Cos’è la creatività
La definizione ufficiale del concetto di creatività è la capacità di trovare idee e nuove proposte per risolvere problemi, miscelare le risorse esistenti in qualcosa di nuovo, risolvere problematiche in modo innovativo o cambiare ciò che già esiste migliorandolo.
Andando oltre le definizioni classiche scopriamo che la creatività è qualcosa di molto più complesso e ampio rispetto a quello che racconta la psicologia. La creatività può essere la più grande ribellione e la più grande risorsa di crescita personale che un essere umano può conquistare. Per creare è necessario liberarsi da ogni condizionamento sociale e da ogni struttura mentale precostituita.
Seguire le istruzioni secondo i modelli sociali ed educativi non significa che creare copie di cose che già esistono. Significa seguire la psicologia della folla e dell’omologazione di massa. Il creativo invece si deve addentrare in strade misteriose e sconosciute nella giungla dell’esistenza.
Come si sviluppa il pensiero creativo?
Non è un caso se per secoli i creativi i pittori, gli artisti e i musicisti sono stati emarginati dalla società e hanno dovuto vivere come bohemien, vagabondi alla ricerca di un posto nel mondo. La società non comprende i creativi e, in alcuni casi, come nelle dittature, cerca di fermarli in tutti i modi.
Il creativo raramente viene riconosciuto in vita: la sua opera e le sue idee hanno bisogno di decenni se non addirittura di secoli per essere comprese. Coloro che hanno successo tra i contemporanei spesso sono persone che non sono affatto creative. Hanno compreso più che altro gli strampalati i meccanismi della società in cui vivono e li hanno applicati per raggiungere il successo.
La gratificazione e il compenso dell’individuo veramente creativo, invece, è collegata semplicemente all’atto individuale della creazione. Egli non si interessa al successo al potere o alla gratificazione economica perché ha già raggiunto la massima soddisfazione nel suo atto creativo, mentre sta dipingendo, mentre sta danzando, mentre sta creando un’opera d’arte.
Il successo nel mondo materiale passa Infatti attraverso una serie di filtri che distorcono la vera essenza creativa. Una serie di mediazioni e compromessi che finiscono per assorbire l’energia vitale. L’atto creativo puro da invece a chi lo crea una soddisfazione immediata e molto più potente.
10 suggerimenti per essere creativi
- Ogni atto creativo che fai deve essere una questione di vita o di morte. La tua creazione deve coinvolgerti totalmente.
- Rimani nel presente perché ogni atto creativo avviene solo nel qui e ora.
- Trova un’attività che ti piace, che faresti anche gratuitamente diverse ore al giorno, che ti fa dimenticare la cognizione del tempo e dello spazio. Fai qualcosa per il semplice piacere di fare. Con queste condizioni la creatività crescerà sempre di più.
- L’atto creativo è una sublimazione dell’energia, e l’energia è prevalentemente energia sessuale. Quindi accogli la sessualità in maniera totale e poi trasformala in qualcosa di più elevato: Amore.
- Se vivi nella repressione e nell’indifferenza la tua creatività lentamente scompare e il tuo pensioero creativo si inaridisce.
- La meditazione favorisce la tua creatività perché scioglie le tensioni e le nevrosi. L’energia che era bloccata in questi punti finalmente può essere utilizzata per la creatività. Un’energia talmente grande che non pensavi nemmeno di possedere.
- Mentre un lavoro anonimo che ti lascia indifferente ti succhia energia un lavoro creativo è un moltiplicatore di energia. Più energia investi in un progetto creativo più energia ti ritorna indietro: è un circolo virtuoso.
- La creatività non è una cosa seriosa ma è una forma di gioco. Più sei disponibile a giocare più sei nel percorso della crescita della creatività.
- Nella vita di tutti i giorni ci sono centinaia di elementi che ti succhiano energia: impegni, responsabilità, relazioni, notizie dei media. Abbandona tutto questo e diventa un osservatore distaccato ed imparziale. In questo modo tutti i buchi da cui perdi continuamente l’energia vitale saranno automaticamente riparati, e ti sentirai sempre più forte.
- Rinuncia ai tuoi conflitti interiore e accettati per quello che sei. Rinunciando a tutte le contraddizioni che hai con te stesso ti predisponi ad una nuova enorme quantità di energia che puoi utilizzare in modo creativo. Accettati per quello che sei e dimentica te stesso mentre compie l’atto creativo, qualunque esso sia.
Come funziona la creatività?
La creatività è un fenomeno paradossale: più sei attivo più ti sfugge, più sei rilassato e più cresce. Perché accade questo? Perché attività e azione sono cose completamente differenti e opposte. L’attività è un bisogno quasi compulsivo di fare continuamente cose. Ad esempio certe persone sono continuamente in attività perché se non lo fossero sprofonderebbero nella noia e nella tristezza.
L’azione invece è un’esplosione che nasce dal relax e dalla calma. Quando la tua mente è vuota e sei collegato al l’intuizione, improvvisamente senti il bisogno di agire. L’azione vera è un’energia che trascende l’individuo e arriva tramite l’ispirazione e l’intuizione. L’attività invece può essere proficua a lungo termine oppure non servire a nulla. Semplicemente serve a ingannarsi per sfuggire dal momento presente, dal qui e ora.
Il qui e ora della creatività
La creatività avviene sempre nel qui e ora: ti fa dimenticare il futuro e il passato e ti fa vivere intensamente nel momento presente. Quando sei creativo e sei totalmente coinvolto in quello che fai dimentichi te stesso, e qualsiasi metà programmata. Questo avviene perché in realtà la metà della creatività sei tu stesso, la creazione della tua identità. Non ci sono mete esterne.
La persona ambiziosa che persegue mete che non c’entrano nulla con la sua identità non è creativa, è alla ricerca del successo e del potere, è destinata a perdere progressivamente la lucidità mentale. Fino a possibili casi di pazzia.
La creatività invece è una celebrazione dell’esistenza che si svolge nel momento presente. La creatività è una preghiera di gratitudine che si svolge nel qui e ora, e che annulla ogni angoscia esistenziale. Che ci siano guadagni oppure no poco importa.
La creatività è anche un momento di connessione con l’Assoluto dove si prende consapevolezza che in realtà non esiste nessuna meta da raggiungere. Tutto quello che è necessario è già presente. Tutto quello che vogliamo diventare già lo siamo nell’atto creativo.
Creatività e natura
Spesso gli artisti descrivono la loro esperienza creativa come un fenomeno di possessione in cui non sono essi stessi ad agire. In effetti la creatività è una posizione Divina del flusso della natura. Qualcosa di grandioso si esprime attraverso l’artista ma non è il suo ego a crearla. L’artista è solamente un tramite, un intermediario della forma creativa che gli viene trasmessa dal Tutto.
Basta osservare la natura per rendersi conto di questo in natura tutto è creativo e tutto si affida all’universo. Gli alberi, le piante, gli animali sono tutti regolati da cicli perfetti, dalla creatività universale che fornisce ogni elemento necessario.
Quando diventi creativo diventi simile al flusso dell’energia naturale: i desideri scompaiono, le ambizioni scompaiono. E sei già ciò che saresti sempre voluto essere.
Creatività e lavoro
La soddisfazione del lavoro creativo è intrinseca: la fama ed il successo possono arrivare oppure no ma questo è indifferente. A volte un lavoro creativo può essere riconosciuto molto tempo dopo che è stato creato. Ma la ricompensa del lavoro creativo è l’unica moneta con pagamento immediato a tempo zero: avviene nel momento stesso in cui stai creando con la soddisfazione e la pienezza dell’essere.
La soddisfazione, la gioia e la connessione con il mondo dell’intuizione sono il pagamento di qualunque progetto creativo. Questo non significa però che un progetto creativo non ha mai risultati economici concreti. Anzi.
Se organizzato in una ponderata pianificazione razionale, attraverso un piano scritto solido, un progetto creativo può avere risultati più importanti di qualunque progetto pensato solamente per ambizione o avidità che offre cose che sono in realtà poco utili.
9 film sulla creatività per trarre ispirazione
Un secchio di sangue
Prodotto con un budget di 50.000 dollari, è stato girato in cinque giorni dal re del film di serie B a basso budget Roger Corman. Una notte, dopo aver ascoltato le parole di Maxwell H. Brock, un poeta che recita al bar The Yellow Door, l’ottuso steward Walter Paisley, torna a casa per tentare di produrre una scultura del volto della donna che lo ospita, ma per sbaglio uccide il suo gatto. Invece di dare all’animale una degna sepoltura, Walter copre il gatto con l’argilla, lasciando il coltello conficcato al suo interno. La mattina successiva Walter mostra il gatto a Carla e al suo manager Leonard. Carla è appassionata del lavoro e incoraggia Leonard a mostrarlo nel suo bar.
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L’anima del ventre
L’anima nel ventre è un film d’autore che riguarda Claudio Pozzani, un’entità frusciante di vivacità poetica che canta mentre racconta. Il lavoro cinematografico offre soluzioni creative in cui convivono felicità e dolore, le attività artistiche si confondono con eventi quotidiani con un ritmo ipnotico, lo sguardo di una creatura che indaga il territorio del suo inconscio.
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Keep It Real!
In una vecchia residenza deserta una donna trova in un baule un paio di calzature rosse che fanno volare il suo sogno… sono i sogni di una Stella.
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Il ghigno e la mucca
Film musicale con viaggio mentale. I mostri delle immagini infantili trasmigrano nelle varie fasi dell’esistenza dell’individuo. Le ombre, i fantasmi e le paure che siamo riusciti a domare ma non a eliminare e che continuano a riaffiorare nei sogni, nel linguaggio, nella pittura, nell’architettura e nella narrazione. Un film sperimentale realizzato per penetrare lo sguardo del pubblico con immagini non tradizionali. Alla ricerca di quel mondo onirico che era del bambino che siamo stati e che possiamo ritrovare, con la sua creatività e con le sue paure.
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Altin in città
Altin, aspirante scrittore albanese arrivato in Italia a bordo di un grande traghetto negli anni ’90, lavora in una macelleria quando viene scelto per fare un provino per un reality show e vede una possibilità di arrivare al successo con il suo romanzo “Il viaggio di Ismail. ” Tuttavia, questo è l’inizio delle esperienze che lo porteranno a conoscere la vendetta, l’isolamento e anche la povertà, il lato oscuro di se stesso e anche il successo. Arte, ambizione ma anche voglia di riscatto sociale in un racconto che potrebbe essere un moderno Faust. Quando il pensiero creativo soddisfa l’avidità dell’industria dei media e i suoi valori si fondono nella ricerca di attrattiva e anche di successo.
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France, un autoritratto
Cinefilo puro, regista, autore di film, professore. Chi è in realtà Francesco Ballo? Forse sono tutte queste cose insieme, e di più: un tifoso dell’Inter, un esperto di vini rossi, un attento appassionato di jazz… Un vero e proprio cineasta indipendente da ogni tipo di logica aziendale, Francesco si racconta in questo documentario, guidando il cliente attraverso il suo mondo, la sua vita piena di interessi e la sua creatività. Un viaggio senza mappe e senza percorsi prestabiliti, vertiginoso come un film di Buster Keaton e totalmente folle come una jam session di Charlie Parker, carico di riflessioni sul cinema oltre che su come fare film.
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Video su carta
Video su carta è un viaggio nella creatività di Perino & Vele alla ricerca degli impulsi creativi che stimolano la produzione di questi due musicisti, più un inizio di lavoro che una presentazione. Tre scrittori, l’artista-regista Antonello Matarazzo e anche Perino & Vele in un contrasto di due visioni in cui le peculiarità dell’innovazione audiovisiva e della cartapesta entrano in contatto, si confrontano e si armonizzano in un dialogo continuo che sfocia in un infinita raccolta di possibilità.
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Pelle vegetale
Un emozionante documentario sul misterioso rapporto tra arte e natura. Il musicista contadino Bruno Petretto ha creato Molineddu, la terra in cui vive e che da anni ospita musicisti provenienti da tutta la Sardegna, in occasioni annuali, che tipicamente lasciano il loro lavoro alla creatività della natura e del parco che crea. Un maschio che crea le sue opere fantasiose in un legame magico con la creatività della natura, lontano da motivazioni di ambizione. Una sorta di comunicazione con la coscienza universale che si esprime attraverso le sue mani, oggetti mai definitivi, in continuo cambiamento con il passare del tempo e delle stagioni.
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L’uomo con la macchina da presa
Dopo un paio d’anni investiti in documentari di propaganda, Dziga Vertov realizza il suo capolavoro, influenzato dai concetti sul cinema e il Kinoglaz. Una sinfonia visiva sperimentale dalle origini futuriste. Una normale giornata di un cameraman che vaga per la città senza uno scopo evidente alla ricerca della vita da filmare. La videocamera innesca un’esplosione di pensiero creativo che è una nuova visione della verità: cinema puro che si arricchisce di ingegnose innovazioni di montaggio. Un film contemporaneo così appassionato da essere ancora oggi un argomento illimitato di conversazione e nuove idee.