I film coreani, con la loro ricca storia e la varietà di generi, hanno conquistato un pubblico globale negli ultimi anni. Film imperdibili come “Parasite”, “Oldboy” e “Burning” hanno acceso i riflettori su questa cinematografia unica, capace di combinare storie avvincenti con una regia magistrale e una profonda attenzione ai dettagli. Ma qual è la storia del cinema coreano? Come si è evoluto nel tempo? E quali sono i registi coreani e i film che hanno contribuito al suo successo?
Le origini del cinema coreano
Le prime proiezioni cinematografiche in Corea risalgono al 1897, con l’arrivo di un missionario americano che portò con sé un proiettore. La produzione di film coreani iniziò solo nel 1908, con la realizzazione di cortometraggi documentari e di propaganda. Il primo film coreano di finzione, “Arirang”, fu realizzato nel 1926 e segnò l’inizio di una nuova era per il cinema coreano.
L’epoca d’oro del cinema coreano (1930-1945)
Gli anni ’30 e ’40 furono un periodo di grande fermento per il cinema coreano. Durante questo periodo, conosciuto come l’epoca d’oro, vennero realizzati numerosi film che esplorarono diversi generi, tra cui il melodramma, la commedia e il film storico. Registi come Na Un-gyu e Ahn Jong-hwa gettarono le basi per lo sviluppo del cinema coreano e crearono opere che sono ancora considerate dei classici.
Il periodo post-bellico (1945-1990)
Dopo la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra di Corea, il cinema coreano si trovò ad affrontare un periodo di difficoltà. La censura governativa e la mancanza di risorse limitarono la creatività dei registi e la produzione di film. Tuttavia, alcuni registi riuscirono a realizzare opere innovative e di grande valore, come Kim Ki-young e Shin Sang-ok.
Il Nuovo Cinema Coreano (1990-oggi)
Dagli anni ’90 in poi, il cinema coreano ha vissuto una rinascita, conosciuta come Nuovo Cinema Coreano. Registi come Park Chan-wook (“Oldboy”), Kim Ki-duk (“Ferro 3”) e Bong Joon-ho (“Parasite”) hanno portato la cinematografia coreana all’attenzione internazionale, vincendo premi prestigiosi nei festival di tutto il mondo. Il Nuovo Cinema Coreano si caratterizza per la sua varietà di generi, la sua attenzione ai temi sociali e la sua capacità di combinare elementi tradizionali con influenze occidentali.
Il futuro del cinema coreano
Il cinema coreano continua a crescere e ad evolversi. Nuove generazioni di registi stanno emergendo sulla scena internazionale, con film che esplorano nuove tematiche e sperimentano con linguaggi innovativi. Il futuro del cinema coreano appare radioso, con la certezza che continuerà a regalare al pubblico di tutto il mondo storie emozionanti e opere di grande valore artistico.
I registi coreani più famosi
Kim Ki-young
Kim Ki-young è stato un rinomato regista sudcoreano che ha dato un contributo significativo all’industria cinematografica del Paese. Nato nel 1919, Kim ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni ’40 e ha diretto numerosi film che oggi sono considerati dei classici.
Shin Sang-ok
Shin Sang-ok è stato un regista e produttore cinematografico sudcoreano, ampiamente considerato come una delle figure più influenti dell’industria cinematografica coreana. Nato nel 1926, ha iniziato la sua carriera negli anni Cinquanta e si è fatto rapidamente apprezzare per il suo talento e per il suo approccio innovativo al cinema.
Park Chan-wook
Park Chan-wook è un acclamato regista sudcoreano noto per i suoi film audaci e visivamente sorprendenti. Con uno stile narrativo unico, è riuscito a conquistare il pubblico di tutto il mondo. Le sue opere esplorano spesso i temi della vendetta, della moralità e della psiche umana, spingendosi oltre i confini del cinema convenzionale.
Kim Ki-duk
Kim Ki-duk è un famoso regista sudcoreano noto per il suo stile distinto e controverso. Nato il 20 dicembre 1960 a Bonghwa, in Corea del Sud, Kim Ki-duk ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore prima di passare alla regia a metà degli anni Novanta.
Bong Joon-ho
Bong Joon-ho è un acclamato regista sudcoreano noto per la sua narrazione unica e la sua visione creativa. Nato il 14 settembre 1969 a Daegu, in Corea del Sud, Bong ha avuto un impatto significativo sull’industria cinematografica internazionale con i suoi film che stimolano le riflessioni e che non si confondono con i generi.
Lee Chang-dong
Lee Chang-dong è un rinomato regista sudcoreano noto per le sue opere ricche di riflessioni e di emozioni. Con una formazione letteraria, Lee Chang-dong offre una prospettiva unica ai suoi film, spesso esplorando temi complessi come la divisione di classe, la corruzione politica e la natura umana.
Kim Jee-woon
Kim Jee-woon è un rinomato regista sudcoreano noto per la sua versatilità e la sua capacità di spaziare senza soluzione di continuità tra diversi generi. Con una carriera di oltre due decenni, Kim ha lasciato un segno indelebile nell’industria cinematografica coreana.
I film coreani da guardare assolutamente
Ecco una panoramica dettagliata di alcuni film coreani di rilievo, con informazioni su genere, regista, attori principali, trama, accoglienza del pubblico e critica:
Arirang (1926)
Genere: Drammatico, Muto
Regista: Na Un-gyu
Attori principali: Na Un-gyu. Choe Yang-ja
Trama: Il film racconta la storia di un giovane che torna al suo paese natale dopo aver studiato all’estero. Trova il suo villaggio in uno stato di povertà e disperazione, sotto il duro dominio dei giapponesi. Il giovane si innamora di una donna del posto, ma la loro felicità è minacciata dal regime oppressivo giapponese.
Accoglienza: Arirang è stato un grande successo al momento della sua uscita, attirando un pubblico numeroso e commosso. Il film ha contribuito a rafforzare il senso di identità nazionale coreana durante un periodo di oppressione straniera.
Alla ricerca dell’amore (1929)
Genere: Film muto, Drammatico
Regista: Na Woon-gyu
Trama: Salangeul chajaseo racconta la storia di tre individui che hanno perso la speranza nella loro vita nella Corea sotto l’occupazione giapponese. Questi tre personaggi si incontrano e intraprendono un viaggio alla ricerca dell’amore e del significato in un momento difficile. Il film esplora temi di perdita, speranza e resilienza di fronte alle avversità.
Accoglienza: Al momento della sua uscita nel 1929, il film ricevette un’accoglienza positiva da parte del pubblico e della critica.
The Housemaid (1960):
Genere: Drammatico, thriller
Regista: Kim Ki-young
Attori principali: Kim Jin-kyu, Lee Eun-kyung, Em Yeong-shin
Trama: Un ricco uomo d’affari assume una giovane donna come domestica per la sua famiglia. Presto, la donna inizia a sedurre il padrone di casa, scatenando una serie di eventi tragici e violenti che coinvolgono gelosie, ossessioni e tensioni sociali.
Accoglienza: Considerato un capolavoro del cinema coreano, il film è stato elogiato per la sua suspense, la critica sociale e le interpretazioni intense degli attori.
Aimless Bullet (1960):
Genere: Drammatico
Regista: Yu Hyun-mok
Attori principali: Kim Jin-kyu, Lee Eun-kyung, Kim Young-ok
Trama: Il film racconta le lotte di un ragioniere, Cheol-ho, che cerca disperatamente di mantenere la sua famiglia nella dura realtà della Corea del Sud del dopoguerra. Deve affrontare immense difficoltà finanziarie mentre si prende cura della madre senile, del fratello disabile, della sorella prostituta e dei due figli. La disoccupazione e la mancanza di speranza permeano la società, portando Cheol-ho e altri a fare scelte disperate con tragiche conseguenze.
Accoglienza: Sebbene acclamato dalla critica e considerato un film innovativo per la sua rappresentazione realistica delle conseguenze sociali ed economiche della guerra, il film fu bandito nel 1961 a causa del suo ritratto dei problemi sociali del Paese e delle critiche alla gestione della situazione da parte del governo. Solo nel 1998 il film è stato finalmente distribuito in Corea del Sud.
Io Island (1977):
Genere: Drammatico
Regista: Kim Ki-young
Attori principali: Yun So-young, Kim Ki-young
Trama: Un uomo d’affari si reca su un’isola per scoprire il mistero dietro la scomparsa di un uomo. L’isola è governata da donne e nasconde segreti che sconvolgeranno la sua visione del mondo. Il film esplora tematiche femministe e l’impatto distruttivo dell’avidità umana sull’ambiente e le relazioni umane.
Accoglienza: “Io Island” è stato accolto da recensioni contrastanti. La pellicola è nota per la presenza di scene cruente e disturbanti, che al momento dell’uscita sono state tagliate dalla versione distribuita in sala. Nonostante i contenuti forti, il film è apprezzato per la sua originale narrazione e l’approccio artistico del regista Kim Ki-young. Alcuni critici lo definiscono un film femminista che critica il capitalismo e il suo effetto negativo sulla società.
Bad Movie (1997):
Genere: Docudrama
Regista: Jang Sun-woo
principali: Hang Seul-ki, Park Kyeong-won, Lee Jae-kyeong
Trama:
Bad Movie è un film semi-documentario che offre uno sguardo crudo e realistico sulla vita di alcuni adolescenti emarginati e senzatetto di Seoul. Attraverso una serie di episodi interconnessi, il film esplora le loro esperienze di violenza, povertà, abuso di droghe e prostituzione.
Accoglienza:
Al momento della sua uscita, Bad Movie ha generato un acceso dibattito. La sua rappresentazione schietta e spesso disturbante della vita degli emarginati ha suscitato critiche da parte di alcuni settori della società coreana, che lo consideravano immorale e oltraggioso.
Whispering Corridors (1998):
Genere: Horror, thriller
Regista: Park Ki-hyung
Attori principali: Kim Min-hee, Lee Mi-yeon, Park Ye-jin
Trama: In un liceo femminile, una serie di misteriosi suicidi di studentesse porta a sospettare la presenza di un fantasma o di una maledizione.
Accoglienza: Il film è considerato un classico del cinema horror coreano per la sua atmosfera.
Shiri (1999):
Genere: Azione, thriller, spionaggio
Regista: Kang Je-gyu
Attori principali: Choi Min-sik, Song Kang-ho, Han Suk-kyu
Trama: La Corea del Sud si trova in uno stato di alta tensione a causa di una serie di attacchi terroristici perpetrati da un misterioso agente nordcoreano noto solo come “Shiri”. Un agente del servizio segreto sudcoreano, Yu-jin, viene incaricato di infiltrarsi in un gruppo di trafficanti d’armi sospettati di avere legami con il Nord. Contemporaneamente, un ufficiale dell’esercito di nome Tae-suk si imbatte accidentalmente in una giovane donna nordcoreana, in fuga dall’organizzazione per cui lavorava. Le loro vite si intrecceranno in un gioco pericoloso di inganni e tensioni, mentre cercano di svelare l’identità di Shiri e sventare un potenziale attacco di massa.
Accoglienza: Shiri è stato un enorme successo sia in Corea del Sud che a livello internazionale. Ha incassato oltre 51 milioni di dollari al botteghino ed è diventato il film con il maggior incasso nella storia del cinema coreano fino a quel momento. È stato elogiato dalla critica per la sua azione adrenalinica, la suspense, la performance degli attori e la sua capacità di esplorare le complessità delle relazioni. Tuttavia, è stato anche oggetto di alcune critiche per la sua rappresentazione dei nordcoreani, considerata da alcuni troppo stereotipata.
Peppermint Candy (2000):
Genere: Drammatico
Regista: Lee Chang-dong
Attori principali: Sol Kyung-gu, Moon So-ri
Trama: Il film si svolge in ordine cronologico inverso. Si apre con l’apparente suicidio di Kim Yong-ho, un uomo di mezza età, e poi risale a ritroso nel tempo mostrando sette episodi significativi della sua vita, che coprono un arco di oltre 20 anni. Ogni episodio illumina i fattori personali e sociali che contribuiscono alla sua disperazione finale. Lo vediamo navigare tra amore, perdita, turbolenze politiche e difficoltà economiche in una Corea del Sud in rapido mutamento.
Accoglienza: Il film è stato acclamato dalla critica, vincendo numerosi premi, tra cui il Grand Bell Award come miglior film nel 2000. È lodato per la sua tecnica narrativa innovativa, lo studio sfumato dei personaggi e l’esplorazione toccante di questioni storiche e sociali in Corea. Il film è considerato un’opera importante del regista Lee Chang-dong ed è stato lodato per la sua capacità di evocare empatia e suscitare conversazioni stimolanti.
Joint Security Area (2000):
Genere: Drammatico, thriller
Regista: Park Chan-wook
Attori principali: Lee Byung-hun, Song Kang-ho, Shin Ha-kyun
Trama: Nella tesa Zona Demilitarizzata (DMZ) tra Corea del Nord e del Sud scoppia una sparatoria che lascia due soldati nordcoreani morti e un soldato sudcoreano ferito in fuga. Per mantenere la fragile pace, arriva una squadra di investigatori neutrali guidata dalla maggiore svizzera Sophie Jean per scoprire la verità dietro l’incidente. Man mano che interrogano entrambe le parti, emergono narrazioni contrastanti e programmi nascosti, costringendoli a mettere in discussione tutto ciò che pensavano di sapere.
Accoglienza: “JSA – Joint Security Area” è stato un successo sia di critica che di pubblico. All’epoca è diventato il film con il maggior incasso nella storia del cinema coreano e ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio come Miglior Film ai Blue Dragon Film Awards e ai Grand Bell Awards. Il film è elogiato per la sua suspense narrativa, i personaggi sfaccettati e l’esplorazione delle complessità che circondano le relazioni intercoreane. È considerata un’opera fondamentale nella filmografia del regista Park Chan-wook, che mette in mostra il suo stile distintivo e lo consacra come figura di spicco nel cinema coreano.
The Isle (2000):
L’isola (2000)
Genere: Thriller psicologico, Drammatico
Regista: Kim Ki-duk
Cast: Kim Seung-woo, Seo Woo
Ok Jung-hyun nel ruolo dell’uomo con il fucile
Trama: Park, un ricco uomo d’affari, rapisce una giovane studentessa, Hyun-soo, e la imprigiona su un’isola deserta. Tenta di controllarla e manipolarla, sottoponendola ad abusi fisici ed emotivi. Col passare del tempo, tra loro si sviluppa un rapporto complesso e inquietante, che offusca i confini tra vittima e carnefice.
Accoglienza: “L’isola” ha ricevuto recensioni miste, da positive a negative. La critica ha elogiato la bellezza visiva del film, l’esplorazione di temi complessi come il potere e la violenza e le forti interpretazioni degli attori protagonisti. Tuttavia, alcuni hanno criticato il ritmo del film e hanno trovato il suo contenuto grafico eccessivo. Il film ha acquisito un culto negli anni ed è considerato un’opera significativa del cinema coreano New Wave.
A Tale of Two Sisters (2003):
Genere: Horror, psicologico, thriller
Regista: Kim Jee-woon
Attori principali: Im Soo-jung, Moon Geun-young, Kim Kap-soo
Trama: Due sorelle tornano a casa dopo un periodo di ricovero in un ospedale psichiatrico. Trovandosi a convivere con la matrigna severa e un’atmosfera opprimente, le ragazze iniziano a sospettare che ci sia qualcosa di oscuro e pericoloso dietro le mura domestiche.
Accoglienza: Il film è stato elogiato per la sua atmosfera inquietante, le immagini evocative e le interpretazioni intense delle protagoniste.
Memories of Murder (2003):
Genere: Thriller, poliziesco, crime
Regista: Bong Joon-ho
Attori principali: Song Kang-ho, Kim Sang-kyung, Roe Seung-wan
Trama: Basato su eventi reali, il film racconta la storia di due detective che cercano di risolvere una serie di brutali omicidi di giovani donne in una cittadina di provincia. La frustrazione e la mancanza di indizi portano a tensioni tra i detective e a una riflessione sulla natura del male.
Accoglienza: Considerato un capolavoro del cinema coreano, il film è stato lodato per la sua tensione costante, la rappresentazione realistica delle indagini investigative e la critica sociale implicita.
Salvate il Pianeta Verde! (2003):
Genere: Commedia nera, fantascienza
Regista: Jang Joon-hwan
Attori principali: Shin Ha-kyun, Baek Sung-hyun, Hwang Jung-min
Trama: Byeong-gu, un operaio sfortunato, diventa ossessionato dall’idea che alieni provenienti dalla galassia di Andromeda stiano pianificando di distruggere la Terra. Crede che Kang Man-shik, capo di un’azienda chimica, sia il capo di questi alieni travestito da umano. Spinto da questa convinzione delirante, Byeong-gu rapisce Kang e cerca di estorcergli una confessione con la tortura, sperando così di salvare il pianeta verde. Man mano che il film procede, il confine tra realtà e delirio si assottiglia, costringendo lo spettatore a mettere in discussione la sanità mentale di Byeong-gu e la vera natura degli eventi in corso.
Accoglienza: “Salvate il Pianeta Verde!” ha ricevuto pareri discordanti dalla critica. Alcuni hanno elogiato la sua fusione unica di humor nero e suspense, mentre altri l’hanno trovato eccessivamente violento e inquietante. Tuttavia, il film ha ottenuto un seguito di culto nel tempo ed è ora considerato un’opera importante del cinema New Wave coreano. È noto per il suo stile visivo audace, la narrazione non convenzionale e le potenti interpretazioni degli attori protagonisti, in particolare Shin Ha-kyun nel ruolo di Byeong-gu.
Oldboy (2003):
Genere: Thriller, azione, mistero
Regista: Park Chan-wook
Attori principali: Choi Min-sik, Yoo Ji-tae, Kang Hye-jung
Trama: Oh Dae-su, un uomo d’affari, viene rapito senza alcun motivo apparente e rinchiuso in una stanza d’albergo per quindici anni. Privo di spiegazioni e senza contatti con il mondo esterno, Dae-su non può fare altro che allenarsi e cercare di capire chi gli ha fatto questo e perché. Un giorno, viene improvvisamente liberato, ancora ignaro delle ragioni del suo rapimento e della sua prigionia. Con un nuovo obiettivo di vendetta, Dae-su si immerge in una ricerca ossessiva per scoprire chi gli ha fatto del male e vendicarsi. Tuttavia, la verità che scopre è scioccante e contorta, mettendo in dubbio tutto ciò che credeva di sapere.
Accoglienza: “Oldboy” è stato un enorme successo sia in Corea che a livello internazionale. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, ed è stato elogiato dalla critica per la sua trama ricca di suspense, la regia dinamica, le scene d’azione intense e le performance potenti degli attori, in particolare Choi Min-sik nel ruolo di Oh Dae-su. Tuttavia, il film è stato anche oggetto di alcune critiche per la sua violenza grafica e i suoi contenuti controversi. Nonostante ciò, “Oldboy” è considerato un classico del cinema coreano e uno dei film più influenti del XXI secolo.
The President’s Last Bang (2005):
Genere: Drammatico, storico, commedia
Regista: Im Sang-soo
Attori principali: Choi Min-sik, Lee Sung-jae, Jeon Do-yeon
Trama: Questo film controverso si addentra negli eventi che circondano l’assassinio nel 1979 di Park Chung-hee, l’allora presidente della Corea del Sud. Ritrae la vita di Park all’insegna degli eccessi e dei piaceri, caratterizzata da ambienti sontuosi, forte consumo di alcolici e atteggiamenti da donnaiolo. Il film si concentra in modo significativo su Kim Jae-kyu, il disilluso capo dell’Agenzia Centrale di Intelligence coreana (KCIA). Spinto da rancori personali, una malattia terminale e preoccupazioni per la direzione del Paese, Kim finisce per assassinare il Presidente Park.
Accoglienza:
“L’Ultimo Giorno del Presidente” ha suscitato sia critiche che lodi. È stato un successo al botteghino in Corea del Sud, scatenando un acceso dibattito. I critici hanno sostenuto che fosse irrispettoso nei confronti della figura storica e potenzialmente incendiario a causa del tema ancora delicato dell’assassinio di Park Chung-hee. La sua rappresentazione di alti funzionari coreani impegnati in bevute e gozzoviglie ha causato ulteriori reazioni negative da parte di alcuni. Im Sang-soo ha affermato di voler sfidare le percezioni comuni e svelare il lato nascosto di quel periodo della storia coreana.
The Chaser (2008):
Genere: Thriller, poliziesco
Regista: Na Hong-jin
Attori principali: Kim Yun-seok, Seo Young-ju, Ha Jung-woo
Trama: “The Chaser” è un film crudo e ricco di suspense che racconta la storia di Eom Joong-ho, un ex poliziotto caduto in disgrazia che ora gestisce un piccolo giro di prostituzione a Seoul. Quando alcune delle sue ragazze scompaiono, teme siano state rapite da un serial killer. Disperato per ritrovarle e recuperare il denaro che gli devono, Joong-ho si imbarca in un’incessante caccia all’uomo, avventurandosi nei bassifondi della città e incrociando criminali violenti e autorità corrotte. Al suo fianco si unisce Park Young-min, un giovane detective tenace anch’egli deciso a catturare l’assassino. Nonostante le diverse motivazioni, sono costretti a lavorare insieme in un’alleanza tesa e precaria.
Accoglienza: “The Chaser” ha ottenuto un grande successo sia di critica che di pubblico. È stato elogiato per la sua storia avvincente, le sequenze d’azione intense, il realismo crudo e le interpretazioni straordinarie degli attori protagonisti, in particolare Kim Yoon-seok nel ruolo di Eom Joong-ho. Il film ha suscitato un forte interesse per i thriller coreani ed è considerato un classico moderno del genere. Ha anche affermato Na Hong-jin come regista promettente e ha aperto la strada ai suoi successi come “Il Mare Giallo” e “Il Lamento”.
A Bittersweet Life (2005):
Genere: Azione, noir, thriller
Regista: Kim Jee-woon
Attori principali: Lee Byung-hun, Shin Min-a, Jeon Ji-hyun
Trama: Sun-woo è un braccio destro di alto livello per Kang, un boss mafioso spietato. È efficiente, risoluto e leale, disposto a tutto per portare a termine i suoi incarichi. Tuttavia, la sua vita prende una svolta drastica quando disobbedisce agli ordini di Kang rifiutando di uccidere l’amante infedele del boss. Questo atto di sfida scatena una serie di eventi che mettono Sun-woo nel mirino sia dei suoi ex alleati che dei suoi nemici. Man mano che diventa sempre più isolato e braccato, Sun-woo deve lottare per la sua sopravvivenza, navigando le complessità della lealtà, del tradimento e della ricerca di un significato in un mondo violento e spietato.
Accoglienza: “A Bittersweet Life” è stato un successo sia di critica che di pubblico. Il film ha vinto numerosi premi, tra cui il Miglior Regista ai Blue Dragon Film Awards e il Miglior Film allo Stockholm International Film Festival. È stato elogiato per le sue immagini eleganti, le sequenze d’azione mozzafiato e le interpretazioni convincenti, in particolare la performance di Lee Byung-hun nel ruolo del tormentato Sun-woo. Il film è considerato un esempio emblematico del genere neo-noir coreano e un classico di culto tra gli appassionati di film d’azione.
Mother (2009):
Genere: Drammatico, thriller
Regista: Bong Joon-ho
Attori principali: Kim Hye-ja, Won Bin, Jin Goo
Trama: La vita di una donna anziana con un figlio disabile intellettivo viene sconvolta quando viene accusato di un brutale omicidio. Convinta della sua innocenza, la madre disperata intraprende una sua indagine, determinata a trovare il vero assassino e scagionare il figlio.
Accoglienza: “Madre” è stato un successo sia di critica che di pubblico, guadagnando riconoscimento internazionale per il cinema sudcoreano. Ha ottenuto numerosi premi, tra cui il Premio Alfred Bauer al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e la Miglior Attrice per Kim Hye-ja ai Blue Dragon Film Awards. Il film è stato elogiato per la sua storia avvincente, l’atmosfera carica di suspense e le interpretazioni potenti, in particolare la rappresentazione di Kim Hye-ja della madre tenace e ferocemente protettiva. Inoltre, l’esplorazione di temi come l’ingiustizia sociale, la devozione materna e i limiti che una madre è disposta a superare per suo figlio ha trovato risonanza nel pubblico di tutto il mondo.
I Saw the Devil (2010):
Genere: Thriller, psicologico, revenge movie
Regista: Kim Jee-woon
Attori principali: Lee Byung-hun, Choi Min-sik, Kim Yeong-cheol
Trama: Il film racconta la storia di Kim Soo-hyun, un abile agente segreto che viene devastato dal brutale omicidio della sua fidanzata incinta perpetrato da Jang Kyung-chul, un sadico serial killer. Spinto dalla vendetta, Soo-hyun si imbarca in una caccia spietata all’assassino, giurando di farlo soffrire per i suoi crimini. Tuttavia, i metodi di Soo-hyun sono tutt’altro che convenzionali. Cattura Kyung-chul, lo rilascia e poi lo rintraccia di nuovo, ripetendo il ciclo di torture e liberazione. Man mano che le linee tra cacciatore e preda si offuscano, entrambi gli uomini sono costretti a confrontarsi con gli abissi della propria oscurità.
Accoglienza: “I Saw the Devil” ha ricevuto recensioni contrastanti. Sebbene sia stato elogiato per le interpretazioni, in particolare la rappresentazione del terrificante villain da parte di Choi Min-sik, e per l’audace esplorazione di temi come la vendetta e la moralità, il film è stato anche criticato per la violenza grafica e il tono cupo. Nonostante le polemiche, ha guadagnato un seguito di culto ed è considerato un’opera significativa del cinema coreano, che mette in luce le complessità della natura umana e il costo psicologico della vendetta.
Silenced (2011):
Genere: Drammatico, storico
Regista: Hwang Dong-hyuk
Attori principali: Gong Yoo, Jung Yu-mi, Kim Tae-hoon
Trama: Basato su una storia vera, “Il Silenzio” racconta la straziante vicenda di studenti sordi di una scuola, vittime di ripetuti abusi sessuali da parte del personale scolastico. Il film segue due insegnanti, Kang In-ho e Seo Yoo-jin, che vengono a conoscenza degli abusi e combattono per denunciarli al mondo.
Accoglienza: “Il Silenzio” ha ottenuto un grande successo sia di critica che di pubblico. Ha scatenato indignazione nazionale in Corea del Sud, portando alla riapertura del caso e alle scuse del governo. Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui Miglior Film ai Blue Dragon Film Awards e Miglior Attrice per Jung Yu-mi. È elogiato per la sua narrazione potente, la rappresentazione audace di un tema delicato e le straordinarie interpretazioni del cast, in particolare Gong Yoo e Jung Yu-mi. Inoltre, il film è lodato per aver sensibilizzato il pubblico sugli abusi sui minori e sull’importanza di denunciare le ingiustizie.
New World (2013):
Genere: Thriller, poliziesco, crime
Regista: Park Hoon-jung
Attori principali: Lee Jung-jae, Choi Min-sik, Hwang Jung-min
Trama: Il film racconta la storia di Ja-sung, un agente di polizia sotto copertura che è stato profondamente integrato nella Goldmoon International, la più grande organizzazione criminale della Corea del Sud, per otto lunghi anni. Vivendo una doppia vita, attraversa il pericoloso mondo del crimine organizzato cercando disperatamente di mantenere la sua vera identità. Con l’aumento delle tensioni e gli scontri di potere all’interno del sindacato, Ja-sung si ritrova intrappolato in una rete di inganni e tradimenti, costretto a scegliere tra la lealtà ai suoi superiori e l’organizzazione criminale che ha chiamato casa per così tanto tempo.
Accoglienza: Il film ha ottenuto un grande successo sia di critica che di pubblico, ricevendo elogi per la sua trama intricata, il ritmo ricco di suspense e le interpretazioni stellari degli attori protagonisti, in particolare Lee Jung-jae e Choi Min-sik. Il film esplora temi di lealtà, tradimento e le complessità della natura umana all’interno del contesto di una coinvolgente saga poliziesca.
Right Now, Wrong Then (2013):
Genere: Drammatico, commedia
Regista: Hong Sang-soo
Attori principali: Jung Jae-young, Kim Min-hee
Trama: Il film racconta la storia di Ham Chun-su, un regista noto, che arriva in una cittadina per una proiezione del suo film e un incontro con il pubblico. Lì, incontra una giovane pittrice di nome Yoon Hee-jung. Trascorrono una giornata insieme, mangiando, bevendo e conversando.
Accoglienza: “Right Now, Wrong Then” è stato molto ben accolto dalla critica, vincendo il Pardo d’oro al Festival di Locarno e numerosi altri premi. È ampiamente considerato uno dei migliori film di Hong Sang-soo. I critici si sono concentrati sulla sua esplorazione delle sottili dinamiche interpersonali, sulle narrazioni ripetitive e sulle sottili sfumature di significato che emergono dai cambiamenti in apparenza quasi impercettibili.
The Wailing (2016):
Genere: Horror, thriller, mistero
Regista: Na Hong-jin
Attori principali: Kwak Do-won, Hwang Jung-min, Chun Woo-hee
Trama: In un remoto villaggio coreano, una misteriosa malattia inizia a diffondersi rapidamente, causando comportamenti strani e violenti tra gli abitanti. Jong-goo, un poliziotto la cui figlia viene infettata, viene trascinato in una ricerca disperata della causa dell’epidemia. Nel corso delle indagini, incontra una serie di personaggi sospetti, tra cui uno strano sciamano e un presunto forestiero che potrebbe detenere la chiave della sventura del villaggio. Il film esplora temi come la paura, la superstizione e le misure disperate che le persone possono prendere di fronte all’ignoto.
Accoglienza:
Il film è stato un successo sia di critica che di pubblico, ricevendo elogi per la sua atmosfera di suspense, i personaggi complessi e la fusione dei generi horror e mistero. Ha ricevuto numerosi premi in diversi festival cinematografici, tra cui Miglior Regista al Sitges Film Festival e Miglior Attore per Kwak Do-won ai Blue Dragon Film Awards.
The Handmaiden (2016):
Genere: Thriller, erotico, storico
Regista: Park Chan-wook
Attori principali: Kim Min-hee, Kim Tae-ri, Ha Jung-woo
Trama: Ambientata nella Corea coloniale sotto il dominio giapponese durante gli anni ’30, “Mademoiselle” racconta la storia di una complessa rete di inganni e manipolazioni. Un ricco giapponese, il Conte Fujiwara, assume una giovane coreana, Sook-hee, come serva per la sua giovane e reclusa moglie, Hideko. Tuttavia, Sook-hee è segretamente complice di un truffatore, Kim Tae-hoon, che ha in mente di rubare la fortuna di Hideko. Sviluppando un forte legame con Hideko, Sook-hee si ritrova intrappolata in una rete di lealtà e desideri contrastanti. Il film esplora temi di classe sociale, dinamiche di potere, identità femminile e i confini sfumati tra amore e tradimento.
Accoglienza:
Il film ha ottenuto il plauso della critica, con elogi per le sue immagini eleganti, i colpi di scena carichi di suspense e le interpretazioni straordinarie. Ha vinto numerosi riconoscimenti, tra cui il BAFTA Award per i migliori costumi e le nomination alla Palma d’Oro al Festival di Cannes e al Golden Globe Award per il miglior film straniero.
Train to Busan (2016):
Genere: Azione, horror, thriller
Regista: Yeon Sang-ho
Attori principali: Gong Yoo, Jung Yu-mi, Ma Dong-seok
Trama: Seok-woo, un uomo d’affari concentrato sul lavoro, parte con la figlia Su-an in treno per raggiungere la madre a Busan. Durante il viaggio, un misterioso virus si diffonde rapidamente a bordo, trasformando i passeggeri in creature aggressive e fameliche. Intrappolati nel treno ad alta velocità che sfreccia verso una città ignota, Seok-woo e gli altri sopravvissuti devono lottare per la propria vita e trovare un modo per raggiungere Busan, l’unica città che si dice sia ancora immune all’infezione.
Accoglienza: “Treno per Busan” è stato un enorme successo sia di critica che di pubblico in tutto il mondo. È stato elogiato per la sua tensione costante, le scene d’azione adrenaliniche, gli effetti speciali convincenti e le interpretazioni emozionanti, in particolare quella di Gong Yoo nel ruolo del padre protettivo. Il film ha ricevuto numerosi premi ed è diventato un cult per gli appassionati del genere.
Burning (2018):
Genere: Thriller psicologico, mistero
Regista: Lee Chang-dong
Attori principali: Yoo Ah-in, Steven Yeun, Jeon Jong-seo
Trama: “Burning” racconta la storia di Jong-su, un aspirante scrittore in difficoltà, che incontra Hae-mi, una ex compagna di classe, in un minimarket. Si riavvicinano e trascorrono del tempo insieme, facendo passeggiate e condividendo storie. Poco dopo, Hae-mi chiede a Jong-su di badare al suo gatto mentre si reca in Africa. Al suo ritorno, presenta a Jong-su Ben, un uomo ricco e enigmatico con la strana abitudine di bruciare serre. Man mano che i loro incontri con Ben diventano sempre più strani e inquietanti, Jong-su inizia a sospettare delle sue intenzioni e inizia a temere che si celi qualcosa di losco. Il film esplora temi di alienazione, solitudine, desiderio e le complessità della natura umana, lasciando lo spettatore di fronte all’ambiguità e a domande senza risposta.
Accoglienza: “Burning” ha ricevuto il plauso della critica, vincendo riconoscimenti in diversi festival cinematografici, tra cui il Premio FIPRESCI al Festival di Venezia. Elogiato per le suggestive immagini, la narrazione magistrale e le interpretazioni affascinanti, il film ha ottenuto consensi per la sua esplorazione unica del mistero e la sua capacità di stimolare riflessioni e discussioni che trascendono la scena finale.
Parasite (2019):
Genere: Thriller, commedia nera, drammatico
Regista: Bong Joon-ho
Attori principali: Song Kang-ho, Chang-hwan Kim, Choi Woo-shik, Park So-dam
Trama: “Parasite” racconta la storia di una famiglia povera costretta a vivere in un seminterrato squallido. Attraverso una serie di inganni e coincidenze fortuite, i membri della famiglia riescono a ottenere impieghi presso una famiglia ricca, infiltrandosi nelle loro vite come lavoratori domestici. Tuttavia, la loro nuova vita di facciata nasconde una serie di segreti oscuri e tensioni crescenti, che minacciano di far crollare la fragile stabilità che hanno costruito.
Accoglienza: “Parasite” ha ottenuto un enorme successo sia di critica che di pubblico in tutto il mondo. È stato elogiato per la sua trama originale e avvincente, la brillante satira sociale, le performance eccezionali del cast e la magistrale regia di Bong Joon-ho. Il film ha vinto numerosi premi, tra cui la Palma d’Oro al Festival di Cannes e quattro premi Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Film Internazionale.
The Gangster, The Cop, The Devil (2019):
Genere: Azione, thriller, poliziesco
Regista: Kim Sung-soo
Attori principali: Ma Dong-seok, Kim Sang-joong, Yoon Je-moon
Trama: Il film racconta la storia di Jang Dong-soo, un famigerato gangster che riesce a sopravvivere a stento a un brutale attacco da parte di un misterioso serial killer. Con la sua organizzazione in disordine e la sua vita in pericolo, Jang è costretto a malincuore a collaborare con Jung Tae-seok, un detective di polizia implacabile noto per i suoi metodi spietati. Nonostante le loro differenze e gli obiettivi contrastanti, formano un’alleanza precaria per rintracciare il sadico assassino e consegnarlo alla giustizia.
Accoglienza: “The Gangster, the Cop, the Devil” ha ricevuto recensioni contrastanti. Mentre alcuni hanno elogiato le scene d’azione e le interpretazioni degli attori protagonisti, in particolare Don Lee, altri hanno criticato la trama come prevedibile e i personaggi come unidimensionali. Il film ha avuto un discreto successo al botteghino in Corea del Sud, ma non ha ottenuto un grande riconoscimento internazionale.
Escape from Mogadishu (2021):
Genere: Drammatico, storico, thriller
Regista: Ryoo Seung-wan
Attori principali: Kim Yoon-seok, Jo In-sung, Heo Joon-ho
Trama: Ambientato sullo sfondo della brutale guerra civile in Somalia nel 1991, “Fuga da Mogadiscio” racconta la storia del personale delle ambasciate sudcoreane e nordcoreane di stanza nella capitale devastata dalla guerra, Mogadiscio. Con l’escalazione del conflitto e la città che precipita nel caos, entrambe le squadre dell’ambasciata si ritrovano intrappolate e disperatamente bisognose di fuggire. Senza alcun supporto dai rispettivi governi, sono costrette a superare le loro differenze politiche e ideologiche di vecchia data e a collaborare per trovare un modo per uscire dalla Somalia vivi.
Accoglienza: Il film ha ricevuto il plauso della critica, elogiando il ritmo incalzante, le scene d’azione emozionanti e le interpretazioni sfumate del cast. La critica ha inoltre elogiato la capacità del film di esplorare temi di divisione politica, sopravvivenza umana e il potere della cooperazione di fronte all’avversità. Il film ha vinto numerosi premi in diversi festival cinematografici ed è stato un successo al botteghino in Corea del Sud.
Midnight (2021):
Genere: Thriller, psicologico
Regista: Kwon Oh-seung
Attori principali: Jin Ki-joo, Wi Ha-joon, Gil Hae-yeon
Trama: Il film racconta la storia di Kyung-mi, una giovane donna con problemi di udito che vive con sua madre. Mentre lavorano entrambe in un call center, Kyung-mi lascia bruscamente una cena con un cliente e si reca a prendere sua madre. Durante il ritorno a casa, Kyung-mi diventa involontariamente testimone dell’assassinio di una donna da parte di un misterioso serial killer. Il pericoloso criminale, accorgendosi di essere stato visto, inizia a perseguitare Kyung-mi, dando vita a un gioco mortale del gatto col topo tra le affollate strade della Corea del Sud. Mentre la polizia fatica a rintracciare il killer, Kyung-mi deve fare affidamento sul suo acuto senso dell’osservazione e sulla sua intelligenza per sopravvivere.
Accoglienza: Il film ha ricevuto recensioni contrastanti. Alcuni critici hanno elogiato la suspense e l’interpretazione di Jin Ki-joo, apprezzando la rappresentazione della disabilità uditiva. Altri, invece, hanno ritenuto la trama prevedibile e lo sviluppo dei personaggi carente.