I Film Strani e Assurdi che Sfidano la Logica

Indice dei contenuti

L’immaginario collettivo ha etichettato come “strani” o “assurdi” quei film che osano sfidare la logica. Opere come Donnie Darko o Mulholland Drive ci costringono a interrogarci, a cercare significati nascosti, diventando veri e propri culti. Ma cosa intendiamo per “assurdo”? Non è solo una trama complessa. È un cinema che attinge al surrealismo, alla satira grottesca e all’orrore psicologico per smantellare le nostre certezze.

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È un linguaggio che privilegia l’esperienza sensoriale ed emotiva rispetto alla coerenza logica. È un cinema che, come quello di David Lynch o Yorgos Lanthimos, usa l’assurdo come uno strumento chirurgico per sezionare l’animo umano, le storture della società e le ansie del nostro tempo. In un’epoca satura di contenuti prevedibili, c’è una fame di film che osano essere diversi e di sfidare lo spettatore.

Questa guida è un’esplorazione di quel territorio. È un’immersione in opere che vi sfideranno, vi disturberanno e lasceranno un’impronta indelebile. Un viaggio che affianca i capolavori del “cult” a visioni sperimentali, trasformando l’inquietudine in arte.

Un Chien Andalou

An Andalusian Dog 1929 - Luis Buñuel

Cortometraggio muto surrealista che sfida ogni logica narrativa convenzionale. Presenta una serie di immagini scioccanti, oniriche e sconnesse, tra cui la celeberrima scena iniziale di un occhio di donna tagliato da un rasoio. Il film segue un uomo e una donna attraverso incontri bizzarri che includono formiche che fuoriescono da una mano, asini morti su pianoforti e inspiegabili salti temporali, il tutto governato dalla logica del subconscio.

Quest’opera è il grido primordiale del cinema surrealista, un attacco diretto alla sensibilità borghese e al pensiero razionale. L’importanza di Un Chien Andalou non risiede in un presunto “significato” da decifrare, ma nel suo atto rivoluzionario di liberare il cinema dalla tirannia della trama. Luis Buñuel e Salvador Dalí, basando la sceneggiatura sui propri sogni, seguirono la regola ferrea di rifiutare qualsiasi immagine che potesse avere una spiegazione logica. La famigerata scena del taglio dell’occhio è una dichiarazione d’intenti meta-cinematografica: il film sta letteralmente “tagliando” il modo convenzionale di vedere dello spettatore, costringendolo ad abbandonare l’osservazione passiva per interagire con le immagini a un livello puramente viscerale e subconscio. Questo atto fonda il principio cardine di molto cinema strano a venire: l’esperienza prevale sulla spiegazione.

Eraserhead

🎥 ERASERHEAD (1977) | Trailer | Full HD | 1080p

In una desolata landa industriale, il timido Henry Spencer scopre di aver generato un mostruoso e piangente bambino mutante con la sua ragazza, Mary X. Intrappolato nel suo claustrofobico appartamento, Henry sprofonda in un mondo da incubo fatto di visioni surreali, tra cui una donna che canta all’interno di un termosifone, mentre lotta con le schiaccianti ansie della paternità, dell’impegno e della sua tetra realtà.

Eraserhead è l’incubo definitivo dell’ansia domestica trasposto su pellicola. David Lynch traduce le paure astratte della paternità e dell’alienazione urbana in un’esperienza sensoriale tangibile, grottesca e indimenticabile, utilizzando il suono e la matericità dell’immagine come principali strumenti narrativi. Il titolo stesso, “La mente che cancella”, non si riferisce solo alla capigliatura del protagonista o alla sequenza onirica della fabbrica di matite, ma al desiderio psicologico fondamentale che anima il film: il bisogno di cancellare una realtà insopportabile. L’opprimente paesaggio sonoro industriale e la fotografia in un bianco e nero netto e desolato sono cruciali per materializzare questo senso di angoscia. L’atto finale e violento di Henry non è che il tragico compimento di questo desiderio di annullamento, dove la morte diventa l’unica via di fuga verso il “paradiso” cantato dalla Dama del Radiatore.

The Holy Mountain

The Holy Mountain - Official Trailer | ABKCO Films

Un ladro dall’aspetto cristologico attraversa un paesaggio di quadri grotteschi, sacrileghi e satirici che rappresentano la corruzione della società. Viene accolto da un potente Alchimista che lo presenta a sette delle persone più influenti del mondo, ognuna delle quali simboleggia un pianeta e un aspetto corrotto della società. Insieme, si spogliano dei loro ego e intraprendono una ricerca mistica verso l’Isola di Loto per scalare la Montagna Sacra e ottenere l’immortalità dagli dei che vi risiedono.

Il capolavoro di Alejandro Jodorowsky non è un film da guardare, ma un rituale alchemico da vivere. Utilizza un torrente di simbolismo esoterico, satira sociale e immagini psichedeliche per decostruire il potere, la religione e la natura stessa della realtà. Il viaggio dei discepoli è un classico processo alchemico di purificazione, che li spoglia del materialismo per prepararli all’illuminazione. Il finale, con il suo scioccante colpo di scena che rivela il set cinematografico, non è un cinico espediente, ma il compimento ultimo di questo percorso. La vera “immortalità” non era un segreto mistico sulla cima di una montagna, ma il risveglio alla “vita reale” e la decostruzione dell’illusione, ovvero il film stesso. Jodorowsky offre allo spettatore l’illuminazione definitiva: la consapevolezza di essere di fronte a un’opera d’arte e l’imperativo di tornare alla propria realtà, trasformati dall’esperienza.

El Topo

El Topo (Official Trailer) Alejandro Jodorowsky | ABKCO Films

Un misterioso pistolero vestito di nero, El Topo, viaggia attraverso un surreale paesaggio desertico con il figlio nudo. Dopo aver abbandonato il bambino, intraprende una missione per sconfiggere quattro maestri pistoleri e dimostrare la propria supremazia spirituale. Tradito e dato per morto, rinasce come un santo folle, diventando il salvatore di una comunità di emarginati deformi che vivono in una grotta, che dovrà liberare scavando un tunnel verso il mondo esterno.

El Topo è il capostipite del genere “Acid Western”, un film che si appropria dell’iconografia della frontiera americana per iniettarvi misticismo orientale, allegoria cristiana e un brutale surrealismo. È un’odissea spirituale in due atti sulla distruzione dell’ego e sul doloroso cammino verso la redenzione e il sacrificio. La struttura bipartita del film rispecchia l’arco narrativo del Vecchio e del Nuovo Testamento. La prima metà è il Vecchio Testamento: un “Dio” vendicativo ed egoista (El Topo) che cerca il dominio attraverso la violenza. La seconda metà è il Nuovo Testamento: una figura umile, quasi cristologica, che raggiunge l’illuminazione attraverso la sofferenza, la comunità e il sacrificio finale. Jodorowsky utilizza così l’archetipo del western per rinarrare l’intera parabola della mitologia religiosa occidentale, passando da un paradigma di potere violento a uno di compassione e martirio.

Enter the Void

Enter the Void Original Trailer (Gaspar Noé, 2009)

Oscar, uno spacciatore americano a Tokyo, viene ucciso dalla polizia durante una retata. Quella che sembra la fine è in realtà l’inizio di un vasto viaggio psichedelico. Lo spirito di Oscar lascia il suo corpo e fluttua attraverso la città inondata di neon, rivivendo i ricordi traumatici del suo passato, osservando le conseguenze della sua morte sulla sorella Linda e vivendo un’esperienza allucinatoria verso la reincarnazione, guidato dai principi del Libro Tibetano dei Morti.

Il film di Gaspar Noé è un esperimento radicale di soggettività cinematografica, un “melodramma psichedelico” che utilizza una implacabile prospettiva in prima persona per intrappolare lo spettatore nella coscienza del suo protagonista, prima, durante e dopo la morte. Lo stile visivo aggressivo e a tratti nauseante non è un mero vezzo estetico, ma un dispositivo tematico. Noé costringe il pubblico a vivere il mondo attraverso i sensi di Oscar, compresi i trip da droga, la violenza e la morte, per dissolvere il confine tra spettatore e personaggio. L’obiettivo finale è simulare il “Vuoto” del titolo: uno stato in cui la coscienza individuale si frantuma e si fonde con un flusso universale e ciclico di memoria e sensazione, rendendolo uno dei film più immersivi e psicologicamente invasivi mai realizzati.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

In questo video ti spiego la nostra visione

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Tetsuo: The Iron Man

Tetsuo: The Iron Man Original Trailer (Shinya Tsukamoto, 1989)

Un impiegato giapponese investe accidentalmente un “feticista del metallo” che si stava innestando pezzi di ferro nel corpo. Poco dopo, l’impiegato inizia a subire un’orribile metamorfosi. Frammenti di metallo erompono dalla sua carne, il suo corpo si contorce e si trasforma lentamente e violentemente in un mostruoso ibrido di carne e rottami industriali, culminando in un confronto finale con il suo redivivo nemico.

Capolavoro convulso di body horror cyberpunk, Tetsuo è un assalto implacabile e ad alta velocità ai sensi, che visualizza la violenta collisione tra umanità e tecnologia nella Tokyo post-industriale. La trasformazione non è solo un orrore fisico, ma una metafora della rabbia repressa e dell’ansia sessuale del “salaryman” moderno. Il guscio rigido e conformista dell’impiegato viene brutalmente frantumato, sostituito da una nuova forma mostruosa, fallica e distruttiva che rappresenta una terrificante liberazione dai vincoli sociali. Il “Iron Man” è l’Es del protagonista reso manifesto; il metallo non è solo tecnologia, ma l’energia grezza, violenta e sessuale che la sua vita civilizzata lo ha costretto a sopprimere.

Haxan, la stregoneria attraverso i secoli

Haxan, la stregoneria attraverso i secoli
Ora disponibile

Documentario, di Benjamin Christensen, Svezia, 1922.
Profanazione di tombe, torture, suore indemoniate e sabba di streghe: Haxan, La stregoneria attraverso i secoli è un film incredibilmente originale e fuori dagli schemi che nel tempo è diventato leggendario. Tra documentario e finzione drammatica il film ci guida attraverso l'ipotesi scientifica che le streghe del Medioevo soffrivano degli stessi mali dei malati di mente dell'era moderna. Un horror gotico spaventoso e allo stesso tempo umoristico, con la creazione di sequenze documentaristiche e saggistiche che anticipano le innovazioni della Nouvelle Vague. Qualcosa di assolutamente unico nella storia del cinema.

Spunto di riflessione
In sanscrito Diavolo e Divino provengono dalla stessa radice, dev. La follia è la parte oscura dell'uomo ed è naturale come la parte luminosa. Quando sei in grado di dire a un matto che non solo lui è matto ma che lo sei anche tu, immediatamente si crea un ponte, ed è possibile aiutarlo. La natura della vita non è logica né razionale. La vita è illogica, selvaggia e contraddittoria.

LINGUA: inglese, svedese
SOTTOTITOLI: italiano

Videodrome

Videodrome Official Trailer #1 - James Woods Movie (1983) HD

Max Renn, presidente di un canale televisivo via cavo di bassa lega, scopre una trasmissione pirata chiamata “Videodrome“, che sembra mostrare torture e omicidi reali. La sua ricerca dell’origine del segnale lo trascina in una cospirazione che coinvolge tumori cerebrali allucinogeni, una nuova filosofia della “nuova carne” e la fusione tra realtà e fantasia indotta dai media. Il suo stesso corpo inizia a mutare, sviluppando una fessura vaginale nello stomaco per inserire videocassette.

Decenni in anticipo sui tempi, Videodrome è la profetica e terrificante tesi di David Cronenberg sulla relazione tra media, realtà e corpo umano. Il film sostiene che i mass media non sono una finestra passiva sul mondo, ma un agente biologico attivo che rimodella letteralmente la nostra percezione e la nostra carne. L’idea più radicale del film è che il contenuto dei media sia irrilevante; è il mezzo stesso a essere il messaggio e il mutageno. Il segnale di Videodrome funziona attraverso qualsiasi trasmissione, non solo quelle violente. Questa intuizione rende il film una critica molto più profonda di un semplice monito sulla “violenza in TV”: è un avvertimento sugli effetti neurologici e fisiologici dello schermo stesso, un’idea spaventosamente preveggente per l’era di internet.

Titane

Playlist: TITANE (2021) | Altitude Films

Dopo un incidente d’auto infantile che le lascia una placca di titanio in testa, Alexia sviluppa una strana fissazione sessuale per le automobili. Da adulta, è una ballerina erotica e assassina seriale che, dopo una serie di atti violenti, si dà alla fuga. Per nascondere la sua identità, si traveste da ragazzo scomparso da tempo e viene accolta da un solitario e anziano capitano dei vigili del fuoco che crede sia suo figlio. Nel frattempo, Alexia è incinta, frutto di una bizzarra unione con un’auto, e il suo corpo subisce una grottesca trasformazione metallica.

Il film vincitore della Palma d’Oro di Julia Ducournau è un capolavoro scioccante, tenero e profondamente strano della “nuova carne. Spinge il body horror ai suoi limiti estremi per esplorare i temi del genere, del trauma e dei modi disperati e non convenzionali con cui le persone forgiano legami familiari e trovano l’amore in mezzo al dolore e alla mostruosità. Le due linee narrative del film, l’orrore grottesco della gravidanza metallica e il tenero dramma della famiglia ritrovata, non sono in opposizione, ma due facce della stessa medaglia. Entrambe esplorano il processo doloroso e trasformativo di creare una nuova identità e una nuova forma di amore al di fuori delle norme biologiche e sociali tradizionali.

Dogtooth

Dogtooth – Yorgos Lanthimos – 4K Restoration Trailer

Tre fratelli adulti vivono in completo isolamento nel compound recintato della loro famiglia, senza aver mai conosciuto il mondo esterno. I genitori hanno costruito per loro una bizzarra realtà alternativa, insegnando loro definizioni errate per le parole (uno “zombie” è un piccolo fiore giallo) e controllando la loro intera esistenza attraverso un sistema di regole e ricompense perverse. Questo fragile mondo inizia a sgretolarsi quando il padre introduce un’estranea per soddisfare i bisogni sessuali del figlio.

Il film che ha consacrato Yorgos Lanthimos è un’allegoria agghiacciante e cupamente esilarante sul controllo. Utilizza la sua premessa surreale per esporre il nucleo familiare come un potenziale stato totalitario, dove il linguaggio è uno strumento di oppressione e l’ignoranza è imposta come mezzo di potere. Il titolo, Kynodontas (Dente canino), si riferisce alla bugia centrale raccontata ai figli: potranno lasciare la casa solo quando il loro canino cadrà, un evento biologicamente impossibile per un adulto. Questa menzogna è una metafora perfetta per tutti i sistemi di controllo (familiari, politici, religiosi) che mantengono il potere creando condizioni irraggiungibili per la libertà, intrappolando i soggetti in uno stato di infanzia perpetua.

The Lobster

The Lobster | Official Promo HD | A24

In un distopico futuro prossimo, le persone single vengono arrestate e inviate in un hotel dove hanno 45 giorni per trovare un partner. Se falliscono, vengono trasformate in un animale a loro scelta. David, un uomo appena divorziato, si registra e cerca di navigare tra le assurde regole del resort, dove la compatibilità si basa su superficiali tratti in comune. Dopo un tentativo fallito, fugge per unirsi a un gruppo di militanti solitari nei boschi, solo per scoprire che le loro regole sono altrettanto oppressive.

Altro capolavoro di satira assurda di Yorgos Lanthimos, The Lobster è una critica impassibile, esilarante e in definitiva tragica del romanticismo moderno e della pressione sociale al conformismo. Il film sostiene che sia la coppia forzata che la solitudine forzata sono ugualmente tiranniche, non lasciando spazio a una connessione umana genuina e non coercitiva. Il meccanismo satirico centrale è la “caratteristica distintiva”, l’idea assurda che una relazione di successo debba fondarsi su una somiglianza superficiale e arbitraria. Questa è una brillante parodia degli algoritmi delle app di incontri e del modo in cui la società moderna riduce individui complessi a una lista di controllo di tratti, rendendo impossibile un legame autentico.

Il ghigno e la mucca

Il ghigno e la mucca
Ora disponibile

Di Fabio Nicosia, musicale, Italia, 2020.
Film musicale con un tocco psicologico. I mostri delle immagini infantili trasmigrano nelle varie fasi dell'esistenza dell'individuo. Le ombre, i fantasmi e le paure che siamo riusciti a domare ma non a eliminare e che continuano a riaffiorare nei sogni, nel linguaggio, nella pittura, nell'architettura e nella narrazione. Un film fuori dagli schemi in grado di penetrare lo sguardo dello spettatore con immagini non convenzionali. Alla ricerca di quel mondo onirico che era del bambino che siamo stati e che possiamo ritrovare, con la sua creatività e con le sue paure.

LINGUA: italiano
SOTTOTITOLI: inglese

Sorry to Bother You

Sorry to Bother You - Official Trailer #1 (HD-Pro) | Cinetext

In una Oakland contemporanea alternativa, Cassius “Cash” Green è un operatore di telemarketing in difficoltà che scopre una magica chiave per il successo: usare la sua “voce da bianco”. Questo lo proietta su per la scala aziendale nel macabro mondo dei “Power Callers”, che vendono manodopera schiavistica per una società moralmente corrotta chiamata WorryFree. Durante la sua ascesa, Cash deve scegliere tra la sua nuova ricchezza e l’unirsi ai suoi ex colleghi in sciopero contro lo sfruttamento aziendale, una scelta complicata da un orribile segreto aziendale.

L’esordio alla regia di Boots Riley è una satira selvaggiamente inventiva, surreale e furiosamente politica. Utilizza la sua assurda premessa fantascientifica per lanciare una critica sferzante e divertente al capitalismo, al razzismo, al “code-switching” e alla natura alienante della cultura aziendale. L’elemento satirico più brillante, la “voce da bianco”, è più di una semplice gag. È una metafora della completa cancellazione dell’identità richiesta per avere successo all’interno di un sistema capitalista dominato dai bianchi. Il successo dipende dal diventare un veicolo disincarnato, non minaccioso e, in definitiva, disumano per gli interessi aziendali.

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Pi – Il teorema del delirio

Official Trailer: Pi (1998)

Maximilian Cohen è un genio matematico solitario e paranoico, convinto che tutto in natura possa essere compreso attraverso i numeri. Utilizzando un supercomputer nel suo appartamento di Chinatown, cerca schemi numerici nel mercato azionario. La sua ricerca lo porta a scoprire un misterioso numero di 216 cifre che sembra essere la chiave non solo della borsa, ma forse anche di un codice divino nascosto nella Torah, attirando l’attenzione sia di una potente ditta di Wall Street che di un gruppo di cabalisti.

L’esordio di Darren Aronofsky è un thriller psicologico a basso budget, girato in un bianco e nero granuloso e ad alto contrasto, che esplora l’ossessione per la ricerca di un ordine nel caos. Il film mette in scena il conflitto tra la fede (nei numeri, in Dio) e l’inconoscibile, tra la razionalità scientifica e il misticismo. La discesa di Max nella follia è una parabola sulla pericolosa arroganza della conoscenza umana di fronte a misteri più grandi, un viaggio febbrile che culmina non in una scoperta divina, ma in una violenta e liberatoria rinuncia alla ricerca stessa.

Essere John Malkovich

Being John Malkovich Official Trailer #1 - John Cusack Movie (1999) HD

Craig Schwartz, un burattinaio di strada disoccupato e frustrato, trova lavoro come archivista in uno strano ufficio situato al settimo piano e mezzo di un edificio di Manhattan. Dietro un armadietto, scopre un piccolo portale che conduce direttamente nella mente dell’attore John Malkovich per quindici minuti. Insieme alla sua cinica collega Maxine, di cui è innamorato, decide di sfruttare commercialmente la scoperta, scatenando una serie di complicazioni surreali sull’identità, il desiderio e la celebrità.

Scritto dal genio di Charlie Kaufman e diretto da Spike Jonze, questo film è una commedia surreale e profondamente filosofica che interroga la natura dell’identità e del desiderio. La premessa bizzarra diventa un veicolo per esplorare la disperata ricerca umana di evasione da sé stessi e la celebrità come guscio vuoto da abitare. Il film pone domande vertiginose: chi siamo senza il nostro corpo? Cosa significa amare qualcuno? E cosa succede quando l’arte del burattinaio, il controllo, viene applicata alla vita stessa? È una satira esilarante e malinconica sulla condizione umana.

Under the Skin

Under The Skin starring Scarlett Johansson | Film4 Trailer

Un’entità aliena assume le sembianze di una donna attraente e percorre le strade della Scozia a bordo di un furgone, adescando uomini soli. Li conduce in una tana surreale dove vengono intrappolati in un liquido nero e consumati. Tuttavia, attraverso le sue interazioni con l’umanità, l’aliena inizia a sperimentare un’inaspettata evoluzione, sviluppando una forma di empatia e curiosità che la porta a mettere in discussione la sua missione e la sua stessa identità.

Il capolavoro di Jonathan Glazer è un film di fantascienza ipnotico e terrificante che ribalta le convenzioni del genere. Invece di concentrarsi sullo spettacolo, utilizza la prospettiva aliena come un filtro per osservare l’umanità con uno sguardo freddo, quasi documentaristico, e deostruire concetti come l’identità, l’empatia e la vulnerabilità. La performance quasi muta di Scarlett Johansson è straordinaria nel trasmettere il passaggio da predatore impassibile a preda confusa. È un’opera visivamente sbalorditiva e profondamente inquietante che si insinua “sotto la pelle” dello spettatore.

Io sono nulla

Io sono nulla
Ora disponibile

Dramma, thriller, di Fabio Del Greco, Italia, 2015.
La storia ruota intorno a Vasco, un costruttore romano che, all’età di 74 anni, gode di una vita di assoluta agiatezza. La sua parabola umana subisce una svolta drammatica quando un misterioso incontro lo conduce a un agguato. Sopravvissuto, ma segnato da un lungo coma, Vasco si risveglia con una nuova sensibilità, sviluppando un legame intimo e poetico con la natura. Questo nuovo rapporto con il mondo che lo circonda lo porta a esplorare profondamente se stesso, in un viaggio interiore ed esteriore. attraverso l’Italia, gli Stati Uniti e l’India, alla ricerca di un significato più alto e di una cura. In parallelo, la minaccia di un cataclisma planetario aggiunge una dimensione epica alla vicenda.

Io sono nulla esplora temi universali come il tempo, la memoria, l’oblio e la connessione con la natura. Fabio Del Greco realizza un dramma esistenziale ricco di spunti di riflessione. Il regista combina sapientemente materiali visivi diversi, mescolando immagini di repertorio a fotografie della natura e visioni oniriche. Questa sperimentazione visiva si traduce in un montaggio che cattura l’attenzione dello spettatore, guidandolo attraverso un ciclo di creazione e distruzione. Le sequenze che alternano i palazzi, orgoglio di Vasco, a discariche indiane e a paesaggi naturali creano un ritmo ipnotico, sottolineando la bellezza e la fragilità della vita. Il viaggio esistenziale di Vasco è un inno alla trasformazione e alla rinascita. L’evoluzione del protagonista, dal lusso sfrenato alla riscoperta della purezza, rappresenta una potente metafora sul significato della vita e sulla necessità di riconnettersi con valori autentici. Io sono nulla si distingue per la sua capacità di unire introspezione e sperimentazione visiva, offrendo una narrazione suggestiva e coinvolgente. È un film che invita a riflettere sulla condizione umana, sulla nostra relazione con il potere e con la natura, e sulla possibilità di ritrovarsi attraverso il cambiamento. Un’opera che lascia il segno e si presta a molteplici letture.

LINGUA: italiano

Beau is Afraid

Beau Is Afraid | Official Trailer HD | A24

Beau Wassermann è un uomo mite ma consumato da una paranoia cronica. Quando deve intraprendere un viaggio per raggiungere la casa di sua madre, si ritrova catapultato in un’odissea surreale e da incubo. Ogni passo del suo cammino è ostacolato da minacce bizzarre e pericoli grotteschi, trasformando un semplice viaggio in una discesa epica attraverso le sue paure più profonde, i traumi infantili e il rapporto soffocante con una madre onnipotente.

Il terzo lungometraggio di Ari Aster è la manifestazione cinematografica dell’ansia pura. Un’epopea comica e terrificante di tre ore che si svolge interamente in un paesaggio di fobie freudiane e sensi di colpa materni. È un film volutamente estenuante, che spinge l’assurdo fino al punto di rottura per esplorare la psiche di un uomo intrappolato in uno stato di perpetua, impotente infanzia. La performance di Joaquin Phoenix è un tour de force di vulnerabilità, che rende questo viaggio nel cuore di tenebra di un’anima tormentata tanto esilarante quanto profondamente angosciante.

Rubber

Robert, uno pneumatico abbandonato nel deserto californiano, prende improvvisamente vita. Scopre di possedere poteri telecinetici, che usa per far esplodere piccoli animali e, infine, le teste delle persone che incrociano il suo cammino. Le sue gesta omicide sono osservate da un gruppo di spettatori nel deserto, che commentano l’azione come se stessero guardando un film, mentre uno sceriffo cerca di porre fine alla carneficina, consapevole della natura fittizia degli eventi.

Il film di Quentin Dupieux è un’opera meta-cinematografica geniale e sfacciata. La premessa, un pneumatico assassino, è solo il pretesto per una riflessione sull’assurdità della narrazione cinematografica stessa. Il film si apre con un monologo sul concetto di “nessuna ragione” (“no reason”) nei film, dichiarando la sua poetica. Rubber è una satira esilarante dei tropi dell’horror e del ruolo passivo dello spettatore, un esperimento audace che decostruisce le regole del cinema mentre le mette in scena, celebrando l’illogico e l’insensato.

Holy Motors

Holy Motors TRAILER (2012) - Denis Lavant, Eva Mendes Movie HD

Dall’alba al tramonto, seguiamo le ore nella vita di Monsieur Oscar, un personaggio enigmatico che viaggia per Parigi a bordo di una limousine bianca. Durante il tragitto, si trasforma in una serie di personaggi completamente diversi: un’anziana mendicante, un assassino, un mostro che vive nelle fogne, un padre di famiglia. Ogni “appuntamento” è una performance surreale e autonoma, che solleva interrogativi sulla natura dell’identità, della recitazione e della vita stessa nell’era digitale.

L’opera di Leos Carax è un’elegia misteriosa e commovente per il cinema e per l’esperienza umana. È un film che sfida ogni categorizzazione, un flusso di coscienza visivo che esplora la frammentazione dell’identità in un mondo in cui i ruoli che interpretiamo sono diventati più reali di noi stessi. La performance trasformista di Denis Lavant è leggendaria. Holy Motors è un omaggio alla “bellezza del gesto”, un atto di fede nel potere delle immagini di creare significato anche quando la logica viene meno, e una riflessione malinconica su un mondo che ha forse perso la capacità di vedere la magia.

Swiss Army Man

Swiss Army Man TRAILER 1 (2016) - Daniel Radcliffe, Mary Elizabeth Winstead Movie HD

Hank, un uomo disperato naufragato su un’isola deserta, sta per suicidarsi quando vede un cadavere approdare sulla spiaggia. Scopre che il corpo, che battezza Manny, ha una serie di abilità soprannaturali, la più utile delle quali è una flatulenza così potente da poter essere usata come motore di una moto d’acqua. Insieme, i due intraprendono un viaggio surreale per tornare a casa, durante il quale Hank insegna a Manny, che ha perso la memoria, cosa significhi essere vivi.

Quello che potrebbe sembrare uno scherzo di cattivo gusto è in realtà uno dei film più originali, commoventi e profondamente umani degli ultimi anni. I registi, noti come “Daniels”, usano una premessa oltraggiosamente assurda per raccontare una storia sincera sulla solitudine, l’amicizia, la vergogna e la necessità di connessione. È una parabola fantasiosa e poetica che celebra la stranezza e trova una bellezza inaspettata nelle funzioni corporee e nei tabù sociali, dimostrando che anche le idee più bizzarre possono veicolare emozioni autentiche.

La montagna sacra

La montagna sacra
Ora disponibile

Fantastico, drammatico, di Alejandro Jodorowsky, 1973, Messico.
Un uomo, soprannominato il ladro, che rappresenta la carta del Matto nei Tarocchi, giace privo di sensi in un deserto, tra sciami di mosche. Quando si sveglia incontra un nano senza piedi e senza mani, che rappresenta il Cinque di Spade. I due diventano amici vanno nella città più vicina dove guadagnano soldi intrattenendo i turisti. Il ladro somiglia a Gesù Cristo, e dopo una lite con un prete, mangia la faccia di una statua di cera che raffigura il Cristo, mangiando simbolicamente il suo corpo e offrendo "se stesso" al Cielo. Dopo molte disavventure arriva in cima ad una torre che è il laboratorio di un misterioso alchimista. Partecipa a vari riti iniziatici, l'alchimista gli presenta le sette persone più potenti della Terra, che lavorano nelle industrie del benessere, delle armi, dell' arte, dell'intrattenimento, della forze dell'ordine, delle costruzioni e dell'economia. Insieme dovranno raggiungere la Montagna Sacra, una leggendaria montagna su un'isola inesistente, dove vi sono nove saggi che conoscono il segreto dell'immortalità. Il loro scopo è di eliminarli e di prendere il loro posto.

Spunto di riflessione
In India chiamano la realtà del mondo intorno a noi Maya, che significa illusione. La verità è nascosta: è come uno schermo cinematografico su cui proietti i tuoi sogni e i tuoi desideri. I fisici hanno indagato su quello che è la materia e sono arrivati alla conclusione che essa non esiste. Allora da cosa è fatta la materia delle cose? E' soltanto energia condensata, che vibra ad altissima velocità, apparenza. Ad un livello profondo la materia non esiste.

LINGUA: inglese
SOTTOTITOLI: italiano

Pink Flamingos

Pink Flamingos | Trailer | Rupturistas 2023

La famigerata drag queen Divine vive sotto lo pseudonimo di Babs Johnson, orgogliosa detentrice del titolo di “persona più schifosa del mondo. La sua reputazione attira l’invidia di Connie e Raymond Marble, una coppia di criminali che gestisce un traffico di bambini e si dedica a perversioni assortite. I Marble decidono di sfidare Divine per il titolo, dando il via a un’escalation di atti sempre più grotteschi, oltraggiosi e disgustosi.

Il capolavoro “trash” di John Waters è un atto rivoluzionario di cattivo gusto, un assalto frontale a ogni convenzione sociale e cinematografica. Realizzato con un budget irrisorio e un’estetica volutamente amatoriale, il film celebra il disgustoso e il tabù come forme di ribellione. È diventato un’icona del cinema di mezzanotte e una pietra miliare della cultura queer, non solo per la sua audacia trasgressiva, ma per il suo spirito anarchico e liberatorio. Pink Flamingos è un promemoria che l’arte può essere trovata anche nei luoghi più sordidi, e che a volte, essere “schifosi” è l’atto più onesto di tutti.

The Greasy Strangler

Big Ronnie e suo figlio di mezza età, Big Brayden, gestiscono un fallimentare tour a piedi sulla storia della disco music. La loro relazione tossica e co-dipendente, alimentata da cibo incredibilmente unto, viene sconvolta dall’arrivo di Janet, una cliente che si invaghisce di Brayden. Questo scatena la gelosia di Ronnie, che di notte si cosparge di grasso e si trasforma in un assassino grottesco e nudo, lo “Strangolatore Sudicio.

Questo film è un’esperienza. Un’immersione totale in un universo di cattivo gusto, anti-umorismo e disagio puro. Il regista Jim Hosking crea un mondo ermetico con una sua logica interna perversa, dialoghi ripetitivi fino all’ipnosi e performance volutamente sgradevoli. È un film progettato per essere respingente, ma nella sua dedizione assoluta alla propria estetica grottesca, raggiunge una forma di genio comico surreale. O si ama o si odia, ma è impossibile rimanere indifferenti di fronte a un’opera così singolarmente e coraggiosamente bizzarra.

Gummo

Gummo in 35mm (AFS Trailer)

In seguito a un devastante tornado, la piccola cittadina di Xenia, Ohio, è un luogo di desolazione e apatia. Il film segue le vite frammentate di un gruppo di adolescenti e residenti, tra cui due ragazzi che passano le giornate cacciando gatti randagi per venderli a un ristorante locale. Attraverso una serie di vignette apparentemente sconnesse, il film dipinge un ritratto nichilista e inquietante della povertà e dell’abbandono nell’America dimenticata.

L’esordio alla regia di Harmony Korine è un’opera controversa e indimenticabile. Utilizzando uno stile non lineare, quasi documentaristico, e mescolando attori non professionisti con scene volutamente bizzarre e disturbanti, Gummo sfida lo spettatore a confrontarsi con una realtà che preferirebbe ignorare. Non c’è giudizio morale, solo un’osservazione fredda e a tratti stranamente poetica della desolazione. È un film che cerca una bellezza perversa nelle macerie, un’istantanea cruda e allucinata di una generazione perduta che ha lasciato un segno indelebile nel cinema indipendente.

Begotten

Begotten (1991) Trailer

In un mondo primordiale e desolato, una figura divina si suicida sventrandosi. Dal suo cadavere emerge Madre Terra, che si insemina con il suo seme e dà alla luce un figlio deforme e tremante, il Figlio della Terra. Questa nuova creatura viene torturata e uccisa da un gruppo di nomadi senza volto, in un ciclo infinito di morte e rinascita violenta, mentre la natura rinasce dai loro resti.

L’opera di E. Elias Merhige è un incubo sperimentale in bianco e nero, un’esperienza visiva estrema che riscrive la Genesi come un poema di orrore cosmico. Girato e poi ri-fotografato fotogramma per fotogramma per ottenere un’immagine degradata, tremolante e quasi irriconoscibile, il film elimina dialogo e narrazione tradizionale per comunicare attraverso un linguaggio puramente visivo e viscerale. È un’esplorazione brutale e affascinante dei temi della creazione, della distruzione e della sofferenza, un’opera d’arte radicale che si spinge ai confini di ciò che il cinema può rappresentare.

L'angelo sterminatore

L'angelo sterminatore
Ora disponibile

Dramma, di Luis Bunuel, Messico, 1962.
Mentre la servitù fugge un gruppo di uomini e donne dell'alta borghesia non riesce ad abbandonare la villa del Señor Edmundo Nóbile e di sua moglie Lucia dopo aver partecipato ad una cena formale. Il panico e gli istinti più selvaggi ed oscuri si impossesseranno di loro. All'epoca molti pensavano che fosse l'ultimo film della carriera di Bunuel. Fu il primo, invece, di una serie di capolavori.

LINGUA: spagnolo
SOTTOTITOLI: italiano, inglese

Hausu

House (Hausu) Trailer - Subtitled (Nobuhiko Obayashi, 1977)

Una studentessa di nome Gorgeous, delusa dal nuovo compagno del padre, decide di passare le vacanze estive nella casa di campagna di una zia che non ha mai conosciuto, portando con sé sei delle sue amiche. La casa si rivela presto essere una trappola soprannaturale e carnivora, che inizia a divorare le ragazze una per una nei modi più fantasiosi e assurdi: un pianoforte mangia-dita, un gatto demoniaco e materassi volanti sono solo alcuni degli orrori psichedelici che le attendono.

Il film di Nobuhiko Ōbayashi è un’esplosione di creatività anti-realistica, una ghost story che abbandona ogni pretesa di spavento tradizionale per abbracciare un’estetica pop, giocosa e delirante. Utilizzando effetti visivi volutamente artificiali, animazione, collage e un montaggio frenetico, Hausu sembra un episodio di Scooby-Doo diretto da un regista sotto acido. Sotto la sua superficie colorata e folle, tuttavia, si nasconde una riflessione malinconica sul trauma della guerra e sulla perdita, rendendolo un’opera tanto divertente e surreale quanto segretamente profonda.

Mandy

Mandy | Panos Cosmatos

Nel 1983, il taglialegna Red Miller vive una vita tranquilla e isolata con la sua compagna, l’artista Mandy Bloom. La loro idilliaca esistenza viene brutalmente distrutta quando Mandy attira l’attenzione di Jeremiah Sand, il leader di una setta di hippie deviati. Dopo averla rapita con l’aiuto di un trio di motociclisti demoniaci, la setta la uccide di fronte a un Red impotente. Distrutto dal dolore, Red forgia un’ascia d’argento e si lancia in una furiosa e sanguinosa vendetta.

Il film di Panos Cosmatos è un’opera divisa in due: la prima metà è un sogno febbrile, un melò d’amore etereo e malinconico immerso in colori saturi e lenti movimenti di macchina; la seconda metà è un incubo ad occhi aperti, un’esplosione di violenza heavy metal, gore psichedelico e furia primordiale. La performance di Nicolas Cage è leggendaria nel catturare la discesa di un uomo nella follia e nel dolore. Mandy è un’esperienza sensoriale travolgente, un revenge movie che trascende il genere per diventare un’opera d’arte viscerale e ipnotica.

Climax

CLIMAX Official Trailer (2018) Gaspar Noe's Mesmerizing Horror

A metà degli anni ’90, una troupe di giovani e talentuosi ballerini si riunisce in una scuola isolata per una festa dopo le prove. La celebrazione degenera rapidamente in un caos infernale quando scoprono che la sangria che hanno bevuto è stata drogata con LSD. Man mano che la droga prende il sopravvento, la paranoia, la lussuria e la violenza esplodono, trasformando la festa in una discesa collettiva nella follia e nell’orrore.

Gaspar Noé orchestra un’esperienza cinematografica immersiva e soffocante. Girato con vertiginosi piani sequenza e una colonna sonora martellante, il film trascina lo spettatore nel cuore di un “bad trip” collettivo. Più che un film narrativo, è una simulazione sensoriale del collasso dell’ordine sociale, un’esplorazione terrificante di come la sottile vernice della civiltà possa essere sciolta, rivelando gli istinti più oscuri e primordiali. È un’opera tanto tecnicamente sbalorditiva quanto psicologicamente estenuante.

Taxidermia

Attraverso tre generazioni di una famiglia ungherese, il film racconta tre storie grottesche di ossessione corporea. La prima segue un soldato durante la Seconda Guerra Mondiale, tormentato da desideri sessuali repressi. La seconda si concentra su suo figlio, un campione di abbuffate competitive nell’era comunista. La terza e ultima storia è quella del nipote, un tassidermista magro e solitario che vive nell’Ungheria contemporanea e mira a raggiungere l’immortalità attraverso la sua macabra arte.

L’opera di György Pálfi è un’allegoria storica audace e visivamente sbalorditiva. Utilizza il grottesco e il body horror per tracciare un ritratto surreale e satirico di un secolo di storia ungherese, dove il corpo diventa il campo di battaglia delle ideologie politiche e delle ossessioni personali. È un film provocatorio e difficile da digerire, che mescola umorismo nero, immagini disturbanti e una profonda riflessione sulla mortalità, l’arte e l’eredità, sia essa familiare o nazionale.

Los Arenas

Los Arenas
Ora disponibile

Fantascienza, di Noah Paganotto, Argentina, 2022.
In un luogo indeterminato del pianeta terra, in un tempo sconosciuto, Zoilo vive con la sua famiglia in una terra desolata circondata da rovine. Vivono sradicati, senza madri, sapendo che la gravidanza per le donne è sinonimo di morte. Per loro esiste una sola routine collettiva; mantenere vivo il fuoco. Solo Zoilo esce da questa logica, osservando, incuriosito, dettagli che gli altri non vedono e quindi non apprezzano. La personale ricerca di risposte di Zoilo aumenterà le differenze con i suoi parenti, rivelando sempre più un mondo vuoto di interiorità.

Film di avanguardia che brucia lentamente nella prima parte per poi svelare nella seconda i conflitti profondi di una famiglia prigioniera di credenze arcaiche. Si tratta di un'opera distopica e visionario, con una stupenda fotografia e immagini di rara potenza che ci permettono di cogliere la profondità del racconto ed il suo potenziale poetico. I volti degli attori, in particolare del ragazzo protagonista, sono perfetti. Los Arenas rappresenta in modo metaforico il mondo in cui viviamo: una società alienata, dove ciò che ci mantiene in vita viene demonizzato e colpevolizzato di morte. In opposizione al ritmo rapido del tipico film mainstream, Los Arenas è un viaggio meditativo nella profondità delle immagini. Il film è stato girato in ambienti naturali nella città di Necochea, provincia di Buenos Aires, Argentina.

LINGUA: spagnolo
SOTTOTITOLI: italiano

Annette

Annette - Official Trailer | Leos Carax | Amazon Prime Video Channels | MUBI

Henry McHenry è un comico stand-up provocatorio e nichilista; Ann Defrasnoux è una cantante d’opera di fama mondiale. I due formano una coppia glamour e passionale, la cui vita viene stravolta dalla nascita della loro figlia, Annette, rappresentata da una marionetta di legno. Quando la carriera di Henry declina e quella di Ann raggiunge nuove vette, la gelosia e il risentimento portano a una tragedia, e la piccola Annette rivela un dono misterioso che verrà sfruttato dal padre.

Il musical rock-operistico di Leos Carax è un’opera grandiosa, bizzarra e profondamente tragica. Utilizzando la musica degli Sparks e un’estetica volutamente artificiale (simboleggiata dalla bambina-marionetta), il film esplora i temi della mascolinità tossica, della natura distruttiva della fama e dello sfruttamento dell’arte e degli affetti. È una favola oscura e surreale sulla performance, sia sul palco che nella vita, e sul prezzo che l’ego maschile fa pagare all’amore e all’innocenza. La performance di Adam Driver è magnetica e terrificante.

Stalker

Stalker | Trailer | New Release

In un mondo post-apocalittico e desolato, esiste una misteriosa “Zona”, un’area sigillata dal governo dove si dice che le leggi della fisica siano sospese e dove, in una stanza, i desideri più profondi di una persona possano essere esauditi. Uno “Stalker“, una guida tormentata, conduce due clienti, uno Scrittore cinico e un Professore pragmatico, in un viaggio pericoloso e metafisico attraverso questo paesaggio enigmatico e mutevole.

Il capolavoro di Andrei Tarkovsky è più di un film di fantascienza; è un viaggio filosofico e spirituale nel cuore dell’animo umano. Lento, ipnotico e visivamente sbalorditivo, il film utilizza la sua premessa per esplorare temi complessi come la fede, il dubbio, il cinismo e la natura del desiderio. La Zona stessa diventa un personaggio, un’entità che sembra rispondere agli stati interiori dei viaggiatori. Stalker non offre risposte facili, ma pone domande profonde, lasciando lo spettatore in uno stato di contemplazione meditativa sulla condizione umana.

The Lobster

The Lobster | Official Promo HD | A24

In un distopico futuro prossimo, le persone single vengono arrestate e inviate in un hotel dove hanno 45 giorni per trovare un partner. Se falliscono, vengono trasformate in un animale a loro scelta. David, un uomo appena divorziato, si registra e cerca di navigare tra le assurde regole del resort, dove la compatibilità si basa su superficiali tratti in comune. Dopo un tentativo fallito, fugge per unirsi a un gruppo di militanti solitari nei boschi, solo per scoprire che le loro regole sono altrettanto oppressive.

Altro capolavoro di satira assurda di Yorgos Lanthimos, The Lobster è una critica impassibile, esilarante e in definitiva tragica del romanticismo moderno e della pressione sociale al conformismo. Il film sostiene che sia la coppia forzata che la solitudine forzata sono ugualmente tiranniche, non lasciando spazio a una connessione umana genuina e non coercitiva. Il meccanismo satirico centrale è la “caratteristica distintiva”, l’idea assurda che una relazione di successo debba fondarsi su una somiglianza superficiale e arbitraria. Questa è una brillante parodia degli algoritmi delle app di incontri e del modo in cui la società moderna riduce individui complessi a una lista di controllo di tratti, rendendo impossibile un legame autentico.

Upstream Color

Upstream Color Official Trailer #1 (2013) - Shane Carruth Movie HD

Una donna di nome Kris viene rapita e drogata con un parassita che la rende suscettibile all’ipnosi, permettendo al suo rapitore di prosciugare i suoi conti bancari. Dopo l’incubo, si ritrova con la vita in frantumi e senza memoria dell’accaduto. Incontra Jeff, un uomo che sembra aver subito un trauma simile. I due si legano profondamente, scoprendo di essere parte di un complesso e misterioso ciclo di vita che coinvolge il parassita, dei maiali e delle orchidee blu.

Il secondo film di Shane Carruth è un’opera enigmatica, lirica e scientificamente complessa che sfida la narrazione tradizionale. È un puzzle visivo e sonoro che esplora i temi dell’identità, del trauma, del controllo e delle connessioni invisibili che legano gli individui. Il film non fornisce spiegazioni esplicite, ma comunica attraverso un flusso di immagini, suoni e associazioni emotive, richiedendo allo spettatore di abbandonare la ricerca di una trama lineare per immergersi in un’esperienza sensoriale che riflette la confusione e la ricerca di significato dei suoi protagonisti.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

In questo video ti spiego la nostra visione

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Immagine di Fabio Del Greco

Fabio Del Greco

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