I Film sulla Solitudine da non perdere

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La solitudine, nel suo senso negativo, è diventata uno dei sentimenti predominanti nell’epoca in cui viviamo. Un problema diffuso soprattutto nelle grandi metropoli occidentali, a cui prodotti e servizi hanno cercato di dare risposte e trarre profitti. Dagli speed date degli anni 2000 fino all’invenzione dei social network e della comunicazione virtuale, l’uomo cerca sempre il contatto e il confronto con i suoi simili in una società che si sta muovendo nella direzione opposta. Capire la solitudine è uno dei passi fondamentali per lo sviluppo della propria crescita interiore.

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Quando qualcuno resta da solo può sentirsi a disagio. Si sente bene solo se è in compagnia, se resta da solo se ne vergogna. Prima o poi tutti si trovano ad affrontare questo problema. Riguarda milioni di persone perché quasi tutti veniamo educati in un certo modo. La solitudine raramente viene incoraggiata dai genitori, dagli insegnanti o da qualsiasi altro contesto sociale che frequentiamo da bambini. Un bambino solitario è sempre considerato un poco strano, un bambino che ha dei problemi, magari qualche forma embrionale di disturbo psichico. Sono idee che hanno origini molto lontane e che hanno condizionato intere generazioni.

Più l’individuo si sente evitato dagli altri più cresce la sua ansia di stabilire un contatto di qualsiasi tipo. Allo stesso tempo però incomincia ad evitare qualsiasi relazione per il timore di essere rifiutato. Un meccanismo di autodifesa per tutelare la propria autostima e per placare il nervosismo che l’isolamento provoca.

La solitudine è una percezione soggettiva

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In questo modo ognuno si allontana sempre di più dal proprio essere. La presenza dell’altro ti mantiene in tensione, ancorato alla realtà. Ma se ti rilassi da solo con te stesso stai andando contro quello che la società ti ha inculcato, verso un territorio sconosciuto. L’individuo solitario è visto come un potenziale pericolo: può essere completamente se stesso. Nessuno può darti gli ordini, nessuno può criticarti o dirti cosa devi o non devi fare. Si diventa non la persona che la gente vuole, ma qualcos’altro.

Gli scienziati non hanno riscontrato problemi in molte persone che passano la maggior parte del tempo da soli. Al contrario ci sono persone che vivono molte relazioni sociali ma dentro di loro hanno un sentimento profondo di solitudine negativa, di isolamento. Come mai?

La sensazione negativa di isolamento nasce da una percezione soggettiva delle persone. La qualità delle loro relazioni, le frustrazioni collegate ad esse, i comportamenti conflittuali, le incomprensioni, ti fanno sentire solo anche quando sei apparentemente in ottima compagnia. Il cervello peggiora la sua attività a causa delle ansie e delle percezioni negative e sprofonda in uno stato di stress continuo da cui risulta poi difficile uscire.

In alcuni casi l’opzione migliore è scegliere di passare il tempo con le persone giuste. Perché per allontanare quella fastidiosa, a volte insopportabile sensazione di isolamento non si può continuamente provare a comunicare quando di fronte a noi c’è solo un muro. Perché il messaggio arrivi a destinazione è necessario che trasmettitore e ricevente siano sintonizzati sulla stessa frequenza.

Ma nella maggior parte dei casi il problema può essere risolto con minore fatica, senza neanche spostarsi dal luogo in cui ci si trova o cambiare le persone con cui condividiamo il nostro tempo. Il cambiamento può avvenire solo dentro di noi, cambiando le idee e le credenze che abbiamo nei confronti della solitudine.

La solitudine come condizionamento sociale

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Nel cervello esistono settecento centri. Tutte le tue azioni vengono decise in quei centri. Alcuni psicologi sono riusciti a capire dopo lavori e tentativi durati intere vite, quali sono le attività che ognuna di queste zone del cervello controllano. Emozioni e sentimenti negativi: rabbia, aggressività, depressione; o emozioni positive come amore, compassione, solidarietà. Inserendo degli elettrodi in parti specifiche del cervello di un animale hanno scoperto che era possibile controllare totalmente le sue azioni.

Impiantando un elettrodo nel cervello di un toro era possibile comandare le azioni e le reazione dell’animale a distanza, con un telecomando. Il toro non aggrediva più le persone intorno a lui. Se il comando che gli veniva inviato era quello di rimanere immobile, rimaneva perfettamente immobile. Proprio come un pupazzo radiocomandato.

E’ proprio quello che accadeva ad Alex di Arancia Meccanica, del grande regista Stanley Kubrick. Alla dimostrazione finale della cura Ludovico il suo cervello era stato talmente condizionato e manipolato che egli era totalmente incapace di reagire con la violenza. Era diventato indifeso a qualunque sopruso nei suoi confronti a causa di una nausea insopportabile che paralizzava ogni suo tentativo di reazione violenta. Il criminale Alex era diventato totalmente controllabile senza alcuno sforzo, come premere il pulsante di un telecomando.

I condizionamenti sociali della mente funzionano esattamente allo stesso modo. Sono idee che ci sono arrivate dall’esterno ma che non ci appartengono veramente. Sono idee, pensieri, credenze che possono essere completamente rovesciate.

Nessuno ti ha messo nel cervello un elettrodo ma il condizionamento sociale funziona nello stesso modo. Liberando la mente dalle credenze di cosa è giusto e cosa e sbagliato, riappropriandosi della propria individualità, la percezione della solitudine può cambiare da negativa a positiva.

La solitudine come isolamento

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Il termine esatto quindi non è solitudine ma isolamento. La solitudine spesso ha un’accezione positiva: viene ricercata e vissuta come momento creativo ed appagante. Esistono milioni di persone che possiamo definire solitari, a cui non piace stare troppo in mezzo alla gente e preferiscono coltivare il loro mondo interiore.

La solitudine negativa, l’isolamento, è causata dalla totale mancanza di autenticità nel rapporto con gli altri. Gli incontri e le relazioni non mancano ma le percepiamo artificiali, superficiali. non ci rispecchiano affatto, e ci sentiamo incompresi. Nella maggior parte dei casi, però, la causa è nella persona stessa che prova questo sentimento. Cerca di auto-difendersi, si allontana volontariamente dagli altri per proteggersi, per evitare i pensieri negativi ed evitare situazioni di stress. Magari si comporta in maniera ostile, reagisce in modo esagerato e violento, entra facilmente in polemica, ma non se ne rende conto. Siamo noi stessi a creare la nostra solitudine, sia in modo positivo, che negativo.

La solitudine nelle varie stagioni della vita

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Il nostro approccio con la solitudine cambia però radicalmente nel corso della vita. È un fenomeno raro tra i bambini e gli adolescenti, viene frequentata poco in gioventù, Comincia a diventare frequente in età adulta e cresce con il passare degli anni. La nostra attenzione si sposta dalle esperienze esteriori a quelle interiori. Prendiamo consapevolezza che le condizioni e le relazioni esterne non operano un vero cambiamento su noi stessi. Il viaggio esterno non è mai un vero viaggio senza un percorso nel mondo interiore.

Da questo punto di vista la solitudine e forse lo stato più desiderabile che ci possa essere. Il mondo interiore e non quello esteriore è il percorso che ci fa crescere veramente. Ma allo stesso tempo le relazioni ed i rapporti affettivi sono fondamentali per il nostro equilibrio psicologico e fisico.

I Film sulla Solitudine da vedere

Questa guida è un viaggio attraverso l’intero spettro. È un percorso che unisce i grandi classici che tutti conosciamo alle più intime produzioni indipendenti. Esploreremo i diversi volti dell’isolamento: dalla solitudine assordante delle metropoli all’immensità vuota dei paesaggi desolati, dalle prigioni della mente alla quieta disperazione del quotidiano.

Lost in Translation

Lost in Translation Official Trailer #1 - Bill Murray Movie (2003) HD

Bob Harris, una star del cinema in declino, e Charlotte, una giovane neolaureata, si incontrano a Tokyo. Entrambi si sentono persi, disconnessi dalle proprie vite e sopraffatti dall’estraneità della metropoli giapponese. Nel cuore della notte, tra i neon e le barriere linguistiche, trovano l’uno nell’altra un’inaspettata e fugace consolazione, un’intesa che va oltre l’amicizia e l’amore.

L’analisi di Sofia Coppola cattura una forma specifica di solitudine: quella che nasce dallo sradicamento e dal sentirsi fuori sincrono con la propria esistenza. Tokyo non è solo uno sfondo esotico, ma l’incarnazione fisica del loro stato interiore. Le sue luci al neon, la folla incomprensibile e la costante barriera linguistica amplificano il senso di alienazione, rendendo l’hotel un’isola di malinconia condivisa. La loro non è una storia d’amore convenzionale, ma un’elegia sulla “malinco-noia” e sull’intraducibilità di certi legami, nati e consumati in una bolla di isolamento reciproco.

Shame

Shame - Movie Trailer [HD]

Brandon è un uomo di successo a New York, affascinante e riservato, ma schiavo di una grave dipendenza dal sesso. La sua vita, fatta di incontri occasionali e pornografia, è un meccanismo per evitare ogni forma di intimità reale. L’arrivo improvviso di sua sorella Sissy, emotivamente instabile, sconvolge la sua routine controllata, costringendolo a confrontarsi con il vuoto che cerca disperatamente di riempire.

Steve McQueen trascende la semplice diagnosi di “dipendenza” per esplorare una condizione sociologica. La solitudine di Brandon è un sintomo di una cultura che offre infinite scelte ma nessun significato, dove ogni desiderio può essere soddisfatto istantaneamente, annullando il valore della connessione umana. Il suo lussuoso appartamento minimalista è una prigione di vetro, sterile come le sue relazioni. Shame è un’agghiacciante discesa nella solitudine moderna, dove l’incapacità di amare diventa la vergogna più profonda.

Her

Her Official Trailer #1 (2013) - Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson Movie HD

In un futuro prossimo, Theodore Twombly, un uomo sensibile e solitario che sta superando un divorzio, acquista un nuovo sistema operativo basato su un’intelligenza artificiale avanzata. Battezzata Samantha, l’AI si rivela spiritosa, profonda e sorprendentemente umana. Tra i due nasce una relazione sentimentale che sfida le convenzioni dell’amore e della connessione, ma che solleva anche interrogativi sulla natura della coscienza e della solitudine.

Spike Jonze proietta la solitudine urbana in un futuro plausibile, dove la tecnologia offre un rimedio seducente ma ambiguo alla disconnessione umana. La Los Angeles del film, con i suoi colori pastello e la sua architettura pulita, appare come un’utopia che nasconde una profonda distopia emotiva. La relazione di Theodore con Samantha è un paradosso toccante: trova un’intimità profonda con una coscienza artificiale mentre si allontana sempre di più dal mondo fisico. Her è una riflessione malinconica e brillante su come, nell’era digitale, la ricerca di un antidoto alla solitudine possa condurci in territori ancora più isolati.

Chungking Express

Chungking Express (1994) HD TRAILER

A Hong Kong, le vite di due poliziotti dal cuore spezzato si intrecciano casualmente con quelle di due donne enigmatiche. Il primo, l’agente 223, si ossessiona con le date di scadenza dopo essere stato lasciato, fino a quando non incontra una misteriosa trafficante di droga con una parrucca bionda. Il secondo, l’agente 663, affoga la sua malinconia parlando agli oggetti di casa, finché la sognatrice Faye non inizia a intrufolarsi segretamente nel suo appartamento per cambiargli la vita.

Wong Kar-wai cattura l’essenza della solitudine metropolitana con uno stile visivo inebriante. Hong Kong è un labirinto di neon e folla in cui i personaggi sono isole emotive. Il regista usa magistralmente tecniche come lo step-printing per mostrare i protagonisti fermi nel loro dolore mentre il mondo intorno a loro sfreccia via. Le due storie parallele riflettono la natura della vita in una grande città: innumerevoli cuori solitari si sfiorano, a volte si incontrano, ma raramente si fondono. È un poema visivo sull’amore, la perdita e la casualità degli incontri nell’anonimato urbano.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

In questo video ti spiego la nostra visione

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The Conversation

THE CONVERSATION Trailer

Harry Caul è un esperto di sorveglianza, un professionista meticoloso e ossessivamente riservato. Assunto per registrare la conversazione di una giovane coppia in una piazza affollata di San Francisco, si convince di aver scoperto un complotto omicida. La sua paranoia cresce mentre riascolta i nastri, e il suo distacco professionale si sgretola, trascinandolo in una spirale di colpa e paura che minaccia di distruggere il suo mondo isolato.

Il capolavoro di Francis Ford Coppola è la tragedia definitiva dell’isolamento professionale. Il lavoro di Harry è invadere la privacy altrui, ma la sua vita è una fortezza costruita per proteggere la propria. La sua solitudine è un rischio del mestiere che ha finito per consumare la sua intera esistenza. Attraverso un sound design geniale e claustrofobico, il film intrappola lo spettatore nella mente paranoica di Harry, rendendo il suo isolamento un’esperienza tangibile e soffocante. È un uomo distrutto dalla sua stessa perizia.

C'è un'insalata tra di noi

C'è un'insalata tra di noi
Ora disponibile

Cortometraggio, commedia, di Alice Von Gwinner, Germania, 2017.
42nd Open Air Filmfest Weiterstadt / 49th Nashville Film festival. La lunghezza del loro tavolo da pranzo e la ciotola di insalata irraggiungibile al centro è diventata un simbolo della loro relazione che si sta lentamente congelando. Oggi è finalmente arrivato il momento di cambiare scena. Ma cosa ne pensano i ritratti sul muro di tutto questo?

LINGUA: tedesco
SOTTOTITOLI: italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco

Paris, Texas

PARIS, TEXAS Trailer (1984) - The Criterion Collection

Un uomo, Travis, riappare nel deserto del Texas dopo quattro anni di assenza, muto e affetto da amnesia. Suo fratello Walt lo ritrova e lo riporta a Los Angeles, dove Travis inizia lentamente a riconnettersi con il figlio di sette anni, Hunter. Insieme, padre e figlio intraprendono un viaggio alla ricerca di Jane, la moglie e madre scomparsa, per tentare di ricomporre i frammenti di una famiglia distrutta.

Il deserto texano, con i suoi orizzonti sconfinati e la sua desolazione, è la perfetta metafora dello stato emotivo di Travis: un uomo svuotato, perso in un paesaggio interiore arido. Wim Wenders spoglia il mito americano della frontiera e della libertà, trasformando il “road movie” in un pellegrinaggio malinconico verso la memoria e la redenzione. La solitudine di Travis non è solo assenza di persone, ma assenza di sé. Il suo viaggio non è una fuga, ma un doloroso tentativo di ritorno.

Nomadland

NOMADLAND | Official Trailer | Searchlight Pictures

Dopo aver perso tutto nella Grande Recessione, Fern, una donna sulla sessantina, decide di abbandonare la sua città nel Nevada rurale. Carica i bagagli sul suo furgone e si mette in viaggio, esplorando una vita fuori dalla società convenzionale come nomade moderna. Attraversando gli sconfinati paesaggi dell’Ovest americano, Fern scopre una comunità di persone che, come lei, hanno scelto o sono state costrette a vivere ai margini.

Chloé Zhao firma un’elegia contemporanea per un’America dimenticata, dove il Sogno Americano si è dissolto nella polvere delle strade secondarie. La solitudine di Fern è al tempo stesso una scelta di libertà e una conseguenza di un sistema economico spietato. Il film, con il suo stile quasi documentaristico, cattura con immensa dignità la resilienza di chi vive ai margini, contrapponendo la maestosa bellezza dei paesaggi americani alla dura realtà della sopravvivenza. La sua è una solitudine popolata da incontri fugaci, una testimonianza poetica della ricerca di casa quando una casa non esiste più.

Into the Wild

Into The Wild - Trailer

Subito dopo la laurea, il brillante studente e atleta Christopher McCandless abbandona la sua vita agiata, dona i suoi risparmi in beneficenza e parte per un viaggio attraverso il Nord America. Adottando il nome di Alexander Supertramp, cerca un’esistenza più autentica, libera dai vincoli del materialismo. La sua ricerca di un’illuminazione solitaria lo porta infine nelle terre selvagge dell’Alaska, dove si troverà ad affrontare la sfida più grande.

Il film di Sean Penn esplora il fascino romantico e i pericoli della solitudine radicale. La fuga di Christopher dalla società è un esperimento filosofico, un tentativo di spogliarsi di tutto per trovare il nucleo essenziale della vita. Il suo isolamento è una scelta deliberata, un rifiuto totale dei legami umani in favore di una comunione con la natura. La sua tragica conclusione, con l’epifania che “la felicità è reale solo se condivisa”, funge da potente monito sulla necessità intrinseca della connessione umana.

Wendy and Lucy

Wendy and Lucy Official Trailer (HD) - Oscilloscope Laboratories

Wendy, una giovane donna con pochi soldi, sta viaggiando verso l’Alaska in cerca di lavoro, accompagnata dalla sua unica compagna, la cagna Lucy. Quando la sua vecchia auto si rompe in una piccola città dell’Oregon, la sua situazione già precaria precipita. Dopo essere stata arrestata per un piccolo furto, scopre che Lucy è scomparsa, dando inizio a una disperata ricerca che mette a nudo la sua totale vulnerabilità.

Kelly Reichardt realizza un capolavoro minimalista sulla solitudine economica. L’isolamento di Wendy non è una scelta esistenziale, ma il risultato diretto di un sistema che non offre reti di sicurezza. Ogni piccolo ostacolo – un’auto in panne, una multa, un cane smarrito – diventa una catastrofe insormontabile. Il film, con il suo stile sobrio e privo di drammatizzazione, mostra con una lucidità straziante come la povertà sia la forma più estrema di isolamento, lasciando gli individui completamente soli di fronte a un mondo indifferente.

Corona days

Corona days
Ora disponibile

Film drammatico, di Fabio Del Greco, Italia, 2020.
Un uomo resta in casa solo, a causa delle misure d'emergenza Corona virus. La solitudine, il tempo e lo spazio diventano i suoi nemici, l'immaginazione, i ricordi e la voglia di libertà i suoi alleati. Il regista Fabio Del Greco documenta i giorni di isolamento del corona virus in maniera intima e personale, girando gli esterni esclusivamente con uno smartphone. La cronaca di questi strani giorni diventa spunto per una riflessione sulla relatività del tempo e dello spazio e di come la libertà sia qualcosa che può trascendere la realtà per trovare casa nella nostra anima.

In tempi di Corona virus, un regista genuino e istintivo come Del Greco ha raccolto i frutti del suo eccentrico "cinediario" realizzato durante le settimane di quarantena. Ha catturato la sua stessa solitudine da vicino e, da una distanza sicura, quella dei suoi amici e parenti. Soprattutto, ha colto le scarse "ore d'aria" concesse dalle autorità per girare in un mondo svuotato di umanità e sottoposto a rigorosi controlli di polizia. Tutto visto attraverso lo sguardo di un autore che, come consueto, è giocoso, disincantato e sottilmente ironico, anche quando si mette in scena come attore. Procedendo nell'esplorazione della realtà, tra spunti malinconici e lampi di ironia, Fabio Del Greco supera questa iniziale e trasforma il suo lungometraggio in un gioco di scatole cinesi, dove convergono contributi audiovisivi diversificati, cronologicamente difformi ma tutti profondamente stimolanti e carichi di significato. L'intreccio tra presente e passato, abilmente orchestrato anche nel montaggio, crea un cortocircuito in cui il passato non è soltanto un almanacco di ricordi, ma un'altra fuga nel regno dell'immaginario. Mentre emerge una critica socio-politica, pur legittima, il racconto si sposta gradualmente verso un quadro esistenziale più ampio.

LINGUA: italiano
SOTTOTITOLI: inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese

First Cow

First Cow | Official Trailer HD | A24

Nell’Oregon del 1820, Otis “Cookie” Figowitz, un cuoco mite e solitario, si unisce a un gruppo di rudi cacciatori di pelli. Incontra King-Lu, un immigrato cinese in fuga, e tra i due nasce un’improbabile amicizia. Insieme, escogitano un piano: mungere di nascosto l’unica mucca del territorio, di proprietà di un ricco inglese, per preparare e vendere delle deliziose frittelle. Il loro piccolo business ha successo, ma è tanto redditizio quanto rischioso.

Contrariamente al mito del pioniere individualista, Kelly Reichardt racconta la frontiera americana come un luogo di alienazione dove l’amicizia è l’unica vera ricchezza. La solitudine dei due protagonisti, entrambi outsider in un mondo ostile, viene lenita dalla loro tenera e silenziosa complicità. .

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The Wrestler

THE WRESTLER Trailer (2008)

Robin Ramzinski, noto sul ring come Randy “The Ram” Robinson, era una star del wrestling negli anni ’80. Vent’anni dopo, è l’ombra di se stesso: vive in una roulotte, lavora part-time in un supermercato e si esibisce in palestre di provincia per pochi soldi e un po’ di gloria passata. Dopo un infarto, i medici gli proibiscono di combattere. Solo e disperato, Randy cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita, tentando di riallacciare i rapporti con la figlia e con una spogliarellista.

La solitudine di Randy è quella dell’artista al tramonto, un uomo la cui identità è inestricabilmente legata agli applausi del pubblico. Darren Aronofsky cattura la sua disperazione con uno stile crudo e realistico, ambientando la storia nei paesaggi desolati e malinconici del New Jersey. È fuori dal ring che Randy si sente veramente solo e invisibile. Il suo corpo martoriato è la mappa della sua esistenza, e l’unica sensazione di non essere solo la prova quando si offre in sacrificio al suo pubblico, in una tragica performance di autodistruzione.

Repulsion

REPULSIÓN | TRAILER

Carole Ledoux è una giovane e bellissima manicure belga che vive a Londra con la sorella. Timida e introversa, nutre una profonda repulsione per gli uomini e le loro attenzioni. Quando la sorella parte per una vacanza, Carole si ritrova sola nell’appartamento. Il suo isolamento forzato scatena una rapida e terrificante discesa nella follia, popolata da allucinazioni surreali e impulsi violenti.

Questo è il film per eccellenza sul confinamento psicologico. Roman Polanski trasforma un comune appartamento londinese in un paesaggio infernale che è la proiezione diretta della mente fratturata di Carole. Le pareti si crepano, mani invisibili la afferrano, lo spazio domestico diventa una prigione surreale e minacciosa. La sua solitudine non è una condizione, ma una forza attiva che deforma la realtà. Repulsion è un’analisi agghiacciante e magistrale di come la repressione e l’isolamento possano partorire mostri.

Manchester by the Sea

Manchester By The Sea | All Clips and Trailers for the Oscar Nominated Movie

Lee Chandler lavora come uomo di fatica a Boston, conducendo una vita solitaria e taciturna. La morte improvvisa del fratello maggiore Joe lo costringe a tornare nella sua città natale, Manchester-by-the-Sea, dove scopre di essere stato nominato tutore legale del nipote adolescente, Patrick. Questo ritorno forzato lo obbliga a confrontarsi con un passato tragico che lo ha separato dalla sua famiglia e dalla comunità.

L’isolamento di Lee Chandler è una forma di auto-punizione, una condanna a vita che si è inflitto per espiare un dolore insopportabile. Kenneth Lonergan esplora il lutto non come un processo con un inizio e una fine, ma come uno stato permanente dell’essere. La struttura non lineare del film ci immerge nel presente frammentato di Lee, svelandoci lentamente la fonte del suo trauma. La sua incapacità di “superarlo” è il ritratto straziante di un uomo per sempre imprigionato nel suo passato, la cui solitudine è una corazza necessaria per sopravvivere.

Il Metodo Kempinsky

Il Metodo Kempinsky
Ora disponibile

Film drammatico, di Federico Salsano, Italia, 2020.
L’introspettivo immaginario road movie di un uomo nei meandri della propria mente, i suoi ricordi di gioventù, le passioni mai sopite e le verità contraddittorie. La strada è fatta d’acqua, la destinazione è falsamente ignota. I suoi compagni di viaggio sono tre uomini misteriosi, proiezioni della sua fantasia e di differenti aspetti della sua personalità: il perenne malinconico, il creativo folle, il fanciullo introverso. Lo segue anche una presenza femminile che racconta l'ennesima vicenda umana. Ad un certo punto della traversata decide di abbandonare la barca ed i suoi fantasmi tuffandosi in mare e arriva a nuoto su una spiaggia deserta, nudo, con un piccolo pupazzo di Pinocchio chiuso da un lucchetto.

Spunto di riflessione
La vita è come un lungo viaggio per mare e l'essere umano è una piccola creatura che si confronta con l'immensità. A volte l'oceano è tranquillo, altre volte ci sono terribili tempeste. Qualche volta siamo capitani di una barca con una rotta ben definita, altre volte siamo naufraghi in cerca di una terra in cui metterci in salvo. Ma nonostante il lungo viaggio e lo spostamento nello spazio fisico sono altre le domande che risuonano nella mente: chi sono questi uomini in compagnia di cui viaggio? Qual è il mistero di questa immensa massa di acqua che sembra fatta dei miei ricordi? Puoi circumnavigare tutto il mondo ma la domanda principale rimane sempre la stessa: chi sono io veramente?

LINGUA: italiano
SOTTOTITOLI: inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese

Three Colors: Blue

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Dopo aver perso il marito, un celebre compositore, e la figlia in un incidente d’auto, Julie decide di cancellare il suo passato. Tenta di liberarsi da ogni legame, ricordo e possedimento, cercando una libertà assoluta nell’anonimato di Parigi. Tuttavia, il passato si ripresenta costantemente, soprattutto attraverso la musica incompiuta del marito, che la perseguita come un fantasma sonoro, costringendola a fare i conti con il suo dolore.

Krzysztof Kieślowski mette in scena un tentativo radicale di auto-esilio emotivo. La “libertà” che Julie cerca è una fuga dalla sofferenza attraverso il distacco totale. Il suo isolamento è una scelta deliberata, un tentativo di diventare una tabula rasa. Il regista utilizza il colore blu e i motivi musicali ricorrenti come potenti metafore delle memorie intrusive che lei non può cancellare. Il suo viaggio dimostra che la vera libertà non si trova nell’isolamento, ma nella difficile e dolorosa riconnessione con il mondo e con gli altri.

Anomalisa

Anomalisa Official Trailer #1 (2015) Charlie Kaufman Stop Motion Animation Movie HD

Michael Stone è un autore di successo di libri motivazionali sul servizio clienti, ma è profondamente infelice e incapace di connettersi con gli altri. Durante un viaggio di lavoro a Cincinnati, percepisce tutte le persone intorno a lui, inclusa la sua famiglia, come identiche: stessa faccia, stessa voce monotona. La sua disperazione si attenua quando incontra Lisa, una donna insicura la cui voce e il cui aspetto unici rompono la sua percezione omogenea del mondo.

Questo capolavoro in stop-motion di Charlie Kaufman è uno studio profondo sulla solitudine solipsistica. La scelta geniale di rappresentare quasi tutti i personaggi con lo stesso modello e la stessa voce è una perfetta esternalizzazione della depressione di Michael e della sua incapacità di vedere l’individualità altrui. Vive in un mondo di cloni perché è intrappolato in se stesso, in una “misteriosa prigione dell’identità”. Anomalisa esplora la speranza e la successiva disillusione di trovare in un’altra persona la cura per il proprio isolamento.

The Man Who Wasn’t There

The Man Who Wasn't There - Trailer (2001)

California, 1949. Ed Crane è un barbiere laconico e impassibile che vive un’esistenza grigia e senza scopo. Fuma una sigaretta dopo l’altra, osservando la vita scorrergli addosso con distacco. Quando scopre che sua moglie lo tradisce con il suo capo, decide di ricattarlo per finanziare un affare di lavaggio a secco. Questo singolo atto di iniziativa scatena una catena di eventi imprevedibili che includono omicidio, inganno e persino UFO.

I fratelli Coen, con il loro stile noir impeccabile, dipingono il ritratto definitivo della vacuità esistenziale. Ed Crane non è semplicemente solo; è quasi assente, uno spettatore della sua stessa vita, come suggerisce il titolo. Il suo isolamento non è doloroso, ma apatico. È un uomo che si muove attraverso un universo assurdo e privo di significato, un fantasma in un mondo che non sembra notarlo. La sua solitudine è così profonda da diventare una condizione metafisica.

Buffalo ’66

Appena uscito di prigione, Billy Brown ha un disperato bisogno di fare colpo sui suoi genitori, che non sanno nulla della sua detenzione e credono che sia un uomo di successo. Per mantenere la farsa, rapisce una giovane ballerina di tip-tap, Layla, e la costringe a fingersi sua moglie. Durante la surreale e tesa visita a casa, emerge il profondo trauma di Billy, un uomo segnato da un’infanzia senza amore e da un’ossessione per la squadra di football dei Buffalo Bills.

Il film di Vincent Gallo è un autoritratto crudo e doloroso, un grido disfunzionale contro la solitudine. Il comportamento aggressivo e instabile di Billy è la maschera di un bisogno disperato di amore e accettazione. Il rapimento di Layla è un tentativo perverso di “sceneggiare” una connessione che non è in grado di creare. Buffalo ‘66 è una fantasia amara e personale sulla possibilità di trovare un amore incondizionato che possa curare le ferite di una vita di rifiuto e odio verso se stessi.

L'angelo sterminatore

L'angelo sterminatore
Ora disponibile

Dramma, di Luis Bunuel, Messico, 1962.
Mentre la servitù fugge un gruppo di uomini e donne dell'alta borghesia non riesce ad abbandonare la villa del Señor Edmundo Nóbile e di sua moglie Lucia dopo aver partecipato ad una cena formale. Il panico e gli istinti più selvaggi ed oscuri si impossesseranno di loro. All'epoca molti pensavano che fosse l'ultimo film della carriera di Bunuel. Fu il primo, invece, di una serie di capolavori.

LINGUA: spagnolo
SOTTOTITOLI: italiano, inglese

A Ghost Story

A Ghost Story | Official Trailer HD | A24

Un musicista, C, muore in un incidente d’auto. Il suo fantasma, coperto da un semplice lenzuolo bianco, torna alla casa che condivideva con sua moglie, M. Incapace di comunicare e di lasciare quel luogo, osserva in silenzio il dolore di lei, il suo lento andare avanti e l’arrivo di nuovi inquilini. Il suo è un viaggio immobile attraverso il tempo, un’attesa eterna legata a un piccolo biglietto che M ha nascosto in una fessura del muro.

David Lowery realizza una meditazione poetica e straziante sul lutto, il tempo e l’attaccamento, vista dalla prospettiva unica del defunto. La figura del fantasma, iconica e quasi infantile, diventa un potente simbolo di una solitudine che trascende il tempo umano. Intrappolato in un ciclo di memoria e desiderio, il fantasma sperimenta l’isolamento più assoluto: quello di essere un testimone invisibile mentre il mondo che conosceva si dissolve. È un film sulla difficoltà di lasciare andare, un’elegia sull’eternità del sentimento.

Moon

Moon (2009) Original Trailer [FHD]

Sam Bell è prossimo alla fine del suo contratto di tre anni come unico operatore di una base mineraria sulla Luna. La sua unica compagnia è GERTY, un’intelligenza artificiale. A poche settimane dal suo ritorno a casa, Sam inizia a soffrire di allucinazioni. Dopo un incidente, fa una scoperta sconvolgente che lo costringe a mettere in discussione la sua identità, la sua sanità mentale e la natura stessa della sua esistenza.

Il film di Duncan Jones esplora una duplice solitudine: quella fisica, dell’uomo solo nello spazio, e quella esistenziale, ancora più terrificante. La scoperta dei cloni trasforma un dramma sull’isolamento in un thriller filosofico sulla perdita dell’identità. Cosa significa essere soli quando si scopre di non essere unici? Moon è una riflessione toccante e intelligente su cosa definisca la nostra umanità quando questa diventa un prodotto di serie, un bene di consumo usa e getta.

Il posto delle fragole

Wild Strawberries - Ingmar Bergman - Official trailer - Smultronstället

L’anziano e illustre professore Isak Borg deve viaggiare da Stoccolma a Lund per ricevere un’onorificenza accademica. Invece di prendere l’aereo, decide di affrontare il viaggio in auto, accompagnato dalla nuora Marianne. Durante il tragitto, una serie di incontri, sogni e ricordi lo costringono a riesaminare la sua vita, caratterizzata da freddezza emotiva, egoismo e un profondo senso di isolamento.

Il capolavoro di Ingmar Bergman è un viaggio interiore nella solitudine della vecchiaia e del rimpianto. La strada per Lund diventa un pellegrinaggio nella memoria di Isak, un confronto con le occasioni mancate e i legami mai coltivati. Bergman mescola magistralmente sogno e realtà, mostrando come il luogo più solitario possa essere il proprio passato, una galleria di fantasmi e di scelte sbagliate. È un’opera profonda sulla possibilità di redenzione, sulla riconciliazione con se stessi prima che il tempo finisca.

Solaris

Solaris (1972) Trailer HD | Natalya Bondarchuk | Donatas Banionis

Lo psicologo Kris Kelvin viene inviato su una stazione spaziale orbitante intorno al misterioso pianeta Solaris per indagare su strani eventi che affliggono l’equipaggio. Una volta a bordo, scopre che il pianeta è un’entità senziente in grado di materializzare i ricordi e i rimpianti più profondi degli esseri umani. Presto, anche Kris viene visitato da una replica della sua defunta moglie, Hari, costringendolo a rivivere il dolore e la colpa della loro relazione.

Il film di Andrej Tarkovskij non è un’avventura spaziale, ma un’esplorazione abissale della psiche umana. Solaris funge da specchio, riflettendo l’universo interiore dei personaggi. L’opera è una profonda meditazione sul lutto, la memoria e l’impossibilità di fuggire da se stessi, anche ai confini del cosmo. La solitudine di Kris è quella di un uomo intrappolato nel suo passato, condannato a interagire con un fantasma che è al tempo stesso la sua amata e il simbolo del suo fallimento.

L'ultima risata

L'ultima risata
Ora disponibile

Dramma, di F.W. Murnau, Germania, 1924.
Jannings è il portiere dell'Atlantic hotel di Berlino, felice del suo ruolo e della sua uniforme. Ma il suo capo lo ritiene troppo vecchio per ricevere i clienti all'entrata e lo mette a pulire i bagni. Jannings, profondamente turbato dell'accaduto, la sera si ubriaca per dimenticare l'accaduto e cerca di nascondere la sua nuova degradante mansione a familiari e amici. Ma il giorno dopo viene scoperto. Capolavoro assoluto di Murnau, in equilibrio tra espressionismo e kammespiel. La cinepresa prende vita in uno stile di sperimentazioni visive di incredibile avanguardia.

Spunto di riflessione
Per l'ego un uniforme e un lavoro rispettabile possono essere un valore assoluto. Per l'ego essere messi a pulire i bagni può essere la peggiore delle umiliazioni. Perché l'ego ragiona secondo le opinioni degli altri e ci vuole conformare alla loro scala di valori. Per il nostro sé più profondo, invece, magari può essere più divertente pulire i bagni che fare il portiere all'entrata dell'hotel.

LINGUA: tedesco (didascalie)
SOTTOTITOLI: italiano, inglese

Taste of Cherry

Trailer for "Taste of Cherry"

Il signor Badii, un uomo di mezza età, guida la sua auto attraverso le aride colline alla periferia di Teheran. Ha un piano preciso: vuole suicidarsi, e sta cercando qualcuno disposto a compiere un semplice lavoro in cambio di una grossa somma di denaro: tornare il mattino seguente nel luogo da lui scelto e gettare terra sulla sua tomba. Durante la sua ricerca, incontra un soldato curdo, uno studente di teologia e un anziano tassidermista, ognuno con la propria visione della vita e della morte.

Il film minimalista di Abbas Kiarostami è un esercizio puro di solitudine esistenziale. Non conosciamo le ragioni del signor Badii, e questa omissione costringe lo spettatore a confrontarsi non con le cause del suo dolore, ma con il valore della vita stessa. La sua ricerca non è solo per un becchino, ma per un ultimo, fugace atto di connessione umana. È un’opera filosofica e contemplativa che interroga la nostra capacità di empatia di fronte alla disperazione altrui, quando tutto ciò che rimane è perdere il “sapore” della vita.

L’eclisse

Vittoria, una giovane traduttrice, pone fine a una relazione con un intellettuale. Poco dopo, incontra Piero, un dinamico e materialista agente di borsa. Tra i due nasce un’attrazione, ma la loro relazione è frammentaria, segnata da momenti di intimità e lunghi silenzi, da incontri e mancate promesse. La loro incapacità di connettersi profondamente riflette un malessere più ampio, un’alienazione che pervade il mondo moderno.

Capitolo finale della “trilogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni, L’eclisse è la rappresentazione più radicale della disconnessione emotiva. La storia d’amore tra Vittoria e Piero è un pretesto per esplorare il vuoto che si insinua nelle relazioni umane. La celebre sequenza finale, in cui la macchina da presa attende invano i due amanti nel luogo del loro appuntamento, mostrando solo spazi urbani deserti, è la dichiarazione definitiva sulla solitudine moderna: gli oggetti e l’architettura sopravvivono ai sentimenti, e l’assenza diventa l’unica, assordante presenza.

Deserto Rosso

Il Deserto Rosso (Red Desert) 1964, Antonioni: Trailer

Giuliana, moglie di un ingegnere industriale, vive a Ravenna in uno stato di profondo disagio psicologico. È circondata da un paesaggio industriale spettrale, fatto di ciminiere, fumi colorati e suoni metallici. La sua nevrosi e il suo senso di alienazione sono un riflesso diretto dell’ambiente disumanizzato in cui è immersa. L’incontro con un collega del marito, Corrado, sembra offrirle una via di fuga, ma si rivela solo un’altra forma di incomunicabilità.

Primo film a colori di Antonioni, Deserto Rosso utilizza la palette cromatica in modo espressionista per dipingere un’anima malata. I colori innaturali del paesaggio industriale – il giallo dello zolfo, il grigio della nebbia, il rosso delle strutture metalliche – non sono realistici, ma sono il filtro della percezione angosciata di Giuliana. La sua solitudine è quella di un essere umano sensibile e fragile in un mondo che ha violentemente soppiantato la natura con la tecnologia, creando un vuoto spirituale ed emotivo.

Paterson

Paterson Official Trailer

Paterson è un autista di autobus che vive nella città di Paterson, New Jersey. La sua vita è scandita da una routine semplice e immutabile: si sveglia, va al lavoro, scrive poesie su un taccuino segreto, torna a casa dalla sua estrosa moglie Laura e porta a spasso il loro bulldog, Marvin, fermandosi per una birra al bar di quartiere. Ogni giorno è simile al precedente, ma Paterson trova bellezza e ispirazione nei piccoli dettagli del quotidiano.

Il film di Jim Jarmusch è una celebrazione della solitudine contemplativa. Quella di Paterson non è una condizione di sofferenza, ma uno spazio protetto che nutre la sua creatività. La sua routine non è una prigione, ma la struttura che gli permette di osservare il mondo con occhi da poeta. È un’ode alla bellezza della vita ordinaria, un ritratto gentile di come la solitudine possa essere non un vuoto da riempire, ma un silenzio fertile in cui ascoltare la musica nascosta nelle cose.

Una vita migliore

Una vita migliore
Ora disponibile

Film drammatico, thriller, di Fabio Del Greco, Italia, 2007.
Roma: Andrea Casadei è un giovane investigatore specializzato in audio intercettazioni che fa indagini commissionate da mariti traditi dalle mogli, o da genitori preoccupati da cosa fanno i propri figli fuori casa. Ma quello che lo interessa di più è comprendere l'animo umano, ascoltare conversazioni casuali nelle strade, conoscere cosa pensa la gente. Si incontra spesso a piazza Navona col suo amico Gigi, artista di strada frustrato e ossessionato dal successo a tutti i costi, con il quale condivide la passione per le intercettazioni. Sconvolto dal mistero della scomparsa di Ciccio Simpatia, un altro artista di strada amico comune, Andrea decide di abbandonare i lavori su commissione per cercare una vita migliore e riflettere sulla propria e altrui esistenza. Incontrerà l’attrice Marina e con una microspia entrerà lentamente nella sua vita fino a scoprirne i segreti più impensabili. Il film tratta un tema importante della società contemporanea occidentale: la mancanza di amore. La figura misteriosa e tormentata di Marina si riflette in una Roma cupa e senza anima. 

Il regista Fabio Del Greco ha dichiarato a proposito di questo suo film: "Forse questo film è una riflessione sull'arte di osservare, di ascoltare, insomma di quello che si fa quando si esce dal mondo reale per raccontarlo. Forse vuole parlare della sottile relazione tra i miraggi di successo propagandati dalla società di oggi, il potere e i rapporti umani più autentici. Uno 'scuro nuvolone' incombe sulla città: sta inglobando tutti in una specie di massa indistinta, uniforme, dove tutti pensano le stesse cose, dove tutti sono più soli. Dov'è finita la parte più vera che ci rende unici? Forse si può provare a intercettarla solo di nascosto."

LINGUA: italiano
SOTTOTITOLI: inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese

Inside Llewyn Davis

INSIDE LLEWYN DAVIS - Official Trailer - Starring Oscar Isaac

Greenwich Village, 1961. Llewyn Davis è un talentuoso cantante folk che cerca di sfondare come solista dopo il suicidio del suo partner musicale. Senza soldi e senza casa, passa da un divano all’altro, alienando amici e amanti con il suo carattere scontroso e la sua sfortuna cronica. Il suo è un viaggio circolare attraverso una settimana gelida, un’odissea picaresca alla ricerca di un ingaggio, di un gatto smarrito e forse di se stesso.

I fratelli Coen raccontano la solitudine dell’artista intransigente, un uomo intrappolato in un loop di fallimento e orgoglio. L’isolamento di Llewyn è in gran parte auto-inflitto, una conseguenza del suo rifiuto di scendere a compromessi e del suo romantico attaccamento alla propria miseria. È un uomo fuori tempo, un purista in un mondo che sta per essere travolto da Bob Dylan. La sua storia, malinconica e tragicomica, è come una delle sue canzoni: un lamento senza fine sulla difficoltà di essere soli con la propria arte.

Le conseguenze dell’amore

TRAILER - Le conseguenze dell'amore

Titta Di Girolamo vive da otto anni in un’anonima stanza d’albergo in Svizzera. La sua vita è un rituale di noia, silenzio e segreti. Ogni settimana, consegna una valigetta piena di soldi per conto della mafia. Non parla con nessuno, non fa nulla, si limita ad esistere. Questo equilibrio sterile viene spezzato dall’incontro con Sofia, la giovane e curiosa barista dell’hotel. Per la prima volta dopo anni, Titta si permette di sentire qualcosa, scatenando conseguenze imprevedibili.

Paolo Sorrentino dirige un thriller dell’anima, un’opera stilisticamente impeccabile sulla prigione della routine. La solitudine di Titta è una fortezza che si è costruito intorno, un esilio autoimposto per espiare un errore passato. L’hotel è il suo purgatorio elegante e silenzioso. Il film dimostra con una potenza devastante come una singola, inaspettata connessione umana possa far crollare le difese più impenetrabili, perché le conseguenze dell’amore sono l’unica forza in grado di sfidare la morte.

Lars and the Real Girl

Lars and the Real Girl Official Trailer #1 - Ryan Gosling Movie (2007) HD

Lars Lindstrom è un giovane uomo estremamente timido e socialmente impacciato che vive nel garage di suo fratello e sua cognata. Incapace di stabilire relazioni umane, un giorno presenta alla sua famiglia la sua nuova fidanzata, Bianca: una bambola anatomica a grandezza naturale acquistata su internet. Preoccupati, il fratello e la cognata lo convincono a vedere una psicologa, che suggerisce loro di assecondare il suo delirio come forma di terapia.

Questa pellicola offre una visione unica, tenera e ottimista sulla profonda ansia sociale. La relazione di Lars con Bianca è un delirio nato dalla solitudine, ma diventa un inaspettato “veicolo di guarigione”. Il film esplora magnificamente come un atto radicale di accettazione da parte di una comunità possa curare non solo l’individuo, ma la comunità stessa. L’isolamento di Lars viene colmato da un’ondata di compassione collettiva, dimostrando che a volte le soluzioni più strane sono le più umane.

Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles

Jeanne Dielman, 23, quai du Commerce, 1080 Bruxelles - Trailer (4K restoration)

Per tre giorni, osserviamo la vita di Jeanne Dielman, una vedova di mezza età che vive con il figlio adolescente in un appartamento a Bruxelles. La sua esistenza è definita da una routine domestica meticolosa e ripetitiva: prepara i pasti, fa le pulizie, fa la spesa. Per mantenersi, riceve occasionalmente clienti uomini nel pomeriggio. Il film documenta i suoi gesti quotidiani in tempo reale, mostrando come una piccola crepa nella sua routine possa portare al collasso totale.

Il capolavoro di Chantal Akerman è un’analisi monumentale e femminista dell’isolamento domestico. Trasformando il banale in epico, il film rivela l’oppressione e l’ansia repressa nascoste nei rituali della vita casalinga. La routine rigida di Jeanne non è ordine, ma una disperata difesa contro il caos interiore ed esteriore. La sua solitudine è quella, invisibile e silenziosa, di innumerevoli donne la cui esistenza è confinata tra le mura domestiche, un’opera fondamentale che ha cambiato la storia del cinema.

Una visione curata da un regista, non da un algoritmo

In questo video ti spiego la nostra visione

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Immagine di Fabio Del Greco

Fabio Del Greco

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