Chi era Samuel Fuller?
Samuel Fuller è stato un regista e sceneggiatore americano. È stato definito “l’ultimo grande autore di Hollywood” e ha diretto 30 film nella sua carriera, tra i quali ci sono alcuni film da vedere assolutamente.
Nato a Worcester, Massachusetts, il 12 agosto 1912 da immigrati ebrei ucraini di Kiev, Samuel ha studiato giornalismo e comunicazione all’Università dell’Illinois prima di abbandonare. Nel 1937 si trasferì a Hollywood per dedicarsi alla scrittura per il cinema.
Fuller ha scritto numerose sceneggiature per la Warner Bros., la Columbia Pictures, la Paramount Pictures e altri studi prima di iniziare a dirigere nel 1949 con Ho Ucciso Jess il bandito (I Shot Jesse James), con Robert Mitchum nei panni di Jesse James ed è noto soprattutto per i suoi classici di culto come Il Corridoio della paura (1963) con Peter Breck; Il bacio perverso (1964) con Constance Towers; Il grande uno rosso (1980) con Lee Marvin.
Un regista da riscoprire
Una buona occasione per di ridare la popolarità meritata a Samuel Fuller, un duro che non voleva cedere, un artista fuori dai canoni e dai piani imposti dagli studios di Hollywood, più volte molestato cercando di ammorbidire il suo lato controverso e gli estremi della sua visione, sempre dalla parte degli emarginati e dei perdenti. In seguito gli hanno lasciato scegliere un percorso indipendente.
Disse Fuller: “Oggi lavoro più liberamente perché faccio i miei film che scrivo e dirigo. Quando lavoro in un grande studio, devo sempre superare le opinioni degli altri, i loro suggerimenti e la loro opposizione. Spesso, una serie di compromessi distrugge l’ispirazione iniziale. Ci sono molte questioni etiche e sociali che devono essere risolte. Perché quelli che si definiscono censori, ma anche i produttori e i critici, ti sfidano a diventare un creatore, a provare qualcosa di originale, e allo stesso tempo a restare nella mediocrità. I difensori di questa morale sono sanguisughe e ipocriti, manipolatori e tristi parassiti che sputano al vento e si compiacciono. Trovano spazzatura o allusioni politiche in luoghi dove non ce ne sono.. Occuparsi di qualsiasi film con un alto incasso al botteghino è una causa sacra per loro.
I film di Samuel Fuller da vedere assolutamente
Samuel Fuller è stato un regista molto sottovalutato che ha creato alcuni dei film più iconici e amati della storia del cinema. I suoi film hanno avuto un grande impatto sulla società ed era noto per la sua capacità di affrontare qualsiasi argomento, non importa quanto duro o controverso. È stato nominato per un Academy Award e ha vinto il British Film Academy Award.
Nel 1997 ha ricevuto la Legion d’Honneur francese come riconoscimento per il suo contributo al cinema. Molti dei film di Fuller sono diventati dei classici di culto e sono ancora popolari tra il pubblico di oggi. Ad esempio, “White Dog” è stato bandito per 25 anni a causa dei temi controversi del razzismo e della crudeltà sugli animali che esplora.
Alcuni dei suoi film sono considerati dei classici della storia del cinema. Dopo la sua morte, la gente ha cominciato a rivalutare il suo contributo al cinema e a riconoscere il suo lavoro come uno dei registi più originali di tutti i tempi. Ecco alcuni dei suoi migliori film che dovresti guardare:
Ho ucciso Jess il bandito – 1948
Ho ucciso Jess il bandito è un film del 1948 di Samuel Fuller. È basato sulla vera storia del fuorilegge Jessie James, un famigerato rapinatore di treni nel West americano.
Il film inizia con Jesse James e la sua banda che assaltano un ufficio ferroviario per rubare $ 43.000 per finanziare la loro prossima rapina. Questa volta vengono catturati e imprigionati a vita. Mentre è in prigione, Jesse James diventa una celebrità ed è idolatrato dalla nuova generazione di giovani americani che ammirano il suo stile di vita alla Robin Hood.
Il regista Samuel Fuller era un ex soldato nella seconda guerra mondiale prima di iniziare a girare film a Hollywood. Questo suo primo film è stata definita un’allegoria dell’autodifesa e del diritto di difendersi. Il film è ambientato in una città americana occidentale senza nome.
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Corea in fiamme – 1951
Il film è un dramma dell’epoca della seconda guerra mondiale, girato in bianco e nero. La storia si svolge nel 1942, quando la guerra sta appena iniziando a rivoltarsi contro le Potenze dell’Asse. Si concentra su una squadra di soldati americani che combattono nella campagna d’Africa.
Corea in fiamme di Samuel Fuller cattura gli orrori della guerra. La trama ruota attorno al colonnello Joseph Madden, un ufficiale dell’esercito americano di stanza al confine tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Ha un presentimento e si ritira nel suo bunker per prepararsi all’atteso attacco dei soldati nordcoreani.
Il film ha molti elementi che lo rendono unico, in particolare la mancanza di musica e dialoghi in tutto il film (eccetto per i titoli dei titoli all’inizio). Questo crea un’atmosfera inquietante in cui non sei mai sicuro di cosa accadrà dopo. Presenta anche una delle prime apparizioni sullo schermo di Richard Widmark, che avrebbe avuto una carriera di successo a Hollywood.
Il film è ambientato in Corea durante il periodo in cui il paese era diviso a metà. Un film che riesce a catturare la cultura e l’atmosfera della Corea durante questo periodo.
Mano pericolosa – 1953
Il film Mano pericolosa (Pickup on South Street) è un thriller del 1953 scritto e diretto da Samuel Fuller. La storia era basata sull’omonimo romanzo del 1951 dell’autore John D. MacDonald. La storia ruota attorno a un truffatore senzatetto di New York di nome Skip McCoy, che viene arrestato dall’FBI per un furto che non ha commesso e deve aiutarli a catturare un giro di spionaggio internazionale in cambio della sua libertà.
Il film segue Skip mentre si fa strada attraverso il mondo criminale e cerca di evitare di essere ucciso. Nel cast troviamo anche Jean Peters, Richard Kiley, Thelma Ritter e Jay C. Flippen nei panni di altri agenti dell’FBI. Nel 2015, è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti dalla Library of Congress.
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Quaranta pistole – 1957
Quaranta pistole (Forty Guns) di Samuel Fuller è un film western del 1957 con Barbara Stanwyck, Barry Sullivan e John Ericson. Il film è ambientato nell’ovest americano del 1882 e racconta la storia di una vedova che gestisce il ranch del suo defunto marito mentre respinge le minacce di costruttori di terreni, ladri di bestiame e ladri di cavalli.
La donna si mette a capo di una banda di quaranta uomini per arrestare il responsabile di una rapina all’ufficio postale. Un uomo, Griffin, e i suoi due fratelli, lavorano per il Procuratore di Giustizia, e devono affrontare la banda. Griffin si innamora della donna, ma è costretto ad uccidere il fratello di lei.
L’urlo della battaglia – 1962
L’urlo della battaglia (Merrill’s Marauders) di Samuel Fuller è uno sguardo intenso e avvincente sulla vita dei soldati nella guerra del Vietnam.
Il battaglione del generale Frank Merrill lotta contro l’esercito giapponese in Birmania, nel 1944, ed attende i rinforzi. Invece secondo i nuovi ordini i soldati americani devono proseguire la battaglia attraverso paludi e foreste per conquistare Myitkyina. Decimati dalle malattie, dalla fatica e dagli attacchi del nemico, i soldati cercano ugualmente di raggiungere l’obiettivo.
Il Corridoio della paura – 1963
Il corridoio della paura è un film del 1963 scritto, prodotto e diretto da Samuel Fuller. Il film parla di un giornalista, Johnny Jones, incaricato di scrivere sull’omicidio di una giovane donna in un ospedale psichiatrico. Si avvicina troppo alla verità e viene coinvolto lui stesso. Lo psichiatra dell’ospedale psichiatrico vuole tenere Johnny lì perché ha scoperto la verità su quello che le è successo ma ha bisogno dell’aiuto di Johnny perché sa che la sua stessa memoria non sarà una prova sufficiente per lui per uscire di prigione per quello che ha fatto.
Il film è stato girato a New York City e ha un’atmosfera urbana. Non contiene scene di azione o violenza, ma si basa invece sul dialogo e sulla narrazione, il che lo rende davvero unico tra gli altri film prodotti in quel momento.
Il bacio perverso – 1964
Una donna fugge dalla prigione e dalla sua vita di prostituta per tornare dal suo bambino. La sua fuga non è facile, poiché deve affrontare molti pericoli. Questo film tocca temi come la prostituzione, l’infedeltà e le difficoltà delle donne in quel periodo. La protagonista cerca di liberarsi dalle catene della società e ad andare avanti con la sua vita.
Samuel Fuller utilizza una serie di complessi dispositivi retorici in Il bacio perverso per rappresentare la relazione tra un maschio e una femmina. Il bacio perverso è un racconto che parla della relazione tra un uomo e una donna. Vivono momento complicati insieme perché hanno punti di vista significativamente diversi su come dovrebbe essere vissuta la vita. Samuel Fuller usa molti espedienti retorici come l’ironia e la satira per descrivere la loro relazione. Il film è stata la prima produzione hollywoodiana con un finale aperto, in cui il destino dell’eroina rimane irrisolto. Il film era considerato molto provocatorio ai suoi tempi, ed è spesso citato come uno dei primi esempi del genere “roughie”. È stato anche accolto bene dalla critica e dal pubblico per il suo forte personaggio femminile.
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Il grande uno rosso – 1980
Il grande uno rosso è uno dei migliori film di Samuel Fuller e probabilmente il più popolare, tranne che in Francia, dove non è mai uscito. Un marchio di fabbrica di Fuller è l’uso di tagli netti e salti nel tempo: “The Big Red One” salta avanti o indietro nel tempo ogni pochi minuti, dando la sensazione che lo spettatore possa viaggiare nel tempo.
Racconto in soggettiva di un soldato arruolato nella 1ª Divisione di Fanteria americana, soprannominata “il Grande Uno Rosso”, il film segue le vicende di quattro soldati e del loro sergente Possum, durante le campagne le battaglie della seconda guerra mondiale in Nordafrica, in Sicilia, in Normandia, nelle Ardenne ed in Cecoslovacchia.
Il film fu girato in gran parte in Israele e in Irlanda. Il film è costato 4 milioni di dollari e ne ha incassati 7. Lee Marvin e Samuel Fuller hanno veramente combattuto durante la seconda guerra mondiale.
Cane bianco – 1982
Cane bianco (White Dog) è un film drammatico americano del 1982 scritto e diretto da Samuel Fuller, basato sul romanzo omonimo di Romain Gary.
Il film è interpretato da Kristy McNichol nei panni di Julie Smith, un’adolescente che adotta un cane randagio che scopre nella proprietà rurale della sua famiglia in California. Lo chiama White Dog per via della sua pelliccia completamente bianca. Stabilitosi nella fattoria il cane inizia ad assumere il comando sugli altri animali e terrorizza gli umani intorno a lui. Quando Julie scopre che White Dog è in realtà un feroce killer addestrato, deve prendere una decisione straziante su come gestirlo prima che faccia del male a qualcun altro.
White Dog di Samuel Fuller esplora i temi del razzismo e della crudeltà sugli animali attraverso il rapporto di amore-odio di una famiglia con il loro cane. Un film che ha stile duro e grintoso, ed è uno dei migliori di Fuller.