla, costruisce un labirinto di cartone nel suo soggiorno. Quando la sua ragazza, Annie, torna a casa, scopre che Dave è intrappolato all’interno della sua stessa creazione, che si è magicamente espansa in un mondo vasto e pericoloso. Annie, insieme a un gruppo di amici, decide di entrare nel labirinto per salvarlo, affrontando trappole mortali e un Minotauro di cartone.

Dave Made a Maze è una celebrazione gioiosa della creatività e dell’immaginazione, una commedia d’avventura a basso budget che trasforma materiali di uso quotidiano in un mondo fantastico. Il film è una metafora affascinante del processo creativo e delle ansie dell’età adulta: il labirinto rappresenta la mente di un artista, piena di idee incompiute, paure e trappole autoimposte. L’azione è ingegnosa e artigianale, con trappole in stile Indiana Jones realizzate con cartone, spago e brillantini. L’umorismo nasce dall’assurdità della situazione e dalla reazione impassibile dei personaggi a un mondo dove le regole della fisica non si applicano. È un film con un cuore enorme, un omaggio all’importanza di creare per il puro piacere di farlo e un promemoria che, a volte, perdersi è l’unico modo per trovare se stessi.

Bad Milo! (2013)

Bad Milo Official Red Band Trailer #1 (2013) - Ken Marino Comedy HD

Duncan soffre di un grave problema di stress, che si manifesta con dolori di stomaco lancinanti. Scopre presto la causa del suo malessere: un piccolo demone che vive nel suo intestino e che fuoriesce per uccidere chiunque provochi stress a Duncan. Su consiglio del suo eccentrico terapista, Duncan cerca di legare con la creatura, che chiama Milo, per controllare i suoi impulsi omicidi.

Bad Milo! è una commedia horror che porta alla lettera l’idea che lo stress e la rabbia repressa possano mangiarti vivo dall’interno. Il film utilizza la sua premessa grottesca e scatologica per creare una metafora fisica e divertente dei disturbi d’ansia. Milo, il demone intestinale, è una creatura sorprendentemente adorabile, realizzata con effetti pratici che le conferiscono un fascino da B-movie. L’azione è sanguinosa e comica, con Milo che si scatena in modi creativi e violenti. L’umorismo è una miscela di battute fisiche, situazioni imbarazzanti e una satira sulla pressione della vita moderna. Sotto la superficie di una commedia su un mostro che esce dal sedere, il film è una storia sorprendentemente dolce sull’importanza di affrontare i propri demoni, sia metaforici che letterali.

The Lost Skeleton of Cadavra (2001)

The Lost Skeleton Of Cadavra Trailer

Uno scienziato e sua moglie si recano in una baita isolata per cercare un meteorite. I loro piani vengono complicati da due alieni la cui navicella si è schiantata nelle vicinanze, da un malvagio scienziato rivale che vuole usare il meteorite per resuscitare uno scheletro magico, e da una donna creata da quattro animali della foresta. Tutti convergono sulla baita, dando vita a un caos di scienza strampalata e piani malvagi.

The Lost Skeleton of Cadavra è una lettera d’amore meticolosa e ironica ai film di fantascienza a basso budget degli anni ’50. Il regista Larry Blamire non si limita a parodiare il genere, ma ne ricrea perfettamente l’estetica, dai dialoghi goffi e ridondanti alla recitazione rigida, fino agli effetti speciali volutamente scadenti. La commedia nasce dalla fedeltà assoluta a uno stile cinematografico che era già assurdo all’epoca. L’azione è volutamente anticlimatica e ridicola, con combattimenti che sembrano più delle danze impacciate. È un film che richiede una certa sensibilità per essere apprezzato, un’opera di culto per cinefili che riconosceranno e ameranno ogni singolo cliché. Più che una semplice commedia, è un pezzo di archeologia cinematografica comica, un’esperienza che è tanto un film quanto un commento su un’intera era del cinema.

Turbo Kid (2015)

Turbo Kid - Official Trailer - On DVD and Blu-ray 5th October

In un futuro post-apocalittico del 1997, un giovane orfano solitario di nome The Kid sopravvive raccogliendo rottami. La sua vita cambia quando incontra Apple, una ragazza misteriosa ed energica. Quando Apple viene rapita dal tiranno locale Zeus, The Kid deve abbracciare il suo destino, indossare i panni del suo eroe dei fumetti preferito, Turbo Rider, e lanciarsi in un’avventura per salvarla.

Turbo Kid è un’esplosione di nostalgia e creatività, un omaggio sfrenato ai film d’azione per ragazzi e alle atmosfere post-apocalittiche degli anni ’80. Il film è un tripudio di violenza esagerata, gore in stile “splatterstick”, e un’estetica retrò che celebra l’era delle BMX, dei synth e delle avventure a basso budget. L’azione è incredibilmente creativa e sanguinosa, ma è bilanciata da un cuore sorprendentemente dolce e da una storia d’amore innocente tra The Kid e Apple. La commedia nasce dal contrasto tra la brutalità del mondo e l’ingenuità dei suoi eroi. È un film che sembra un tesoro perduto dell’era VHS, un’opera che cattura perfettamente lo spirito di un certo tipo di cinema, offrendo un’esperienza che è allo stesso tempo brutalmente divertente e genuinamente toccante.

The Final Girls (2015)

The Final Girls Official Trailer #1 (2015) Nina Dobrev, Taissa Farmiga Comedy Horror Movie HD

Max è una ragazza che sta ancora elaborando la perdita di sua madre, un’attrice famosa per il suo ruolo in un film slasher cult degli anni ’80, “Camp Bloodbath”. Durante una proiezione del film, un incendio scoppia nel cinema e Max e i suoi amici si ritrovano magicamente intrappolati all’interno del film stesso. Per sopravvivere, dovranno unire le forze con i personaggi del film, inclusa la versione fittizia della madre di Max, e affrontare il killer mascherato.

The Final Girls è una commedia horror meta-cinematografica intelligente e sorprendentemente emotiva. Il film gioca con i tropi e le regole del genere slasher in modi creativi e divertenti, utilizzando la conoscenza del genere da parte dei protagonisti come strumento di sopravvivenza. L’azione è una miscela di inseguimenti tesi e omicidi stilizzati, il tutto filtrato attraverso l’estetica colorata e satura dei film anni ’80. La commedia nasce dalla collisione tra la sensibilità moderna dei personaggi e il mondo bidimensionale e stereotipato del film in cui sono intrappolati. Ma il vero cuore del film è la relazione tra Max e la versione cinematografica di sua madre, che offre a Max una seconda possibilità di dirle addio. È un’opera che riesce a essere una parodia affettuosa, un’avventura emozionante e un dramma toccante sulla perdita e l’elaborazione del lutto.

Cooties (2014)

Cooties Official Trailer #1 (2015) - Elijah Wood, Rainn Wilson Movie HD

Un misterioso virus, diffuso attraverso delle crocchette di pollo contaminate, trasforma i bambini di una scuola elementare in feroci zombie cannibali. L’epidemia colpisce solo chi non ha ancora raggiunto la pubertà. Un gruppo di insegnanti disfunzionali, tra cui uno scrittore fallito, un insegnante di educazione fisica iper-macho e una maestra idealista, si ritrova intrappolato nella scuola e deve lottare per la sopravvivenza contro i loro piccoli e mostruosi studenti.

Cooties è una commedia horror che prende un concetto infantile e lo trasforma in un incubo sanguinolento e divertente. Il film mescola l’azione tipica dei film di zombie con un umorismo nero e irriverente, trovando il comico nel contrasto tra la minaccia mortale e l’incompetenza dei suoi protagonisti adulti. L’azione è caotica e gore, con i bambini-zombie che si rivelano avversari sorprendentemente brutali. La commedia è affidata a un cast di attori comici di talento, le cui interazioni e rivalità creano momenti esilaranti anche nelle situazioni più disperate. Il film è una satira leggera sul sistema scolastico e sulle dinamiche tra insegnanti, ma il suo obiettivo principale è offrire un divertimento sfrenato e sanguinolento. È un’opera che piacerà ai fan dell’horror-comedy che non si prendono troppo sul serio.

Mayhem (2017)

MAYHEM - Official Trailer

Derek Cho viene ingiustamente licenziato dal suo lavoro in uno studio legale proprio il giorno in cui un misterioso virus, che annulla ogni inibizione e spinge le persone a cedere ai loro impulsi più bassi, infetta l’intero edificio. Con l’edificio in quarantena per otto ore, Derek, insieme a una cliente scontenta, deve letteralmente farsi strada, piano per piano, attraverso un’orda di colleghi impazziti per raggiungere i dirigenti e ottenere la sua vendetta.

Mayhem è una commedia d’azione catartica e brutalmente divertente, una fantasia di vendetta aziendale che esplode in un caos sanguinolento. Il film di Joe Lynch è un’allegoria sferzante sulla disumanizzazione del mondo del lavoro, dove il virus non fa altro che portare in superficie la rabbia e la frustrazione già presenti sotto la facciata della professionalità. L’azione è violenta, creativa e senza sosta, con Derek che utilizza qualsiasi oggetto d’ufficio come arma. L’umorismo è nero e satirico, trovando il comico nell’assurdità di una rivolta aziendale letterale. Steven Yeun e Samara Weaving formano una coppia carismatica e letale, la cui chimica rende la loro furia vendicativa ancora più soddisfacente. È un film che offre un intrattenimento esplosivo e una critica sociale tagliente.

Dredd (2012)

DREDD - I Am The Law (2012) Karl Urban

In un futuro distopico, Mega-City One è una metropoli violenta dove i Giudici, poliziotti con il potere di arrestare, giudicare e giustiziare, sono l’unica forma di ordine. Il Giudice Dredd, il più temuto di tutti, viene incaricato di valutare una recluta con poteri psichici, Cassandra Anderson. La loro prima giornata insieme li porta in un mega-edificio di 200 piani, controllato dalla spietata signora della droga Ma-Ma, che sigilla l’edificio e ordina a tutti i suoi residenti di uccidere i due Giudici.

Pur essendo principalmente un film d’azione, Dredd incorpora una sensibilità da commedia nera che lo eleva al di sopra dei suoi contemporanei. L’umorismo non è nelle battute, ma nell’atteggiamento impassibile e laconico di Dredd di fronte a una violenza estrema e a situazioni assurde. La sua dedizione incrollabile e quasi comica alla legge, espressa attraverso un grugnito perenne, crea un contrasto esilarante con il caos che lo circonda. L’azione è brutale, stilizzata e incredibilmente coreografata, con un uso innovativo dello slow-motion per rappresentare gli effetti di una nuova droga chiamata “Slo-Mo”. Il film è una critica satirica e cinica della società, un’opera che riesce a essere un thriller d’azione mozzafiato e, allo stesso tempo, una commedia d’azione cupa e intelligente, diventata un cult amato dai fan.

The Raid: Redemption (2011)

Rama Defeats The Machete Gang | The Raid: Redemption

Una squadra d’élite della SWAT fa irruzione in un condominio di Giacarta per catturare un boss del crimine che lo usa come rifugio per i criminali più pericolosi della città. Quando la loro copertura salta, la squadra si ritrova intrappolata all’interno, con ogni piano che brulica di assassini e gangster pronti a ucciderli. Un giovane ufficiale, Rama, deve usare le sue eccezionali abilità nelle arti marziali per farsi strada e sopravvivere.

The Raid: Redemption è un capolavoro del cinema d’azione, un film che, pur nella sua serietà, tocca vette di violenza così estreme e coreografate da sfiorare l’assurdo e il comico. L’umorismo del film è nero e viscerale; non risiede nei dialoghi, ma nell’incredibile creatività con cui vengono orchestrate le scene di combattimento. La pellicola trasforma la violenza in una forma d’arte quasi da balletto, dove ogni mossa, ogni impatto e ogni morte è così esagerata e stilizzata da provocare una reazione a metà tra lo shock e una risata incredula. Le situazioni estreme, come un combattimento contro un’intera banda in un corridoio stretto o un duello all’ultimo sangue con armi improvvisate, spingono l’azione oltre i limiti del realismo, entrando in un territorio quasi surreale. È questa iperbole, questa dedizione totale a un’azione pura e senza compromessi, che lo avvicina alla sensibilità della commedia d’azione, un’opera che celebra la fisicità e lo spettacolo in modo così intenso da diventare un’esperienza catartica e quasi divertente.

Why Don’t You Play in Hell? (2013)

Why Don't You Play in Hell? Official US Release Trailer (2014) - Sion Sono Movie HD

Un gruppo di registi amatoriali e disperati, i “Fuck Bombers”, sogna di girare un capolavoro. La loro occasione arriva quando si imbattono in una sanguinosa guerra tra due clan yakuza rivali. Decidono di trasformare il conflitto reale in un film d’azione epico, convincendo i gangster a recitare nel loro stesso massacro, il tutto per realizzare il sogno della figlia di un boss di diventare una star del cinema.

Why Don’t You Play in Hell? del regista Sion Sono è una lettera d’amore folle, caotica e sanguinolenta al cinema stesso. È una farsa esagerata che celebra la passione del filmmaking guerrilla, dove l’arte e la violenza si fondono in un’orgia di creatività e distruzione. La commedia è grottesca e sopra le righe, alimentata da personaggi eccentrici e da una trama che diventa sempre più assurda. L’azione è un tripudio di sangue finto, combattimenti con la spada e sparatorie, il tutto girato con l’energia di un gruppo di adolescenti che ha appena scoperto una telecamera. Il film è una riflessione meta-cinematografica sul potere del cinema di trasformare la realtà e sulla linea sottile tra finzione e follia. È un’opera anarchica e gioiosa, un inno alla magia del cinema fatto con passione, anche se questo significa versare litri di sangue (finto) per ottenere la ripresa perfetta.

Six-String Samurai (1998)

Six-String Samurai (Trailer)

In un’America post-apocalittica devastata dalla guerra nucleare, l’Unione Sovietica ha conquistato gran parte del territorio. L’ultima roccaforte di libertà è Lost Vegas, governata da Re Elvis. Alla sua morte, tutti i musicisti del deserto si mettono in viaggio per diventare il nuovo Re del Rock ‘n’ Roll. Tra loro c’è Buddy, un samurai armato di chitarra e katana, che deve farsi strada tra band heavy metal, cacciatori di taglie e la Morte stessa.

Six-String Samurai è un film di culto per eccellenza, un’opera indipendente che fonde generi in modo audace e originale. È un western post-apocalittico, un film di arti marziali e un musical rockabilly, tutto in uno. Il suo fascino risiede nella sua estetica unica e nella sua premessa stravagante, che crea un mondo strano e affascinante. L’azione è una miscela stilizzata di combattimenti con la spada e duelli musicali, il tutto ambientato in un paesaggio desertico che evoca i film di Sergio Leone. La commedia è sottile e deriva dall’assurdità della situazione e dal personaggio laconico e iconico di Buddy, un’incarnazione post-atomica di Buddy Holly. Sebbene il film a volte privilegi lo stile sulla sostanza, la sua creatività e il suo spirito ribelle lo rendono un’esperienza indimenticabile, un vero e proprio inno al potere salvifico del rock ‘n’ roll.

Big Trouble in Little China (1986)

Big Trouble In Little China (1986) - Official Trailer

Jack Burton, un camionista sbruffone, si ritrova coinvolto in una battaglia mistica secolare nel sottosuolo di Chinatown a San Francisco. Quando la fidanzata del suo amico viene rapita da una banda di strada, Jack si lancia al suo salvataggio, scoprendo un mondo nascosto di antichi stregoni, mostri e guerrieri con poteri soprannaturali. Contro ogni previsione, questo eroe per caso dovrà affrontare il malvagio stregone Lo Pan.

Sebbene prodotto da una major, Big Trouble in Little China di John Carpenter incarna lo spirito di un film indipendente e di culto. Inizialmente un flop al botteghino, è diventato un classico amato per il suo approccio unico e irriverente. Il film è una fusione audace di generi: film di kung fu, fantasy, avventura e commedia. La sua genialità sta nel sovvertire l’archetipo dell’eroe d’azione: Jack Burton, interpretato da un magnifico Kurt Russell, non è l’eroe competente, ma un goffo e presuntuoso aiutante che pensa di essere il protagonista. L’azione è un tripudio di arti marziali, magia e creature fantastiche, mentre la commedia nasce dall’inettitudine di Jack e dai suoi dialoghi memorabili. È un film che non si prende mai sul serio, un’avventura divertente e fantasiosa che ha anticipato di decenni la tendenza a decostruire i generi.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

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Immagine di Fabio Del Greco

Fabio Del Greco