Film francesi da vedere assolutamente

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I film francesi e la nascita del Cinematografo

Fratelli-Lumière

Tra i film da vedere più significativi la Francia ha occupato nel corso dei decenni una posizione importante. La storia del cinema inizia proprio in Francia con i film francesi, alla fine diciannovesimo secolo, quando Louis e Auguste Lumiere inventarono il Cinematografo. La Francia era in quel periodo La Nazione culturalmente più avanzata e Parigi era la capitale mondiale delle Arti. 

Dalle esposizioni universali ai più vitali movimenti artistici della letteratura e della pittura tutto sembra avvenire a Parigi. I fratelli Lumière sfruttano un’intuizione che era già nell’aria da molto tempo e su cui stavano lavorando diversi inventori in varie parti del mondo. 

Thomas Edison, i registi della scuola di Brighton nel Regno Unito e altri artisti e inventori avevano brevettato un loro prototipo per la proiezione di immagini cinematografiche. Ma fu nel fermento di Parigi che si crearono le condizioni adatte per la presentazione ufficiale del Cinematografo, il marchingegno realizzato dai Fratelli Lumière. 

La storia del cinema, soprattutto alle origini, identifica con la storia del cinema francese. Il primo eccentrico personaggio di una lunga serie di artisti francesi che scelse il cinema per inventare nuovi linguaggi è George Melies. 

I film di George Melies 

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George Melies

Dopo centinaia documentari realistici realizzati dai fratelli Lumière e dai loro cameraman che mandarono in giro in varie parti del mondo a filmare la vita reale arriva George Melies, e il cinema prende la prima delle sue innumerevoli svolte. 

Melies, mago e prestigiatore Parigino era rimasto folgorato alla proiezione dei fratelli Lumière al caffè dei Cappuccini. Voleva assolutamente una copia del Cinematografo per lavorare ad alcuni suoi progetti, ma i Lumiere si rifiutarono di vendergliene una. 

Deciso a non desistere Melies ne fece costruire una per conto suo. Qualche anno dopo realizzò un avveniristico teatro di posa nel giardino della sua casa. Era un teatro con le pareti ed il tetto completamente in vetro che lasciava filtrare i raggi del sole ad ogni ora del giorno. 

A seconda della luce che Melies voleva ottenere sceglieva l’orario in cui filmare le scene. Fu lì che realizzò la maggior parte delle sue pellicole che furono successivamente viste in tutto il mondo, cortometraggi surreali e onirici di rara bellezza, che venivano colorati a mano fotogramma per fotogramma.

Peccato che non seppe gestire il lato imprenditoriale della sua attività che cessò qualche anno dopo. Il motivo non fu solo la cattiva gestione finanziaria di Melies che anziché noleggiare i suoi film li vendeva, perdendo i profitti. Ma soprattutto la nascita immediata del cinema industriale a partire dal 1896. 

La nascita degli studi cinematografici 

Nel 1896 e nel 1897 nacquero i due grandi Studios francesi, la Pathe e la Gaumont, che monopolizzano immediatamente il mercato tagliando fuori gli artigiani ed i piccoli registi indipendenti come Melies. Il declino artistico e individuale del cinema inizio immediatamente dopo la sua nascita. 

Il cinematografo infatti si rivelò subito un business enorme. Folle di gente in tutto il mondo si riversavano nelle sale cinematografiche davanti al grande schermo per vivere le storie per immagini. I gruppi industriali fiutarono il business e incominciarono da subito a trasformare il cinema da arte in industria del dell’intrattenimento. 

Furono create le prime star del grande schermo che venivano dal Teatro della Comédie Francaise. Furono ideati e strutturati i primi generi di film, secondo quello che incassava di più al botteghino. Un meccanismo che sarebbe stato perfezionato a livelli molto più alti da Hollywood alcune decine di anni dopo. 

I film francesi negli anni 20

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Jean Epstein

Negli anni 20 il cinema raggiunge probabilmente il suo apice proprio in Francia. È Il decennio delle avanguardie pittoriche che si mescolano con l’arte cinematografica pura. Mentre la Pathe è la Gaumont iniziano la produzione seriale di prodotti filmici standardizzati, nel mondo artistico c’è un fermento che non si sarebbe più visto successivamente. 

Si tratta del cinema di avanguardia che in Francia produce una lunga serie di capolavori. Dall’impressionismo di Abel Gance, Jean Epstein (con il suo grandioso capolavoro Cuore Fedele), ai primi film surrealisti francesi Come Entr’act di René Claire

Impressionismo e le nuove avanguardie: il cinema francese degli anni ’30

Negli anni 30 l’impressionismo si fonde con il realismo poetico con registi del calibro di Julien Duvivier, Marcel Carné e Jean Renoir. La genialità libera e inclassificabile dei film di Jean Vigo, come l’Atalante e Zero in condotta

I film francesi dopo la guerra

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André Bazin

Alla fine degli anni cinquanta e sessanta il cinema francese rinasce dopo un lungo rallentamento dovuto alla seconda guerra mondiale. Raggiunge la sua massima espressione anche grazie ad un signore che si chiamava André Bazin

Era un giornalista cinematografico che, per imperscrutabile volere del destino, riunisce nella sua redazione dei Cahier du Cinema quelli che sarebbero stati i più importanti registi del mondo negli anni successivi. 

Un’impresa che sarebbe stata giudicata impossibile anche da chi avesse avuto la possibilità di girare l’intero pianeta, con budget infinito, in cerca di talenti di questo genere. 

Invece questo signore, un po’ più anziano di loro, se li trovò tutti nella sua piccola e sfigata redazione: Jean-Luc Godard, François Truffaut, Claude Chabrol, Éric Rohmer, Jacques Rivette e Robert Bresson

E da questi giovani arrabbiati, metà critici metà registi, nacque la nuova Onda del cinema francese, la Nouvelle Vague. Un movimento che si sarebbe diffuso in tutto il mondo, creando nuove onde un po’ ovunque, dagli Stati Uniti d’America all’Iran

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Francois Truffaut

Il momento chiave della vicenda fu il Festival di Cannes del 1959, dove furono presentate le opere prime di Francois Truffaut e Alain Resnais: si tratta di Hiroshima Mon Amour e i 400 colpi. I film hanno un enorme successo consacrando la nuova modalità di produzione indipendente e artistica. In particolare I 400 colpi di Truffaut diventerà il film simbolo della Nouvelle Vague. 

Si avviò grazie alla Nouvelle Vague una stagione d’oro del cinema d’arte a livello mondiale, una nuova rivoluzione contro il monopolio dell’Industria dell’intrattenimento e del film-prodotto. 

Dal fermento della Nouvelle Vague vennero fuori decine di registi di talento, tra cui lo straordinario Jean Cocteau, che si cimentò nel cinema con gli occhi di un poeta. 

In quel periodo La Francia ospitò e produsse anche le opere di diversi registi emigrati da altri paesi che trovarono nei loro film francesi la loro massima espressione, come ad esempio Luis Bunuel. 

I film francesi dopo gli anni 70

Dall’inizio degli anni settanta in Francia, come nel resto del mondo, la televisione stronca il mercato cinematografico, riducendolo a meno di un decimo di quello che era negli anni 50. Anche i famosi registi della Nouvelle Vague vedono crollare gli incassi dei loro film. 

Per non parlare poi di registi come Jean-Luc Godard, veri e propri rivoluzionari dell’arte cinematografica che sono diventati insignificanti dal punto di vista commerciale. Il gusto del pubblico diviene sempre più omologato a causa del bombardamento del linguaggio televisivo: un linguaggio di basso livello. 

Le serie TV incominciano ad abituare il pubblico ad un rapporto diverso con le immagini in movimento. L’arte visiva e pittorica che aveva influenzato il cinema d’arte, insieme al ritmo musicale del montaggio e alla poesia, diventano fattori completamente secondari. 

La gente più che altro si affeziona ai personaggi seriali, al racconto, preferendo sempre di più la pigrizia domestica al rituale sociale della visione cinematografica sul grande schermo. Tutti i grandi registi europei vanno in crisi, mentre il mercato americano si reinventa producendo film sempre più commerciali. 

In questo periodo si afferma un regista come Luc Besson. La sua filmografia è formata in gran parte da film commerciali. Siamo a livelli completamente diversi di qualche decennio prima. Anche nel suo paese di origine, che ha sempre sostenuto una visione artistica, Il cinema si trasforma in qualcosa di più omologato. 

I film francesi degli anni 90

Negli anni 90 sembra esserci una certa ripresa del film d’essai che vuole seguire le orme della Nouvelle Vague. Leos Carax, Olivier Assayas, Patrice Leconte, Jean-Pierre Jeunet e Mathieu Kassovitz. C’è qualche risultato di qualità, ma sono episodi isolati. Ogni regista lavora per conto suo e non c’è il confronto è la connessione di idee degli anni 60. 

Successivamente emergono nomi come François Ozon, Xavier Giannoli e Michel Gondry. In realtà molti di questi registi sono sopravvalutati. I loro film non sono mai fino in fondo dei veri film d’essai ma piuttosto dei prodotti ibridi, a metà tra il genere e film d’arte. 

Si è creata insomma la definitiva convinzione che per accontentare il pubblico non bisogna sperimentare troppo, e concentrarsi su prodotti che funzionano a livello commerciale. In questo periodo l’aspetto finanziario del cinema predomina su qualsiasi altra visione. Se un film non incassa il regista è fuori dai giochi. 

I film francesi degli anni 2000

All’inizio degli anni 2000 le cose incominciano a cambiare di nuovo. Le videocamere digitali e i software di montaggio non lineari diventano mezzi di espressione a basso costo per i registi che non hanno accesso ai finanziamenti è che sono fuori dalle logiche di produzione commerciale. 

Dalle sperimentazioni in 16 millimetri degli anni 60 di Jean Luc Godard sono cambiate molte cose, ma lo spirito del cinema digitale è lo stesso: realizzare un film per portare ad un livello successivo il linguaggio cinematografico è la filmografia di un autore. Il digitale però permette un abbattimento dei costi di produzione molto più radicale rispetto al 16 mm della Nouvelle Vague. 

Ad oggi il fenomeno del film a bassissimo costo girato in digitale prolifera sia in Francia che in tutto il mondo. Ma questa nuova tipologia di film fatica ad affermarsi nel mondo della distribuzione e del marketing cinematografico. Il pubblico è stato abituato da decenni dai grandi Studios a guardare film spettacolari con grandi divi popolari. 

I meccanismi di marketing all’uscita di un nuovo film sono rimasti esattamente gli stessi che Hollywood applicava subito dopo la sua nascita. Una campagna pubblicitaria massiccia per massimizzare i profitti in tempi sempre più rapidi. 

Le sale cinematografiche sono negozi di distribuzione esclusivi del cinema mainstream, a volte di film mainstream che vengono mascherati da film d’essai, per coprire anche la piccola nicchia di pubblico che cerca ancora i film d’arte. 

Il cinema indipendente invece ragiona in modo completamente opposto: ragiona in termini di decenni. La finalità del film d’arte è quella di valorizzarsi sempre di più nel tempo. Non incamerare i massimi profitti possibili nel più breve tempo possibile, e poi essere dimenticato. 

Film francesi da vedere: capolavori della storia del cinema

Sono molti i registi e i film francesi che sono diventati delle pietre miliari della storia del cinema. Il cinema francese è una delle cinematografie che ha sperimentato linguaggi più innovativi e ha dato vita alle più affascinanti avanguardie. Ecco una lista di film francesi fondamentali, capolavori della storia del cinema e film particolarmente riusciti e significativi. 

Viaggio nella Luna (1902)

Genere: Fantascienza, Avventura

Regista: Georges Méliès

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Georges Méliès (Professore Barbenfouillis)
  • Bleuette Bernon (Fata)
  • Victor André (Michel Ardan)
  • Henri Delannoy (Astronauta)
  • Farjaux (Selenita)
  • Kelm (Selenita)

Trama:

Un gruppo di astronomi, guidati dal Professor Barbenfouillis, si imbarca in un’avventura fantascientifica: un viaggio sulla Luna. A bordo di un proiettile sparato da un cannone gigante, gli astronauti atterrano sul cratere Tycho.

Accoglienza:

Viaggio nella Luna è stato un grande successo all’epoca della sua uscita, incantando il pubblico con i suoi effetti speciali innovativi e la sua immaginazione fantastica. Il film è considerato un capolavoro del cinema muto e una pietra miliare del genere fantascientifico.

I Vampiri (1915)

Genere: Serial cinematografico, Giallo, Thriller

Regista: Louis Feuillade

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Édouard Mathé (Philippe Guérande)
  • Musidora (Irma Vep)
  • Marcel Lévesque (Oscar Mazamette)
  • Jean Aymé (Joseph Bouquier)
  • Henri Desfontaines (Le Grand Vampire)

Trama:

Il giornalista Philippe Guérande indaga su una banda di criminali chiamata “I Vampiri”, capeggiata dalla misteriosa Irma Vep. La banda compie furti, rapimenti e omicidi con grande abilità e crudeltà. Guérande, aiutato dal suo fedele collaboratore Oscar Mazamette, si mette sulle loro tracce per smascherarli e fermarli.

Accoglienza:

Les Vampires è stato un grande successo all’epoca della sua uscita, diventando un cult movie e influenzando generazioni di cineasti. Il serial è stato elogiato per la sua trama avvincente, i personaggi memorabili e le innovative tecniche cinematografiche utilizzate.

Cuore fedele (1923)

Titolo originale: Cœur fidèle

Genere: Drammatico

Regia: Jean Epstein

Paese di origine: Francia

Cast:

Leone Mathot
Gina Manès
Edmond Van Daële
Madeleine Erickson
Maria Epstein
Complotto:

Ambientato sul porto di Marsiglia, “Faithful Heart” racconta una storia melodrammatica di amore contrastato. I dettagli della trama sono vaghi, ma è noto che coinvolge un triangolo amoroso e barriere sociali che impediscono agli innamorati di stare insieme.

Ricezione:

Il film ha ricevuto recensioni positive per le sue innovative tecniche di ripresa e di montaggio, che hanno sperimentato il montaggio ritmico, sovrapposizioni, primi piani e riprese dal punto di vista. Tuttavia, la narrazione in sé non è stata ampiamente discussa nell’accoglienza critica.

Guarda Cuore fedele

La passione di Giovanna d’Arco (1927)

Genere: Dramma storico muto

Regista: Carl Theodor Dreyer

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Renée Jeanne Falconetti (Giovanna d’Arco)
  • Eugene Silvain (Cauchon)
  • André Berley (Warwick)
  • Maurice Schutz (L’Inquisitore)

Trama:

Il film si concentra sul processo e l’esecuzione di Giovanna d’Arco, una giovane donna che affermava di ricevere visioni divine e che guidò l’esercito francese alla vittoria durante la Guerra dei Cent’Anni. La storia si svolge nell’arco di alcune ore precedenti la sua esecuzione, mostrando il tormento emotivo e psicologico che subisce durante l’interrogatorio da parte delle autorità ecclesiastiche.

Accoglienza:

La passione di Giovanna d’Arco è considerata a tutti gli effetti un capolavoro del cinema. Lodata per le innovative tecniche di ripresa, le immagini forti e in particolare la potente interpretazione di Giovanna d’Arco da parte di Renée Jeanne Falconetti, la pellicola ha guadagnato una reputazione per la sua intensità emotiva e la rappresentazione della persecuzione religiosa.

Napoleon (1927)

Genere: Film storico muto epico

Regista: Abel Gance

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Albert Dieudonné (Napoleone Bonaparte)
  • Gina Manès (Letizia Ramolino)
  • Vladimir Roudenko (Maximilien de Robespierre)
  • Antonin Artaud (Marat)
  • Philippe Hériat (Narratore)

Trama:

Napoleone racconta la storia dei primi anni di Napoleone Bonaparte, dalla sua infanzia in Corsica alla sua ascesa come leader militare di successo in Italia. Il film esplora la sua ambizione, il suo idealismo e la sua determinazione sullo sfondo della turbolenta Rivoluzione francese e delle Guerre Napoleoniche.

Accoglienza:

Napoleone è stato un’opera ambiziosa e innovativa per il suo tempo. Rinomato per le sue tecniche cinematografiche rivoluzionarie, come il triplice schermo finale e l’uso di montaggi innovativi, il film ha avuto un impatto significativo sulla storia del cinema. Tuttavia, la sua lunghezza monumentale (originariamente oltre 5 ore) e le difficoltà produttive ne hanno ostacolato la distribuzione e la ricezione iniziale. Oggi, Napoleone è riconosciuto come un classico del cinema muto francese e un’opera visionaria del primo cinema.

Un Chien Andalou (1929)

Genere: Cortometraggio surrealista

Regista: Luis Buñuel

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Pierre Batcheff (L’uomo)
  • Simone Mareuil (La donna)
  • Luis Buñuel (Uomo con rasoio)
  • Salvador Dalí (Seminarista) (non accreditato)

Trama:

Un Chien Andalou è un cortometraggio privo di una narrativa lineare. Presenta una serie di immagini oniriche, spesso inquietanti e visivamente suggestive, che sfidano la logica e la narrazione tradizionali. Il film si apre con un uomo che affila un rasoio, per poi passare bruscamente all’immagine dell’occhio di una donna squarciato. Altre scene includono un uomo che trascina un pianoforte a coda per le strade, un formicaio che fuoriesce dalla mano di un uomo e un asino morto su un pianoforte.

Accoglienza:

Un Chien Andalou fu un film controverso all’epoca della sua uscita, ma da allora è stato lodato per le sue immagini surrealiste innovative e per la sua influenza sullo sviluppo del cinema d’avanguardia. Il film è considerato un classico del cinema surrealista e un punto di riferimento nella storia del cinema sperimentale.

L’Âge d’Or (1930)

Genere: Commedia satirica surrealista

Regista: Luis Buñuel

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Gaston Modot (Il giovane)
  • Lya Lys (La giovane)
  • Max Ernst (Uomo con la barba)
  • Pierre Prévert (Narratore)

Trama:

L’Âge d’Or è un film satirico che critica la società borghese, la religione e l’autorità. La trama è frammentaria e presenta una serie di vignette surrealiste che esplorano i temi dell’amore, della sessualità, della violenza e della repressione.

Accoglienza:

L’Âge d’Or fu un film molto controverso all’epoca della sua uscita. Fu accusato di blasfemia e oscenità e venne bandito in Francia per diversi anni. Tuttavia, il film è stato poi rivalutato e oggi è considerato un classico del cinema surrealista.

A proposito di Nizza (1930)

Con una vecchia cinepresa usata comprata con i soldi prestati dal padre di sua moglie, Jean Vigo gira un documentario su Nizza. L’incontro con Boris Kaufman cambia il progetto iniziale del regista francese, che sarà influenzato dall’operatore di Dziga Vertov. La natura e le location turistiche di Nizza: casinò, carnevali, spiagge, bar con i tavolini al sole. La Nizza alto-borghese viene confrontata con i quartieri poveri.

Guarda A proposito di Nizza

La cagna (1931)

Genere: Dramma

Regista: Jean Renoir

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Michel Simon (Maurice Legrand)
  • Janie Marèse (Lulu)
  • Georges Flamant (Dédé)
  • Magdeleine Bérnard (Adèle Legrand)
  • Pierre Duryea (Paul)

Trama:

La Chienne racconta la storia di Maurice Legrand, un uomo timido e sottomesso che lavora come commesso in un negozio di ferramenta. È sposato con Adèle, una donna acida e infelice. Un giorno, Maurice incontra Lulu, una giovane prostituta, e se ne innamora perdutamente. Inizia una relazione con lei, che lo porta a trascurare il suo lavoro e la sua famiglia. Quando Adèle scopre la relazione, caccia di casa Maurice. Lui va a vivere con Lulu, ma la loro relazione è burrascosa e violenta. Alla fine, Maurice uccide Lulu e viene arrestato.

Accoglienza:

La Chienne è stato un film controverso all’epoca della sua uscita. Fu accusato di immoralità e misoginia. Tuttavia, il film è stato poi rivalutato e oggi è considerato un classico del cinema francese.

Croci di legno (1932)

Genere: Film di guerra, Drammatico

Regista: Raymond Bernard

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Pierre Blanchar (Gilbert Demachy)
  • Annabella (Yvonne)
  • Philippe Hersent (Charles Leroy)
  • Gabriel Gabrio (Sergente Volpatte)
  • Jean Murat (Capitano Aubert)

Trama:

Le croci di legno (titolo originale francese: Les Croix de Bois) racconta la storia di Gilbert Demachy, un giovane e patriota studente di legge che si arruola nell’esercito francese allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Pieno di ideali guerreschi, sperimenta presto le brutali realtà della guerra di trincea sul fronte occidentale.

Il film descrive la solidarietà e la resilienza dei soldati francesi in mezzo agli orrori della battaglia. Con il protrarsi della guerra, Demachy assiste al devastante tributo fisico ed emotivo che essa esige dai suoi compagni e da se stesso. Deve confrontarsi con la disillusione e la perdita dell’innocenza.

Accoglienza:

Acclamato dalla critica al momento dell’uscita, Le croci di legno è stato lodato per la sua rappresentazione intransigente degli orrori della guerra. Fu visto come un potente messaggio contro la guerra e un tributo ai sacrifici dei soldati. L’innovativa fotografia del film e l’utilizzo di veri veterani di guerra nel cast hanno contribuito al suo realismo e al suo impatto emotivo.

Zero in condotta (1933)

Genere: Commedia/Documentario

Regista: Jean Vigo

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean Dasté – Huguet, il nuovo sorvegliante
  • Robert Le Vigan – Preside Happe
  • Louis Rivero – Sorvegliante del collegio
  • Roger Blin – Alunno Colin
  • Lucien Descaves – Alunno Blond

Trama:

Quattro ragazzi ribelli rinchiusi in un rigido collegio interno francese, costantemente puniti e frustrati dalle regole severe e dalla disciplina ferrea, decidono di organizzare una rivolta contro le autorità oppressive. Trovano un alleato inaspettato nel nuovo sorvegliante, Huguet, più comprensivo e solidale con le loro lotte. Insieme, seminano il caos in modo giocoso, sconvolgendo la routine scolastica e sfidando il potere consolidato.

Accoglienza:

Inizialmente vietato in Francia per il suo presunto messaggio anti-autoritario, il film ha ottenuto consensi all’uscita nel 1945. È celebrato per le innovative riprese cinematografiche, l’umorismo giocoso e il commento sociale sull’infanzia e sulle istituzioni educative. La classificazione del film come commedia o documentario è oggetto di dibattito, con alcuni che apprezzano la sua rappresentazione realistica della vita scolastica e altri che sottolineano i suoi elementi satirici e narrativi.

Guarda Zero in condotta

L’Atalante (1934)

Genere: Drammatico / Documentario

Regista: Jean Vigo

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Michel Simon (Père Jules, il vecchio marinaio)
  • Dita Parlo (Juliette, la giovane sposa)
  • Jean Dasté (Jean, lo sposo)
  • Gilles Margaritis (Il mozzo)
  • Louis Lefebvre (Un operaio)

Trama:

L’Atalante è la storia di Jean, un giovane barcaiolo che sposa Juliette, una ragazza di città. Insieme salgono a bordo de L’Atalante, la chiatta che Jean usa per il trasporto fluviale. Juliette, abituata alla vita in città, si sente soffocare nel piccolo spazio della chiatta e stenta ad adattarsi alla vita nomade e spartana del marito e del vecchio marinaio Père Jules, che vive con loro sulla barca.

Mentre navigano lungo i fiumi francesi, Juliette ha un’avventura con un affascinante imbroglione che incontra in un porto. Sconsolata e in preda alla noia, decide di abbandonare la barca. Jean, disperato, la insegue e la riporta a bordo.

Accoglienza:

L’Atalante è l’ultimo film di Jean Vigo, regista morto poco prima del termine della lavorazione. Uscito nel 1934, fu un flop al botteghino e stroncato dalla critica dell’epoca. Tuttavia, con il passare del tempo è stato rivalutato e oggi è considerato un capolavoro del cinema francese. Viene lodato per la sua poesia visiva, la fotografia innovativa, le interpretazioni dei protagonisti e la capacità di raccontare in modo poetico e realista le difficoltà della vita coniugale e la malinconia dell’esistenza.

Guarda L’Atalante

La grande illusione (1937)

Genere: Dramma bellico

Regista: Jean Renoir

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean Gabin (Capitano Maréchal)
  • Pierre Fresnay (Capitano de Boëldieu)
  • Erich von Stroheim (Capitano von Rauffenstein)
  • Dita Parlo (Elsa)
  • Marcel Dalio (Rosenthal)
  • Julien Carette (Tenente Maréchal)

Trama:

La Grande Illusione narra la storia degli aviatori francesi Capitano Maréchal e Capitano de Boëldieu, fatti prigionieri dai tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale. Inizialmente internati in un campo di prigionia relativamente confortevole, pianificano e tentano una serie di fughe, ciascuna più audace della precedente.

Il film esplora i temi della classe sociale, dell’onore e del patriottismo sullo sfondo degli orrori della guerra. Il Capitano Maréchal, un meccanico di umili origini diventato ufficiale, incarna il soldato “medio”. Il Capitano de Boëldieu, aristocratico, rappresenta la classe degli ufficiali francesi tradizionali. Le loro esperienze di prigionia e i tentativi di fuga rivelano il crollo delle barriere sociali di fronte alla guerra.

Memorabile anche la performance di Erich von Stroheim nel ruolo del disilluso ufficiale tedesco, Capitano von Rauffenstein.

Accoglienza:

La Grande Illusione ottenne un grande successo di critica e di pubblico all’uscita. Vinse il premio per la Migliore Regia alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1937 e fu candidato all’Oscar al miglior film nel 1939. Acclamato per il messaggio umanista, la rappresentazione sfumata della guerra e le interpretazioni intense, La Grande Illusion è considerato un classico del cinema francese e un potente film contro la guerra.

Remorques (1939)

Genere: Drammatico

Regista: Jean Grémillon

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean Gabin (André Laurent)
  • Madeleine Renaud (Yvonne)
  • Michèle Morgan (Norah)
  • Charles Blavette (P’tit Louis)
  • Jean Marchat (Victor)
  • Nane Germon (La mère d’André)
  • Jean Dasté (Le docteur)
  • René Bergeron (Le mécanicien)

Trama:

André Laurent, capitano del rimorchiatore “Cyclone”, è un uomo rude e abituato al duro lavoro. È sposato con Yvonne, una donna paziente e comprensiva. Un giorno, durante un salvataggio in mare, André incontra Norah, una giovane donna che ha perso il marito nel naufragio. Tra i due nasce un’attrazione immediata, ma André è combattuto tra il suo senso del dovere e il suo desiderio per Norah.

Accoglienza:

Remorques fu un grande successo al botteghino e un film molto apprezzato dalla critica. Fu elogiato per la sua regia realistica, la sua sceneggiatura accurata e le sue interpretazioni intense. Il film vinse il premio per la Migliore regia al Festival di Cannes del 1939 e fu candidato al premio Oscar per il miglior film straniero nel 1940.

La regola del gioco (1939)

Genere: Commedia drammatica satirica

Regista: Jean Renoir

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Nora Gregor (Christine de La Chesnaye)
  • Paulette Dubost (Marquise de La Chesnaye)
  • Mila Parély (Lucienne)
  • Marcel Dalio (Octave)
  • Julien Carette (Robert de La Chesnaye)
  • Roland Toutain (Stéphan)
  • Gaston Modot (Marceau)
  • Pierre Magnier (André Jurieux)

Trama:

La regola del gioco è ambientato nella Francia del 1930 e racconta le vicende di un gruppo di aristocratici e borghesi. La storia ruota attorno al matrimonio tra Christine, una giovane donna di ricca famiglia, e Robert, un aviatore. Il loro amore è ostacolato dalle convenzioni sociali e dalle gelosie degli altri personaggi.

Accoglienza:

La regola del gioco fu un insuccesso al botteghino al momento della sua uscita, stroncato dalla critica per la sua complessità e la sua satira sociale. Tuttavia, nel corso degli anni è stato rivalutato e oggi è considerato un capolavoro del cinema francese. Il film è stato elogiato per la sua regia innovativa, la sua sceneggiatura brillante e le sue interpretazioni magistrali.

Les Enfants du Paradis (1943)

Genere: Dramma romantico

Regista: Marcel Carné

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Arletty (Claire “Garance” Reine)
  • Jean-Louis Barrault (Baptiste Deburau)
  • Pierre Brasseur (Frédérick Lemaître)
  • Marcel Herrand (Pierre-François Lacenaire)
  • Pierre Renoir (Jéricho)
  • María Casares (Nathalie)
  • Louis Salou (Conte Édouard de Montray)
  • Gaston Modot (Fil de Soie)

Trama:

Les Enfants du Paradis è ambientato nella Parigi del 1820 e racconta la storia di quattro persone le cui vite si intrecciano per amore, ambizione e tradimento.

  • Garance è una bellissima cortigiana amata da tre uomini: Baptiste, un mimo; Frédérick, un attore; e Pierre-François, un poeta e assassino.
  • Baptiste è un mimo di talento innamorato di Garance, che però non ricambia i suoi sentimenti.
  • Frédérick è un attore di successo anch’egli innamorato di Garance. È geloso di Baptiste e cerca di sabotarne la carriera.
  • Pierre-François è un poeta e assassino innamorato anche lui di Garance. È un personaggio complesso e pericoloso che alla fine distrugge se stesso e chi gli sta intorno.

Accoglienza:

Les Enfants du Paradis fu un successo sia di critica che di pubblico all’uscita. Venne lodato per la splendida fotografia, le scenografie e i costumi sontuosi e le interpretazioni potenti. Il film vinse il premio per la Migliore Regia alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1943.

Le Corbeau (1943)

Genere: Dramma thriller

Regista: Henri-Georges Clouzot

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Pierre Fresnay (Dr. Rémy Germain)
  • Micheline Francey (Laura Vorzet)
  • Ginette Leclerc (Denise Martinet)
  • Pierre Larquey (Dr. Vorzet)
  • Louis Jouvet (Commissario Janvier)
  • Léonce Corne (Schlegelmilch)

Trama:

Le Corbeau (The Raven) si svolge in una cittadina francese anonima e racconta la storia di una serie di lettere anonime diffamatorie, firmate con il soprannome “Le Corbeau” (Il Corvo). Le lettere accusano vari abitanti della città di comportamenti immorali e crimini, tra cui il dottor Rémy Germain, un medico arrivato di recente. Le accuse infondate seminano sospetto e paranoia tra i cittadini, portando a tensioni e persino violenza.

Accoglienza:

Le Corbeau fu inizialmente controverso a causa del suo ritratto negativo della natura umana e della società francese. Tuttavia, nel corso degli anni è stato riconosciuto come un capolavoro del cinema francese, elogiato per la sua suspense, la sua regia magistrale e le sue interpretazioni intense.

La bella e la bestia (1946)

Genere: Fantasy, Drammatico

Regista: Jean Cocteau

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Josette Day (Belle)
  • Jean Marais (Bestia/Principe)
  • Michel Auclair (Avenant)
  • Marcel André (Père)
  • Nane Germon (Leontine)

Trama:

Belle, la figlia minore di un mercante, si offre alla Bestia, una creatura mostruosa che vive in un castello incantato, per salvare la vita del padre. Imprigionata nel castello, Belle scopre che la Bestia non è solo un mostro, ma anche un uomo dal cuore gentile, vittima di una maledizione. Con il tempo, Belle impara ad amare la Bestia per la sua anima e la sua bellezza interiore, spezzando la maledizione e trasformandolo in un principe bellissimo.

Accoglienza:

La bella e la bestia fu un successo di critica e pubblico al momento della sua uscita. Il film è stato elogiato per la sua regia visionaria, la sua atmosfera onirica e le sue interpretazioni intense. La bella e la bestia è considerato un capolavoro del cinema francese e una delle più belle versioni della fiaba classica.

La bellezza del diavolo (1950)

Genere: Fantasy / Giallo / Thriller

Regista: René Clair

Paese di origine: Francia / Italia (co-produzione)

Cast:

  • Michel Simon (Professor Henri Faust)
  • Gérard Philipe (Mefistofele)
  • Nicole Besnard (Marguerite)
  • Simone Valère (Elena)
  • Carlo Ninchi (Wagner)
  • Raymond Cordy (Valentino)
  • Tullio Carminati (Il Duca di Valois)
  • Paolo Stoppa (Il Re)

Trama:

La bellezza del diavolo è una rivisitazione della leggenda di Faust. Il professor Henri Faust, un alchimista anziano prossimo al ritiro, è disperato per la mancanza di progressi nella comprensione dei segreti della natura. Improvvisamente, Mefistofele, il servitore del diavolo, gli appare e gli offre un patto: giovinezza eterna in cambio della sua anima. Faust, tentato dalla prospettiva di una rinnovata giovinezza e una vita di piacere, accetta il patto.

Accoglienza:

La bellezza del diavolo ottenne un grande successo di critica all’uscita. Acclamato per la sua rivisitazione fantasiosa di una storia classica, il film è stato lodato per i suoi effetti speciali innovativi, i dialoghi arguti e le interpretazioni intense. Sebbene alcuni critici abbiano trovato il finale ambiguo, l’esplorazione del film di moralità, tentazione e ricerca della conoscenza continua a suscitare interesse nel pubblico ancora oggi.

Il piacere (1952)

Genere: Commedia drammatica

Regista: Max Ophüls

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Claude Dauphin (Henri Duvernoy)
  • Gaby Morlay (Madame Tellier)
  • Madeleine Renaud (Fanny)
  • Ginette Leclerc (Rose)
  • Mila Parély (Lucienne)
  • Danielle Darrieux (Geneviève)
  • Pierre Brasseur (Joseph)
  • Jean Gabin (Monsieur Martin)
  • Jean Servais (Narratore)

Trama:

Le Plaisir (Il piacere) è un film a episodi del 1952 del regista tedesco Max Ophüls, tratto da tre racconti di Guy de Maupassant: “Il maschera”, “La casa Tellier” e “La modella”.

Episodi:

  • Il maschera: Un uomo anziano e decaduto, ossessionato dalla giovinezza perduta, indossa una maschera per nascondere le sue rughe e frequenta i balli in maschera per sentirsi ancora desiderato.
  • La casa Tellier: Le prostitute di una casa chiusa vengono invitate a una prima comunione in campagna. L’esperienza le confronta con la loro vita e le loro scelte, suscitando riflessioni e rimpianti.
  • La modella: Una giovane modella di umili origini diventa l’amante di un ricco uomo d’affari. La loro relazione è segnata da disparità sociali e ipocrisia, portando a un tragico epilogo.

Accoglienza:

Le Plaisir è stato un successo di critica e pubblico al momento della sua uscita. Il film è stato elogiato per la sua regia magistrale, la sua fotografia elegante e le sue interpretazioni intense. Le Plaisir è considerato un capolavoro del cinema francese e un esempio di cinema d’autore.

Le vacanze di Monsieur Hulot (1953)

Genere: Commedia

Regista: Jacques Tati

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jacques Tati (Monsieur Hulot)
  • Nathalie Pascaud (Martine)
  • Micheline Rolla (Signora Edith)
  • Jean Tarbouillet (Monsieur Arpel)
  • Louis Perrault (Monsieur Rateau)
  • Raymond Follies (Monsieur Lebeuf)
  • Betty Peuget (La portinaia)

Trama:

Le vacanze di Monsieur Hulot (titolo originale: Monsieur Hulot’s Holiday) è una deliziosa commedia francese che racconta la storia di un buffo turista di nome Monsieur Hulot. Arriva in un vivace resort balneare con la sua pipa, l’impermeabile e la sua iconica camicia a righe, distinguendosi immediatamente dalla folla.

Accoglienza:

Le vacanze di Monsieur Hulot fu un successo sia di critica che di pubblico. Lanciò la carriera internazionale di Jacques Tati e lo rese un maestro dell’osservazione comica. Il film è stato elogiato per il suo umorismo visivo, il ritratto affascinante di Monsieur Hulot e la sua rappresentazione evocativa di un’epoca passata di vacanze al mare.

Il salario della paura (1953)

Genere: Thriller / Avventura

Regista: Henri-Georges Clouzot

Paese di origine: Francia / Italia (co-produzione)

Cast:

  • Yves Montand (Mario)
  • Charles Vanel (Luigi)
  • Folco Lulli (Jo)
  • Peter Van Eyck (Bimba)
  • Vera Clouzot (Linda)
  • René Blancard (Comandante)

Trama:

Il salario della paura (titolo originale: Le salaire de la peur) è un film del 1953 considerato un capolavoro del cinema francese e una delle opere di maggiore tensione mai realizzate.

La storia si svolge in una sperduta cittadina dell’America Centrale dove un incendio in un pozzo petrolifero minaccia di distruggere tutto. L’unica speranza per salvare la situazione è trasportare 900 chili di nitroglicerina attraverso 600 chilometri di strade dissestate e pericolose.

Accoglienza:

Il salario della paura ottenne un grande successo di critica e pubblico all’uscita. Il film è stato elogiato per la sua regia magistrale, la sua fotografia realistica, le sue sequenze d’azione mozzafiato e le interpretazioni intense degli attori. Il film ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1953 ed è stato candidato all’Oscar per il miglior film straniero.

I diabolici (1955)

Genere: Thriller, Horror

Regista: Henri-Georges Clouzot

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Simone Signoret (Nicole Horner)
  • Véra Clouzot (Christina Delasalle)
  • Paul Meurisse (Michel Delasalle)
  • Charles Vanel (Preside di Michel Delasalle)
  • Michel Serrault (Commissario Fichet)
  • Jean Brochard (Alfred, il bidello della scuola)

Trama:

I diabolici (titolo originale: Les Diaboliques) è un film thriller psicologico francese del 1955 diretto da Henri-Georges Clouzot. Protagoniste del film sono Simone Signoret, Véra Clouzot e Paul Meurisse.

La storia narra le vicende di Christina e Nicole, rispettivamente moglie e amante di Michel Delasalle, il sadico direttore di un collegio maschile. Entrambe vittime delle violenze di Michel, le due donne decidono di allearsi per ucciderlo. Lo annegano nella piscina della scuola e poi gettano il suo corpo nel forno.

Accoglienza:

I diabolici fu un successo di critica e pubblico all’uscita. Il film è stato elogiato per la trama ricca di suspense, la fotografia in bianco e nero d’atmosfera e le interpretazioni intense delle attrici. I diabolici è considerato un classico del cinema francese e un precursore del genere giallo italiano.

Mio zio (1958)

Genere: Commedia

Regista: Jacques Tati

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jacques Tati (Monsieur Hulot)
  • Jean-Pierre Zola (Gérard Arpel)
  • Adrienne Servantie (Madame Arpel)
  • Betty Schneider (Tata)
  • Jean-Pierre Cassel (Il giovane fattorino)

Trama:

Mio zio (titolo originale: Mon Oncle) è una commedia del 1958 scritta, diretta e interpretata da Jacques Tati. Il film è il terzo della serie con protagonista il personaggio di Monsieur Hulot.

La storia segue le vicende di Monsieur Hulot, un uomo eccentrico e nostalgico del passato, che va a trovare la sorella e il cognato, una famiglia borghese benestante che vive in una villa moderna piena di gadget tecnologici.

Accoglienza:

Mio zio fu un grande successo di critica e pubblico. Il film vinse l’Oscar per il miglior film straniero e la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1958. È considerato uno dei capolavori della commedia francese e un film di culto per gli amanti del cinema d’autore.

Ascensore per il patibolo (1958)

Genere: Giallo, Noir

Regista: Louis Malle

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Maurice Ronet (Julien Tavernier)
  • Jeanne Moreau (Florence Carala)
  • Georges Poujouly (Louis)
  • Yori Bertin (Véronique)
  • Jean Wall (Comandante)

Trama:

Julien Tavernier, amante di Florence Carala, moglie del suo capo, progetta con lei l’omicidio del marito. Il piano sembra perfetto, ma un imprevisto blocca Julien nell’ascensore dell’edificio, mentre la polizia indaga sul crimine. Nel frattempo, due ragazzi scapestrati rubano l’auto di Julien e si ritrovano invischiati in una serie di eventi tragici.

Accoglienza:

Ascensore per il patibolo è stato un grande successo di critica e pubblico, ottenendo la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1958. Il film è stato elogiato per la sua regia innovativa, la sua atmosfera noir e le sue interpretazioni intense. È considerato un classico del cinema francese e un’opera fondamentale del genere thriller.

I 400 colpi (1959)

Genere: Dramma di formazione

Regista: François Truffaut

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean-Pierre Léaud (Antoine Doinel)
  • Claire Maurier (Madre di Antoine)
  • Albert Rémy (Patrigno di Antoine)
  • Guy Decomble (René)

Trama:

I 400 colpi (titolo originale: Les quatre cents coups) racconta la storia di Antoine Doinel, un ragazzo ribelle che cresce nella Francia del dopoguerra. Trascurato dai genitori e in difficoltà a scuola, Antoine trova conforto nel marinare la scuola, nei piccoli furti e nelle avventure con l’amico René. La sua ribellione si intensifica mentre combatte con un senso di solitudine e un desiderio di una vita più appagante.

Accoglienza:

I 400 colpi fu un successo di critica e pubblico, dando il via al movimento della Nouvelle Vague francese e affermando Truffaut come regista di spicco. Il film è stato elogiato per la sua rappresentazione realistica dell’infanzia, la sua innovativa fotografia e la performance sfumata di Jean-Pierre Léaud nel ruolo di Antoine Doinel. I 400 colpi è considerato un film fondamentale nella storia del cinema.

Diario di un ladro (1959)

Genere: Crime, Mistero

Regista: Robert Bresson

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Martin LaSalle (Michel)
  • Marika Green (Jeanne)
  • Jean Pélégri (Ispettore)
  • Pierre Leymarie (Antoine)

Trama:

Diario di un ladro racconta la storia di Michel, un giovane uomo che sviluppa un bisogno compulsivo di borseggiare. Inizialmente è attratto dal brivido dell’azione e dall’abilità che richiede. Tuttavia, continuando a rubare, diventa sempre più isolato e ossessionato dalla paura di essere scoperto.

Il film esplora temi di moralità, alienazione e la ricerca di un senso in un mondo apparentemente indifferente. Michel incontra una donna di nome Jeanne che gli offre una via verso la redenzione, ma la sua ossessione lo condurrà inevitabilmente su un sentiero distruttivo.

Accoglienza:

Diario di un ladro è considerato uno dei più grandi film di Robert Bresson. È elogiato per il suo stile minimalista, l’uso di attori non professionisti e l’esplorazione psicologica di un personaggio tormentato. Il film ha avuto un’influenza su altri registi ed è considerato un classico del cinema francese.

Fino all’ultimo respiro (1960)

Genere: Drammatico, Giallo

Regista: Jean-Luc Godard

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean-Paul Belmondo (Michel Poiccard)
  • Jean Seberg (Patricia Franchini)
  • Daniel Boulanger (Parvulesco)
  • Jean-Pierre Melville (Georges)
  • Henri-Jacques Huet (L’ispettore)

Trama:

Michel Poiccard, un giovane uomo con un passato burrascoso, ruba un’auto e fugge verso Parigi. Durante la fuga, Michel uccide un poliziotto. Arrivato a Parigi, si rifugia da Patricia, una studentessa americana che conosce casualmente. Tra i due nasce una relazione appassionata, ma Michel è ricercato dalla polizia. Braccato e senza via d’uscita, Michel tenta un’ultima fuga con Patricia, ma il loro destino è segnato.

Accoglienza:

Fino all’ultimo respiro è stato un film rivoluzionario che ha segnato l’inizio della Nouvelle Vague francese. Il film è stato elogiato per la sua regia innovativa, la sua scrittura libera e la sua rappresentazione realistica della gioventù. È considerato un classico del cinema francese e uno dei film più influenti del XX secolo.

Il buco (1960)

Titolo originale: Le Trou (Francese)

Genere: Crimine, Mistero

Regista: Jacques Becker

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Michel Constantin (Gaspar)
  • Philippe Leroy (Roland)
  • Jean Keraudy (Manu)
  • Marc Michel (Josse)
  • Charles Lavaux (Il direttore)

Trama:

Il buco racconta la storia di quattro uomini condannati a lunghe pene che pianificano e mettono meticolosamente in atto una fuga audace. Scavano un tunnel (il buco) dalla loro cella verso la libertà per un periodo di mesi, utilizzando qualsiasi materiale riescano a trovare e nascondendo il loro lavoro alle guardie carcerarie. Man mano che il progetto avanza, la tensione sale tra gli uomini a causa dello stress e del rischio costante di essere scoperti.

Accoglienza:

Il buco è un film poliziesco di grande prestigio, lodato per il suo realismo, l’atmosfera di suspense e le interpretazioni sfumate del cast. Il regista Jacques Becker, noto per il suo approccio umanistico, ritrae i personaggi non solo come criminali, ma anche come uomini spinti dal desiderio di libertà. Il film è considerato un classico del cinema francese e un’esplorazione avvincente della resilienza umana.

Delitto in pieno sole (1960)

Genere: Giallo, Thriller

Regista: René Clément

Paese d’origine: Francia, Italia

Cast:

  • Alain Delon (Tom Ripley)
  • Maurice Ronet (Philippe Greenleaf)
  • Marie Laforêt (Marge Sherwood)
  • Erno Crisa (Signor Greenleaf)
  • Frank Latimore (Freddie Miles)

Trama:

Tom Ripley, un giovane americano pieno di debiti, viene ingaggiato dal ricco signor Greenleaf per convincere il figlio Philippe a tornare a casa dall’Italia. Tom si reca a Mongibello, dove vive Philippe, e stringe amicizia con lui. Inizialmente attratto dalla vita lussuosa di Philippe, Tom diventa presto ossessionato dal suo fascino e dalla sua ricchezza. Quando Philippe si rifiuta di tornare a casa, Tom decide di architettare un piano diabolico per usurpare la sua identità e la sua vita.

Accoglienza:

Delitto in pieno sole è un film di grande successo, elogiato per la sua regia elegante, la suspense avvincente e l’interpretazione magnetica di Alain Delon. Il film è considerato un classico del cinema giallo e un thriller psicologico di prim’ordine.

L’anno scorso a Marienbad (1961)

Genere: Mistero, Thriller

Regista: Alain Resnais

Paese di origine: Francia, Italia (co-produzione)

Cast:

  • Delphine Seyrig (Donna)
  • Giorgio Albertazzi (Uomo)
  • Sacha Pitoëff (Secondo uomo)
  • Françoise Spira (Donna in bianco)
  • Pierre Bardaid (Uomo in bianco)

Trama:

L’anno scorso a Marienbad (titolo originale: L’Année dernière à Marienbad) è un film avvolto nel mistero. Segue una conversazione tra un uomo e una donna in un lussuoso albergo, con un uomo più giovane che li osserva. L’uomo cerca di convincere la donna che si siano incontrati e abbiano avuto una relazione l’anno precedente a Marienbad, un luogo che entrambi sembrano ricordare vagamente.

La narrazione si svolge attraverso flashback, ricordi frammentati e sequenze oniriche, rendendo poco chiaro se gli eventi descritti siano realmente accaduti o siano semplicemente frutto della loro immaginazione. Il film esplora temi come la memoria, la percezione e il trascorrere del tempo.

Accoglienza:

L’anno scorso a Marienbad fu un film controverso all’uscita. Alcuni ne lodarono lo stile innovativo e l’esplorazione della memoria, mentre altri lo trovarono confuso e pretenzioso. Nonostante la ricezione iniziale contrastante, il film ha guadagnato un culto nel corso degli anni ed è considerato un’opera fondamentale della Nouvelle Vague francese.

Cleo dalle 5 alle 7 (1962)

Genere: Drammatico, Fantastico

Regista: Agnès Varda

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Corinne Marchand (Cléo)
  • Antoine Bourseiller (Antoine)
  • Dominique Davray (Angèle)
  • Dorothée Blanck (Dorothée)
  • Michel Legrand (Bob)
  • José Luis de Villalonga (L’amante)
  • e altri tra cui Eddie Constantine, Danièle Delorme, Jean-Luc Godard, Jean-Claude Brialy, Serge Korber, Anna Karina e Yves Robert

Trama:

Cléo, una giovane e affermata cantante, attende con ansia l’esito di un esame medico che potrebbe rivelare una grave malattia. Per ingannare il tempo e l’ansia, Cleo vaga per Parigi dalle cinque alle sette del pomeriggio, incontrando una serie di personaggi curiosi ed eccentrici.

Accoglienza:

Cleo dalle 5 alle 7 fu un successo di critica e pubblico all’uscita. Venne elogiato per il suo stile innovativo e per l’esplorazione di tematiche quali il tempo, la mortalità e la natura del cinema. Il film è stato inserito in diverse liste dei migliori film di tutti i tempi.

Jules e Jim (1962)

Genere: Dramma sentimentale

Regista: François Truffaut

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jeanne Moreau (Catherine)
  • Oskar Werner (Jules)
  • Henri Serre (Jim)
  • Marie Dubois (Thérèse)
  • Vanna Urbino (Gilberte)

Trama:

Jules e Jim è un film drammatico sentimentale che racconta la storia di un triangolo amoroso ambientato a Parigi prima e dopo la Prima Guerra Mondiale. Jules, un biologo austriaco, e Jim, uno scrittore francese, stringono una forte amicizia basata sulla passione per la letteratura e le donne.

Entrambi si innamorano di Catherine, una donna indipendente e spiritosa. Il film esplora la complessa dinamica che si crea tra i tre personaggi, fatta di amore, gelosia, amicizia e tradimento.

Accoglienza:

Jules e Jim è considerato un classico del cinema francese e un capolavoro della Nouvelle Vague. È stato elogiato per la sua regia innovativa, le interpretazioni intense e la sua esplorazione dei temi dell’amore, della perdita e dell’amicizia.

Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Nastro d’argento come miglior film straniero e il premio BAFTA alla migliore attrice straniera a Jeanne Moreau.

Lo Spione (1962)

Genere: Noir, Giallo

Regista: Jean-Pierre Melville

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean-Paul Belmondo (Silien)
  • Serge Reggiani (Maurice Faugel)
  • Jean Desailly (Norbert Kusniak)
  • Fabienne Dalí (Fabienne)
  • Michel Piccoli (Roland Darzac)
  • Philippe Nahon (Gilbert)

Trama:

Lo Spione (titolo originale: Le Doulos) è un noir francese ambientato nel mondo dei gangster e del tradimento.

  • Maurice Faugel, un ex detenuto appena scarcerato, cerca vendetta per l’omicidio di sua moglie.
  • Viene coinvolto in una rapina pianificata con un gangster spietato di nome Norbert Kusniak.
  • Nel frattempo, Silien, un piccolo delinquente interpretato da Jean-Paul Belmondo, viene attirato nell’operazione. Non è chiaro se Silien sia un vero partecipante o un informatore della polizia (il “doulos” del titolo).

Man mano che la trama si svolge, la fiducia e il sospetto ribollono tra i personaggi, creando un’atmosfera tesa e piena di suspense.

Accoglienza:

Lo Spione è considerato un film fondamentale del cinema poliziesco francese. Viene elogiato per la regia elegante, l’esplorazione della lealtà e del tradimento e le interpretazioni coinvolgenti, in particolare quella di Belmondo. L’influenza del film è evidente in numerosi thriller polizieschi successivi.

Les Tontons Flingueurs (1963)

Genere: Commedia, Gangster

Regista: Georges Lautner

Paese d’origine: Francia, Italia, Germania Ovest

Cast:

  • Lino Ventura (Fernand Naudin)
  • Bernard Blier (Raoul Volfoni)
  • Francis Blanche (Paul Meurisse)
  • Claude Rich (Antoine)
  • Jean Lefebvre (Théo)
  • Robert Dalban (Patrice)
  • Horst Frank (Franz)
  • Venantino Venantini (Paolo)

Trama:

Les Tontons Flingueurs (conosciuto anche come “I Tontons Flingueurs” in italiano) è una commedia gangsteristica che segue le vicende di Fernand Naudin, un uomo tranquillo che gestisce una piccola fabbrica di trattori.

  • La sua vita viene sconvolta dalla morte del suo amico Louis “il Messicano”, che gli lascia in eredità la sua amante Patricia e loschi affari.
  • Fernand si ritrova a dover affrontare una banda di gangster, capeggiata dal losco Raoul Volfoni, che vogliono mettere le mani sui beni di Louis.
  • Con l’aiuto dei suoi “Tontons”, un gruppo di amici ex-gangster, Fernand si prepara a difendere Patricia e il suo patrimonio.

Accoglienza:

Les Tontons Flingueurs è considerato un film culto del cinema francese. Nonostante un’iniziale tiepida accoglienza, il film ha acquisito nel tempo grande popolarità e successo, diventando un classico del genere comico-gangsteristico.

Fuoco fatuo (1963)

Genere: Drammatico

Regista: Louis Malle

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Alain Delon (Alain Leroy)
  • Maurice Ronet (Georges)
  • Jeanne Moreau (Lydia)
  • Léa Massari (Olga)
  • Alexandre Rignault (Fred)

Trama:

Fuoco fatuo (titolo originale: Le Feu follet) racconta la storia di Alain Leroy, uno scrittore alcolizzato e depresso. Uscito da una clinica di riabilitazione a Versailles, si sente disperato e con tendenze suicide. A Parigi, Alain decide di rivedere vecchi amici e conoscenti, cercando disperatamente un motivo per vivere. Ripercorrendo il suo passato, dovrà confrontarsi con i suoi demoni interiori e con il vuoto che sente dentro di sé.

Accoglienza:

Fuoco fatuo è un film acclamato dalla critica, lodato per il suo crudo ritratto della depressione e dell’angoscia esistenziale. La performance di Alain Delon nei panni del tormentato Alain è particolarmente apprezzata, e l’esplorazione di tematiche complesse da parte del film colpisce profondamente il pubblico.

La calda amante (1964)

https://youtu.be/IHr4EmCpwg4?si=NaXT3-lIJvUvvUqe

Genere: Dramma romantico, Thriller (alcune fonti)

Regista: François Truffaut

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean Desailly (Pierre Lachenay)
  • Françoise Dorléac (Nicole)
  • Nelly Benedetti (Franca)
  • Sabine Haudepine (Sabine Lachenay)
  • Georges Delerue (Se stesso)

Trama:

La calda amante narra la storia di Pierre Lachenay, un editore di successo e all’apparenza felicemente sposato. Durante un viaggio d’affari a Lisbona, ha un incontro casuale con Nicole, una bellissima e giovane hostess. Scatta subito un’attrazione reciproca e iniziano una relazione appassionata.

Pierre diventa sempre più ossessionato da Nicole, trascurando il lavoro e la famiglia. Tenta di mantenere sia il matrimonio che la relazione segreta, ma la situazione diventa insostenibile. Il film esplora temi del desiderio, dell’infedeltà e della complessità delle relazioni.

Accoglienza:

La calda amante fu candidata alla Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1964. La ricezione da parte della critica fu inizialmente contrastata, ma il film ha guadagnato un seguito di culto nel corso degli anni. Viene elogiato per la regia elegante, le interpretazioni intense di Jean Desailly e Françoise Dorléac e la sua esplorazione sfumata delle emozioni umane.

L’uomo di Rio (1964)

Genere: Avventura, Commedia

Regista: Philippe de Broca

Paese di origine: Francia, Italia

Cast:

  • Jean-Paul Belmondo (Adrien Dufourquet)
  • Françoise Dorléac (Agnès Villermosa)
  • Jean Servais (Professeur Catalan)
  • Adolfo Celi (De Castro)
  • Simone Renant (Mme. Dufourquet)

Trama:

Adrien Dufourquet, un giovane soldato francese in congedo, viene coinvolto in un’avventura rocambolesca quando la sua fidanzata Agnès viene rapita da un commando di criminali. Per salvarla, Adrien si imbarca in un viaggio pericoloso che lo porterà da Parigi a Rio de Janeiro, sulle tracce di un tesoro perduto e di una statuetta misteriosa.

Accoglienza:

L’uomo di Rio è stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 100 milioni di franchi francesi. Il film è stato elogiato per la sua azione frenetica, il suo umorismo e il suo fascino esotico. Ha contribuito a consacrare Jean-Paul Belmondo come una delle star più popolari del cinema francese.

Gli ombrelli di Cherbourg (1964)

Genere: Drammatico, Musicale

Regista: Jacques Demy

Paese di origine: Francia, Germania Ovest

Cast:

  • Catherine Deneuve (Geneviève Emery)
  • Nino Castelnuovo (Guy Foucher)
  • Anne Vernon (Madeleine)
  • Marc Michel (Roland Cassard)
  • Ellen Farner (Mme. Emery)

Trama:

Gli ombrelli di Cherbourg (titolo originale: Les Parapluies de Cherbourg) è un dramma romantico ambientato nella città portuale di Cherbourg, in Francia. Racconta la storia di Geneviève, una giovane donna che lavora nel negozio di ombrelli di sua madre, e Guy, un affascinante meccanico. Si innamorano perdutamente e progettano di sposarsi, ma Guy è costretto a lasciare Cherbourg per svolgere il servizio militare in Algeria.

Geneviève, con il cuore spezzato e già incinta del figlio di Guy, viene spinta dalla madre a sposare un ricco uomo d’affari di nome Roland per garantirsi un futuro stabile. Il film segue i loro percorsi separati e il duraturo impatto del loro amore perduto.

Accoglienza:

Gli ombrelli di Cherbourg ricevette il plauso della critica all’uscita. Venne elogiato per l’uso innovativo della musica, con tutti i dialoghi cantati in una partitura bella e operistica di Michel Legrand. La storia commovente e le interpretazioni coinvolgenti di Catherine Deneuve e Nino Castelnuovo hanno toccato il cuore del pubblico.

Il bandito delle 11 (1965)

Genere: Drammatico, Criminale, On the Road

Regista: Jean-Luc Godard

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean-Paul Belmondo (Ferdinand Griffon / Pierrot)
  • Anna Karina (Marianne Renoir)
  • Dirk Sanders (Laszlo Kovacs)
  • Raymond Devos (Venditore)
  • Graziella Galvani (Patricia)

Trama:

Il bandito delle 11 (titolo originale: Pierrot le Fou) racconta la storia di Ferdinand Griffon, un impiegato d’ufficio sempre più scontento e alienato dalla propria vita. Sentendosi intrappolato nella monotonia, scappa via con Marianne Renoir, una bellissima donna che in passato ha fatto la babysitter per i suoi figli.

Insieme, intraprendono un viaggio impulsivo e improvvisato attraverso la Francia, inseguiti da gangster e tormentati dalla psiche fratturata di Ferdinand. Il confine tra realtà e fantasia si offusca mentre sprofondano sempre più nel crimine e nella violenza.

Accoglienza:

Il bandito delle 11 è un film simbolo della Nouvelle Vague francese. Viene elogiato per il suo stile innovativo, con narrazioni frammentate, stacchi di montaggio improvvisi e un uso giocoso di riferimenti alla cultura pop. Il film esplora temi di alienazione, ribellione e ricerca di significato. Anche le interpretazioni di Jean-Paul Belmondo e Anna Karina sono molto apprezzate.

Bella di giorno (1966)

Genere: Drammatico, Psicologico

Regista: Luis Buñuel

Paese di origine: Francia, Italia

Cast:

  • Catherine Deneuve (Séverine Serizy)
  • Jean Sorel (Pierre Serizy)
  • Michel Piccoli (Henri Husson)
  • Geneviève Page (Mme. Anaïs)
  • Francisco Rabal (Marcel)
  • Pierre Clémenti (jeune homme au foulard)

Trama:

Bella di giorno (titolo originale: Belle de jour) racconta la storia di Séverine Serizy, una giovane donna che vive una doppia vita. Di giorno, Séverine è una moglie borghese annoiata e frustrata. Di notte, si prostituisce in una casa d’appuntamenti di lusso.

Il film esplora la psiche di Séverine, le sue fantasie erotiche e la sua ricerca di piacere e libertà. Il regista Luis Buñuel usa immagini evocative e simbolismo per creare un’atmosfera onirica e surreale.

Accoglienza:

Bella di giorno è stato un film controverso al momento della sua uscita.  Alcuni critici lo hanno accusato di essere immorale e pornografico. Altri lo hanno elogiato per la sua audacia e la sua complessità. Il film è stato un successo al botteghino e ha vinto il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia del 1967.

Au Hasard Balthazar (1966)

Genere: Drammatico

Regista: Robert Bresson

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Anne Wiazemsky: Marie
  • Walter Green: Jacques
  • François Lafarge: Gérard
  • Jean-Claude Guilbert: Arnold
  • Philippe Asselin: padre di Marie

Trama:

Il film narra la storia di Balthazar, un asino che passa di mano in mano, sperimentando la crudeltà e la gentilezza degli esseri umani.

Balthazar inizia la sua vita felicemente con Marie, una bambina gentile che lo accudisce con amore. Tuttavia, quando Marie cresce, Balthazar viene venduto a Gérard, un uomo che lo tratta con crudeltà.

Dopo una serie di vicissitudini, Balthazar finisce nelle mani di Arnold, un alcolizzato che però si affeziona a lui. Quando Arnold muore, Balthazar viene abbandonato e si ritrova solo e spaventato.

Il film termina con Balthazar che, ormai vecchio e malato, viene abbattuto.

Accoglienza:

Au Hasard Balthazar è stato un film controverso al momento della sua uscita. La sua rappresentazione cruda della vita animale e la sua mancanza di una trama tradizionale hanno spiazzato alcuni critici e spettatori.

Tuttavia, il film è stato anche elogiato per la sua regia magistrale, la sua fotografia evocativa e la sua profonda riflessione sulla natura umana. Au Hasard Balthazar è considerato uno dei film più importanti di Robert Bresson e un capolavoro del cinema francese.

Playtime (1967)

Genre: Comedy / Drama (sometimes classified as a satire)

Director: Jacques Tati

Country of origin: France

Cast:

  • Jacques Tati: Monsieur Hulot (plays the main character)
  • Barbara Dennek: American tourist
  • Rita Maiden: American tourist
  • France Rumilly: Public relations officer
  • France Delahalle: Young woman

Plot:

Playtime follows the misadventures of Monsieur Hulot, a bowler-hatted, pipe-smoking character known for his awkward charm and knack for causing unintentional chaos. In this film, Hulot travels to a futuristic, glass-and-steel Paris to meet an American businessman.

The film portrays a bustling, modern city filled with technological marvels and architectural wonders. However, through Hulot’s experiences, the film satirizes the dehumanizing aspects of this modern world. Hulot struggles to navigate the city’s confusing layout, gets caught in a series of misunderstandings, and disrupts the carefully orchestrated opening of a new restaurant.

Reception:

Playtime was a critical and commercial failure upon its release. It was the most expensive French film made at the time, but audiences found the humor dry and the pacing slow. However, the film’s reputation has grown over time. Critics now praise it for its innovative camerawork, witty visual gags, and insightful commentary on modern life. Playtime is considered one of Jacques Tati’s greatest achievements and a landmark film in the history of satire.

Il disprezzo (1967)

Genere: Drammatico

Regista: Jean-Luc Godard

Paese di origine: Francia, Italia

Cast:

  • Brigitte Bardot: Camille Javal
  • Michel Piccoli: Paul Javal
  • Jack Palance: Jeremy Prokosch
  • Fritz Lang: se stesso
  • Giorgia Moll: Francesca Vanini

Trama:

Paul Javal, un drammaturgo francese, viene ingaggiato dal produttore americano Jeremy Prokosch per riscrivere la sceneggiatura di un film tratto dall’Odissea di Omero. Paul si trasferisce a Capri con la moglie Camille, dove inizia a lavorare al progetto.

Mentre Paul è impegnato con il lavoro, Camille si annoia e inizia a flirtare con Prokosch. Il loro rapporto diventa sempre più intimo, alimentando la gelosia di Paul.

La tensione tra Paul e Camille aumenta quando Prokosch decide di cambiare radicalmente la sceneggiatura del film. Paul si sente frustrato e impotente, e la sua relazione con Camille si deteriora ulteriormente.

Accoglienza:

Il disprezzo è stato un film controverso al momento della sua uscita. La sua rappresentazione cruda della vita matrimoniale e la sua critica all’industria cinematografica americana hanno scandalizzato alcuni critici e spettatori.

Tuttavia, il film è stato anche elogiato per la sua regia magistrale, la sua fotografia evocativa e le sue interpretazioni intense. Il disprezzo è considerato uno dei film più importanti di Jean-Luc Godard e un capolavoro del cinema moderno.

Josephine (1967)

https://youtu.be/znlKuELSGXM?si=998iNLtWd1WPoJ1I

Genere: Commedia musicale

Regista: Jacques Demy

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Catherine Deneuve: Delphine Garnier
  • Françoise Dorléac: Solange Garnier
  • George Chakiris: Etienne
  • Jacques Perrin: Maxence
  • Michel Piccoli: Simon Dame
  • Jacques Riberolles: Guillaume Lancien
  • Grover Dale: Bill
  • Geneviève Thénier: Josette

Trama:

Il film racconta la storia di Delphine e Solange, due gemelle di 25 anni che vivono nella cittadina di Rochefort. Delphine è un’insegnante di danza, mentre Solange insegna musica. Entrambe sognano il grande amore.

Un giorno, un luna park itinerante arriva in città e Delphine e Solange incontrano due uomini affascinanti, Etienne e Maxence. I quattro si innamorano a prima vista, ma la loro felicità è messa a rischio quando a Etienne e Maxence viene offerto un lavoro a Parigi.

Delphine e Solange decidono di seguire i loro amati a Parigi, dove si imbarcano in una serie di avventure. Alla fine, troveranno successo e felicità, sia nella carriera che nella vita privata.

Accoglienza:

Josephine fu un successo sia di critica che di pubblico al momento della sua uscita. Venne acclamato per la storia deliziosa, la musica meravigliosa e le immagini vivaci. Il film fu anche un successo al botteghino, diventando una delle pellicole francesi più popolari dell’anno.

Frank Costello faccia d’angelo (1967)

Genere: Thriller poliziesco

Regista: Jean-Pierre Melville

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Alain Delon: Jef Costello
  • François Périer: Commissario Le Guen
  • Nathalie Delon: Jane Lagrange
  • Cathy Rosier: Valérie
  • Jean-Pierre Melville: Narrator

Trama:

Jef Costello è un sicario professionista, noto per la sua freddezza e precisione. Un giorno, viene ingaggiato per assassinare il proprietario di un night club. Il lavoro sembra semplice, ma Costello commette un errore: lascia cadere una sigaretta sul luogo del crimine.

La polizia, guidata dal Commissario Le Guen, inizia a indagare su Costello. Le Guen è un uomo intelligente e tenace, e sa che Costello è un avversario pericoloso.

Costtello, nel frattempo, cerca di coprire le sue tracce. Si rifugia in un appartamento con la sua amante, Jane, e cerca di procurarsi un alibi.

Mentre la tensione aumenta, Costello si trova in un angolo. Deve trovare un modo per sfuggire alla polizia e, allo stesso tempo, mantenere il suo codice d’onore.

Accoglienza:

Frank Costello faccia d’angelo è stato un successo di critica e pubblico al momento della sua uscita. È stato elogiato per la sua regia elegante, la sua atmosfera cupa e la sua performance di Alain Delon. Il film è considerato un classico del cinema francese e un capolavoro del genere noir.

Mouchette (1967)

Genere: Drammatico

Regista: Robert Bresson

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Nadine Nortier: Mouchette
  • Jean-Claude Guilbert: Arsène
  • Paul Hebert: Padre
  • Marie Cardinal: Madre
  • Alexandre Fabre: Contadino

Trama:

Mouchette è una ragazzina che vive in un piccolo villaggio nella Francia rurale. Proviene da una famiglia povera e disfunzionale, e subisce spesso abusi da parte del padre.

Un giorno, mentre cammina nel bosco, Mouchette si imbatte in un uomo ferito a causa di un incidente di caccia. L’uomo è uno straniero e chiede aiuto a Mouchette.

Accoglienza:

Mouchette fu un successo sia di critica che di pubblico al momento della sua uscita. Venne acclamato per il suo crudo realismo, la splendida fotografia e la potente interpretazione di Nadine Nortier. Il film fu anche un successo al botteghino, diventando una delle pellicole francesi più popolari dell’anno.

La collezionista (1967)

Genere: Commedia, Romanzo

Regista: Éric Rohmer

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Patrick Bauchau: Adrien
  • Haydée Politoff: Haydée
  • Daniel Pommereulle: Daniel
  • Jean-Claude Brialy: Lo scrittore
  • Catherine de Seynes: La giovane donna

Trama:

Adrien e Daniel, due amici, trascorrono l’estate in una villa sulla Costa Azzurra. La loro tranquillità viene sconvolta dall’arrivo di Haydée, una giovane donna indipendente e disinibita.

Haydée seduce entrambi gli amici, creando una situazione di tensione e gelosia. Adrien, in particolare, è attratto da lei, ma è anche turbato dal suo comportamento spregiudicato.

Nel corso dell’estate, i tre personaggi si confrontano con le proprie idee sull’amore, la sessualità e la libertà. Haydée, in particolare, rappresenta una sfida per le loro convinzioni borghesi.

Accoglienza:

La collezionista è stato un successo di critica e pubblico al momento della sua uscita. È stato elogiato per la sua regia raffinata, la sua sceneggiatura intelligente e la sua rappresentazione realistica dei rapporti umani. Il film è considerato uno dei migliori esempi del cinema francese degli anni ’60.

L’Enfance nue (1968)

Genere: Drammatico

Regista: Maurice Pialat

Paese di origine: Francia

Cast:

  • François Négret: François
  • Jean-Pierre Léaud: Gérard
  • Marie-Hélène Breillat: Monique
  • Philippe Clay: Monsieur Minguet
  • Monique Mélinand: Madame Minguet

Trama:

François, un ragazzino di dieci anni, viene affidato a una famiglia adottiva dopo che la madre lo ha abbandonato. Il suo comportamento turbolento lo porta a essere trasferito da una famiglia all’altra, fino a quando non arriva in una casa di campagna con una coppia di anziani.

Accoglienza:

L’Enfance nue è stato un film controverso al momento della sua uscita. È stato elogiato per la sua regia realistica e la sua rappresentazione cruda dell’infanzia difficile, ma è stato anche criticato per la sua rappresentazione di abusi e violenza. Il film è stato comunque un successo di critica e ha vinto il premio “Prix Jean Vigo” nel 1969.

La piscina (1968)

Titolo originale: La Piscine

Genere: Thriller psicologico

Regista: Jacques Deray

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Alain Delon: Jean-Paul
  • Romy Schneider: Marianne
  • Maurice Ronet: Harry
  • Jane Birkin: Penelope

Trama:

Jean-Paul e Marianne, una coppia sposata, si recano a Saint-Tropez per una vacanza estiva. Trascorrono le giornate in relax nella piscina privata della villa del loro amico, godendosi l’atmosfera spensierata.

La loro tranquillità viene interrotta dall’arrivo di Harry, un amico affascinante ma cinico di Jean-Paul, e Penelope, la sua figlia adolescente. La presenza di Harry e Penelope inietta tensione e gelosia nel rapporto della coppia. Man mano che la storia si svolge, desideri nascosti e conflitti passati riaffiorano, portando a un drammatico confronto.

Accoglienza:

La Piscina fu un successo di critica e di pubblico al momento della sua uscita. Venne elogiata per le immagini eleganti, la trama ricca di suspense e le forti interpretazioni del cast, in particolare di Alain Delon e Romy Schneider. Il film è diventato una rappresentazione popolare delle ansie e delle complessità delle relazioni all’interno di un ambiente lussuoso.

Stéphane, una moglie infedele (1968)

Titolo originale: La Femme infidèle (1969)

Genere: Dramma poliziesco

Regista: Claude Chabrol

Paese di origine: Francia, Italia

Cast:

  • Stéphane Audran: Hélène Desvallées
  • Michel Bouquet: Charles Desvallées
  • Maurice Ronet: Victor Paumelle
  • Jean-Claude Brialy: Antoine

Trama:

Hélène Desvallées, una bella e annoiata casalinga, inizia una relazione con Victor Paumelle, un affascinante mercante d’arte. Suo marito, Charles, un uomo d’affari di successo, insospettitosi, incarica un detective privato di seguire Hélène. Quando Charles scopre la relazione, affronta Victor, scatenando un mortale scontro.

Accoglienza:

La donna infedele fu un successo di critica all’uscita. Venne elogiata per la trama ricca di suspense, l’analisi dell’infedeltà coniugale e le interpretazioni intense del cast, in particolare Stéphane Audran e Michel Bouquet. Il film è considerato un classico del cinema francese e un capolavoro del genere drammatico poliziesco.

L’armata degli eroi (1969)

Titolo originale: L’Armée des Ombres (1969)

Genere: Guerra, Dramma

Regista: Jean-Pierre Melville

Paese d’origine: Francia, Italia

Cast:

  • Lino Ventura: Philippe Gerbier
  • Simone Signoret: Mathilde
  • Paul Meurisse: Lucas
  • Jean-Pierre Cassel: Le Masque
  • Claude Mann: Félix
  • Alain Libolt: Jean-François

Trama:

Nella Francia occupata dai nazisti, Philippe Gerbier, un ingegnere, è un membro attivo della resistenza francese. Lui e i suoi compagni compiono atti di sabotaggio e assassinio contro i nazisti, rischiando la vita ogni giorno. Il film segue Gerbier e i suoi compagni mentre combattono per la liberazione della Francia, affrontando la tortura, la morte e il tradimento.

Accoglienza:

L’Armée des Ombres è stato un film di grande successo, sia di critica che di pubblico. È considerato uno dei migliori film sulla resistenza francese mai realizzato. Il film ha vinto il premio César per il miglior film nel 1970 ed è stato candidato all’Oscar per il miglior film straniero.

La mia notte con Maud (1969)

Genere: Drammatico, sentimentale

Regista: Éric Rohmer

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean-Louis Trintignant: Jean-Louis
  • Françoise Fabian: Maud
  • Marie-Christine Barrault: Françoise
  • Antoine Vitez: Vidal

Trama:

Jean-Louis, un uomo cattolico devoto, incontra Maud, una donna divorziata e indipendente, durante la vigilia di Natale. Trascorrono la notte insieme conversando su religione, filosofia e amore. La loro conversazione sfida le convinzioni di Jean-Louis e lo mette in discussione sulla sua vita e le sue priorità.

Accoglienza:

La mia notte con Maud è stato un successo di critica e pubblico. Ha vinto il premio Louis-Delluc e il premio FIPRESCI al Festival di Cannes del 1969. È stato elogiato per la sua scrittura intelligente, la regia raffinata e le interpretazioni intense del cast. Il film è considerato un classico del cinema francese e un capolavoro del “cinema di conversazione”.

Il tagliagole (1969)

Titolo originale: Le Boucher (1970)

Genere: Thriller psicologico, Mistero

Regista: Claude Chabrol

Paese di origine: Francia, Italia

Cast:

  • Stéphane Audran: Hélène, l’insegnante
  • Jean Yanne: Popaul, il macellaio
  • Mario Donnat: Edmond, l’ispettore
  • Annie Joussen: Louise
  • Serge Reggiani: Monsieur Jacques

Trama:

Hélène, un’insegnante appena arrivata in una piccola cittadina francese, viene sempre più turbata da una serie di efferati omicidi che sembrano opera di un serial killer. Man mano che gli omicidi continuano, i sospetti cadono su Popaul, il taciturno macellaio del paese. Hélène, attratta da Popaul nonostante i suoi sospetti, indaga per conto suo sugli omicidi, svelando una rete di segreti e desideri nascosti all’interno della comunità apparentemente pacifica.

Accoglienza:

Il tagliagole fu un successo di critica all’uscita. Venne acclamato per la sua atmosfera suspense, l’esplorazione del lato oscuro dell’uomo e le intense interpretazioni del cast, in particolare Stéphane Audran e Jean Yanne. Il film è considerato un classico del cinema francese e un’agghiacciante esplorazione della violenza e del disagio sociale.

Il cerchio rosso (1970)

Titolo originale: Le Cercle rouge (1970)

Genere: Noir, Poliziesco

Regista: Jean-Pierre Melville

Paese di origine: Francia, Italia

Cast:

  • Alain Delon: Corey, il ladro
  • Yves Montand: Jansen, l’ex poliziotto
  • Gian Maria Volonté: Vogel, il fuggitivo
  • Bourvil: Commissario Mattei
  • Paul Meurisse: Rico

Trama:

Il film segue le vicende di tre uomini: Corey, un ladro appena uscito di prigione; Vogel, un ex detenuto in fuga; e Jansen, un ex poliziotto alcolizzato. I tre si incontrano casualmente e, spinti da circostanze diverse, decidono di collaborare a una rapina in una gioielleria di Parigi. Il piano è meticoloso, ma la tensione e i segreti del loro passato mettono a rischio la loro collaborazione e la loro stessa vita.

Accoglienza:

Il cerchio rosso è stato un grande successo, sia di critica che di pubblico. È considerato uno dei migliori film noir di sempre e un capolavoro del cinema francese. Il film è stato elogiato per la sua regia impeccabile, la sceneggiatura magistrale e le interpretazioni intense del cast.

Effetto notte (1973)

Titolo originale: La Nuit américaine (1973)

Genere: Commedia drammatica sentimentale

Regista: François Truffaut

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jacqueline Bisset: Julie Baxter / Pamela
  • Jean-Pierre Léaud: Alphonse Jouvet
  • Valentina Cortese: Séverine / Madame Littel
  • Jean-Pierre Aumont: Alexandre, il produttore
  • Dani: Liliane
  • Alexandra Stewart: Stacey

Trama:

Effetto notte segue la caotica produzione di un melodramma intitolato “Effetto notte”. Truffaut interpreta Séverine, il regista del film, che lotta per portare a termine la pellicola mentre affronta sfide personali e professionali. Il cast e la troupe devono affrontare varie questioni, tra cui relazioni sentimentali, gelosie ed eventi imprevisti che sconvolgono il calendario delle riprese.

Accoglienza:

Effetto notte è stato un successo di critica e di pubblico. Ha vinto l’Oscar come miglior film straniero nel 1974 ed è considerato un capolavoro del metacinema, un genere che esplora in modo autoriflessivo il processo di realizzazione cinematografica. Il film è stato elogiato per il suo umorismo, la sua carica umana e il ritratto profondo delle complessità del mondo del cinema.

Vince, François, Paul e gli altri (1974)

Titolo originale: Vincent, François, Paul et les autres (1974)

Genere: Drammatico, Sentimentale

Regista: Claude Sautet

Paese di origine: Francia, Italia

Cast:

  • Michel Piccoli: Vincent
  • Serge Reggiani: François
  • Yves Montand: Paul
  • Stéphane Audran: Catherine
  • Juliet Berto: Janine
  • Umberto Spadetto: Jean

Trama:

Vincent, François e Paul sono tre amici sulla cinquantina che affrontano crisi personali e professionali. Vincent, proprietario di una fabbrica, lotta contro il mutevole panorama socio-economico. François, medico, si sente disilluso dal suo lavoro e contempla l’idea di lasciare la medicina. Paul, scrittore, soffre di un blocco creativo.

Le loro vite si intrecciano mentre navigano tra relazioni sentimentali intricate, problemi familiari e ansie legate all’invecchiamento. Catherine, un vecchio amore di Vincent, rientra nella sua vita, mentre François deve fare i conti con la sua relazione con Janine. Paul cerca conforto in una nuova relazione.

Accoglienza:

Vincent, François, Paul e gli altri è stato un successo di critica e di pubblico. È stato elogiato per il ritratto sfumato dell’amicizia maschile, l’esplorazione della crisi di mezza età e le interpretazioni intense del cast. Il film è considerato un classico del cinema francese e una riflessione toccante sulla complessità della vita e delle relazioni.

Céline e Julie vanno in barca (1974)

Titolo originale: Céline et Julie vont en bateau (1974)

Genere: Fantasy, Commedia

Regista: Jacques Rivette

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Dominique Labourier: Julie
  • Juliet Berto: Céline
  • Bulle Ogier: Camille
  • Philippe Maron: Octave
  • Nathalie Vernier: Sophie

Trama:

Il film segue Julie, una bibliotecaria affascinata dai tarocchi, e Céline, una maga stravagante con un passato misterioso. Le loro strade si incrociano in un parco parigino, dove iniziano una strana amicizia basata su scambi giocosi di oggetti. Julie invita Céline a stare nel suo appartamento e iniziano a scambiarsi le identità, confondendo i confini tra realtà e fantasia.

Accoglienza:

Céline e Julie vanno in barca è considerato un classico cult del cinema francese. È stato elogiato per il suo stile narrativo innovativo, l’atmosfera onirica e le performance accattivanti di Dominique Labourier e Juliet Berto. Il film esplora temi come l’identità, l’amicizia e il potere dell’immaginazione.

India Song (1975)

Genere: Dramma, Romanzo

Regista: Marguerite Duras

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Delphine Seyrig: Anne-Marie Stretter
  • Michael Lonsdale: Monsieur M. (il viceconsole)
  • Mathieu Carrière: Lido
  • Claude Mann: Monsieur J.
  • Vernon Dobtcheff: Monsieur Dupont-Dufort
  • Didier Flamand: Arthur
  • Claude Juan: Mohran

Trama:

Ambientato nella Calcutta degli anni ’30, India Song narra la storia di Anne-Marie Stretter, la moglie annoiata di un diplomatico francese. Insoddisfatta del suo matrimonio e del clima opprimente del contesto coloniale, Anne-Marie intraprende una serie di relazioni senza passione con uomini francesi e indiani.

Il film non segue una trama lineare; invece, frammenti di conversazioni, voci fuori campo e immagini evocative raccontano la storia di Anne-Marie. La sua infelicità e il senso di disagio sono palpabili, così come il crescente malessere politico e sociale dell’India coloniale.

Accoglienza:

India Song è stato un film controverso al momento della sua uscita. È stato elogiato per la sua regia poetica, l’atmosfera onirica e la performance intensa di Delphine Seyrig. Tuttavia, è stato anche criticato per la sua lentezza e la sua mancanza di struttura narrativa tradizionale.

Nonostante le polemiche iniziali, India Song è diventato un classico del cinema d’autore. È considerato un film visivamente sbalorditivo e una riflessione potente sulla noia, il desiderio e la decadenza del colonialismo.

Le Plein de Super (1976)

Titolo originale: Le Plein de Super (1976)

Genere: Commedia, Drammatico

Regista: Alain Cavalier

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Patrick Bouchitey: Patrick
  • Étienne Chicot: Etienne
  • Bernard Crombey: Klouk
  • Xavier Saint-Macary: Xavier
  • Béatrice Agenin: Beatrice

Trama:

Quattro amici, Patrick, Etienne, Klouk e Xavier, partono per un viaggio in macchina attraverso la Francia a bordo di una lussuosa station wagon Chevrolet. Il film segue il loro viaggio mentre affrontano conversazioni sulla vita, l’amore, il sesso e la perdita. La loro esplorazione spensierata si complica quando a Klouk, un venditore di automobili, viene affidato il compito di consegnare il veicolo a un cliente facoltoso, costringendolo a scegliere tra la responsabilità e la compagnia del viaggio.

Accoglienza:

Le Plein de Super è un film meno conosciuto ma acclamato dalla critica. È lodato per la sua rappresentazione onesta e senza filtri dell’amicizia maschile e delle complessità delle relazioni. L’umorismo del film e l’esplorazione della mascolinità hanno avuto un impatto sia sul pubblico che sulla critica.

L’amore fugge (1978)

Genere: Commedia romantica

Regista: François Truffaut

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean-Pierre Léaud – Antoine Doinel
  • Claude Jade – Christine Doinel
  • Marie-France Pisier – Colette
  • Dorothée Albertini – Sabine
  • Daniel Mesguich – Julien

Trama:

Antoine Doinel, ormai adulto e sposato con Christine, ha una figlia di sette anni, Sabine. Lavora come archivista presso un’agenzia di pompe funebri e la sua vita scorre tranquilla, seppur un po’ monotona. Un giorno, incontra Colette, una donna che aveva conosciuto in gioventù, e tra i due nasce una forte attrazione. Antoine inizia a vivere una doppia vita, tra la famiglia e l’amante, fino a quando la situazione diventa insostenibile e deve prendere una decisione.

Accoglienza:

Il film è stato accolto positivamente dalla critica, che ha elogiato la regia di Truffaut, la performance di Léaud e la sceneggiatura. Ha avuto anche un buon successo commerciale, incassando oltre 10 milioni di dollari al botteghino.

Guarda L’amore fugge

Si salvi chi può (la vita) (1979)

Titolo originale: Sauve qui peut (la vie) (1980)

Genere: Drammatico

Regista: Jean-Luc Godard

Paese di origine: Francia, Svizzera

Cast:

  • Jacques Dutronc: Jacques Guermont, un regista televisivo
  • Nathalie Baye: Denise Rimbaud, l’ex fidanzata di Jacques
  • Isabelle Huppert: Yvonne Lagrange, una prostituta

Trama:

Si salvi chi può (la vita) è un commento sociale ambientato in Svizzera. Segue le vite di tre personaggi interconnessi:

  • Jacques Guermont: Un regista televisivo alle prese con la sua vita personale e professionale. È frustrato dai limiti impostigli dall’industria televisiva e contempla l’idea di abbandonare la carriera.
  • Denise Rimbaud: L’ex fidanzata di Jacques, che è anche un’attrice in uno dei suoi progetti televisivi. Il loro rapporto è teso e navigano tra emozioni irrisolte.
  • Yvonne Lagrange: Una prostituta che viene coinvolta in un complesso incontro sessuale con un uomo d’affari e il suo assistente.

Il film esplora temi di alienazione, disillusione e la lotta per la libertà in una società consumistica. Utilizza una struttura narrativa frammentata e il tipico dialogo intellettuale di Godard per sfidare le convinzioni degli spettatori su amore, lavoro e connessioni umane.

Accoglienza:

Si salvi chi può (la vita) ha segnato il ritorno di Jean-Luc Godard a un cinema più commerciale dopo un periodo di sperimentazione. È stato un successo di critica e di pubblico, ottenendo elogi per le interpretazioni, l’acuto commento sociale e le innovative tecniche cinematografiche.

Buffet freddo (1979)

Titolo originale: Buffet froid (1979)

Genere: Commedia nera, Thriller grottesco

Regista: Bertrand Blier

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Gérard Depardieu: Alphonse Trampe
  • Bernard Blier: Commissario Louise Murat (padre di Bertrand Blier)
  • Carole Bouquet: Laura Louise
  • Jean Carmet: Mosconi
  • Michel Serrault: l’uomo ubriaco al bar

Trama:

Buffet froid è un film noir surreale e satirico ambientato nella moderna Parigi. Segue la storia di Alphonse Trampe, un filosofo disoccupato che vive con la moglie in un grattacielo anonimo. La sua vita viene stravolta quando incontra un misterioso straniero in metropolitana e, poco dopo, scopre di averlo ucciso accidentalmente con il suo stesso coltello.

Accoglienza:

Buffet froid è stato un film controverso al momento della sua uscita.  Alcuni lo hanno elogiato per la sua originalità, la regia innovativa e le interpretazioni potenti. Altri lo hanno criticato per la sua violenza grafica e il suo tono nichilista. Nonostante le iniziali polemiche, Buffet Froid è diventato un cult movie ed è considerato un’opera importante del cinema francese.

Série Noire (1979)

Genere: Film noir, thriller psicologico

Regista: Alain Corneau

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Patrick Dewaere: Franck Poupart
  • Myriam Boyer: Mona
  • Marie Trintignant: Jeanne
  • Bernard Blier: Marceau

Trama:

Franck Poupart, un rappresentante di commercio frustrato e infelice, incontra la giovane prostituta Mona e ne rimane ossessionato. Insieme, progettano di uccidere la ricca zia di Mona e rubarle i soldi. Ma il loro piano va storto, e Franck si ritrova in una spirale di crimini e violenza che lo porterà alla rovina.

Accoglienza:

Série Noire è stato un grande successo in Francia, dove ha vinto numerosi premi César, tra cui quello per il miglior film e per il miglior attore a Patrick Dewaere. Il film è stato anche elogiato dalla critica internazionale per la sua regia, la sceneggiatura e le interpretazioni degli attori. È considerato uno dei migliori film noir francesi di tutti i tempi.

Loulou (1980)

Genere: Drammatico / Romantico / Thriller

Regista: Maurice Pialat

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Isabelle Huppert: Nelly
  • Gérard Depardieu: Loulou
  • Guy Marchand: André (marito di Nelly)

Trama:

Nelly, apparentemente intrappolata in una vita borghese con il marito colto André, si ritrova attratta da Loulou, un ex carcerato burbero, durante una serata in discoteca. La loro connessione impulsiva spinge Nelly ad abbandonare la sua vita confortevole e andare a vivere con Loulou. Tuttavia, la loro appassionata relazione si scontra presto con la realtà della disoccupazione di Loulou e i dubbi della stessa Nelly.

Accoglienza:

Loulou ha ricevuto recensioni contrastanti al momento dell’uscita. Alcuni hanno elogiato la rappresentazione cruda della passione e del conflitto sociale, mentre altri hanno criticato la sua negatività e la mancanza di una soluzione. Il film ha comunque ottenuto consensi per le interpretazioni di Huppert e Depardieu, e il regista Maurice Pialat è stato nominato per il prestigioso premio Palma d’Oro al Festival di Cannes del 1980.

Il re e l’uccello (1980)

Titolo Originale: Le Roi et l’Oiseau

Genere: Animazione fantasy

Regista: Paul Grimault

Paese di origine: Francia

Trama:

Il Re e l’Uccello è una favola stravagante ambientata in un regno fantastico governato da un re tirannico che vuole controllare tutto, persino l’amore. La storia segue uno spazzacamino gentile e una bella pastorella che si innamorano. Con l’aiuto di un dispettoso merlo, la coppia deve sfidare il re e le sue crudeli invenzioni per stare insieme.

Accoglienza:

Il Re e l’Uccello è considerato un capolavoro dell’animazione. Celebrato per le sue straordinarie scene, la storia fantasiosa e i temi senza tempo di libertà e amore, il film ha ottenuto un seguito di culto in tutto il mondo. È riconosciuto come fonte di ispirazione per studi di animazione celebri come lo Studio Ghibli.

Una camera in città (1982)

Titolo originale: Une chambre en ville

Genere: Dramma musicale

Regista: Jacques Demy

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Dominique Sanda: Adrienne Langlois
  • Michel Piccoli: Monsieur Langlois
  • Danielle Darrieux: Madame Langlois
  • Richard Berry: Guillaume

Trama:

Ambientato a Nantes durante uno sciopero dei lavoratori nel 1955, “Una camera in città” racconta la storia di Adrienne, una giovane donna infelice nel suo matrimonio con l’autoritario Monsieur Langlois. Incontra Guillaume, un affascinante operaio siderurgico, e se ne innamora. Tuttavia, la loro relazione è ostacolata dal fatto che Guillaume è già fidanzato con un’altra donna e che, a sua insaputa, è inquilino della pragmatica madre di Adrienne, Madame Langlois. Attraverso splendide musiche e numeri di ballo, il film esplora le complessità dell’amore, le tensioni sociali e la ricerca della felicità.

Accoglienza:

“Una camera in città” è stato accolto con recensioni positive, ricevendo nove nomination ai César Awards, tra cui Miglior film e Miglior regista. È stato elogiato per la sua musica coinvolgente, le interpretazioni potenti e la sua capacità di unire romance, dramma e tematiche sociali. Ancora oggi è considerato un classico del cinema musicale francese.

Sans soleil (1983)

Titolo originale: Sans soleil

Genere: Documentario, dramma

Regista: Chris Marker

Paese di origine: Francia

Narratrice: Florence Delay

Cast:

  • Sandino Pereira (immagini di repertorio)
  • Fumio Kōan (immagini di repertorio)
  • Chris Marker (non accreditato) (solo voce)

Trama:

Sans soleil è un film saggio che esplora tematiche come la memoria, il viaggio e il colonialismo. Il film è narrato da una donna (Florence Delay) che legge le lettere scritte da un uomo (presumibilmente Marker) in viaggio in Guinea-Bissau, Capo Verde, Giappone e Stati Uniti. Il film intreccia queste lettere con filmati d’archivio, narrazione fuori campo e musica per creare una meditazione poetica e stimolante sull’esperienza umana.

Accoglienza:

Sans soleil è considerato un film di riferimento del genere “film saggio” ed è stato elogiato per il suo uso innovativo della forma e la sua esplorazione di temi complessi. Il film è stato incluso in diverse liste dei più grandi film di tutti i tempi, tra cui il sondaggio del 2012 tra i registi di BFI’s Sight & Sound, dove si è classificato al 29° posto.

Ai nostri amori (1983)

Titolo originale: À Nos Amours

Genere: Dramma adolescenziale

Regista: Maurice Pialat

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Sandrine Bonnaire: Suzanne
  • Maurice Pialat: Padre (anche co-sceneggiatore)
  • Évelyne Ker: Madre
  • Christophe Odent: Fratello
  • Dominique Besnehard: Ragazzo alla discoteca

Trama:

La quindicenne Suzanne (Bonnaire) attraversa il terreno tumultuoso dell’adolescenza in una famiglia disfunzionale. Con una madre distante e critica, un padre fisicamente e psicologicamente violento e un rapporto teso con il fratello, Suzanne trova conforto in fugaci incontri sessuali. La sua promiscuità diventa un meccanismo di difesa per intorpidire il suo dolore emotivo e affermare un senso di controllo in mezzo al caos familiare. Tuttavia, una relazione in evoluzione con un amico di nome Luc minaccia di interrompere i suoi legami superficiali e costringerla a confrontarsi con sentimenti più profondi.

Accoglienza:

Ai nostri amori è stato acclamato dalla critica per la sua rappresentazione cruda dell’angoscia adolescenziale e della disfunzione familiare. La potente interpretazione di Bonnaire nel ruolo di Suzanne le è valso il premio César come attrice più promettente. Il film ha ricevuto ulteriori riconoscimenti con il premio César come miglior film nel 1984. Nonostante il tema trattato, il film ha ottenuto elogi per la sua onestà, la profondità emotiva e la performance accattivante di Bonnaire. Rimane un’esplorazione potente e stimolante delle complessità dell’adolescenza.

Maine Océan (1986)

Titolo originale: Maine Océan

Genere: Commedia/Dramma

Regista: Jacques Rozier

Paese di origine: Francia

Anno: 1986

Cast:

  • Bernard Ménez: Le Garrec
  • Yves Afonso: Petitgas Marcel
  • Luis Rego: Lucien Pontoiseau
  • Lydia Feld: Mimi de Saint-Marc
  • Rosa-Maria Gomes: Dejanira
  • Pedro Armendáriz Jr.: Pedro De La Moccorra
  • Bernard Dumaine: Presidente del Tribunale
  • Jean-Paul Bonnaire: Procuratore distrettuale

Trama:

Il film racconta la storia di Dejanira, una ballerina brasiliana che sale sul treno “Maine Océan” diretto da Parigi a Saint-Nazaire (vicino all’oceano) senza aver obliterato il biglietto. Due controllori puntigliosi cercano di multarla, ma non riescono a capirla a causa della barriera linguistica. Viene salvata da Mimi, un’avvocata infuocata, con la quale stringe amicizia. Le due donne si ritrovano poi in tribunale per conto di un cliente di Mimi, un marinaio dal linguaggio particolare. Tra incontri inaspettati e situazioni comiche, il film esplora temi leggeri come l’amicizia e le avventure spontanee.

Accoglienza:

Maine Océan ha ricevuto recensioni positive, venendo elogiato per la sua atmosfera leggera e spensierata, le interpretazioni vivaci e la capacità di raccontare una storia semplice in modo divertente. Sebbene non sia un film profondamente drammatico, è considerato un’opera piacevole e rilassante.

Rosso sangue (1986)

Titolo originale: Mauvais Sang

Genere: Drammatico, thriller

Regista: Leos Carax

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Denis Lavant: Alex
  • Michel Piccoli: Marc
  • Juliette Binoche: Lise
  • Julie Delpy: Nathalie
  • Hans Meyer: Hans

Trama:

Ambientato in una Parigi distopica del futuro, il film segue la storia di Alex, un giovane che lavora per un criminale di nome Marc. Alex ha il compito di rubare un siero che può curare una nuova malattia mortale trasmessa attraverso il sesso non emotivo. Si innamora di Lise, una ragazza squillo che lavora per Marc, e la loro relazione complica la sua missione. Nel frattempo, il fratello di Alex, Jean, è ossessionato dalla ricerca di una mitica registrazione su nastro e si destreggia tra le sue relazioni con le donne.

Accoglienza:

Rosso sangue ricevette recensioni contrastanti all’uscita, con alcuni che elogiavano lo stile visivo, la recitazione e la narrazione innovativa, mentre altri lo trovavano confuso e privo di sostanza. Nel corso del tempo, il film ha ottenuto un seguito di culto ed è ora considerato un’opera importante del cinema francese, nota per la sua estetica neo-noir e l’esplorazione dell’amore, del desiderio e della ribellione in un’ambientazione futuristica.

Van Gogh (1991)

Titolo originale: Van Gogh

Genere: Biografico, drammatico

Regista: Maurice Pialat

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jacques Dutronc: Vincent van Gogh
  • Bernard Le Coq: Theo van Gogh
  • Alexandra London: Marguerite Gachet
  • Gérard Séty: Dr. Paul Gachet
  • Elsa Zylberstein: Clasina Maria Hoornik

Trama:

Il film segue gli ultimi 67 giorni della vita di Vincent van Gogh, il pittore olandese. Esplora la sua turbolenta relazione con il fratello Theo, il suo rapporto con il Dr. Paul Gachet e le sue relazioni con le donne, tra cui la figlia di Gachet, Marguerite. Il film offre uno sguardo intimo sulla mente di un artista geniale alle prese con la malattia mentale.

Accoglienza:

Van Gogh è stato accolto con recensioni positive dalla critica, che ha elogiato la regia di Pialat, la performance di Dutronc e la sua rappresentazione realistica della vita di Van Gogh. Il film ha vinto il premio César per il miglior attore (Dutronc) ed è stato candidato al premio César per il miglior film.

Delicatessen (1991)

Titolo originale: Delicatessen

Genere: Post-apocalittico, fantascienza, commedia nera

Registi: Jean-Pierre Jeunet, Marc Caro

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Dominique Pinon: Louison
  • Marie-Laure Dougnac: Julie Clapet
  • Jean-Claude Dreyfus: Clapet
  • Rufus: Capo dei trogloditi
  • Edith Scob: Nonna dei trogloditi

Trama:

In un futuro distopico, un macellaio di nome Clapet gestisce una salumeria nel suo edificio. Attira di nascosto nuovi inquilini e ne usa la carne per il suo negozio, fornendo i residenti del palazzo alle prese con la scarsità di cibo. Quando un nuovo arrivato, Louison, si innamora di Julie, la figlia di Clapet, la tensione sale poiché un gruppo di trogloditi vegetariani provenienti dal sottosuolo dell’edificio minaccia di rivelare il oscuro segreto di Clapet.

Accoglienza:

Delicatessen ha ricevuto recensioni generalmente positive, elogiata per il suo stile visivo unico, l’umorismo nero e la creazione di un mondo fantasioso. Ha ottenuto un moderato successo commerciale e ha affermato Jeunet e Caro come voci distinte nel cinema francese.

La città dei bambini perduti (1995)

Titolo originale: La Cité des enfants perdus

Genere: Fantascienza, Fantasy

Registi: Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Ron Perlman: Uno
  • Judith Vittet: Miette
  • Daniel Emilfork: Krank
  • Jean-Claude Dreyfus: Fratellini (sei cloni)
  • Jean-Louis Trintignant: Voce narrante

Trama:

Nella città oscura, il malvagio Krank, ossessionato dalla giovinezza, rapisce i bambini per rubare i loro sogni e mantenere la propria vitalità. Denree, un bambino di cinque anni privo di sogni, viene rapito e sottoposto al macchinario per il furto dei sogni. Suo fratello maggiore, Uno, un uomo forte da circo, si unisce alla coraggiosa Miette per ritrovare Denree e sconfiggere Krank.

Accoglienza:

Il film è stato accolto positivamente dalla critica, elogiato per la sua originalità visiva, la narrazione fantastica e il tocco di umorismo nero. Ha riscosso un buon successo commerciale, affermandosi come un cult movie.

L’odio (1995)

Titolo originale: La Haine

Genere: Dramma sociale, Thriller poliziesco

Regia: Mathieu Kassovitz

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Vincent Cassel: Vinz
  • Saïd Taghmaoui: Saïd
  • Hubert Koundé: Abdel
  • Vincent Lindon: Vangel, l’agente di polizia

Trama:

Il film racconta la storia di tre amici, Vinz, Saïd e Abdel, che vivono nella periferia di Parigi all’indomani di una violenta rivolta scatenata da un intervento aggressivo della polizia. La storia si svolge nell’arco di 24 ore, esplorando le tensioni tra i giovani e le autorità, le loro frustrazioni nei confronti delle ingiustizie sociali e le loro lotte contro i demoni interiori.

Accoglienza:

L’odio ha ricevuto consensi critici unanimi all’uscita, vincendo il premio per la migliore regia al Festival di Cannes nel 1994. Viene elogiata per la sua rappresentazione cruda di problematiche sociali, la regia energica e le performance potenti del giovane cast. Il film rimane un’opera di grande impatto e rilevanza, stimolando il dibattito su temi come la razza, la brutalità della polizia e le disuguaglianze sociali.

Comment je me suis disputé… (1996)

Titolo originale: Comment je me suis disputé… (ma vie sexuelle)

Genere: Commedia romantica

Regista: Arnaud Desplechin

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Mathieu Amalric as Paul Dedalus
  • Emmanuelle Devos as Esther
  • Emmanuel Salinger as Nathan
  • Marianne Denicourt as Sylvia
  • Thibault de Montalembert as Bob
  • Chiara Mastroianni as Patricia
  • Denis Podalydès as Jean-Jacques
  • Jeanne Balibar as Valérie

Trama:

Paul Dédalus, un trentenne professore di filosofia a Parigi, è insoddisfatto della sua vita sentimentale. Intraprende una relazione con Sylvia, la fidanzata del suo migliore amico Nathan, mentre è ancora in coppia con Esther, con la quale ha una relazione stagnante.

Accoglienza:

Il film è stato accolto positivamente dalla critica, elogiato per la sua scrittura intelligente, la regia sensibile e le performance realistiche del cast. Ha vinto il premio César per la migliore sceneggiatura originale e ha ricevuto due nomination per la migliore promessa maschile e femminile.

La vita di Gesù (1997)

Titolo originale: La Vie de Jésus

Genere: Drammatico, Thriller

Regista: Bruno Dumont

Paese di origine: Francia

Trama:

Il film segue un gruppo di giovani adulti disoccupati e con poca istruzione che vivono in una piccola città del nord della Francia. Trascorrono le giornate in giro senza meta in scooter, infastidiscono gli altri e lottano contro la noia. L’arrivo di un giovane arabo sconvolge la loro routine, portando a una tragica catena di eventi.

Accoglienza:

Il film è stato acclamato dalla critica per la sua rappresentazione non convenzionale di giovani emarginati e per il suo stile crudo e realistico. Ha vinto numerosi premi, tra cui il BFI Sutherland Trophy e il Prix Jean Vigo.

Histoire(s) du Cinéma (1998)

Titolo originale: Histoire(s) du Cinéma

Genere: Sperimentale, Documentario

Regista: Jean-Luc Godard

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jean-Luc Godard (voce narrante)
  • Alain Delon
  • Brigitte Bardot
  • Humphrey Bogart
  • Marilyn Monroe
  • Anna Karina
  • Jean-Pierre Léaud
  • Roberto Rossellini
  • Fritz Lang
  • Dziga Vertov

Trama:

Il film è un’opera complessa e stratificata che esplora la storia del cinema attraverso una serie di collage, citazioni e riflessioni. Godard ripercorre le tappe fondamentali della settima arte, dalla sua nascita ai suoi sviluppi più recenti, intrecciando immagini di film classici con spezzoni di repertorio e scene di vita quotidiana.

Accoglienza:

Histoire(s) du Cinéma è stato accolto con grande favore dalla critica, che ne ha elogiato la complessità intellettuale, la bellezza visiva e l’originalità. Il film è considerato un’opera fondamentale del cinema sperimentale e una pietra miliare nella filmografia di Godard.

Il fantastico mondo di Amélie (2001)

Titolo originale: Le Fabuleux Destin d’Amélie Poulain

Genere: Commedia romantica

Regista: Jean-Pierre Jeunet

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Audrey Tautou as Amélie Poulain
  • Mathieu Kassovitz as Nino Quincampoix
  • Dominique Pinon as Joseph
  • Rufus as Raymond Dufayel
  • Jamel Debbouze as Lucien
  • Yolande Moreau as Madeleine Wallace
  • Isabelle Nanty as Georgette
  • Urbain Cancelier as Collignon
  • Artus de Penguern as Bretodeau

Trama:

Amélie Poulain è una giovane donna con una grande immaginazione e un profondo senso di empatia. Lavora come cameriera in un piccolo bar di Montmartre e trascorre il suo tempo libero osservando le persone che la circondano. Un giorno, trova una scatola di vecchi giocattoli nascosta nel suo appartamento. Ispirata da questa scoperta, decide di fare del bene agli altri, compiendo piccole azioni gentili e inaspettate.

Accoglienza:

Il fantastico mondo di Amélie è stato un grande successo commerciale e critico, incassando oltre $330 milioni al botteghino e vincendo numerosi premi, tra cui il premio César per il miglior film e il premio BAFTA per il miglior film straniero. Il film è stato elogiato per la sua regia fantasiosa, la sceneggiatura intelligente e la performance incantevole di Audrey Tautou.

Les choristes – I ragazzi del coro

Titolo originale: Les Choristes

Genere: Dramma musicale

Regista: Christophe Barratier

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Gérard Jugnot: Clément Mathieu
  • François Berléand: Pépinot
  • Jean-Baptiste Maunier: Pierre Morhange (adulto)
  • Maxence Perrin: Pierre Morhange (bambino)
  • Bruno Solo: Rachin
  • Cyril Descours: Mondain
  • Didier Flamand: Maxence

Trama:

Nel 1949, Clément Mathieu, un insegnante di musica disoccupato, accetta un lavoro come sorvegliante presso un collegio per ragazzi problematici, conosciuto come “Fond de l’Etang”. Scopre un ambiente rigido e punitivo gestito dal severo direttore Pépinot. Ispirato dal talento musicale nascosto dei ragazzi, Mathieu forma un coro, offrendo loro un senso di scopo e speranza. Affronta la resistenza di Pépinot e affronta le complessità della vita dei ragazzi.

Accoglienza:

I ragazzi del coro è stato un successo di critica e di pubblico, vincendo numerosi premi, tra cui il César per il miglior film e due nomination ai 77° Academy Awards per il miglior film straniero e la migliore canzone originale (“Vois sur ton chemin”, conosciuta in italiano come “Guarda il tuo cammino”). Il film è elogiato per la sua storia commovente, le interpretazioni potenti e la bella musica.

Caché (2005)

Titolo originale: Caché

Genere: Thriller psicologico

Regista: Michael Haneke

Paese di origine: Francia, Austria

Cast:

  • Daniel Auteuil as Georges Laurent
  • Juliette Binoche as Anne Laurent
  • Maurice Bénichou as Majid
  • Lester Makedonsky as Pierre Laurent
  • Christine Vereb as la concierge

Trama:

Georges Laurent, conduttore televisivo di successo, inizia a ricevere video anonimi che lo riprendono di nascosto con la sua famiglia. I video, privi di audio, diventano sempre più inquietanti e mostrano dettagli sempre più personali, suggerendo che il mittente conosca Georges da molto tempo. Georges si sente minacciato e cerca di scoprire chi lo sta osservando, ripercorrendo il suo passato alla ricerca di eventuali nemici. La sua indagine lo porta a confrontarsi con un evento segreto e doloroso della sua gioventù, che credeva sepolto per sempre.

Accoglienza:

Caché è stato un film acclamato dalla critica, vincendo numerosi premi tra cui il premio per la miglior regia al Festival di Cannes 2005. È considerato un thriller psicologico intenso e ambiguo che esplora i temi della colpa, della memoria e della segretezza.

Tutti i battiti del mio cuore (2005)

Titolo originale: De battre mon coeur s’est arrêté

Genere: Dramma criminale

Regia: Jacques Audiard

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Romain Duris: Tom Seyr
  • Niels Arestrup: Robert Seyr
  • Mélanie Laurent: Miao Lin
  • Linh Dan Pham: Mimi
  • Emmanuelle Devos: Sandra

Trama:

Tom Seyr, un giovane intrappolato in una vita di piccoli crimini al servizio del padre gangster Robert, desidera un futuro diverso. Scopre la passione per il pianoforte classico mentre accompagna suo padre a un incontro d’affari in una sala da concerto. Questo incontro fortuito lo porta a prendere lezioni di piano da un’insegnante cinese reclusa, Miao Lin. Mentre Tom si immerge sempre più nelle sue aspirazioni musicali, si scontra con le pressioni contrastanti del suo violento background familiare e della sua nuova passione.

Accoglienza:

Il battito del mio cuore si è fermato ha avuto un successo sia di critica che di pubblico, vincendo il premio César per il miglior film e ricevendo una nomination ai BAFTA per il miglior film straniero. È lodato per il ritratto crudo di un giovane in difficoltà, per l’esplorazione delle dinamiche familiari e per il suo originale mix di temi criminali e musicali.

La Vie En Rose (2007)

Genere: Dramma musicale, Biografico

Regia: Olivier Dahan

Paese di origine: Francia, Repubblica Ceca, Regno Unito

Cast:

  • Marion Cotillard: Edith Piaf
  • Gérard Depardieu: Louis Leplée
  • Sylvie Testud: Mômone
  • Jean-Paul Rouve: Louis Barrier
  • Emmanuelle Seigner: Titine
  • Pascal Greggory: Raymond Asso

Trama:

Il film segue la vita della cantante francese Edith Piaf, dalla sua infanzia povera per le strade di Parigi all’ascesa alla fama internazionale, fino alle sue lotte con l’amore, la perdita e la malattia. La narrazione non è lineare, mescolando flashback e scene del presente per raccontare il viaggio complesso e emotivo di Piaf.

Accoglienza:

La Môme è stato un successo di critica e di pubblico, vincendo numerosi premi tra cui l’Oscar alla miglior attrice per Marion Cotillard, il César per il miglior film e il BAFTA Award alla miglior attrice protagonista. Il film è elogiato per le performance potenti, in particolare quella di Cotillard nei panni di Piaf, la narrazione emotiva e la ricostruzione evocativa di periodi storici.

La classe (2008)

Titolo originale: Entre les murs

Genere: Drammatico

Regia: Laurent Cantet

Paese di origine: Francia

Cast:

  • François Bégaudeau: se stesso
  • Vincent London: Said
  • Franck Keïta: Souleymane
  • Esther M’Coco: Esther
  • Carla Besnaïni: Carla
  • Laura Desmouceaux: Laura

Trama:

Il film segue François Bégaudeau, un insegnante di scuola media in un quartiere difficile di Parigi, mentre affronta le sfide di insegnare a una classe eterogenea e problematica. Combatte con questioni di disciplina, comunicazione e differenze culturali, cercando al contempo di ispirare i suoi studenti e favorire un senso di comunità in classe.

Accoglienza:

La classe è stato un successo di critica e di pubblico, vincendo la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2008 e ricevendo numerosi altri riconoscimenti. Viene elogiato per la sua rappresentazione realistica del sistema educativo francese, la sua esplorazione sensibile di questioni sociali e culturali e le interpretazioni intense di Bégaudeau e dei giovani attori.

Un racconto di Natale (2008)

Titolo originale: Un conte de Noël

Genere: Commedia drammatica

Regista: Arnaud Desplechin

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Catherine Deneuve: Junon Vuillard
  • Jean-Paul Roussillon: Abel Vuillard
  • Mathieu Amalric: Henri Vuillard
  • Anne Consigny: Elizabeth Vuillard
  • Melvil Poupaud: Simon Vuillard
  • Emmanuelle Devos: Sylvia
  • Chiara Mastroianni: Catherine
  • Vincent Lindon: Luc

Trama:

La famiglia Vuillard si riunisce per Natale dopo che la matriarca, Junon, si ammala e ha bisogno di un trapianto di midollo osseo. Il film esplora le complesse relazioni e i conflitti del passato tra i membri della famiglia mentre affrontano le loro lotte individuali e si uniscono in questo momento difficile. Temi di malattia, perdono e legami familiari sono centrali nella storia.

Accoglienza:

Un racconto di Natale ha ricevuto recensioni positive dalla critica, elogiato per la recitazione del cast, i dialoghi intelligenti e l’esplorazione toccante delle dinamiche familiari. Mentre alcuni hanno trovato la durata del film impegnativa, altri hanno apprezzato la narrativa a strati e l’umorismo agrodolce. Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti, inclusa una nomination alla Palma d’Oro al Festival di Cannes 2008.

Il profeta (2009)

Titolo originale: Un prophète

Genere: Drammatico, Crime

Regista: Jacques Audiard

Paese di origine: Francia

Cast: Tahar Rahim, Niels Arestrup, Adel Bencherif

Trama: “A Prophet” segue la storia di Malik El Djebena, un giovane di origine algerina condannato per un crimine minore e inviato in una prigione francese. Inizialmente vulnerabile e senza protezione, Malik viene sottoposto alle dure leggi della prigione e costretto a inserirsi nel mondo criminale che vi regna sovrano. Sotto la protezione di un influente capo di gang, César Luciani, Malik inizia a scalare i ranghi della gerarchia criminale, imparando le regole del gioco e navigando tra alleanze e tradimenti.

Accoglienza: “A Prophet” ha ricevuto ampi elogi dalla critica e ha ottenuto un grande successo internazionale. Il film è stato acclamato per la sua regia coinvolgente, la narrazione avvincente e le performance impressionanti del cast. Ha vinto numerosi premi, inclusi il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes e nove premi César, tra cui Miglior Film e Miglior Regia. Inoltre, è stato nominato per l’Oscar al Miglior Film Straniero.

Enter the Void (2009)

Titolo originale: Enter the Void

Genere: Drammatico, Fantasy

Regista: Gaspar Noé

Paese di origine: Francia, Germania, Italia, Canada, Giappone

Cast: Nathaniel Brown, Paz de la Huerta, Cyril Roy

Trama: “Enter the Void” segue la storia di Oscar, un giovane tossicodipendente americano che vive a Tokyo con sua sorella, Linda. Dopo una serie di eventi tragici, Oscar viene ucciso durante una retata della polizia in un club notturno. Tuttavia, anziché scomparire completamente, la sua coscienza sembra vagare per la città, sperimentando visioni e ricordi del suo passato mentre osserva il mondo terreno e i suoi cari.

Accoglienza: “Enter the Void” ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica e ha suscitato reazioni forti da parte del pubblico. Il film è stato lodato per la sua audacia visiva e la sua narrazione sperimentale, che mescola elementi di cinema d’arte con influenze del cinema horror e del cinema psichedelico.

Adorabili amiche (2010)

Titolo originale: Thelma, Louise et Chantal

Genere: Commedia

Regista: Benoît Pétré

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Jane Birkin – Thelma
  • Caroline Cellier – Louise
  • Catherine Jacob – Chantal
  • Delphine Chanéac – Gabrielle
  • Alysson Paradis – Nelly
  • Judith El Zein – Samira 

Trama: 

Tre donne, Thelma, Louise e Chantal, sono invitate al matrimonio di un ex a La Rochelle. Decidono di viaggiare insieme in macchina e durante il tragitto, pieno di avventure, si confidano, litigano e si confrontano con le loro fragilità. 

Accoglienza: 

Il film ha ricevuto recensioni generalmente positive. La critica ha elogiato la regia di Pétré, le interpretazioni delle attrici e la sceneggiatura, definendo il film divertente, commovente e ben fatto.

Guarda Adorabili amiche

Tournee, il vero burlesque (2010)

Titolo originale: Tournée

Genere: Commedia, Drammatico

Regista: Mathieu Amalric

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Mathieu Amalric – Joachim Zand
  • Miranda Colclasure – Candy
  • Suzanne Ramsey – Betty
  • Dirty Martini – Norma
  • Julie Ann Muz – Bubbles

Trama:

Joachim, un ex produttore televisivo, torna in Francia dagli Stati Uniti con un nuovo spettacolo: il “New Burlesque”. Con un gruppo di ballerine americane, intraprende una tournée in diverse città francesi, tra mille difficoltà e imprevisti. Lo spettacolo, che mescola burlesque e commedia, non sempre riscuote il successo sperato, ma Joachim e le sue ragazze non si arrendono e continuano a inseguire il loro sogno.

Accoglienza:

Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2010, dove ha vinto il premio FIPRESCI e il premio per la miglior regia. Ha ricevuto recensioni positive dalla critica, che ha elogiato la regia di Amalric, la performance degli attori e l’atmosfera nostalgica del film.

Guarda Tourneé, il vero burlesque

Captive (2012)

Genere: Drammatico, thriller psicologico, azione, guerra

Regista: Brillante Mendoza

Paese di origine: Francia, Filippine, Germania, Regno Unito

Cast:

  • Isabelle Huppert – Thérèse Bourgoine
  • Marc Zanetta – Vincent Marquin
  • Kathy Mulville – Sorella di Thérèse
  • Coco Martin – Comandante Elias
  • Bea Garcia – Moglie del Comandante Elias

Trama:

Un gruppo di turisti, tra cui la francese Thérèse Bourgoine, viene rapito da un gruppo di militanti islamici nelle Filippine. Il film segue il calvario di Thérèse, tenuta prigioniera nella giungla per mesi, subendo dure condizioni e manipolazione psicologica da parte dei suoi carcerieri. Nel frattempo, le autorità lavorano instancabilmente per localizzare e liberare gli ostaggi.

Accoglienza:

Il film ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica. Alcuni hanno elogiato la rappresentazione realistica della crisi degli ostaggi e la performance potente di Huppert, mentre altri hanno trovato la narrazione lenta e il finale ambiguo. Il film è stato proiettato in concorso al 62esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Guarda Captive

Amour (2012)

Titolo originale: Amour

Genere: Drammatico, Romantico

Regista: Michael Haneke

Paese di origine: Francia, Austria, Germania

Cast: Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Isabelle Huppert

Trama: “Amour” racconta la struggente storia di Anne e Georges, una coppia di anziani musicisti che affronta le difficoltà della vecchiaia e della malattia. Dopo che Anne subisce un ictus che la rende parzialmente paralizzata, Georges si prende cura di lei con dedizione, mentre le loro vite vengono drasticamente mutate dalla malattia e dalla dipendenza reciproca. Il film esplora il tema dell’amore incondizionato e della fedeltà attraverso le sfide della malattia e della morte imminente, offrendo uno sguardo commovente e senza compromessi sulla fragilità della vita e sulle relazioni umane.

Accoglienza: “Amour” è stato accolto con elogi entusiastici dalla critica e ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Il film è stato apprezzato per la sua sensibilità emotiva, la sua regia impeccabile e le straordinarie interpretazioni del cast, in particolare di Jean-Louis Trintignant e Emmanuelle Riva. Ha vinto l’Oscar al Miglior Film Straniero e la Palma d’Oro al Festival di Cannes, oltre a ricevere nomination per il Miglior Film e il Miglior Regista.

Foudre (2013)

Titolo originale: Foudre

Genere: Docufiction

Regista: Manuela Morgaine

Paese di origine: Francia

Trama:

Film in due parti: una leggenda – documentario in quattro stagioni. L’autunno segue un cacciatore di fulmini, associato a Baal, il dio dei fulmini siriano. L’inverno si impegna ad analizzare la malinconia, lo stadio finale della depressione e i modi in cui può essere superato. La primavera rianima Symeon the Stylite, un dio maniaco che visse in cima a una colonna per 40 anni.

L’estate, basata sul testo di “Dispute” di Marivaux, mette in scena l’incontro sconvolgente tra due intense creature, Azor ed Eglé, bloccate sull’isola di Sutra. In questo paradiso dell’isola mangiano Kama, il frutto proibito e, sebbene follemente innamorati, vengono espulsi.

Guarda Foudre

Viramundo (2013)

Guarda Viramundo

Titolo originale: Viramundo: Uma Viagem Musical con Gilberto Gil

Genere: documentario, musicale

Regia: Pierre-Yves Borgeaud

Paese di origine: Francia, Svizzera

Cast:

  • Gilberto Gil
  • Pietro Garrett
  • Paolo Hanmer
  • Vusi Mahlasela

Trama:

Il documentario segue il musicista brasiliano ed ex ministro della Cultura Gilberto Gil in un tour musicale attraverso l’emisfero meridionale. Il film esplora i temi della diversità culturale, della globalizzazione e del potere della musica di connettere persone provenienti da contesti diversi. Gil visita l’Australia, il Sud Africa e il suo paese natale, il Brasile, dove collabora con musicisti locali e condivide il suo messaggio di unità e speranza.

Accoglienza:

Viramundo ha ricevuto recensioni generalmente positive dalla critica, che ne ha elogiato la bellissima cinematografia, il messaggio edificante e la performance carismatica di Gilberto Gil. Il film è stato un successo al botteghino anche in Brasile.

L’affido – una storia di violenza (2019)

Titolo originale: Jusqu’à la garde

Genere: Drammatico

Regista: Xavier Legrand

Paese di origine: Francia

Cast:

  • Léa Drucker – Miriam Besson
  • Denis Ménochet – Antoine Besson
  • Thomas Gioria – Julien Besson
  • Mathilde Auneveux – Joséphine Besson

Trama:

Dopo un divorzio difficile, Myriam cerca di ottenere l’affidamento esclusivo del figlio undicenne Julien, sconvolto dalla violenza psicologica e fisica del padre Antoine. Nonostante le prove schiaccianti, il giudice decide per un affido congiunto, costringendo Myriam a lottare per proteggere suo figlio e se stessa dalla furia incontrollata di Antoine.

Accoglienza:

Il film ha ricevuto il plauso della critica per la regia magistrale di Legrand, le interpretazioni intense di Drucker e Ménochet e la rappresentazione realistica e straziante della violenza domestica. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Leone d’Argento – Premio speciale per la regia alla Mostra del Cinema di Venezia e il Premio César per il miglior film.

Guarda L’affido

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Adele Resilienza

Laureata in giurisprudenza, grafologa, sceneggiatrice, scrittrice, storica e critica cinematografica dal 2010.
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